22 ottobre 2012


I referendum dell'IDV: come rincorrere disperatamente i voti con demagogia


L'Italia dei valori sta proponendo una raccolta di firme che si prefigge la realizzazione di un Referendum con quattro quesiti referendari:
1) Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti;
2) Abolizione della diaria che percepiscono i parlamentari;
3) Abolizione delle modifiche all'articolo 18;
4) Abolizione articolo legge 38 che deroga per le aziende in situazioni di emergenza al rispetto del contratto nazionale.

I primi due quesiti sono una vera e propria presa in giro per i cittadini. Per il primo punto, infatti, gli italiani si sono già espressi con il Referendum del 1993 dichiarando di voler abolire il finanziamento pubblico ai partiti. È stato cambiato solamente il nome: sono stati ridenominati “rimborsi” ma sempre di finanziamenti si tratta, visto che le liste non devono neppure presentare una rendicontazione delle spese. E la stessa Italia dei Valori che oggi si fregia di patrocinare questa iniziativa, per le sole elezioni del 2008, ha intascato 20 milioni di euro!
Il MoVimento 5 Stelle, che non vuole partecipare a questa spartizione del bottino a danno dei cittadini, negli ultimi anni ha rinunciato a ben 1,7 milioni di euro.

Il secondo punto parla di abolizione della diaria che percepiscono i parlamentari e si parla di una fantomatica casta che oltre a prendere un lauto stipendio, incassa anche questa diaria. Ma, a questo punto, sorge il dubbio: ci sono politici dell’Italia dei Valori in Parlamento? Sì che ci sono e, a quanto pare, anche loro percepiscono la diaria che si vuole abolire. Quindi, anche per questo quesito vale l’esempio: i parlamentari dell’IDV possono iniziare loro per primi a rinunciare alla propria diaria sin da subito!

A noi questa iniziativa sembra davvero un inizio di campagna elettorale alla disperata ricerca di voti su questioni che si risolverebbero con un semplice gesto da parte di coloro che già presiedono in Parlamento. Siamo certi che le persone possano rendersi conto, direttamente in prima persona, che la vera demagogia è questa e non altre. I nostri eletti a livello amministrativo e regionale hanno dimostrato che esiste un modo molto efficace per eliminare i finanziamenti, rifiutandoli! Sarebbe una bellissima forma da parte di chi presenta questi referendum dimostrare ai cittadini che oltre le parole ci sono i fatti.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."