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22 settembre 2019


Costa Ripagnola: tra Comune e Regione Puglia serve dialogo!



Continuiamo ad assistere alle liti tra il sindaco di Polignano Domenico Vitto e il presidente Emiliano. E intanto si continua a perdere tempo, come se non fossero già passati abbastanza anni dal ‘97 ad oggi quando si è cominciato a parlare per la prima volta dell’istituzione del Parco di Costa Ripagnola”, lo dichiara la consigliera regionale del M5S Antonella Laricchia che ha assistito al consiglio comunale di Polignano a Mare convocato per discutere l’istituzione del Parco Costiero. L’amministrazione comunale lamenta la scelta della perimetrazione e la ristrettezza dei tempi di convocazione della Conferenza dei Servizi e minaccia ricorsi.

Sta emergendo un pericoloso clima di attriti e frizioni tra Comune e Regione per l’istituzione dell’area protetta - commenta Laricchia (M5S) - Considerando la storica amicizia che lega il presidente di Regione, il presidente del Consiglio Regionale e il sindaco del Comune di Polignano, non posso fare a meno di chiedermi quanto ci sia di autentico. O siamo davanti a un problema reale che nasce dal tardivo interessamento all’istituzione dell’area protetta, reso isterico dall’incombenza delle elezioni regionali, oppure, è solo un gioco delle parti più o meno consapevole utile a prendere tempo, quello necessario perché passino le elezioni e il progetto torni in un cassetto dimenticato. Sappiamo bene che accelerazioni e ricorsi rischiano di far arenare sui tavoli dei tribunali il percorso dell’area protetta tanto desiderato dai cittadini. Per questo chiederò di convocare in commissione Urbanistica, le audizioni del sindaco di Polignano e del presidente della Regione, in modo che la commissione produca un atto che dia un mandato chiaro e con gli elementi utili a spiegare cosa ostacola l’istituzione dell’area protetta. Quello che serve al comune di Polignano, non è il tempo - conclude la consigliera regionale - ma un dialogo proficuo e l’impegno delle amministrazioni”.

Siamo favorevoli all’istituzione del parco naturale e al contempo condividiamo le preoccupazioni sollevate dalle categorie sulla perimetrazione perché non si può includere tutto il territorio di Polignano, come è stato fatto da Emiliano. Sono contenta che le mie proposte di modifica della delibera siano state in parte accolte ma non si può accettare che questa Amministrazione sia d’accordo sul parco ‘in termini generali’, che non significa nulla.

Non apprezzo, poi, che non sia stato inserito l’impegno espresso da parte della Amministrazione alla massima partecipazione in conferenza dei servizi, il che equivale a mettere in atto azioni tempestive ed efficaci. Non ritengo opportuno, inoltre, in questa fase istruttoria e di confronto, minacciare azioni legali. Polignano ora deve partecipare attivamente nei modi e nei tempi consentiti dalla legge per far sì che la volontà della nostra comunità venga ascoltata e rispettata e soprattutto deve dialogare con le altre Istituzioni. Sulla periodicità degli incontri con i consiglieri, infine, è necessario avere certezza dei tempi.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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12 settembre 2019


Il 18 settembre si torna in Consiglio Comunale


Finalmente si porta in discussione la questione del parco costiero anche se non sappiamo ancora le intenzioni dell’Amministrazione dato che è assente la proposta di delibera. Io ho depositato da tempo quella a firma del MoVimento 5 Stelle ed il mio auspicio è che il contenuto di quella che sta predisponendo la maggioranza Vitto sia la medesima. Lunedì comunque il tema è all’ordine del giorno della Commissione Urbanistica e si dipaneranno un po’ di dubbi e finalmente verrà fatta chiarezza sulle intenzioni (sinora alquanto altalenanti) dell’Amministrazione Vitto. Anche in vista della nuova conferenza dei servizi convocata in Regione Puglia per il 23 settembre.

Giunge finalmente in discussione anche un altro tema che a parole sembrava alquanto condiviso e che, alla luce di ciò, avrebbe dovuto esser discusso molto tempo fa: ovvero la questione della pulizia delle lame. Meglio tardi che mai. In consiglio discuteremo la mozione e sarà l’occasione per poter affrontare anche altre problematiche legate all’acqua piovana come quella dell’acqua putrida fuoriuscita dal cosiddetto “cubo” di Lama Monachile che mi ha visto costretta ad una ennesima segnalazione agli organi competenti a fronte delle corrette lamentele dei cittadini.

Si discuterà anche della mozione per l’istituzione dell’ufficio animali e quella sulla azzardopatia. Due punti all’ordine del giorno che fanno parte del nostro programma elettorale e che siamo contenti giungano finalmente all’attenzione dell’aula consiliare. Mi pare strano, però, che venga messa in discussione la mozione sulla ludopatia di Forza Italia quando la nostra è addirittura precedente. Ma sono così tante le cose che vengono accantonate in un cassetto e non vengono messe sui tavoli di discussione che è comprensibile come questa maggioranza amministri con confusione. Vedasi il caso delle commissioni di inchiesta su Porto e Cimitero dove, nonostante siano stati chiesti pareri persino al Ministero dell’Interno da cui sono giunte risposte chiare, si continua imperterriti a cincischiare.

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22 agosto 2019


Il punto sulle vicende politiche ferragostane



Davvero assurdo spendere un gettone di presenza per discutere solo di un semplice e burocratico punto all’ordine del giorno come quello della surroga di Marilù Callea alla consigliera dimissionaria Marilena Abbatepaolo. Durante l'ultimo consiglio comunale, tenutosi lo scorso 13 agosto, la maggioranza ha usato la scusa di non voler mancare di rispetto nei confronti della nuova consigliera entrante nel portare in discussione altri argomenti su cui “avrebbe necessitato di studio e approfondimento”.

Si è giunti addirittura ad utilizzare come parafulmine e capro espiatorio la Callea. Eppure ci sono questioni che stiamo sollevando dal 2017, come il PEBA – Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, e su cui non si ha ancora risposta. Poi ci sono le questioni urgenti di Porto e Cimitero su cui il Prefetto ha esplicitamente detto che vanno portati in discussione in quanto le firme dell’opposizione sono sufficienti e, nonostante sia stato proprio il Presidente De Donato a chiedere parere al Prefetto, lo si sta disattendendo.

In questioni giorni, è giunta anche la dimissione della delega al SUAP di Salvatore Colella a seguito di minacce. Prendiamo atto delle dichiarazioni del vicesindaco, a cui va la nostra scontata e ovvia solidarietà, e ci auguriamo che abbia denunciato tutti gli episodi che gli siano accaduti alle Autorità Competenti. Avevamo sollevato la questione sicurezza già tanto tempo fa: avevamo chiesto di istituire una task force per l’analisi e il controllo di ciò che accade in paese.

Non ci hanno voluto ascoltare: hanno approvato uno strumento più blando come l’Osservatorio sulla sicurezza e non lo hanno mai neppure convocato una volta. L’impressione è che questa Giunta raccolga oggi ciò che ha seminato negli anni. Del resto, perché lamentarsi del mancato funzionamento del SUAP quando le colpe non possono che ricadere su chi amministra Polignano da ben 6 anni?! Le dimissioni poi mandano un segnale ma di certo non cambiano lo stato delle cose: cosa si è risolto così facendo? Nulla…

Infine, su Costa Ripagnola non cessano le polemiche tra i Pastori della Costa, Michele Emiliano, il Sindaco Domenico Vitto, il comitato “Sì parco, no pacco”. Tanta confusione e poca chiarezza su quel che potrebbe accadere ad una delle zone più belle di Polignano. Per questo ho inviato ai miei colleghi consiglieri la richiesta di un consiglio monotematico sull’argomento, corredata di proposta di delibera. Ad oggi non ho ottenuto nessuna firma eppure pensavo che fosse interesse di tutti discuterne in trasparenza e chiarezza nei confronti dell’intera popolazione.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 24.08.2019


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3 agosto 2019


Costa Ripagnola: quale futuro per il turismo di Polignano?



Tra ammuine e prese per i fondelli, lo scenario futuro di Costa Ripagnola appare sempre meno chiaro. Tanti i fattori in gioco. La legge regionale 19 del 1997 che inseriva tra le aree naturali protette della Regione Puglia la Fascia costiera del territorio di Polignano a valle della Statale 16. La Regione Puglia che dapprima in nome di un accordo di programma naufragato (l’Agape) e poi di proposte di strutture turistico-ricettive come gli alberghi con campo da golf della GIEM ha bloccato l’iter per il parco sino ad oggi, con il consenso finanche dell’attuale assessore alla Pianificazione Territoriale Pisicchio.

L’Amministrazione Vitto da sempre dichiaratasi a parole e nei fatti favorevole ai due investimenti privati lungo Costa Ripagnola per poi riscoprirsi, dopo l’onda d’urto mediatica, favorevole al parco (ma quale parco?!). Il Governatore Michele Emiliano che ha voluto, come suo stile politico di pancia, cavalcare quest’onda sfruttandola a suo favore, il quale ha gettato letteralmente alle ortiche il lavoro della sua Giunta, convocando in tutta fretta (e con il ritardo di appena 22 anni) la prima Conferenza dei Servizi per l’istituzione del parco e provocando l’ovvia levata di scudi sia del Sindaco Vitto, vistosi scavalcare miseramente, sia degli addetti ai lavori che giustamente allarmati da un parco che Emiliano “inconsapevolmente” delimitava “appena” da Cozze a Torre Incina, mettendoci dentro di tutto e di più, dal depuratore al cimitero passando dal centro cittadino sino a zone il cui splendore urbanistico è noto a tutti come la B4* alias Monticello.

In questo teatrino a pagarne le conseguenze è certamente la popolazione polignanese che da decenni non riesce ad accedere al mare in quel tratto di costa, che da 22 anni attende un parco naturale protetto che possa fungere da attrattiva turistica facendo da volano (come accade in mille altre parti d’Italia e del mondo) per l’economia locale, che attende da anni che il Piano delle Coste dell’Amministrazione Vitto esca dai cassetti e renda chiare le intenzioni di questa maggioranza di centrosinistra e che deve anche sorbirsi questo balletto tra i vari attori in gioco, primo fra tutti l’istrionico Michele Emiliano.

Quest’ultimo ha candidamente ammesso che il parco ora si può fare perché c’è seguito: cioè secondo il Governatore della Regione Puglia il parco a Costa Ripagnola non dovrebbe farsi perché si tratta di un territorio da tutelare o perché può rappresentare una giusta strategia turistica per Polignano ma si fa solamente perché i cosiddetti ‘Pastori della Costa’ sono riusciti a trascinare con sé migliaia di pugliesi. Mera demagogia in vista delle prossime elezioni regionali. Dall’altro lato abbiamo letto una relazione dell’Ing. Valenzano, Direttrice del Dipartimento Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Regione che in una ventina di pagina commenta la procedura di approvazione del progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area Costa Ripagnola tramite recupero architettonico dei trulli e destinazione turistico-alberghiera, delle aree archeologiche e del sistema ambientale e vegetazionale e realizzazione di attrezzature per il tempo libero e la balneazione, ovvero il progetto SERIM approvato lo scorso 28 marzo e propedeutico al permesso di costruire rilasciato dal Comune di Polignano il 15 maggio scorso.

Dall’analisi della dirigente Valenzano emerge che il PUAR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) potrebbe avere consistenti e seri motivi di illegittimità: l’ingegnere boccia la Giunta Vitto ammonendo che si tratta di ristrutturazione e non di restauro conservativo, l’unico ammesso in trulletti soggetti a tutela in zone dichiarate di notevole interesse pubblico. Nonché appare del tutto contrastante con la conservazione delle connotazioni rurali-agricole, tipiche dello specifico insediamento in trattazione e volto ad alterarne significativamente la caratterizzazione tipo morfologica al fine di guadagnare altezza ed ‘abitabilità’ del tutto analoga ad un ‘nuovo’ manufatto. Nonché stigmatizza l’uso della resina per i pavimenti. Ovviamente, dinanzi alle ‘critiche’ della Valenzano, in molti paventano l’ovvio ricorso dei privati dinanzi all’auspicato ritiro in autotutela del provvedimento approvato a marzo scorso: ma è la stessa dirigente a richiedere ulteriori verifiche ed approfondimenti per meglio comprendere come si sia addivenuti a questa decisione.

Ci vorrebbero pagine e pagine per affrontare tutti gli aspetti di questa intricata vicenda, ma dal nostro punto di vista, annunciamo che presenteremo una richiesta per inserire nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale l’istituzione dell’area protetta dove chiederemo di votare una delibera con cui l’Amministrazione Vitto deve prendere un impegno chiaro sulla volontà di istituire il parco e che parte proprio dal lavoro effettuato dall’ex consigliere Focarelli, da cui abbiamo preso spunto. Invitiamo il Presidente Emiliano a muoversi a chiedere approfondimenti ad altri uffici regionali sul progetto dei trulletti della SERIM così da comprendere l’effettiva valenza del ritiro in autotutela dell’ok al progetto ed a non trincerarsi dietro l’istituzione del parco che non avrebbe alcun potere sull’autorizzazione già rilasciata alla SERIM, come ha voluto far erroneamente credere il Governatore mischiando le acque col solito stile suo.

Chiediamo alla ditta privata di spiegare ai cittadini polignanesi perché è proprio necessario snaturare l’area a valle della Statale 16 con i suoi trulletti unici per poesia e scenografia per realizzare suite di lusso quando a monte si realizzerà un albergo a 4 stelle in area Iazzi Vecchi recuperando vecchi fabbricati rurali. Invitiamo gli operatori e i professionisti di Polignano a ribadire ad un Michele Emiliano sempre più in campagna elettorale le corbellerie del proprio muoversi come un elefante in una cristalleria, calpestando ogni cosa che può precludere una sua rielezione: noi saremo al loro fianco per far valere le ragioni di chi lavora per rendere Polignano migliore giorno dopo giorno.

Infine, chiediamo al Sindaco Vitto di spiegare ai cittadini polignanesi in consiglio comunale cosa sia stato chiesto in cambio alla ditta privata una volta che il parcheggio previsto dalla convenzione è stato bocciato perché impattante e che intenzioni ha per il futuro di quell’area. Intenzioni, sia chiaro, da Amministrazione politica: indi strategia turistica, pianificazione di ciò che vogliamo che diventi Polignano in futuro e non mero (ma legittimo) sfruttamento da parte di privati. Qui non si discute solo di un parco, qui si discute del futuro di Polignano e della ricchezza di una intera comunità. Quel che è triste, purtroppo, è che il turismo lo si continua a subire senza governarlo e pianificarlo con il rischio che, da un giorno all’altro, il bel giocattolino si rompa.

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6 luglio 2019


Costa Ripagnola: a che gioco gioca Vitto?


Solo qualche mese fa, il 14 aprile, il Sindaco Domenico Vitto rispondeva al suo collega di Conversano Pasquale Loiacono affermando in sostanza che non c'era bisogno di procedere con la legge regionale per l'istituzione del parco su Costa dei Trulli Ripagnola perché c'era già un progetto per valorizzare quelle aree che avrebbe raggiunto lo stesso obiettivo.

Questo il succo della missiva inviata al Primo Cittadino della vicina Conversano, patria dei Pastori della Costa che hanno sollevato la questione negli ultimi anni.

Oggi, dopo l'approvazione dei progetti in consiglio comunale ad opera della maggioranza e dopo l'ok definitivo in Regione Puglia al progetto Serim, nonché dopo le polemiche scoppiate dinanzi alle allucinanti dichiarazioni del Governatore Michele Emiliano che sembra non sapere neppure cosa approva la sua Giunta, pare che il Sindaco Vitto, complici le nostre sollecitazioni, dopo mesi di silenzi rinsavisca e chieda formalmente alla Regione di convocare la Conferenza dei Servizi per l'istituzione dell'area protetta.

Vitto ha avuto una folgorazione sulla via di Damasco o è solo un prendere per il naso?

Intanto, qui puoi firmare la petizione online, così da far sentire la tua voce.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 08.07.2019
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 08.07.2019




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15 marzo 2019


La Regione Puglia tentenna sul futuro di Costa Ripagnola



Ancora un nulla di fatto in Regione per l’istituzione dell’area protetta nella zona di Costa Ripagnola, oggetto dell’interrogazione della Consigliera Regionale Antonella Laricchia rivolta agli Assessori Pisicchio e Stea, rispettivamente Urbanistica e Ambiente. In Aula presente solo Pisicchio, il quale ha ribadito l’impegno per convocare la conferenza dei Servizi con il Comune di Polignano ma senza fornire ancora una data precisa, anzi, alludendo che vada concordata con il Comune di Polignano.
La volontà politica era già chiara ed è stata espressa in una legge del lontano 1997 per questo a distanza di 22 anni avremmo voluto avere una data precisa almeno per la convocazione della conferenza dei servizi con il Comune di Polignano, propedeutica all’istituzione ufficiale dell’area. Non accettiamo che allo stato attuale si parli ancora dell’intenzione di fissare una data. Anzi, a sentire l’assessore Pisicchio sembrerebbe quasi colpa del Comune di Polignano se la conferenza non si svolge. In realtà la Regione ha il dovere di convocarla, ma a questo punto, vorremmo sapere dal sindaco Vitto quale sia la sua posizione e se intenda dialogare con la Regione per l'attuazione di una legge vigente oppure no.
Per quanto riguarda la valutazione degli impatti ambientali cumulativi dei due progetti edificatori proposti, da due società diverse (SERIM e GIEM), la portavoce Laricchia ha sollevato in aula il caso del Comitato di VIA che ha liquidato la questione con sufficienza ed immotivatamente riferendosi all'impossibilità di valutare progetti non analoghi, cosa non vera a norma di legge: il Comitato VIA avrebbe dovuto semplicemente indicare se e quali sono gli impatti dei piani e dei progetti sul territorio interessato. Peraltro, il Comitato afferma in modo apodittico ed ancora immotivato che il Piano delle Coste del Comune di Polignano a Mare è "compatibile" non si capisce con che cosa e che lo stesso Piano non deve essere valutato in questa sede ma con altre procedure di valutazione ambientale.
Purtroppo questa sufficienza e il benestare dell’autorità competente, molto probabilmente daranno adito a vertenze e contenziosi a difesa del territorio. Chiediamo alla Giunta Regionale, ancora una volta, che l'istruttoria valutativa anche alla luce della recente, importante scoperta del reef corallino nei fondali di Monopoli che, a detta dello stesso Dipartimento di Biologia dell'Università di Bari, potrebbe estendersi anche per decine di chilometri interessando potenzialmente le zone marine dinanzi a Ripagnola. Il principio comunitario di precauzione dovrebbe guidare l'attività delle strutture tecniche regionali chiamate alle valutazioni ambientali. Attendiamo risposte questa volta esaurienti.


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 15.03.2019


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5 dicembre 2018


Costa Ripagnola: Conversano chiama Polignano. Vitto cosa farà?



Nello scorso mese di ottobre, rispondendo ad una interrogazione della consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S), la quale chiedeva lumi sull’iter della legge regionale 19 del 1997 che prevedeva un’area naturale protetta a Costa Ripagnola, l’assessore regionale alla pianificazione del territorio Alfonsino Pisicchio dichiarò che “Questo assessorato si farà carico di promuovere un ulteriore aggiornamento della pre-conferenza al fine di riattivare in tempi brevi il processo di istituzione dell’area naturale protetta”. Da allora, dalla Regione Puglia non sono giunte più notizie a riguardo tranne l’aver accelerato l’iter del progetto SERIM mentre in Comune, durante l’ultimo consiglio comunale, si è approvata la variante per il progetto GIEM con la maggioranza sorda alle richieste della nostra consigliera La Ghezza di valutare gli impatti cumulativi dei vari progetti sul territorio, interessato peraltro anche dal PUG e dal Piano delle Coste, che giace nei cassetti dell’Amministrazione. A riportare l’attenzione sul parco naturale a Nord di Polignano ci pensa il Sindaco Pasquale Loiacono. Sollecitato dai Pastori della Costa che hanno presentato una mozione per il sostegno e l’adesione del Consiglio Comunale di Conversano al “Progetto di integrazione del tratto di costa di Ripagnola alla riserva Naturale Regionale Orientata Laghi di Conversano e Gravina di Monsignore”, infatti, il Primo Cittadino di Conversano ha inviato una missiva al Sindaco Vitto lo scorso martedì 4 dicembre.
Riteniamo che prima di proporre l’argomento all’attenzione del Consiglio Comunale di Conversano e coinvolgere fattivamente anche altri Comuni componenti del S.A.C. e del G.A.L. – scrive Loiacono – possa essere utile un incontro teso ad una migliore comprensione e condivisione dell’iniziativa. Ed infatti, realizzare la tutela territoriale dell’area Costiera, unitamente a quella già in essere, proprio come indicato dalla Legge regionale 19/97, consentirebbe finalmente la creazione di un’area protetta marina nella città metropolitana di Bari, tesa a favorire un nuovo e diverso sviluppo economico”.
Abbiamo presentato una interrogazione all’Assessore Pianificazione del Territorio Domenico Scagliusi ed al Sindaco Domenico Vitto per conoscere con urgenza la risposta fornita al Sindaco di Conversano.
Vorremmo sapere se intendono rispondere alla cortese missiva del Sindaco di Conversano. Loiacono sa bene che non può ragionare come atomo ma deve confrontarsi e pianificare il futuro del suo territorio assieme ai comuni viciniori. Per questo cerca di coinvolgerli in una strategia condivisa. Per questo ci preme sapere quale posizione intende prendere l’Amministrazione Vitto sui temi sollevati dal Sindaco Loiacono e riguardanti lo sviluppo del territorio costiero a Nord di Polignano, noto come Costa Ripagnola. Piombato nel silenzio il Piano delle Coste, vediamo se almeno sull’area naturale protetta la Giunta Vitto ha una posizione da far conoscere ai polignanesi prima che i giochi siano fatti. Noi non molliamo e manterremo il fiato sul collo.

BLU - 07.12.18


LA VOCE DEL PAESE - 07.12.18


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 23.01.2019




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5 ottobre 2018


Quale futuro la Giunta Emiliano ha scelto per la costa Ripagnola?


Quale futuro per la costa a sud di Bari, uno dei tratti meglio conservati dal punto di vista paesaggistico e naturalistico della Regione Puglia che va dalla località di Cozze alla frazione di San Vito a nord di Polignano a Mare? Lo ha chiesto al Governatore Emiliano la consigliera Antonella Laricchia (M5S) a cui ha risposto l’assessore alla pianificazione del territorio Alfonsino Pisicchio. La zona, infatti, è interessata da ben due progetti privati, “Costa dei Trulli” della GIEM e l’altro della SERIM, proprio laddove la legge regionale 19 del 1997 prevedeva un’area naturale protetta di cui se ne sono perse le tracce. Gli interventi stanno superando i diversi step previsti dalle normative in ambito delle valutazioni ambientali ma sorgono dubbi sull’effettiva previsione degli impatti cumulativi prodotti dalla loro realizzazione su Costa Ripagnola.

Su questo versante, nessuna risposta di chiarimento giunge dall’assessore Pisicchio. Eppure è la stessa legge regionale sulla VIA (la 11/2001) a definire l’impatto ambientale come l’insieme degli effetti, diretti e indiretti, a breve e a lungo termine, permanenti e temporanei, singoli e cumulativi. In pratica, la Regione sembra non solo violare leggi comunitarie e nazionali ma anche contraddire la normativa da lei stessa emanata. In quest’area abbiamo due progetti di trasformazione del territorio, il Piano delle Coste del Comune di Polignano a mare, il PUG (Piano Urbanistico Generale) su cui lo stesso Comune è al lavoro nonché l’istituzione dell’area naturale protetta. In un tratto che vede la presenza, inoltre, del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) marino ‘Posidonieto San Vito – Barletta’ con le sue assieme a formazioni a coralligeno. Dunque non si può assolutamente trascendere da una visione d’insieme e, pertanto, visto il silenzio dell’allora detentore della delega Emiliano, ci vediamo costretti a chiedere al neo assessore all’ambiente Gianni Stea se la Regione intende applicare o meno la propria normativa e quale futuro ha immaginato per quest’area.

Un futuro che sembrava già delineato nel lontano 1997 con l’approvazione della legge regionale n. 19 che, all’art. 5, identificava l’area come “Fascia costiera – Territorio di Polignano a valle della SS 16” individuandola tra quelle “aventi preminente interesse naturalistico, nonché ambientale e paesaggistico” che necessitano di tutela e valorizzazione, ai fini della istituzione delle relative aree naturali protette. Ma, dal 1997 ad oggi, si sono tenute solamente tre pre-conferenze: nel 2000, nel 2005 e, l’ultima, il 26 gennaio 2006. La spiegazione del mancato proseguimento dell’iter la fornisce lo stesso assessore Pisicchio nella sua risposta alla Laricchia (M5S): “Le maggiori problematiche rinvenivano dalle previsioni del PRG vigente sulla fascia costiera e dalla presenza di Accordi di Programma. Inoltre, era emersa la possibilità di includere l’area delle lame nella perimetrazione proposta. Questo assessorato si farà carico di promuovere un ulteriore aggiornamento della pre-conferenza al fine di riattivare in tempi brevi il processo di istituzione dell’area naturale protetta”.

Ai tempi brevi preferiamo tempi certi. Sono trascorsi 20 anni e tutto è fermo. Ora che è nato anche il Comitato ‘I Pastori della Costa’ con una formale proposta, ci sembra il caso che vengano fornite risposte serie per il futuro di questo territorio. Convocare la preconferenza a giochi fatti non avrebbe alcun senso e sarebbe l’ennesima presa in giro che auspichiamo non sia né nelle intenzioni dell’assessore Pisicchio né in quelle del suo collega Stea, a cui chiederemo una data per riavviare l’iter. Del resto dal 2006 al 2018, tranne per gli accordi di programma oramai decaduti o per il PRG, non si sono sortiti effetti concreti in questa zona e, pertanto, la Regione può procedere tranquillamente con l’istituzione dell’area protetta.

FAX - 06.10.2018
BLU - 05.10.2018

VDP - 05.10.2018



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