22 giugno 2012


Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, non c'è peggior stupido di chi non vuol capire.



Giovedì 7 giugno abbiamo pubblicato un post in cui, a seguito di un parere legale richiesto per dare maggior credito alle nostre tesi, abbiamo sostenuto che allo stato attuale il bando sui rifiuti può essere revocato.

Qual è lo stato attuale? La dirigente incaricata, Dott.ssa Maria Centrone, ha sostenuto che attualmente sono state aperte le buste solo per controllare che la documentazione richiesta alle aziende, per poter partecipare alla gara, è regolare.

Non c'è, quindi, nessuna azienda che si è aggiudicata la gara. In questo stato di cose il bando può essere tranquillamente revocato e il Comune NON dovrà risarcire alcunché a nessuno.

Il risarcimento, nel peggiore dei casi, subentra nel momento in cui viene decretato un vincitore, ma, ripetiamo ancora una volta, non è il nostro caso ed inoltre l'entità del risarcimento riguarderebbe soltanto le spese sostenute per partecipare al bando. L'importo da risarcire, inoltre, sarebbe certamente irrisorio rispetto al costo della raccolta rifiuti secondo i criteri del bando stesso. Anche in questo caso comunque, per la comunità ci sarebbe un notevole risparmio praticando la Strategia Rifiuti Zero.

La nomina del vincitore dovrebbe avvenire a breve, per questo che abbiamo sollecitato la nuova Amministrazione a non perdere neanche un minuto di tempo per revocare quel bando, ritenuto anche dalla coalizione vincente, scellerato.
Se la coerenza è ancora un valore da considerare, l'azione politica deve essere decisa e tempestiva!

In merito alla nostra proposta “Rifiuti Zero”, che presentammo il 14 dicembre scorso prima che fosse pubblicato il nuovo bando, sono stati sollevati alcuni quesiti che avevamo già chiarito in vecchi post, ma che non abbiamo difficoltà a chiarire nuovamente.
Ci teniamo a sottolineare che la Comandante quella sera dichiarò pubblicamente che il bando era già stato pubblicato, poi, incalzata da noi nei giorni successivi, ci disse che non era ancora stato espletato perché c'erano da apportare piccole modifiche (??). Il bando fu infatti pubblicato il 22 dicembre. 

La Strategia Rifiuti Zero è una metodologia di gestione dei rifiuti che sicuramente non abbiamo inventato noi, ma che, al 27 marzo 2012 (fonte wikipedia), è stata adottata da ben 72 Comuni d'Italia.
Quale è stata la nostra azione? Abbiamo semplicemente contattato diversi Comuni che attuano la Strategia Rifiuti Zero e ci siamo fatti spiegare come loro sono riusciti a metterla in pratica.
Tra le varie proposte ci è piaciuta quella del comune Ponte nelle Alpi, vincitore del premio Comune Riciclone d'Italia negli anni 2009-2010-2011.
A questo punto, facendoci aiutare da un esperto, l'Ing. Ambientale Giuseppe Deleonibus, abbiamo plasmato un piano specifico per Polignano.
Dai risultati ottenuti fino ad oggi, è evidente che l'attuale modello di gestione dei rifiuti è fallimentare. Cambiare è inevitabile.
La gara non ci garantisce più efficienza a minor costo. Perché questo è il vero nodo da sciogliere: qual è l'opzione che permette di raggiungere una gestione efficiente con costi più bassi per l'Ente pubblico e soprattutto tariffe meno care per i cittadini?

Secondo noi la scelta migliore è quella di creare una società in house a totale capitale pubblico.

La vittoria del «Sì» al referendum del 12-13 giugno 2011 ha tagliato la testa al toro. Il 1° quesito referendario, appunto, ha fatto decadere l'obbligo di vendere le azioni delle Spa pubbliche entro fine anno. Chi afferma il contrario mente, consapevolmente o inconsapevolmente!

L'art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000, prevede il ricorso ad Enti di diritto pubblico (azienda speciale, azienda speciale consortile, consorzio fra i Comuni).
La legge lo permette e la dimostrazione è data dal movimento Acqua Bene Comune.
C'è un'aspettativa popolare, che si è manifestata nel referendum, che non va delusa. Non esiste un dogma, la differenza la fanno le persone e i modelli. Esistono società pubbliche, come al Comune di Ponte nelle Alpi (Ponte Servizi S.r.l.), con costi industriali al di sotto di quelli stabiliti dalle gare.

Alcuni hanno sollevato nuovamente il problema posti di lavoro. L'equazione è molto semplice: Strategia Rifiuti Zero = più POSTI DI LAVORO.
Ogni 15 posti di lavoro creati con il riciclo (fonte CONAI), se ne crea solo 1 con inceneritori e discariche; ogni 1000 abitanti con la raccolta porta a porta si creano 2 posti di lavoro.
In più servirebbe personale per gestire l'Ecosportello e l'Ecocentro, ovviamente il tutto senza gravare sul bilancio del Comune, dato che la Strategia Rifiuti Zero consente di abbattere notevolmente i costi del conferimento in discarica (i dati possono essere consultati nel progetto già pubblicato sul nostro blog).

Noi facciamo delle proposte con solide fondamenta partendo da realtà già esistenti, ma non ci riteniamo infallibili, vorremmo essere contestati nel merito e vorremmo confrontarci con chi di dovere. Perché la nostra proposta viene totalmente ignorata? Proviamo a fare due ipotesi:  

  1. Non c'è alcuna volontà politica da parte di tutti gli schieramenti di affrontare la questione rifiuti, per inerzia, per incapacità o per altri motivi reconditi (?) e se pure ci fosse qualcuno convinto che tale battaglia va fatta, non ha la forza per opporsi ai potenti interessi che ci sono dietro e lascia perdere.
  2. Non ci rispondono e giustamente ci snobbano perché in maggioranza ci sono dei geni che hanno già capito tutto, risolto tutto e presenteranno a giorni un progetto mirabolante molto superiore al nostro che stupirà le folle.

Eppure vorremmo che ci diceste qualcosa!
Parafrasando Nanni Moretti: diteci qualcosa di centro-sinistra, o di sinistra, se vi risulta difficile ditela anche solo di centro ma dite qualcosa, dite, muovete almeno le labbra, cercheremo di capire il labiale!

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."

Convegno 14 dicembre 2011 "Volere è Potere! Rifiuti Zero? Si Può !!!":