24 novembre 2014


A Polignano le tasse aumentano e le promesse di Vitto vengono disattese


Le arrampicate sugli specchi del Sindaco Vitto e di tutta l’Amministrazione quando si parla di tasse sono fin troppo evidenti, tanto da far sanguinare le orecchie per lo stridio delle unghie in cerca di qualche appiglio che non c’è. I polignanesi questo lo sanno fin troppo bene, dato che si vedono costantemente svuotare le tasche in barba a tutte le promesse fatte, e poi puntualmente non mantenute, in campagna elettorale.
Ulteriore conferma dell’esattezza delle nostre tesi proviene da illustri componenti dello stesso PD locale, i quali affermano che l’Amministrazione Vitto ha pienamente tradito tutte le aspettative aumentando, a volte anche inutilmente, le tasse ai polignanesi.
Poiché a noi piace parlare con i fatti e non con le chiacchiere, al contrario del comportamento di chi guida il governo cittadino, abbiamo fatto un lavoro certosino per dimostrare ai polignanesi, numeri alla mano, quanto avrebbero pagato di Tari se il Sindaco Vitto avesse preso in considerazione la nostra proposta di gestione dei rifiuti presentata nell’ormai lontano 14 dicembre 2011.
Il nostro progetto, infatti, proponeva una gestione dei rifiuti ben diversa da quella attuale e soprattutto prevedeva l’introduzione della tariffa puntuale. Ciò avrebbe consentito, ai cittadini più virtuosi, di risparmiare parecchi euro in bolletta. La cosa buffa, però, è che l’Amministrazione Vitto, con al seguito tutta la coalizione di centrosinistra, durante la campagna elettorale criticava aspramente il bando realizzato dall’uscente Amministrazione Bovino e prometteva di modificarlo in caso di vittoria delle elezioni. Ma ormai si sa, non bisogna mai prendere per buona una promessa fatta da un politico, ed ecco che puntualmente, una volta vinte le elezioni, l’Amministrazione Vitto non ha mai modificato il capitolato dimenticandosi delle promesse fatte e cancellando da qualsiasi spazio web il programma elettorale tanto sbandierato, il quale nella sezione “Interventi per la città” alla voce “Gestione rifiuti” recitava: “[…]utilizzare codici identificativi per i cittadini per dar vita a un sistema di punti col quale responsabilizzare il cittadino ad effettuare la differenziata e premiarlo laddove risulti particolarmente virtuoso. […]”. Come al solito, classiche promesse da politico…
Ma andiamo al sodo. Come la tabella allegata dimostra, l’attuazione della tariffa puntuale da parte dei comuni di Capannori e Treviso (due comuni guidati dal PD!) consente ai propri cittadini di risparmiare notevoli cifre rispetto a quanto paga un polignanese. Ma, soprattutto, consente di premiare i cittadini virtuosi. A Polignano, invece, i cittadini che si sforzano di differenziare correttamente i rifiuti non ricevono nessun premio. In realtà, il premio lo riceve l’azienda che gestisce la raccolta dato che, come da capitolato, spettano a lei i proventi dalla vendita di vetro, plastica, ecc.
Insomma, come ci è capitato di dire altre volte, Polignano resta sempre il paese dell’incontrario dove se ti impegni a differenziare bene i rifiuti paghi esattamente come coloro che non lo fanno o come quelli che, in maniera deplorevole, preferiscono abbandonare i rifiuti nelle campagne. Da noi non vige il principio ormai riconosciuto in tutto il mondo del “più inquini più paghi”. Questi sono i fatti, ed i fatti come avemmo modo a dirlo ben 3 anni fa, ci danno ragione.
In merito alla questione Tarsug ammettiamo che l’aumento del 1.618% non è esclusivamente merito dell’Amministrazione attuale, ma anche di quella Bovino (aumento verificatosi  in seguito allo scioglimento della Tricom): Vitto però l’ha aumentata del 71,83%. Noi l’informazione l’abbiamo presa seguendo le istruzioni che sono sul sito del Comune di Polignano alla sezione tributi e cioè telefonando all’ufficio competente, non potendole recuperare direttamente online (ah, la trasparenza!).

Per i “diversamentegrillini” che pronti a dire “ma i comuni guidati dai 5 stelle cosa fanno?” dimenticandosi che noi abitiamo a Polignano, facciamo un breve riassunto:
  • Sarego (VI): sconto del 30% per chi fa compostaggio domestico. Dall’anno prossimo partirà sperimentazione del sistema di rilevazione svuotamenti per poi applicare tariffa puntuale;
  • Mira (VE): è stato avviato un nuovo piano di raccolta porta a porta che prevede la misurazione del secco non riciclabile e del verde per utenze domestiche. Non appena si avrà la copertura di tutto il comune sarà introdotta la tariffa puntuale;
  • Parma: l’anno prossimo partirà la tariffazione puntuale;
  • Pomezia (RM): non c’è la tariffa puntuale perché la raccolta porta a porta non è ancora estesa su tutto il territorio ma ci sono una serie di sconti: -20% per abitazioni uso stagionale, -30% per chi risiede all’estero per almeno 6 mesi, -50% per ultrasessantacinquenni, -50% per chi ha redditi pari alla pensione sociale, -30% per le famiglie in cui è presente un diversamente abile con invalidità 100%, -15% per chi fa compostaggio domestico, -300 € per due anni consecutivi in caso di adozione di un cane dal canile;
  • Ragusa: sistema a punti che consente al cittadino di dimezzare la Tari;
  • Civitavecchia: la tariffa puntuale sarà applicata dal 2015;
  • Livorno: la giunta M5S si è insediata solo a maggio 2014.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

18 novembre 2014


Nel paese dell'incontrario, il consiglio comunale va visto a testa in giù


Per capire l’assurda realtà italiana, è necessario mettersi a testa in giù”. Un consiglio, quello di Grillo, che vale tanto per l’Italia quanto per la nostra piccola Polignano. 
Infatti, basterebbe aver seguito l’ultimo consiglio comunale a tema “Nuova disciplina dell’efficacia degli atti di assenso alla ricerca e coltivazione degli idrocarburi offshore”. Sostanzialmente, il consiglio era chiamato a deliberare un mero atto politico, un compitino da seconda liceo praticamente,che esprimesse la contrarietà del Comune di Polignano all’indiscriminata “caccia agli idrocarburi” al largo delle nostre coste, sancita dall’ultimo decreto legge cosiddetto SbloccaItalia”, approvato con voto di fiducia, il 29esimo con Renzi (alla faccia della democrazia). Soprattutto se pensiamo che il Governo cittadino e quello nazionale sposano la stessa bandiera politica. Strabismo di sinistra? C’è dialogo all’interno del Partito Democratico? La delibera passa con l’assenso di tutti, eccetto l’unico esponente di opposizione (astenuto), il consigliere Dino Lamanna, che non vedevamo in consiglio da un annetto circa, il quale probabilmente non sa che il suo partito a Roma ha votato contro il decreto di cui sopra. Tra le dichiarazioni di voto più esilaranti si annovera quella della consigliera Lofano, la quale, non conoscendo neppure il nome del dottore in ingegneria che ha redatto gli ultimi atti in tema ambientale per il Comune, pur essendo favorevole alla delibera in discussione ci tiene a ribadire, da fiera renziana, l’utilità del santo decreto legge. Per cui si lancia in una filippica, riuscita maluccio, annaspando che lo Sblocca Italia, dopotutto, mira ad alleggerire la burocrazia (alle multinazionali?) creata e accumulata negli ultimi vent’anni (ma chi ci ha governati?) e che i loro parlamentari, stando a Roma, poverini, non conoscono le esigenze dei territori. Un po’ come ammettere un paio di cose agghiaccianti: 1) denota un non-dialogo all’interno del partito stesso; 2)hanno eletto parlamentari esclusivamente romani e impossibilitati ad immaginare che, forse, la ricerca di idrocarburi, le trivellazioni rappresentano non solo una minaccia all’ambiente e al turismo, ma anche una concezione di produzione di energia piuttosto superata e limitata?
Tant’è che qualcuno, dalla maggioranza stessa, ha chiesto che i loro parlamentari venissero a spiegare del loro “Sì”al cosiddetto “Sblocca Italia”! Magari potrebbe rendere omaggio ai cittadini polignanesi quel Gero Grassi da Terlizzi con cui alle primarie PD era in ticket, seppur come “donna immagine” obbligata dalle quote rosa, proprio la consigliera Lofano. Sempre se abbiano ancora rapporti.

In questa montagna di ipocrisia, si è addirittura ammessa l’inutilità pratica di questa delibera. Uno spazio di un consiglio comunale sfruttato come spazio di un comizio politico. Inoltre, si è spesso parlato di “parlamentari polignanesi” come entità tanto estranee da definirle “deus ex machina”. È evidente che hanno totalmente ignorato le battaglie in Parlamento per bloccare il decreto, le manifestazioni in lungo ed in largo per la Puglia e sicuramente non hanno letto una pagina dei documenti che avevamo consegnato esattamente un mese prima di questo consiglio.Atti, questi sì, pregnanti e concreti dove si impegnava la Regione ad approvare una legge sul divieto di ulteriori prospezioni, ricerche e coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi e sulla predisposizione di un piano energetico regionale incentrato sulle risorse da fonti rinnovabili al fine di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici necessari al proprio fabbisogno. E, inoltre, una mozione per opporsi concretamente a tutti gli effetti prodotti dal DL 133/2014. Tentativi di contatto che non hanno avuto mai risposta. Noi (attivisti e portavoce) non siamo mai lontani! Spesso ignorati dall’Amministrazione Vitto, abbiamo continuato la nostra attività di proposta, denuncia, informazione e dialogo con la cittadinanza. Il Sindaco sbandiera fiero di aver relazionato a Roma mesi fa, dimenticando di esser stato esortato proprio da noi a partecipare. Certo di aver fatto il possibile dichiara che: “Ce la faremo, non ce la faremo, questa è una cosa che vedremo. Tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto, anche di più”. Un po’ come vincere o perdere una partita di calcio. 

Attivisti M5S Polignano


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

17 novembre 2014


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": come dire no al sacchetto della spesa


Un bel giorno il sindaco di Sori, in provincia di Genova, prende carta e penna e decide di scrivere a tutti i suoi concittadini. Il 20 agosto scorso viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 116 dell’11 agosto, che converte un Decreto Legge di qualche tempo prima. All’interno di questa legge c’è una norma che fa scattare definitivamente, dal 21 agosto scorso, le sanzioni alla commercializzazione e all’utilizzo di sacchetti monouso per la spesa in plastica non biodegradabile e compostabile, già previste dalla legge 28 del 2012. Tale divieto, come spesso avviene nell’Italia dei rinvii e dei silenzi, viene reiterato per oltre due anni, fino a questa legge che mette finalmente la parola fine ad un processo virtuoso iniziato dal basso, grazie ad un movimento che parte dalla campagna nazionale “Porta la sporta”, per la messa al bando delle borse di plastica. La legge prevede multe salate per chi utilizza e commercializza borse fintamente bio, con sanzioni che possono arrivare fino a 25.000 euro in funzione della gravità della trasgressione e delle condizioni del trasgressore, fino ad un massimo di 100.000 euro se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchetti. E qui entra in gioco il piccolo comune di Sori, e la sua Amministrazione. Sanzione sì, ma a valle di un percorso di informazione e sensibilizzazione che parte proprio da una comunicazione capillare su tutto il territorio, rivolta ai cittadini e ai commercianti, perché tutti sappiano e agiscano di conseguenza. Un modo concreto per far la propria parte, rispetto ad un problema gigantesco che solo per l’Europa significa, cifre alla mano, un consumo di oltre 8 miliardi di borse fatte di petrolio… Ogni anno!
Se il Comune di Polignano seguisse l’esempio di Sori, in poco tempo e senza costi per la pubblica amministrazione, faremmo un grande piacere all’ambiente e alle casse comunali (meno rifiuti da smaltire, più risorse risparmiate).


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

16 novembre 2014


la Scuola di AltrAmministrazione arriva a Bari!

Più volte abbiamo invitato gli amministratori della Giunta Vitto a prender parte alle giornate denominate “AltrAmministrazione”, organizzate dai “Comuni Virtuosi”. E nonostante le scorse richieste di partecipazione degli eventi svoltisi per lo più al Nord Italia (Como, Volterra, Parma) siano state debitamente ignorate, il MoVimento 5 Stelle di Polignano ci riprova invitando Vitto & co. a prender parte alla giornata che si terrà a Bari il prossimo 28 novembre. Tema principale: i rifiuti
Da una gestione corretta della questione rifiuti passa un cambio di passo radicale che può consentire occupazione, risparmio economico e sostenibilità ambientale. In questa edizione barese di AltrAmministrazione, alcune dei protagonisti sul campo, che da anni sperimentano percorsi di successo, esporranno le proprie esperienze, perché non c’è niente di meglio di un buon esempio per dimostrare che il cambiamento è possibile. Tra questi Ezio Orzes, il quale presenterà il servizio “porta a porta spinto” dei rifiuti di Ponte nelle Alpi (BL), il comune più virtuoso d’Italia. Gabriele Folli e Michelangelo Marchesi, poi, racconteranno come si può estendere a città di medie dimensioni (Parma e Trento) lo stesso progetto, con risultati analoghi. Paolo Contò, direttore del Consorzio Priula, presenterà invece il punto di vista di chi, con i rifiuti, riesce a fare impresa (creando posti di lavoro), nella gestione di un servizio che raggiunge 400.000 persone. Infine, Eliana Bruschera, di Novamont, presenterà l’esperienza della raccolta domiciliare dell’umido nel Comune di Milano. La giornata formativa ha un costo a persona di 50 euro: l’iscrizione si effettua online all’indirizzo www.altramministrazione.it/modulo-di-iscrizione.
Invitiamo i nostri amministratori a spendere al meglio i loro gettoni presenza del consiglio comunale partecipando a questo evento.

La nostra richiesta protocollata:




Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

11 novembre 2014


Amministrazione Vitto: dalle promesse elettorali alle tasse


Mi fa male che tra imposte dirette e indirette un italiano medio paghi, giustamente per carità, un carico di tributi tale, che se nel Medioevo, le guardie del re l’avessero chiesto ai contadini, sarebbero state accolte a secchiate di merda” recitava Gaber in “Mi fa male il mondo” nel lontano 1995. E, leggendo l’articolo di Fax della settimana scorsa, i polignanesi non stanno reagendo molto bene all’aumento delle tasse imposto dall’Amministrazione Vitto. Eppure il primo cittadino si era impegnato in campagna elettorale a “Non aumentare le tasse locali”. Ennesima promessa mancata ma ormai ci siamo abituati.
Ad oggi, infatti, l’Amministrazione Vitto in soli due anni e mezzo di mandato ha aumentato del 10% quasi tutti i tributi minori (Tosap permanente e temporanea, pubblicità annuale e temporanea, affissioni e canoni di locazione mercato). Abbiamo detto quasi perché l’ultima rimasta, la Tarsug (tassa raccolta rifiuti giornaliera) è stata aumentata addirittura del 1618%! Avete letto bene: milleseicentodiciottopercento. Roba da record.
Per non parlare di Tasi, Tari (alla faccia delle premialità promesse) e addizionale Irpef. Insomma, l'Amministrazione Vitto ha scambiato le tasche dei polignanesi per un bancomat da cui prelevare continuamente per poi non realizzare neanche un solo punto del programma elettorale.
I polignanesi, infatti, pagano le tasse ma di servizi non ne vedono neanche l'ombra. Adesso capiamo perché Vitto durante il faccia a faccia pre-elettorale organizzato proprio da Fax, alla domanda rivolta sul “come trovare i soldi per governare” non rispose. I polignanesi hanno capito la vera risposta.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

9 novembre 2014


A palazzo di città qualcosa inizia a muoversi...



Qualcosa inizia a muoversi. Dopo secoli di silenzi dell’Amministrazione Vitto accogliamo con soddisfazione sia l’esito dell’accordo per il servizio scuolabus per la Don Milani sia il rifacimento dell’albo pretorio online.
Finalmente anche a Palazzo di Città si sono accorti che è sempre stato praticamente impossibile ricercare qualsiasi atto sul portale comunale. A quanto pare, l’albo pretorio online sta lentamente migrando verso l’indirizzo internet http://trasparenza.cloud.publisys.it dove accessibilità e fruizione sembrano migliorare. Un domani, forse, tutti i cittadini polignanesi potranno scoprire cosa accade nelle stanze dei bottoni senza per questo essere a Palazzo di Città. Per carità, è tutto ancora in fieri ed in versione beta, ma un piccolo plauso alle intenzioni è quasi doveroso farlo, visto che l’Amministrazione Vitto è sempre così avara di risposte e riscontri.
Riscontro che, però, è oramai ufficiale sul trasporto scolastico della Scuola Rurale Don Milani. Come raccontato nello scorso numero del settimanale Fax, infatti, grazie al servizio scuolabus, la Don Milani si è assicurata almeno altri cinque anni di vita. Era ora che l’immaginaria cortina di ferro che separava Chiesa Nuova dai comuni limitrofi cadesse. Siamo soddisfatti che, dopo i nostri ripetuti solleciti del febbraio scorso, l’Amministrazione si sia finalmente data da fare per ovviare a questo incredibile ostacolo. Se mediaticamente la Giunta ha preferito buttarla in caciara, da sotto hanno ascoltato i consigli dei cittadini, permettendo così che la Don Milani potesse registrare quest’anno 18 neo-iscritti nella scuola d’infanzia e ben 27 nella scuola elementare.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More