30 gennaio 2015


Polignano: la nevicata e i danni agricoli


Il 2014 è stato un anno infernale dal punto di vista dei danni all’agricoltura, non solo in Puglia ma in tutta Italia. La Coldiretti, non più tardi dello scorso novembre, aveva stimato in 2,5 miliardi di euro il conto per l’agricoltura nazionale: tra danni strutturali, calo produttivo, maggiori costi per la difesa delle colture e stravolgimento nei consumi. In Puglia, basti ricordare i casi della xylella e della mosca dell’olivo, delle alluvioni e trombe d’aria e, per concludere in bellezza, la nevicata di fine anno che ha imbiancato anche i campi a bassa quota. A Polignano la neve è oramai un lontano ricordo ed anche la conta dei danni sembra si sia già esaurita. A Palazzo di Città, dov’è tuttora disponibile l’apposita modulistica, sembrano essere arrivate non più di 5/6 segnalazioni. Il nostro paesino ha ormai un’importante copertura serricola, senza contare gli ombrai ed i tunnel per le colture orticole ma non tutte hanno subito danni irreversibili. Per giunta, le aziende hanno probabilmente imparato che quello dei rimborsi è oramai un miraggio e che, alla fine, devono cavarsela con le proprie forze, per chi ne ha ancora. Per l’alluvione del settembre 2006, ad esempio, i contribuiti arrivarono solo per una dozzina di aziende, le uniche ad aver superato le istruttorie di Comune e Provincia, per giunta dopo oltre 4 anni dalle piogge: aiuti economici che servirono a coprire a malapena il 10% dei danni riconosciuti. Ma come funziona il sistema italiano? Quella dei contributi ai danni agricoli è, purtroppo, una gestione farraginosa da riformare a livello nazionale, che è andata peggiorando con l’aumento degli eventi climatici avversi, mentre il Fondo di Solidarietà Nazionale (FSN) non è stato rimpinguato di pari passo. È importante ricordare che i produttori che non assicurano le proprie coltivazioni, in caso di danni, non possono più richiedere interventi compensativi. Al contrario, i danni causati alle strutture aziendali (muretti a secco, capannoni, serre), ed alle scorte immagazzinate, sono risarcibili con gli interventi compensativi, anche se non assicurati, ma perché questo avvenga il danno complessivo a livello di ogni Comune deve superare il 30%, rapportato alla produzione lorda vendibile del territorio interessato. Questa soglia del 30% deve, inoltre, essere raggiunta anche a livello di ogni singola azienda che chiede il contributo: solo in questo caso la Regione può far partire la richiesta dello ‘stato di calamità’ al Ministero. Cosa fare dunque con la nevicata di fine 2014? In questo caso la soglia non sembra esser stata raggiunta. Pertanto è molto improbabile che si riesca a far scattare la richiesta al Ministero dell’Agricoltura. Per questo, per il futuro ci sentiamo di consigliare alle aziende di assicurare le proprie produzioni e le strutture strategiche per la loro attività, pur sapendo che anche questo strumento deve essere migliorato a livello nazionale, perché ancora poco noto e non sempre possibile e conveniente.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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23 gennaio 2015


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": Menù circolare

Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini.


Questa settimana poniamo all’attenzione dei lettori la proposta dei professori e degli alunni dell’Istituto Alberghiero di Polignano, presentata in occasione dell’incontro conclusivo della Serr2014 lo scorso 18 dicembre 2014, ovvero il “Menù Circolare”. Si tratta di una modalità di preparazioni gastronomiche che mira alla riduzione dello spreco alimentare e del riuso degli avanzi di cucina. Il menù circolare, infatti, è elaborato con l’impiego di pochi ingredienti complementari alla preparazione di base, affinché si possano elaborare altri piatti al fine di conseguire non solo l’obiettivo del riuso ma anche il rispetto della fisiologia del gusto, sia nello schema “ascendente” che circolare. In pratica, per la serata, gli alunni hanno preparato un menù completo di 5 portate partendo da un piatto base: il risotto alla parmigiana. Piatto di preparazione comune alla cucina casalinga e per la cui preparazione è stato necessario l’impiego di una preparazione di base della cucina come il fondo bianco di vitello (brodo di carne). Tali elementi, hanno rappresentato la base per la realizzazione di altri quattro elaborati, finalizzati appunto alla realizzazione del menù circolare e quindi al riuso sia degli scarti di lavorazione che degli avanzi. Il menù era così composto: arancine di riso, consommé primavera, risotto alla parmigiana, crocchette di vitello, tartufi di riso. Costo totale per la preparazione € 4,31. Quindi, come dimostrato da professori e alunni, ridurre lo spreco in cucina è possibile. Per chi è interessato, sul sito dell’Istituto sarà pubblicato il menù con la scheda tecnica di produzione. Che dire, buon appetito!


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21 gennaio 2015


I tre sfortunati tabelloni elettronici

Località San Vito
Ingresso Polignano Sud

Erano trascorsi appena pochi mesi dall’insediamento della Giunta Vitto quando, in tono trionfale, gli stessi neo-amministratori annunciarono il ritrovamento di tre tabelloni luminosi, commissionati dall’Amministrazione Bovino e lasciati abbandonati per due anni in chissà quale deposito. Il ritrovamento (e la successiva installazione) furono annunciati come la manna che avrebbe risolto tutti i problemi del traffico polignanese. A due anni di distanza, dei tre tabelloni luminosi installati: uno segnala ogni giorno di “non abbandonare i rifiuti” (posizionato accanto all’ingresso del centro storico), uno segnala un “Allerta meteo” da così tanto tempo che finalmete è arrivata una neve record (posizionato in località San Vito) ed uno risulta, da tempo immemore, completamente spento (posizionato all’ingresso Polignano Sud). Insomma, che si tratti di amministrazione di centrodestra o amministrazione di centrosinistra, i poveri tabelloni non riescono a trovar pace e con molta probabilità, se avessero la possibilità di inviare un messaggio luminoso agli amministratori, questo sarebbe: “Andate a casa che è meglio”.


Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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16 gennaio 2015


Discarica Martucci: l’Avvocatura di Stato sarà presente in Aula



Si terrà oggi, venerdì 16 gennaio, l’udienza preliminare per verificare la fondatezza delle accuse mosse dalla Procura di Bari nei confronti di 11 indagati per numerosi reati commessi nella costruzione e gestione delle discariche di Contrada Martucci a Conversano (BA). Mentre le popolazioni del sud est barese attendono con ansia i primi sviluppi del processo, da Roma giungono notizie quantomeno rassicuranti sul ruolo dello Stato in questa vicenda.
È stato sottoposto all’attenzione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, con carattere d’urgenza, l’autorizzazione per la costituzione di parte civile del Ministero dell’Ambiente come avevo richiesto più volte nelle interrogazioni parlamentari presentate sulla megadiscarica Martucci. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Del Rio che, pare, si sia finalmente deciso. E, quindi, l’Avvocatura di Stato di Bari sarà presente all’udienza preliminare. E mentre ai Comuni di Conversano e Mola di Bari, con l’avvocato Chiusolo, si sono aggiunti quelli di Triggiano e Valenzano costituitesi anch’essi come parte civile (unico paese coinvolto rimasto silente sinora è Polignano a Mare), non mi resta che rivolgere un appello alle associazioni di categoria.
Dopo 30 anni di ‘cave di terreno trasformate in discariche più o meno controllate, durante l’infinita emergenza rifiuti in Puglia’ per citare il sottotitolo del libro “L’ultimo chiuda la discarica” di Pietro Santamaria. Dopo 30 anni di mortificazioni e danni all’agricoltura, all’ambiente, alla salute ed alle casse pubbliche, è giunto il momento del riscatto. Per questo chiedo alle associazioni di categoria degli agricoltori, dei commercianti e del turismo. Tutti coloro che hanno subito un danno morale ed economico dovrebbero costituirsi parte civile per cercare di risarcire un territorio che per troppo tempo ha dovuto pagare le conseguenze di ciò sulla propria pelle. Ad ora risulta parte offesa il WWF e certamente si costituirà parte civile anche Legambiente: un impegno che dovrebbero prendere tutte le associazioni ambientaliste e non solo per riscattare finalmente questa terra ferita negli anni.

AGGIORNAMENTO POST UDIENZA PRELIMINARE

Apprendiamo con entusiasmo che Polignano si è costituita parte civile all’udienza preliminare del processo sulla megariscarica Martucci. Sinora l’Amministrazione Vitto era rimasta totalmente silente sia ai nostri inviti sulla stampa sia al formale accesso agli atti, depositato a Palazzo di Città una volta che si è vociferato del passo della Giunta di centrosinistra. Attendiamo di ricevere risposta per comprendere i termini dell’incarico. I nostri ripetuti inviti, che facevano eco a quelli della cittadinanza, hanno finalmente avuto riscontro. Come allo stesso tempo, siamo piacevolmente soddisfatti del ruolo svolto dall’Avvocatura di Stato nell’Aula del Tribunale di Bari la cui presenza, in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente costituitosi parte civile, ho richiesto sin dalla prima interrogazione parlamentare del maggio 2013. Anche Polignano R-Evolution, come associazione, ha presentato formale richiesta di costituzione di parte civile. Confidiamo che altre associazioni ambientaliste e non, nonché i rappresentanti delle diverse categorie coinvolte (agricoltori, commercianti, etc..) difendano i propri interessi e quella della collettività, prendendo parte al processo. È giunto, infatti, il momento del riscatto in nome del popolo inquinato. Il nostro futuro passa anche da giornate come questa e quella che ci attende il 16 febbraio.


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13 gennaio 2015


Evento: Lunch box nelle mense per ridurre i rifiuti #SERR2014 [video integrale]

Video integrale dell'incontro


"Il Natale è alle porte: impariamo a limitare gli sprechi”. Questo il motto del convegno organizzato giovedì 18 dicembre, presso la locale sede dell’Istituto Alberghiero “Angelo Consoli”, dalla nostra associazione, in occasione della SERR. La Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, nata all’interno del programma Life+ della Commissione europea e promossa dal Ministero dell’Ambiente, è focalizzata per il 2014, infatti, sulla “lotta allo spreco alimentare”. La fattiva collaborazione con le scuole di Polignano ha portato a progetti concreti educativi sul tema sia con i bambini della scuola elementare San Giovanni Bosco sia con gli studenti dell’Alberghiero che si sono dilettati nella realizzazione di un “menù circolare”, in grado di non sprecare nulla degli alimenti necessari alla preparazione dei piatti, annullando in pratica i rifiuti. Come ha illustrato il prof. Santamaria, della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, infatti, un chilo di patate, ad esempio, costa meno comprarlo dall’agricoltore (10 centesimi di euro se va bene) che smaltirlo, dove il costo si aggira sui 12,5 centesimi.
Il cibo, dunque, è una ricchezza che non può essere sprecata sia in ottica del miliardo di cittadini che vivono in uno stato di denutrizione sia come costo economico ed ambientale per l’intera comunità. Dieci le linee guida della Commissione europea per combattere lo spreco alimentare: pianificare la spesa, controllare le scadenze, pensare al portafoglio, verificare la salute del proprio frigo, conservare in modo corretto gli alimenti, farli “girare” nel frigorifero, servire porzioni piccole, consumare gli avanzi, congelare e trasformare gli avanzi in pietanze. E proprio per abbattere drasticamente il costo della raccolta rifiuti per il Comune del sudest barese, i due parlamentari Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S), hanno lanciato l’idea dell’associazione Polignano R-Evolution di eliminare piatti, forchette e bicchieri di plastica nelle mense scolastiche per sostituirle con la cosiddetta “lunch box”. Un progetto sposato già in altri comuni del nord come Vicenza e che permetterebbe a Polignano di risparmiare ben quattro tonnellate l’anno da conferire in discarica, in quanto trattasi di materiale non riciclabile. Un risparmio economico che si riverserebbe sulle famiglie polignanesi che vedrebbero abbattersi il costo della retta per i propri figli. Idea accolta positivamente dal prof. Vernì, dirigente dell’Istituto Alberghiero, che ha rilanciato la possibilità di collaborazioni future con la nostra associazione.


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12 gennaio 2015


Rifiuti: 7,5 milioni di euro gettati dalle balconate


Ogni volta che l'Amministrazione Vitto parla di rifiuti sembra che «spesso ci si attacca ai numeri come gli ubriachi si attaccano ai lampioni, non per farsi illuminare ma per farsi sostenere» per dirla alla Bernard Shaw. L'annuncio del progetto di “raccolta pneumatica dei rifiuti”, infatti, denota il fatto che l'Amministrazione Vitto ha capito ben poco di cosa sia la gestione dei rifiuti e, di conseguenza, di cosa reciti la direttiva europea 2008/98/CE. Come diciamo da anni, la raccolta è solo una fase dell'intera gestione dei rifiuti, invece, puntualmente, questa Amministrazione pare si concentri solo su quella. Anzi: crede che la raccolta sia l'unica fase.
Questo faraonico progetto non ridurrà di un centesimo la tassa sui rifiuti dei polignanesi, semplicemente perché non cambia nulla rispetto alla normale raccolta. Nulla cambierà sulla qualità del rifiuto differenziato e non introdurrà alcuna premialità per i cittadini. Insomma, si spenderanno 7,5 milioni di euro che, molto probabilmente, serviranno solo a ridurre il numero di occupati. In sostanza si farà l'ennesimo favore all'azienda.
Siamo stufi di veder sperperare soldi pubblici, quindi delle tasse dei cittadini, senza la ben che minima programmazione. Questo progetto sarebbe stato interessante se avessimo una gestione dei rifiuti efficiente come quella di Ponte nelle Alpi o Capannori o di altri Comuni Virtuosi, che ci sforziamo di indicare alla Giunta Vitto come esempi da copiare. Spendere oggi tutti quei soldi è come buttare denaro da una delle incantevoli balconate a strapiombo sul mare.
Polignano ha bisogno di un progetto serio di gestione dei rifiuti che rispetti la direttiva europea e che porti vantaggi ai cittadini ed all'ambiente. Abbiamo dimostrato, numeri alla mano, come attuando la Strategia “Rifiuti Zero”, i polignanesi virtuosi avrebbero potuto dimezzare la bolletta.
Ritornando a Bernard Shaw – lo scrittore, drammaturgo, aforista, linguista e critico musicale irlandese – «se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee», noi la nostra idea l'abbiamo data nel 2011. Attendiamo quella dell'Amministrazione Vitto, in alternativa tutta la maggioranza potrebbe tornare a casa alla velocità con cui dovrebbero viaggiare i rifiuti.


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