29 febbraio 2016


Rubrica "Degrado Urbano": La palma e il vorace coleottero


Sul territorio comunale continuano ad essere abbandonate palme infette da punteruolo rosso. Abbattute e lasciate in terra in maniera del tutto illegale, in aperto contrasto con quanto previsto dal Piano di azione regionale redatto al fine di eliminare il Rhynchophorus ferrugineus nelle zone infestate e di contenerlo, nel breve periodo, nelle zone di contenimento.
La foto immortala una grossa palma, oramai secca, rinvenuta in zona Cala Ponte. È evidente che da quella pianta, le larve del famigerato coleottero hanno avuto tutto il tempo di completare il loro sviluppo e, una volta adulte, volare su altri esemplari di palme sane, allargando ancor più l’areale di infestazione. È l’ennesimo caso che spiega l’impossibilità di proteggere le nostre palme, anche quelle a cui siamo più affezionati come la ormai moribonda palma in piazza Aldo Moro, dalle migliaia di individui di punteruolo rosso ormai stanziali nel nostro territorio.

BLU - 27.02.2016


Quando la palma è palesemente compromessa, si legge nel Piano, si deve procedere all’immediato abbattimento con relativa distruzione dei tessuti infestati, altrimenti lo stesso abbattimento non ha alcun effetto sulla riduzione della popolazione dell’insetto, che i proprietari della pianta devono comunicare all’UPA (Ufficio Provinciale Agricoltura). Se ciò non è possibile, si deve procedere alla messa in sicurezza della pianta, con completa copertura con film plastico o rete antinsetto. Durante l’abbattimento vanno osservate una serie di disposizioni che servono ad impedire agli insetti adulti di abbandonare la pianta.
In relazione alle sanzioni che si applicano per violazioni della normativa, è il caso di ricordare che l’art. 54 del Decreto Legislativo 19 agosto 2005 n. 214, prevede al comma 3-bis “Chiunque non consente agli incaricati del Servizio fitosanitario l’effettuazione dei controlli in attuazione del presente decreto è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 1.000 a 6.000 euro” ed al comma 23 “chiunque non ottemperi alle prescrizioni impartite dai Servizi Fitosanitari Regionali ai sensi dell'art. 52, comma 1, lettera g), è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da €. 500,00 a €. 3.000,00”.

FAX - 27.02.2016


Se tutto il patrimonio di palme a Polignano non è ancora compromesso, poco ci manca. Per questo, chiediamo ai nostri amministratori di coordinarsi con l’osservatorio fitosanitario regionale ed aiutarli a segnalare ed a punire i contravventori che continuano a favorire l’accrescimento della popolazione di questo vorace coleottero.

LA VOCE DEL PAESE - 26.02.2016


Nel portare all’attenzione pubblica e dell’Amministrazione questa segnalazione dei cittadini, rinnoviamo il nostro invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi più di tre anni!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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26 febbraio 2016


Carrubeto monumentale: La Regione richiama l'Amministrazione Vitto ai suoi compiti


La Regione Puglia inviterà il Comune di Polignano a Mare (BA) a valutare l’opportunità di individuare il carrubeto millenario come piante “di rilevante importanza per età, dimensione, significato scientifico, testimonianza storica” ma non può nulla sul rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche tuttora di competenza comunale. A due mesi di distanza dalla sua presentazione, giunge la risposta all’interrogazione presentata dalla consigliere regionale Antonella Laricchia (M5S), sollecitata da noi attivisti di Polignano, sul maestoso e magnifico carrubo messo in pericolo dalla condotta Snam nell’agro del comune del sudest barese.

FAX - 20.02.2016


Per meglio comprendere la problematica e le caratteristiche del carrubeto, l’Assessore alla Pianificazione territoriale Anna Maria Curcuruto ha ordinato un sopralluogo, effettuato dal funzionario Sigismondi lo scorso 12 febbraio, riscontrando il valore paesaggistico del carrubeto, anche ai sensi della legge 10 del 2013 di tutela delle piante monumentali. Ma la volontà di tutelare il carrubeto dinanzi al progetto del metanodotto Snam, stando alla risposta della Curcuruto, è nelle mani dell’Amministrazione Vitto (PD) che, se da un lato, sarà sollecitata ad individuare come “di pregio” queste bellezze di madre natura, dall’altro detiene in sé le competenze per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche. Eppure il Sindaco Vitto assicura di aver già scritto missive indirizzate alla Regione Puglia e che si “riserva, di concerto con la proprietà, di predisporre in futuro tutti gli atti e i provvedimenti necessari, in particolare quelli di tutela paesaggistica e ambientale, finalizzati a porre un vincolo sul sito e il suo intorno. Ciò nella consapevolezza che si tratta di un patrimonio collettivo”. Una presa di posizione, però, facilmente smascherabile.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 25.02.2016


Più che di presa di posizione sarebbe il caso di parlare di presa per i fondelli da parte dell’Amministrazione Vitto. Infatti, basta leggere il verbale della Conferenza dei Servizi del 28 gennaio scorso per vedere che, a pag. 7, c’è scritto ‘fermo restando il percorso del tracciato del metanodotto di ultima revisione’.

BLU - 27.02.2016


Cioè, alla fine della fiera il progetto SNAM rimane tal quale. Ma la presa per i fondelli vera e propria arriva successivamente, quando al punto 15 di pag. 3 si legge che ‘il tracciato progettato è stato condiviso con l’Amministrazione Comunale di Polignano a Mare’. Ciò significa che la Giunta Vitto ha sempre saputo del percorso e l’ha addirittura condiviso con la SNAM.
Se il Sindaco intende difendere la bellezza non solo a parole o con hashtag faccia finalmente un atto concreto a difesa del carrubeto monumentale.


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25 febbraio 2016


Trivellazioni: Il referendum si terrà il 17 aprile


Nonostante le innumerevoli richieste e le interpellanze tenutesi in Aula a Montecitorio, il Presidente della Repubblica Mattarella ha firmato il decreto che stabilisce la data del referendum sulle trivellazioni al 17 aprile prossimo. Una scelta, quella del Governo Renzi, che non fa altro che sottolineare l’immenso timore di sconfitta del PD nazionale nonostante le trivellazioni non interessino neppure, per ovvie ragioni geografiche, tutte le regioni italiane.
Il Quirinale, così come lo stesso ministro Alfano, si sono nascosti dietro la mancanza di una legge per non fissare l’election day in concomitanza con le elezioni amministrative, causando un buco di bilancio nelle casse dello Stato italiano pari a 300 milioni di euro.

BLU - 20.02.2016


Oramai è evidente a tutti l’intento di Matteo Renzi di boicottare un referendum contro quello Sblocca Italia votato dagli stessi parlamentari della maggioranza guidata dal PD. Noi faremo la nostra parte e invitiamo sin da ora i cittadini polignanesi ad informarsi ed informare sul quesito al centro del referendum. Purtroppo, però, al contrario di ciò che ha affermato qualche politicante locale, questo appuntamento fondamentale per inviare un messaggio forte e chiaro antitrivellazioni al Governo centrale, non servirà assolutamente a bloccare l’iter procedurale di rilascio dei permessi al largo della nostra Polignano.
La speranza è che accada ciò avvenuto alle Tremiti, dove la Petroceltic finita all’interno di una interrogazione parlamentare dei portavoce Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi, ha rinunciato alle concessioni perché non più convenienti.
Attendiamo di comprendere, infine, il parere dell’Amministrazione Vitto a guida PD con un Partito Democratico sempre più bipolare: da un lato pro-triv, dall’altro anti-triv all’evenienza. Il nostro Sindaco cosa intende fare oltre i selfie?!


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24 febbraio 2016


PUM: Un piano poco attento ai polignanesi


Venerdì scorso, 12 febbraio, è scaduto il termine per presentare le osservazioni al piano urbano della mobilità (PUM), proposto dall'Ing. Berloco, su richiesta dell'Amministrazione comunale di Polignano. Innanzitutto, teniamo a premettere che il metodo non è da noi condiviso. Le osservazioni dei cittadini avrebbero dovuto rappresentare il punto di partenza nella stesura del PUM. Chiedere, in 30 giorni, e dopo soli 15 giorni dalla presentazione pubblica, di esaminare centinaia di pagine per “reagire” ad un piano già scritto, ci sembra un modo apparentemente elegante ma scarsamente convincente per parlare di “partecipazione”. Ciò nonostante, abbiamo protocollato a Palazzo di Città le nostre proposte sul Piano.
Entrando nel merito, riteniamo che il PUM non si basi su dei veri e propri rilievi dei flussi di traffico, ma si tiene conto di alcune sporadiche rilevazioni per individuare le arterie stradali più significative e le principali criticità. Sottolinea altresì, l’insufficienza degli spazi di sosta del centro rispetto alla domanda (soprattutto in alcuni periodi dell’anno): ma non ci sembra siano proposte soluzioni convincenti, anche perché “non esiste un servizio di trasporto pubblico urbano”.

BLU - 20.02.2016


Le misure da intraprendere dovrebbero preliminarmente individuare il soggetto finale – il residente di Polignano – con le sue necessità che il Piano deve invece cercare di soddisfare per migliorare la sua qualità di vita. A nostro avviso, e dopo la consultazione con esperti del settore, la situazione delle molte vetture parcheggiate in strada per lunghi periodi che intasano la circolazione si potrebbe migliorare individuando alcune aree sulle quali autorizzare la costruzione di box per residenti, adibiti a pertinenze di appartamenti ubicati nelle vicinanze attraverso il finanziamento di banche e privati e quindi senza oneri per il comune ma concessi con condizionalità. Consentirebbe ai cittadini di detenere un bene per migliorare la propria vivibilità (e il proprio reddito) ma anche la possibilità di contribuire a creare un effetto elastico, decongestionando le strade limitrofe. Inoltre, l’assenza di un trasporto pubblico ad orario certo impedisce ai residenti di fare a meno in ogni caso dell’automobile per gli spostamenti medi. Non si capisce, infine, come mai non sia prevista una linea di trasporto pubblico che colleghi Polignano con località San Vito. Un'azione che permetterebbe di decongestionare il centro cittadino, di offrire una location alternativa e meno caotica, di allungare l'offerta turistica del paese e, allo stesso tempo, di disincentivare l'utilizzo dell'auto per raggiungere una località che si trova a soli 5 minuti con il mezzo pubblico.
Tuttavia, la vera emergenza di Polignano è rappresentata dalla necessità di dotarsi di marciapiedi a norma e di percorsi pedonali che consentano anche ai portatori di disabilità di accedere agevolmente a tutti i locali commerciali e alle strade.
Sorprendente è l’attenzione rivolta alla mobilità ciclistica. Entrando nel merito, sembra non vi sia stato nel piano uno studio sugli effettivi bisogni dei residenti, almeno a quanto risulta dalla lettura dei testi. Insomma, sembra mancare la definizione dell’obiettivo (o peggio, non è dichiarato) e tutte le idee si concentrano per soddisfare le esigenze di migliaia, per ora ipotetici, cicloturisti. È ovvio, invece, che la bicicletta dovrebbe essere usata, come in tutti i paesi del mondo, essenzialmente ogni giorno per le esigenze quotidiane, innanzitutto per andare a scuola o in ufficio o in negozio e a fare la spesa. Il piano presentato, invece, sembra confezionato per il turismo e non per gli abitanti di Polignano.
Il decisore finale è ovviamente l’amministrazione comunale e, spesso, le determinazioni finali sono condizionate dal timore di perdere consenso, col rischio di fare scelte troppo timide e deboli perché portino risultati apprezzabili sul miglioramento della fluidità del traffico, della rapidità degli spostamenti, della vivibilità del centro urbano. Inoltre alcune mosse devono assolutamente essere contestuali e non possono prescindere dal ripristino di un sistema di trasporto collettivo (e pubblico) che sia in grado di compensare l’iniziale disagio derivante dalle inevitabili maggiori limitazioni a cui verrebbe assoggettata la mobilità motorizzata privata.
In conclusione, una Giunta lungimirante e veramente tesa agli interessi dei cittadini avrebbe coinvolto sin da principio i polignanesi, ascoltando le loro esigenze. Con questo modus operandi davvero “partecipato”, avremmo avuto un PUM più idoneo alle esigenze della nostra comunità e non un mero documento teorico che parla di buone pratiche ma poco attinenti al territorio e alle necessità dei residenti.


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23 febbraio 2016


Rischio infiltrazioni: cosa fa l'Amministrazione Vitto?


Egregio Sindaco Domenico Vitto,

non le avrà fatto sicuramente “piacere” sapere che l’ultima relazione della Direzione Nazionale Antimafia (DNA) – pubblica, presente online e agli atti del Parlamento italiano – vede citato anche il nostro Comune. Beh, a noi non di certo! Ed è per questo che, dopo gli articoli pubblicati su La Repubblica e sul settimanale locale “FAX”, assieme agli Attivisti M5S di Polignano, abbiamo chiesto che la Sua Illustrissima Giunta venisse a relazionare quanto prima in Consiglio comunale su queste possibili infiltrazioni mafiose e sugli interventi messi in atto dall’Amministrazione. La criminalità, la malavita, la mafia non va MAI presa sottogamba.
Nessuno qui vuol far passare Polignano per un paese di infiltrati.

FAX - 20.02.2016


Riteniamo corretto che si sia prodigato per ottenere dei dati, prima di conferire pubblicamente, tenendo bene a mente però che agire sulle infiltrazioni mafiose è cosa ben diversa dall’agire sulla microcriminalità (furti, rapine, etc..) che, sempre più purtroppo, interessano il nostro paese a causa della crisi economica in atto.
Questo un Sindaco, “per la veste giuridica riconosciutagli e per i compiti che gli sono assegnati”, dovrebbe saperlo!
Ricordiamo – innanzitutto a noi stessi – che la mafia entra negli appalti in maniera silenziosa, spesso dietro prestanomi all’apparenza “puliti”. Proprio per evitare di terrorizzare i cittadini e gli imprenditori, abbiamo chiesto a Lei quello che dovrebbe essere la normalità: ovvero di venire a riferire in Aula consigliare, dinanzi a tutti i polignanesi. I nostri concittadini, infatti, hanno il diritto di sapere quali misure l’Amministrazione sta mettendo in campo per evitare al massimo eventuali infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici.

FAX - 20.02.2016


Crediamo fermamente che chiedere ciò non procuri assolutamente alcun danno di immagine. Piuttosto, prevenendo la criminalità con azioni forti, si conferisce una immagine positiva al paese di cui Lei è il Primo Cittadino. Il silenzio, di certo, non aiuta e non serve a sistemare la situazione. Anzi. Ma se vorrà passare dalle minacce ai fatti, ci quereli pure. Siamo disponibilissimi: così, almeno, la Procura avrà modo di indagare e di approfondire meglio.

FAX - 20.02.2016
FAX - 20.02.2016


Del resto, forse i più dimenticano, che – come peraltro raccontato anche da stampa a Lei vicina nell’autunno 2014 – il responsabile della ditta affidataria del servizio di nolo e gestione dei bagni pubblici collocati sulle spiagge libere durante la stagione estiva fu arrestato per affiliazione alla Sacra Corona Unita. Anche allora, tranne un nostro accesso agli atti con relativa risposta delle competenze comunali da parte del Magg. Maria Centrone che ringraziamo, da Palazzo di Città vi fu il silenzio più assoluto. Non un battito di ciglia, nessuna dichiarazione: non vi erano selfie o hashtag carini per l’evenienza?!
In questa occasione, però, Lei ha preferito buttarla nuovamente in caciara, sulla “politica delle parti”, sulle “strumentalizzazioni” e bla bla bla bla. Ci creda, davvero, è così sotto gli occhi di tutti la vostra pessima gestione padronale di Polignano che non ci mancano i motivi per ipotetici attacchi. Ai quali preferiamo, sempre!, le proposte: come le oltre 40 che in questi anni avete bellamente ignorato, con il solito vostro silenzio.

LA VOCE DEL PAESE - 19.02.2016


E, allora, entriamo pure nel merito della faccenda e leggiamo come nella relazione vi sia scritto “Si riporta di seguito la schematizzazione contenuta nel succitato provvedimento, utile, nel contesto della presente relazione, anche come schematizzazione dell'area di influenza e operatività delle diverse organizzazioni criminali sul territorio di interesse”. Il Procuratore Nazionale Roberti, infatti, nella risposta inviataLe si limita a dire “che non è mai fatta menzione al “Clan Parisi” come organizzazione criminale “dominante” sul Comune di Polignano”. Indi, il primo a non dare assolute certezze sulle possibili infiltrazioni malavitose è proprio il Procuratore Nazionale.
In un ulteriore parte della relazione, si riporta che “Nel gennaio 2014 il GIP distrettuale presso il Tribunale di Lecce, su richiesta della DDA, ha applicato misure cautelari personali a trentatré persone, indiziate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e di traffico di armi. In sede di esecuzione (che oltre a Taranto ha interessato le zone di Ostuni, Scanzano Ionico, Bari, Polignano a Mare, Turi e Montesilvano) hanno trovato pieno riscontro le indicazioni sulla fornitura di armi ai tarantini da parte dei sodalizi mafiosi calabresi, essendo state ritrovate e sequestrate armi micidiali, come le pistole mitragliatrici UZI e Jager (oltre ad un notevole quantitativo di cocaina).”. Indi la nostra Polignano, implicata in faccende simili di sodalizi mafiosi. Vogliamo chiudere gli occhi e tapparci la bocca?!

LA VOCE DEL PAESE - 26.02.2016


Questo è ciò che riporta la relazione. Cosa avremmo fatto noi al Suo posto?
Invece di andare in tv a biascicare una qualche replica in stile Prima Repubblica, saremmo andati subito in Consiglio Comunale ed avremmo tranquillizzato i cittadini, esponendo tutte le misure messe in atto per evitare infiltrazioni mafiose.
Dopo 30 minuti di conferenza stampa, le domande permangono:
Quali misure mette in atto l’Amministrazione Vitto per contrastare le possibili infiltrazioni mafiose all’interno del tessuto produttivo locale?
Perché questa Giunta non innalza i livelli di guardia sui bandi pubblici, laddove concesso dalle normative?
Oltre i post strappalike su facebook e le minacce a noi e alla stampa, come intende perseguire il Suo ruolo di ufficiale di Governo in materia di ordine e sicurezza pubblica?
Sicuro di voler risolvere il tutto con un “va tutto bene, Madama la Marchesa”?


Polignano a Mare, 19 febbraio 2016

Giuseppe L'Abbate
Emanuele Scagliusi


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Unioni civili: A Polignano un silenzio che dura da due anni


Mentre sullo scenario nazionale imperversa la polemica sul discusso ddl Cirinnà sulle unioni di fatto, a Polignano sono trascorsi due anni da quando abbiamo proposto all’Amministrazione Vitto, nel febbraio 2014, di istituire anche nel nostro Comune il registro delle unioni civili o di fatto. Eppure, ad oggi sono ben 327 le città, da nord a sud, che lo hanno approvato: la prima fu Empoli nel 1993, l’ultima Piana degli Albanesi (Palermo) il 19 gennaio scorso.
L’istituzione del registro, presente nel nostro programma per le amministrative 2012, è una scelta di equità necessaria per tutelare e garantire quei cittadini che non scelgono, o non possono scegliere, di regolare il legame affettivo e solidale che li unisce in modo visibile. Siamo consapevoli che l’Amministrazione Comunale non può discutere di riconoscimento giuridico delle unioni civili, può però con l’Istituzione del Registro delle Unioni Civili, garantire a tutti i cittadini e a tutte le “formazioni sociali”, pari riconoscimento e dignità davanti alla Pubblica Amministrazione al fine di favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio in fatto di diritto alla casa, sanità e servizi sociali, formazione, scuola, diritti e partecipazione.

LA VOCE DEL PAESE - 11.03.2016


Oggi sono numerose le coppie “di fatto” che non hanno nessuna tutela da parte delle istituzioni nazionali e locali, oppure coppie di sorelle e/o fratelli che, non avendo nessun parente “prossimo”, vivono in una condizione socio-economica non “tutelata. Ci sono coppie “di fatto” costituite da persone eterosessuali che non vogliono sottoscrivere il canonico matrimonio civile e/o religioso, e che quindi non sono “tutelate” da nessuno strumento giuridico.

BLU - 27.02.2016


L’istituzione di tale registro potrebbe essere un piccolo ma fondamentale passo nell’attesa che il Partito Democratico decida di prestare fede al proprio nome facendo votare democraticamente gli emendamenti proposti al ddl Cirinnà, su cui il Movimento 5 Stelle nei fatti ha sempre dimostrato sostegno continuo.
Fa specie vedere che i locali amministratori che tanto si vantano di sostenere i cittadini meno tutelati a parole, nei fatti dimenticano che qualcosa di concreto possono farla anche loro.


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22 febbraio 2016


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese" - 18/02/2016


1) Qual è la vostra opinione chiara sulla legge Cirinnà? Favorevoli ai matrimoni tra coppie dello stesso sesso? E alle adozioni?
Facciamo un po' di chiarezza. La legge a prima firma Cirinnà introduce il riconoscimento delle coppie di fatto che non riguarda solo le coppie dello stesso sesso ma anche quelle etero. Si tratta, quindi, di estendere dei diritti civili. Per quanto riguarda le adozioni, invece, si è fatto purtroppo una grande confusione mediatica. La legge parla solo di “step child adoption” che in italiano si traduce con “adozione del figliastro” che è già esistente dal 1983 per le coppie sposate. Cerchiamo di spiegare semplicemente di cosa si tratta con un esempio: se se uno dei due genitori biologici muore o rinnega il bambino e l'altro si lega con un'altra persona, il genitore legittimo rimasto può chiedere che il nuovo/a compagno/a diventi per legge genitore del bambino. Tutto questo, però, non avviene in maniera automatica ma passa per un giudice che valuta caso per caso. In sostanza, anche qui, si tratta di dare ad un bambino il diritto di avere un genitore dopo aver perso il vecchio e questo è molto più importante di tutta la dietrologia che si è fatta. Noi siamo sempre favorevoli all'estensione di diritti.

2) Parliamo del carrubo. Non siete soddisfatti della presa di posizione dell'amministrazione? Quale presa di posizione?
Casomai possiamo parlare di presa per i fondelli da parte dell'Amministrazione. Basta leggere il verbale della Conferenza dei Servizi del 28/01/2016 per vedere che a pag. 7 c'è scritto: “fermo restando il percorso del tracciato del metanodotto di ultima revisione”. Cioè, alla fine della fiera, il progetto SNAM rimane tale quale. Ma la presa per i fondelli vera e propria arriva successivamente quando al punto 15 di pag. 3 si legge che “il tracciato progettato è stato condiviso con la Amministrazione Comunale di Polignano a Mare”. Ciò significa che l'Amministrazione ha sempre saputo del percorso e l'ha addirittura condiviso con la SNAM. Insomma, il massimo della presa in giro. Se poi ci aggiungiamo la risposta ricevuta martedì scorso all'interrogazione presentata dal M5S in Regione Puglia, in cui l'Ass. Curcuruto dice chiaramente che la responsabilità è dell'Amministrazione di Polignano, allora il cerchio si chiude. Vitto difende la bellezza solo a parole.

3) Adesso potete dire la vostra del PUM. Quali punti concretamente non vi convincono, fermo restando che una nuova viabilità è necessaria?
Abbiamo presentato le nostre osservazioni al PUM, i cui punti cardine abbiamo raccolto all’interno di un comunicato di cui speriamo darete voce nelle pagine di questa edizione del vostro giornale. Ribadiamo, però, che il metodo “pseudo-partecipativo” messo in pratica dall’Amm. Vitto non ci vede per niente d’accordo: non vi è nulla di condiviso! Si doveva partire dai cittadini per arrivare ai cittadini: il protagonista assoluto di questo PUM, piuttosto, sembra essere ancora una volta il turista.

LA VOCE DEL PAESE - 19.02.2016


4) Parliamo dei rifiuti e delle gestioni Aro. Forse ci sarà tutto da rifare. Quindi, quale futuro? Come bisognerebbe ricominciare?
È dal 2011 che proponiamo una soluzione in merito alla gestione dei rifiuti. L'Amministrazione anche in questo caso, dimostra di essere bipolare. Da un lato, è parte attiva nella stesura del bando con i comuni di Conversano, Mola e Monopoli e dall'altra cerca di criticare il bando stesso. Chi credono di prendere in giro? Polignano non doveva aderire all'Aro come da noi proposto e doveva gestire “in house” la raccolta seguendo il modello dei comuni virtuosi. In questo modo il risparmio per i cittadini è massimo.

5) Come valutate l'operato dell'opposizione interna ed esterna alla maggioranza di Polignano? Nasce un nuovo progetto 'Cambia Polignano'. Abbiamo anche Scelta Civica e InnovAttivo…
Siamo alle solite. Man mano che ci si avvicina alle elezioni si risvegliano le opposizioni. Il problema è che molto spesso si tratta delle solite persone che da troppo tempo sono alla guida del nostro paese e che se non sono presenti in prima persona, ne muovono le fila restando nell'ombra. Polignano ha bisogno di un reale cambiamento, non di una passata di vernice.

6) Le opere pubbliche a Polignano sono tanto discusse. Sarà perché a differenza del passato, ora si stanno realizzando?
Si sta realizzando semplicemente quello che è stato approvato dalle vecchie amministrazioni. Niente di più, niente di meno. Anzi, molte di queste opere erano state criticate aspramente da Vitto & Co. quando sedevano sui banchi dell’opposizione. Evidentemente, essere bipolari è una caratteristica intrinseca del centro sinistr(i)a.


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16 febbraio 2016


Fontanin App: il concorso sulle fontane rivolto alle scuole


Dopo le innumerevoli puntate di “fontane a perdere” sullo stato di degrado delle “sorgenti pubbliche” del nostro paese, abbiamo colto l’occasione della seconda edizione del concorso “FontaninApp” per invitare le scuole elementare a partecipare. L’Acquedotto Pugliese, infatti, ha bandito questa iniziativa con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi al valore del bene comune, anche attraverso la promozione della qualità dell’acqua pubblica e più in generale delle attività e responsabilità attinenti al servizio idrico e fornire ai cittadini uno strumento utile e comodo per raggiungere più facilmente i punti di erogazione pubblica dell’acqua. La selezione è rivolta alle classi IV e V delle scuole primarie della Puglia, invitate ad inviare, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016, l’elenco completo delle fontane pubbliche del proprio territorio comunale con relativi indirizzi e/o coordinate geografiche, foto ed eventualmente altro materiale utile di tipo storico.

BLU - 16.02.2016


L’elenco delle fontane e il materiale fotografico/storico raccolto devono essere inviati, entro il 15 maggio 2016, in formato cd/dvd al seguente indirizzo: Acquedotto Pugliese SpA Unità Comunicazione e Relazioni Esterne Via Cognetti, 36 - 70121 Bari.

Il dvd dovrà essere completo del seguente materiale:
1. foto di tutte le fontane
2. eventuale materiale storico
3. file excel compilato.

LA VOCE DEL PAESE - 26.02.2016


Premi: Acquedotto Pugliese premierà tutte le scuole partecipanti con una biblioteca dedicata al tema dell’acqua. Gli Istituti, inoltre, riceveranno il riconoscimento di “partner dell’iniziativa”, con ampia evidenza in tutte le comunicazioni ufficiali. Agli alunni partecipanti verrà riconosciuto il titolo di: “giovane esploratore dell’acqua pubblica”. E magari l’Amministrazione Vitto di Polignano potrà finalmente rendersi conto dello stato, a dir poco “preoccupante”, in cui giacciono le diverse fontanelle pubbliche del nostro paesino.


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15 febbraio 2016


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": Il vuoto a rendere è legge

Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani o stranieri per migliorare la qualità della vita dei cittadini

Prende il via la sperimentazione nazionale sul vuoto a rendere. Grazie all’impegno del M5S, delle associazioni ambientaliste e di imprenditori e Sindaci virtuosi, sarà possibile ridurre i rifiuti e attivare una vera e propria economia circolare. Con “vuoto a rendere” si intende che una volta svuotato il contenitore, questo deve essere reso al fornitore così che possa essere riutilizzato: indubbi sono i vantaggi per l’ambiente e per il portafoglio. La proposta originaria del M5S, a prima firma del deputato Stefano Vignaroli, era coraggiosa, innovativa e virtuosa.

BLU - 16.02.2016


La norma definitiva, contenuta all'interno del collegato ambientale, pur essendo uscita depotenziata rispetto a quella 5 Stelle, segna comunque un primo passo nella giusta direzione. Perché il vuoto a rendere diventi realtà e il nostro Paese sia sempre più green, il Movimento 5 Stelle attiverà nei prossimi mesi una campagna trasversale e propositiva per coinvolgere associazioni ambientaliste, Comuni Virtuosi, imprenditori e operatori innovativi, per far sì che la proposta operativa di sperimentazione sia attuata in maniera seria e rappresenti il volano di un grande progetto per modernizzare il Paese e l'economia tutelando ambiente, salute e creare nuovi posti di lavoro. Il tempo dell'usa e getta è finito, è ora di avviare quello del riuso affinché i nostri rifiuti diventino… virtuosi.


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10 febbraio 2016


Pericolo mafia, la risposta del Sindaco


Dopo alcuni giorni di silenzio, il Sindaco Vitto ha replicato alla “richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per riferire in aula in merito all’ultima relazione della Direzione Nazionale Antimafia che vede coinvolta anche Polignano a Mare”. Il Primo Cittadino ha fatto sapere di aver già richiesto informazioni e dati statistici, a seguito della relazione del Procuratore Nazionale Francesco Roberti per poter riferire in “consessi diversi”, con una missiva indirizzata al Prefetto di Bari ed alle forze dell’ordine sul territorio.
Notizie di stampa – si legge nella lettera del Sindaco Vitto – hanno creato nella città preoccupante allarme sociale nonché sgomento. Il sottoscritto (…) non può sottacere dinanzi a cotanto clamore. Non può sfuggire ai vostri intendimenti, l’attenzione che il sottoscritto ha sempre mostrato di avere circa il “fenomeno criminalità” interessando ed informando i vostri uffici sugli accadimenti sul nostro territorio. Dal mio insediamento ho posto in essere un’azione sinergica con le forze dell’ordine e con tutte le autorità di Pubblica Sicurezza al fine di contrastare e prevenire il succitato fenomeno. Al fine di rendere edotta, e tranquillizzare, la comunità da me rappresentata sui preoccupanti fenomeni legati alla delinquenza comune e non del Comune di Polignano a Mare, chiedo di conoscere i dati statistici dell’anno 2015”.




BLU - 20.02.2016

L’interessamento del Primo Cittadino e la risposta alla nostra richiesta ci hanno fatto molto piacere. Riteniamo corretto ottenere dei dati, prima di conferire pubblicamente, ma il rapporto dice che la mafia entra negli appalti in maniera silenziosa: quindi non è che ci siano grandi dati. Qui, infatti, non si sta parlando di rapine e furti bensì di infiltrazioni mafiose. Ma, come tutti i polignanesi, attendiamo con piacere che Vitto relazioni pubblicamente su ciò che è emerso.
Da un lato, però, risulta un po’ triste ed offensivo nei confronti dei polignanesi vedere che il Sindaco, il quale ha in capo la sicurezza di tutti i suoi cittadini, veda la nostra richiesta come una strumentalizzazione politica, e le parole di Vitto sulle pagine de “La Gazzetta del Mezzogiorno” risultano ancor più stridenti se si va a rileggere il suo programma elettorale dove dichiaravano: “Tutti quanti avvertiamo un bisogno grande di trasparenza nella gestione della cosa pubblica, avvertiamo che è necessario un rispetto non solo formale ma sostanziale delle regole, sentiamo che l’affermazione piena della legalità è il terreno su cui misurare la levatura politica e morale dei nuovi amministratori pubblici. “La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile.” (Corrado Alvaro)”.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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9 febbraio 2016


Rubrica "Degrado Urbano": Specchio specchio delle mie brame...


Google Street View è uno strumento straordinario, non solo perché consente agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno, ma anche perché grazie al suo magazzino di immagini consente di vedere come cambiano negli anni i paesaggi. E lo specchio stradale situato lungo la complanare lato monte SS16, uscita zona industriale, diciamo che non è cambiato in meglio. Ad oggi, infatti, versa in condizioni peggiori rispetto ad ottobre 2008 come testimoniato da Google. Peccato non avere foto precedenti. Resteremo con il dubbio di sapere quando lo specchio si è rotto ma restiamo con la certezza che l'incrocio da ben 8 anni risulta pericoloso. Ricordiamo ai nostri amministratori, infatti, che gli specchi parabolici stradali sono utilizzati in condizioni di scarsa visibilità, per migliorare il campo visivo dell’utente della strada.

LA VOCE DEL PAESE - 05.02.2016

Nell’attesa di vedere all’opera la Giunta di centrosinistr(i)a non possiamo che rinnovare l’invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi più di tre anni!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101


"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).


Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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8 febbraio 2016


Fondi edilizia scolastica: i documenti parlano chiaro, Colella confonde le carte


Nel leggere le dichiarazioni di un esponente di spicco dell’Amministrazione Vitto, ovvero il Sindaco-in-pectore Salvatore Colella, rilasciate a mezzo stampa sulla vicenda dei fondi per la ristrutturazione della Scuola Primaria “G. Rodari” e di quella dell'Infanzia “Pino Pascali”, si resta stupiti dal numero di imprecisioni presenti. E pensare che il super consigliere comunale con delega ai lavori pubblici vanta nel suo curriculum ben quarant'anni di “presenza” all'interno della stanza dei bottoni, ricoprendo quasi tutti i ruoli possibili e immaginabili sia da maggioranza che da opposizione. Facciamo chiarezza.
Le opportunità di recepimento di fondi per la ristrutturazione degli istituti scolastici di Polignano erano due: la prima nazionale e la seconda regionale.

BANDO NAZIONALE
Nel primo caso, abbiamo sollecitato l'Amministrazione comunale, con nota protocollata il 19/09/2014 e poi re-sollecitato il 03/12/2014, ad accedere ai fondi messi a disposizione per l'edilizia scolastica attraverso l'8x1000 (strumento, tra l'altro, introdotto grazie al M5S in Parlamento attraverso un emendamento alla legge di stabilità 2014). In quelle due occasioni, inviammo all'Amministrazione Vitto anche i fac-simile dei moduli da compilare per poter partecipare al bando. In merito a questo, Colella ci fa sapere che l'amministrazione Vitto si è mossa il 09/12/2014 (solo 3 mesi dopo la nostra prima richiesta!) ma di non esser riusciti a rientrare nella graduatoria nazionale. Non sapremo mai se Polignano sarebbe rientrata se solo l'Amministrazione fosse stata più reattiva con i tempi...

BANDO REGIONALE
Nel secondo caso, abbiamo invitato l'amministrazione, con nota protocollata il 24/03/2015, a non lasciarsi scappare la seconda opportunità per il recepimento dei fondi previsti da un bando regionale, confidando nella prontezza dell’Amministrazione. A tal proposito, gli uffici tecnici della Regione ci fanno sapere che il Comune di Polignano ha trasmesso i dati agli uffici regionali nel mese di aprile 2015 e questa volta i progetti sono stati ammessi al finanziamento di settecento mila euro. I lavori di messa in sicurezza degli edifici “Rodari” e “Pascali” in corso in questi giorni, sono quindi frutto di questa collaborazione istituzionale su più livelli. Un’opportunità, dunque, che Vitto si ritrova tra le mani grazie ad un nostro esplicito sollecito.

BLU - 05.02.2016


Da questa storia, comunque, una cosa è ben chiara, la triade Vitto-Colella-Lomelo soffre palesemente di “grillite acuta”, una sorta di complesso di inferiorità. Gli basta vedere l'ombra del MoVimento 5 Stelle per andare nel panico. Come se qualcuno volesse intaccargli il loro “tesoro”. Per questo vogliamo tranquillizzarli, per noi, avere portavoce a Bruxelles, Roma e Bari rappresenta solo un'opportunità in più per il nostro piccolo comune. In tutte le sedi ci siamo detti, come forza di opposizione extra-consiliare, soddisfatti dell’obiettivo raggiunto visto che la nostra stella polare è la sicurezza di alunni, insegnati e tutto il personale scolastico che, giornalmente, trascorrono la maggior parte della giornata in questi edifici.
Dispiace per la confusione fatta dal consigliere comunale Colella nel consultare le nostre richieste, dato che ha confuso le note relative al bando nazionale con quello regionale e viceversa. I responsabili di un’Amministrazione comunale hanno il dovere (oltre che evitare errori raccapriccianti dovuti forse a forme di semi-analfabetismo di ritorno, ma anche di andata) di seguire le vicende di cui trattano con professionalità e con cognizione di causa.

LA VOCE DEL PAESE - 05.02.2016


Sarà per questo che la maggior parte delle nostre richieste non vengono recepite? Lo diciamo perché di proposte in questi anni ne abbiamo fatte tante: dalla gestione dei rifiuti alla trasparenza amministrativa, dalle proposte culturali a quelle per migliorare la qualità della mensa scolastica. Non vorremo che le mancate risposte siano dovute ad una cattiva conoscenza della macchina amministrativa, accompagnata da una erronea gestione del protocollo! Se così fosse, ci rendiamo disponibili fin da subito a dare una mano a Salvatore Colella per la sistemazione del suo archivio cartaceo, onde evitare altre magre figure in futuro.
Rimaniamo in attesa di ricevere risposta alla richiesta delle certificazioni, relative alle scuole presenti sul territorio polignanese, che abbiamo protocollato a Palazzo di Città: glielo ricordiamo, sia mai perdano anche questa documentazione.


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3 febbraio 2016


Da piccolo avevo paura del buio, adesso dell'illuminazione... a volte ritornano


Tre anni fa, in merito al bando dell'illuminazione pubblica varato dall'Amministrazione Bovino, ponevamo alcuni quesiti: “perché viene imposto l'uso della tecnologia LED alla ditta appaltatrice? Perché non aprire le porte a tutte le soluzioni per confrontarle l'una con l'altra e fare un'attenta valutazione di costi/benefici e di sostenibilità ambientale? Perché lo studio di fattibilità redatto non è pubblico ma è disponibile solo dopo aver versato una quota di € 20,00? Perché non è possibile sapere chi ha redatto tale studio? Qual è il risparmio previsto sul consumo di energia elettrica, visto che la tecnologia LED prevede risparmi consistenti? E poiché non si prevede un risparmio consistente, dove sono i servizi aggiuntivi per la popolazione che, almeno, compenserebbero i cittadini del mancato - forte – risparmio?”.

LA VOCE DEL PAESE - 05.02.2016


Quesiti che rimangono tuttora attuali: l’Amministrazione Vitto, infatti, dopo aver aspramente criticato il bando redatto dal “rivale” Bovino, oggi che è alla guida del paese non ha fatto altro che riproporlo identico. Poiché non abbiamo mai ricevuto risposte da Bovino, e crediamo che molto probabilmente non riceveremo risposte neanche dall’ormai afona Amministrazione Vitto-Colella-Lomelo, proviamo a riproporre i medesimi quesiti. Ma a questi se ne aggiungono di nuovi: perché, ad esempio, non si è pensato di effettuare questo intervento di risparmio energetico con le ESCo? Per chi non lo sapesse (non ci riferiamo ovviamente ai nostri “illuminati” amministratori, loro lo sapranno benissimo...sic!), le ESCo sono soggetti specializzati, che reperiscono le risorse finanziarie richieste, eseguono la diagnosi energetica, lo studio di fattibilità e la progettazione, realizzano l’intervento e conducono, post intervento, la manutenzione e l'operatività.

BLU - 29.01.2016


In pratica, le ESCo offrono a costo zero per l'ente pubblico la diagnosi, il progetto, gli interventi di efficientamento e la gestione energetica post intervento. Stipulano con l'ente pubblico un particolare contratto che consente loro di retribuirsi con i risultati dell’intervento (risparmio energetico) e con gli incentivi nazionali all’efficienza energetica e alle rinnovabili. Insomma, i polignanesi avrebbero potuto avere un nuovo impianto di illuminazione pubblica senza sobbarcarsi gli 8,8 milioni di euro di nuove tasse. E dire che dai palchi, durante la campagna elettorale, dicevano di avere ‘il giusto mix di gioventù e di competenze’. Se queste sono le competenze allora ben vengano gli incompetenti, almeno, avremmo la certezza di essere onesti.
Nulla di quanto promesso nel programma elettorale di Vitto è stato mantenuto ma, al contrario, sono stati portati avanti solo i progetti avviati dall'Amm. Bovino. A questo punto, come si suol dire, la domanda nasce spontanea: dov'è la discontinuità con il passato? Qual è la differenza tra un'amministrazione di centro-destra ed una di centro-sinistra? Evidentemente Grillo aveva ragione destra e sinistra ormai sono diventati solo comitati d'affari. I polignanesi se ne ricorderanno alle prossime elezioni.
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2 febbraio 2016


L'ombra del clan Parisi su Polignano


Gent.mo Direttore,

nell'ultimo numero di Fax in edicola il 23 gennaio scorso, è stato pubblicato un articolo agghiacciante dal titolo “L'ombra dal clan Parisi su Polignano”. Agghiacciante perché la città di Polignano è sempre stata considerata un'”isola felice” rispetto a qualsiasi infiltrazione di malavita organizzata, invece, dalla relazione della Direzione Nazionale Antimafia redatta dal procuratore Nazionale Franco Roberti, Polignano risulta, per la prima volta, tra le città in cui “Il clan [Parisi] continua ad essere dominante […] nei comuni di Sannicandro di Bari, Gioia del Colle, Sammichele, Casamassima, Adelfia, Cellamare, Capurso, Triggiano, Valenzano, Mola di Bari, Monopoli e Polignano”.

FAX - 30.01.2016



BLU - 05.02.2016


Questa è una notizia che non può passare inosservata e ringraziamo Lei e la Vostra redazione per aver sollevato il caso ed averlo posto all'attenzione dell'opinione pubblica. Restare silenti dinnanzi alla mafia significa fare il suo gioco, significa darle l'opportunità di insinuarsi in tutti i tessuti della società, significa rendere schiavi della criminalità i polignanesi.


FAX - 06.02.2016


Per queste ragioni crediamo che, nell'interesse di tutti i cittadini, il Sindaco Domenico Vitto debba venire subito in Consiglio Comunale a riferire in merito ai fatti riportati nella relazione. I polignanesi hanno il diritto di sapere quali azioni l'Amministrazione sta mettendo in atto per debellare questa piaga sociale.
Polignano deve ritornare libera dalla mafia, per questo incitiamo tutti i cittadini a denunciare qualsiasi atto, anche se sospetto, di criminalità. Noi portavoce e attivisti del M5S siamo a disposizione.


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