25 giugno 2012


Tutti connessi! Wi-Fi libero per tutti



Mercoledì 20 giugno c.m. abbiamo incontrato il Sindaco al quale abbiamo presentato il responsabile di una delle aziende che potrebbe installare l'impianto Wi-Fi sul territorio della nostra cittadina.

La scelta dell'azienda dovrà essere fatta in base ai costi ed alla qualità del servizio, verranno quindi consultate altre aziende e... vinca il migliore!

Riteniamo che l'accesso ai contenuti ed alle informazioni deve essere libero e gratuito, soltanto così una popolazione può crescere ed acquistare consapevolezza di quello che nel proprio territorio avviene ed, in più, può interagire con istituzioni, cittadini ed altre realtà che si muovono nel paese ed anche al di fuori di esso.

Riconosciamo al Sindaco la sensibilità e l'impegno che ha messo in questo progetto e ci auguriamo che ciò avvenga anche per altre importanti questioni.
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22 giugno 2012


Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, non c'è peggior stupido di chi non vuol capire.



Giovedì 7 giugno abbiamo pubblicato un post in cui, a seguito di un parere legale richiesto per dare maggior credito alle nostre tesi, abbiamo sostenuto che allo stato attuale il bando sui rifiuti può essere revocato.

Qual è lo stato attuale? La dirigente incaricata, Dott.ssa Maria Centrone, ha sostenuto che attualmente sono state aperte le buste solo per controllare che la documentazione richiesta alle aziende, per poter partecipare alla gara, è regolare.

Non c'è, quindi, nessuna azienda che si è aggiudicata la gara. In questo stato di cose il bando può essere tranquillamente revocato e il Comune NON dovrà risarcire alcunché a nessuno.

Il risarcimento, nel peggiore dei casi, subentra nel momento in cui viene decretato un vincitore, ma, ripetiamo ancora una volta, non è il nostro caso ed inoltre l'entità del risarcimento riguarderebbe soltanto le spese sostenute per partecipare al bando. L'importo da risarcire, inoltre, sarebbe certamente irrisorio rispetto al costo della raccolta rifiuti secondo i criteri del bando stesso. Anche in questo caso comunque, per la comunità ci sarebbe un notevole risparmio praticando la Strategia Rifiuti Zero.

La nomina del vincitore dovrebbe avvenire a breve, per questo che abbiamo sollecitato la nuova Amministrazione a non perdere neanche un minuto di tempo per revocare quel bando, ritenuto anche dalla coalizione vincente, scellerato.
Se la coerenza è ancora un valore da considerare, l'azione politica deve essere decisa e tempestiva!

In merito alla nostra proposta “Rifiuti Zero”, che presentammo il 14 dicembre scorso prima che fosse pubblicato il nuovo bando, sono stati sollevati alcuni quesiti che avevamo già chiarito in vecchi post, ma che non abbiamo difficoltà a chiarire nuovamente.
Ci teniamo a sottolineare che la Comandante quella sera dichiarò pubblicamente che il bando era già stato pubblicato, poi, incalzata da noi nei giorni successivi, ci disse che non era ancora stato espletato perché c'erano da apportare piccole modifiche (??). Il bando fu infatti pubblicato il 22 dicembre. 

La Strategia Rifiuti Zero è una metodologia di gestione dei rifiuti che sicuramente non abbiamo inventato noi, ma che, al 27 marzo 2012 (fonte wikipedia), è stata adottata da ben 72 Comuni d'Italia.
Quale è stata la nostra azione? Abbiamo semplicemente contattato diversi Comuni che attuano la Strategia Rifiuti Zero e ci siamo fatti spiegare come loro sono riusciti a metterla in pratica.
Tra le varie proposte ci è piaciuta quella del comune Ponte nelle Alpi, vincitore del premio Comune Riciclone d'Italia negli anni 2009-2010-2011.
A questo punto, facendoci aiutare da un esperto, l'Ing. Ambientale Giuseppe Deleonibus, abbiamo plasmato un piano specifico per Polignano.
Dai risultati ottenuti fino ad oggi, è evidente che l'attuale modello di gestione dei rifiuti è fallimentare. Cambiare è inevitabile.
La gara non ci garantisce più efficienza a minor costo. Perché questo è il vero nodo da sciogliere: qual è l'opzione che permette di raggiungere una gestione efficiente con costi più bassi per l'Ente pubblico e soprattutto tariffe meno care per i cittadini?

Secondo noi la scelta migliore è quella di creare una società in house a totale capitale pubblico.

La vittoria del «Sì» al referendum del 12-13 giugno 2011 ha tagliato la testa al toro. Il 1° quesito referendario, appunto, ha fatto decadere l'obbligo di vendere le azioni delle Spa pubbliche entro fine anno. Chi afferma il contrario mente, consapevolmente o inconsapevolmente!

L'art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000, prevede il ricorso ad Enti di diritto pubblico (azienda speciale, azienda speciale consortile, consorzio fra i Comuni).
La legge lo permette e la dimostrazione è data dal movimento Acqua Bene Comune.
C'è un'aspettativa popolare, che si è manifestata nel referendum, che non va delusa. Non esiste un dogma, la differenza la fanno le persone e i modelli. Esistono società pubbliche, come al Comune di Ponte nelle Alpi (Ponte Servizi S.r.l.), con costi industriali al di sotto di quelli stabiliti dalle gare.

Alcuni hanno sollevato nuovamente il problema posti di lavoro. L'equazione è molto semplice: Strategia Rifiuti Zero = più POSTI DI LAVORO.
Ogni 15 posti di lavoro creati con il riciclo (fonte CONAI), se ne crea solo 1 con inceneritori e discariche; ogni 1000 abitanti con la raccolta porta a porta si creano 2 posti di lavoro.
In più servirebbe personale per gestire l'Ecosportello e l'Ecocentro, ovviamente il tutto senza gravare sul bilancio del Comune, dato che la Strategia Rifiuti Zero consente di abbattere notevolmente i costi del conferimento in discarica (i dati possono essere consultati nel progetto già pubblicato sul nostro blog).

Noi facciamo delle proposte con solide fondamenta partendo da realtà già esistenti, ma non ci riteniamo infallibili, vorremmo essere contestati nel merito e vorremmo confrontarci con chi di dovere. Perché la nostra proposta viene totalmente ignorata? Proviamo a fare due ipotesi:  

  1. Non c'è alcuna volontà politica da parte di tutti gli schieramenti di affrontare la questione rifiuti, per inerzia, per incapacità o per altri motivi reconditi (?) e se pure ci fosse qualcuno convinto che tale battaglia va fatta, non ha la forza per opporsi ai potenti interessi che ci sono dietro e lascia perdere.
  2. Non ci rispondono e giustamente ci snobbano perché in maggioranza ci sono dei geni che hanno già capito tutto, risolto tutto e presenteranno a giorni un progetto mirabolante molto superiore al nostro che stupirà le folle.

Eppure vorremmo che ci diceste qualcosa!
Parafrasando Nanni Moretti: diteci qualcosa di centro-sinistra, o di sinistra, se vi risulta difficile ditela anche solo di centro ma dite qualcosa, dite, muovete almeno le labbra, cercheremo di capire il labiale!

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."

Convegno 14 dicembre 2011 "Volere è Potere! Rifiuti Zero? Si Può !!!":


 
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21 giugno 2012


Aridatece i nostri soldi!



Non ti puoi distrarre un attimo che ti mettono le mani in tasca.


Comunichiamo che Domenica 24 giugno dalle ore 18.00 alle ore 21.00 saremo presenti con un banchetto informativo in piazza Trinità contemporaneamente all'associazione L'Ennagono con la sua lodevole iniziativa “Mercatino del Baratto”. 

Ricordiamo ai cittadini che stiamo promuovendo la campagna “Obbedienza Civile – Il mio voto va rispettato” nata in seguito alla vittoria del referendum del 12 e 13 giugno 2011, in cui veniva sancita l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle nostre bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito”. 

Tale volontà, però, non è stata rispettata e per questo è partita la campagna di “Obbedienza Civile” in cui si chiede di pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”.

Come spesso succede in Italia e solo in Italia, i risultati dei referendum che per legge devono essere esecutivi, cioè applicati in breve tempo, vengono invece sistematicamente disattesi. In parole povere, i cittadini sono presi in giro e il loro denaro (pubblico) viene sprecato per le spese dei referendum i cui risultati poi, non vengono rispettati.

Invitiamo i cittadini a firmare l'apposito modulo di reclamo per ottenere il rimborso dall'AQP SpA nella misura corrispondente alla remunerazione del capitale investito. 
A quanto ammonta la quota da rimborsare al cittadino? La “remunerazione del capitale investito” è pari al 7,49% per l’anno 2011 ed all'8,28% per l’anno 2012. Tale somma è già stata addebitata (e pagata) sulle nostre bollette in maniera illegale e va rimborsata. 

Il referendum era stato proposto per far valere un principio chiaro: nella gestione dell’acqua non si devono fare profitti! 

Avevamo già proposto alla vecchia Amministrazione di aderire a tale iniziativa, sia per chiedere il rimborso della quota riguardante i propri consumi che per invitare i cittadini a seguire il suo esempio. Siamo stati completamente ignorati ed il 6 giugno abbiamo rifatto la proposta a questa nuova Amministrazione. Siamo in attesa di una risposta. 

Vi invitiamo, nel vostro interesse, a venirci a trovare in piazza Trinità per firmare i moduli di rimborso. 

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."
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12 giugno 2012


L'IMU si può abbattere



Ma davvero non si può abolire l’IMU sulla prima casa?

Ricordiamo che l’IMU è l'imposta municipale introdotta dal Governo Berlusconi con il decreto sul federalismo fiscale municipale (D. Lgs. 23/2011) e poi ripresa e ridefinita dal decreto Salva Italia (D.L. 201/2011) e dal decreto di semplificazione fiscale (D.L. 16/2012) del Governo Monti.

Matteo Colella (ex Assessore al bilancio del Comune di Polignano a Mare) in una recente intervista ha dichiarato: “Per l'Imu noi abbiamo lasciato la percentuale minima del 4 per mille sulla prima casa e le sue pertinenze. Invece sarà del 7,60 per gli altri immobili. Tariffa minima pretesa dal governo Monti.

È arrivato il momento che qualcuno spieghi a questi Amministratori che l’IMU SI PUÒ ASSOLUTAMENTE ABBATTERE. Se non sanno come fare almeno si mettano in contatto con Amministrazioni in Italia (Polistena, Priolo, Pontivrea, Paderno Dugnano…) che già l’hanno fatto e si facciano dare delle dritte.

Ci sono Comuni italiani in cui, attraverso l’abbattimento dell’IMU, sì è stabilito un principio di equità e giustizia sociale.

Solo a Pontivrea il Sindaco ritiene che l’IMU “è una tassa incostituzionale. Se serviranno fondi sappiamo come fare, e sceglieremo strade alternative”? Solo a Pontivrea il sindaco si è domandato “come si può chiedere l’imposta ad un pensionato che prende 600 euro al mese?

Come mai l’ex Amministrazione di Polignano non ha preso in considerazione di abbattere l’IMU sulla prima casa sino allo 0,2% (limite minimo imposto per legge) magari aumentando l'aliquota su altri beni che possono arrecare un reddito come ad esempio le seconde case sfitte, e tutti gli immobili di cui si è proprietari ma che non costituiscono prima residenza, anche perché sugli altri immobili diversi dalla prima casa i Comuni saranno costretti a versare il 50% dell'aliquota media allo Stato. Il tutto prevedendo agevolazioni e riduzioni rispetto all'aliquota ordinaria stabilita, come ad esempio per le seconde case affittate con regolare contratto o concesse in comodato ai figli, per terreni agricoli e fabbricati rurali.

Secondo noi, abbattere l’IMU è possibile e cercare strade alternative è un dovere.

Convinti di questo, abbiamo inviato agli Amministratori, al Dirigente dell’Area Finanziaria e agli organi di stampa la delibera che ha redatto il Comune di Polistena per l’abbattimento dell’IMU.
Noi del MoVimento 5 Stelle in campagna elettorale abbiamo sostenuto con forza che l'IMU può essere abbattuta per le prime case. Siamo stati accusati di demagogia, di proposte fantasiose e di mettere a rischio la legalità di un'Amministrazione. Abbiamo anche citato il caso di Polistena (con tanto di delibera tra le mani), Comune che ha azzerato l'Imu sulla prima casa. Ci hanno risposto che il tutto è anticostituzionale e che la delibera sarebbe stata annullata. Ad oggi, la delibera è pienamente operativa e non c'è stato alcun ricorso presso la Corte Costituzionale.
Invitiamo a prendere in considerazione seriamente un provvedimento che favorisce le fasce sociali più deboli ed ancora più indebolite dalla crisi.

Sotto queste poche righe mettiamo a disposizione la delibera di abbattimento dell'IMU del citato Comune di Polistena.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."

Clicca sul link sottostante per scaricare la delibera:
http://62.149.216.232/polistena/mc/mc_attachment.php?x=52&mc=4770

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7 giugno 2012


Legge e buon senso approvano la revoca del bando e il progetto "Rifiuti Zero"



Non c’è più un istante da perdere. L’attuale bando dei rifiuti è revocabile. A garantirlo una perizia che abbiamo allo Studio Legale De Felice di Bari. Basandosi sulle dichiarazioni del Consiglio di Stato che ritiene che “la revoca di un bando di concorso pubblico rientra nei normali ed ampi poteri discrezionali della pubblica amministrazione che, fino a quando non sia intervenuta la nomina dei vincitori, può provvedere in tal senso (vantando i meri partecipanti una semplice aspettativa alla conclusione del procedimento) in presenza di fondati motivi di pubblico interesse che sconsigliano la prosecuzione dell’iter concorsuale rendendone evidente l’opportunità”; il parere degli avvocati sancisce, infatti, che “è legittima la revoca in autotutela di un bando di gara, prima dell’aggiudicazione” e che “la revoca legittima in autotutela di un bando di gara, prima che avvenga l’aggiudicazione, non comporta l’obbligo di riconoscere alcun indennizzo ai partecipanti alla gara”.

Con questi presupposti, abbiamo invitato nuovamente il neo Sindaco Domenico Vitto a ritirare il bando di gara attualmente in itinere, dando seguito alle sue stesse dichiarazioni durante la campagna elettorale, in cui denunciava che “il bando sui rifiuti presenta aspetti molto limitativi in termini di qualità e di costi”. Non c’è tempo da perdere avendo ancora pochi giorni a disposizione.

Un nuovo modo per raccogliere i rifiuti, riuscendo a seguire i dettami del Decreto Ronchi (Decreto Legislativo 22/97) che punta al 65% di differenziata e a garantire un minor esborso economico per le casse comunali, è il progetto “Rifiuti Zero” proposto da noi il 14 dicembre 2011 alla conferenza “Volere è Potere!Rifiuti Zero? Si può!!!”, in cui abbiamo dimostrato che attuare la strategia rifiuti zero a Polignano è possibile, presentando un piano alternativo e dettagliato tecnicamente, la cui fattibilità è ampliamente dimostrata dai progetti realizzati in altri comuni.

Perché cambiare? Il costo del servizio di igiene urbana ha registrato negli ultimi anni un aumento del 64%, dovuto in buona parte al continuo lievitare del costo di smaltimento del rifiuto indifferenziato, il quale pesa in misura del 49,92% sul costo complessivo del servizio. Nel 2010, abbiamo portato in discarica 9.928,592 tonnellate di rifiuto secco indifferenziato, con il nostro progetto nel 2014 scenderebbe a 992 tonnellate: una riduzione pari al 90%!.

Il tutto permetterebbe una riduzione del costo del servizio da € 2.700.000 del 2011 a circa € 2.322.000 del 2014, con un risparmio del 14%. La realizzazione di un Ecocentro e di una completa raccolta “porta a porta” creeranno nuovi posti di lavoro senza perdere i precedenti.


Leggi anche: Osservazioni al bando di gestione dei rifiuti

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3 giugno 2012


Assessori “latitanti” ed altre storielle



Il film è del 1963 ed oggi, dopo 49 anni, risulta di un'attualità impressionante.

Vogliamo essere davvero sinceri, non siamo preoccupati per la mancata nomina degli assessori e vi diciamo il perché: se gli assessori saranno presi dalla rosa dei nomi che circola sui mezzi di informazione abbiamo paura di piombare in una profonda depressione, quindi se si ritarda di molto nel fare le nomine non è un problema, se si ritarda ancora di più, meglio, se non vengono nominati affatto e ve ne andate tutti a casa il nostro umore salirà alle stelle ed eviteremo di andate in analisi.
Come al solito, abbiamo un po' voglia di scherzare anche per non appesantire l'atmosfera già di per sé greve.
C'era stato detto che appena proclamati i consiglieri, per rispettare le regole (???) sarebbero stati subito nominati gli assessori. In verità si trattava e si tratta di usare il bilancino del farmacista per vedere chi pesa più o meno in termini di rapporti di forza tra partiti, tra personaggi, tra vari deus ex machina.
Se, nella migliore delle ipotesi contassero soltanto i voti, ciò non significherebbe automaticamente il trionfo della democrazia, perché sappiamo come funziona il mercato delle preferenze.
Vi raccontiamo una storiella: in un'isola deserta c'erano 10 naufraghi di cui 8 magri e 2 grassottelli. Possibilità di procurarsi del cibo pari a zero. Soltanto un torrente in piena.
I suddetti naufraghi erano persone evolute ma, soprattutto, essendo dei "veri democratici" ed avendo capito che bisognava sacrificare qualcuno per far sopravvivere gli altri decisero, a maggioranza, di votare (più democratici di così!) indicando le vittime sacrificali.
Secondo voi quale fu il risultato di questa votazione?
Ovviamente, vennero “eletti” i 2 grassottelli!! Vi sembra democrazia questa?
Abbiamo scoperto però che la storiella ha un seguito che nessuno vi ha raccontato. L'esecuzione doveva avvenire all'alba ma, durante la notte i 2 “cicciottelli”, senza farsi scoprire, deviarono il corso del torrente che travolse i “veri democratici” e li fece annegare.
Morale? Quando la democrazia non è reale, ma soltanto rappresentativa nel senso che rappresenta gli interessi di fasce privilegiate della popolazione, non può avere vita lunga.
Attenzione, questa situazione si trascina da circa 70 anni in Italia e la penisola rassomiglia sempre più all'isola della storiella, non offre più risorse per tutti. I torrenti per fortuna esistono ancora.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."
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