15 marzo 2019


La Regione Puglia tentenna sul futuro di Costa Ripagnola



Ancora un nulla di fatto in Regione per l’istituzione dell’area protetta nella zona di Costa Ripagnola, oggetto dell’interrogazione della Consigliera Regionale Antonella Laricchia rivolta agli Assessori Pisicchio e Stea, rispettivamente Urbanistica e Ambiente. In Aula presente solo Pisicchio, il quale ha ribadito l’impegno per convocare la conferenza dei Servizi con il Comune di Polignano ma senza fornire ancora una data precisa, anzi, alludendo che vada concordata con il Comune di Polignano.
La volontà politica era già chiara ed è stata espressa in una legge del lontano 1997 per questo a distanza di 22 anni avremmo voluto avere una data precisa almeno per la convocazione della conferenza dei servizi con il Comune di Polignano, propedeutica all’istituzione ufficiale dell’area. Non accettiamo che allo stato attuale si parli ancora dell’intenzione di fissare una data. Anzi, a sentire l’assessore Pisicchio sembrerebbe quasi colpa del Comune di Polignano se la conferenza non si svolge. In realtà la Regione ha il dovere di convocarla, ma a questo punto, vorremmo sapere dal sindaco Vitto quale sia la sua posizione e se intenda dialogare con la Regione per l'attuazione di una legge vigente oppure no.
Per quanto riguarda la valutazione degli impatti ambientali cumulativi dei due progetti edificatori proposti, da due società diverse (SERIM e GIEM), la portavoce Laricchia ha sollevato in aula il caso del Comitato di VIA che ha liquidato la questione con sufficienza ed immotivatamente riferendosi all'impossibilità di valutare progetti non analoghi, cosa non vera a norma di legge: il Comitato VIA avrebbe dovuto semplicemente indicare se e quali sono gli impatti dei piani e dei progetti sul territorio interessato. Peraltro, il Comitato afferma in modo apodittico ed ancora immotivato che il Piano delle Coste del Comune di Polignano a Mare è "compatibile" non si capisce con che cosa e che lo stesso Piano non deve essere valutato in questa sede ma con altre procedure di valutazione ambientale.
Purtroppo questa sufficienza e il benestare dell’autorità competente, molto probabilmente daranno adito a vertenze e contenziosi a difesa del territorio. Chiediamo alla Giunta Regionale, ancora una volta, che l'istruttoria valutativa anche alla luce della recente, importante scoperta del reef corallino nei fondali di Monopoli che, a detta dello stesso Dipartimento di Biologia dell'Università di Bari, potrebbe estendersi anche per decine di chilometri interessando potenzialmente le zone marine dinanzi a Ripagnola. Il principio comunitario di precauzione dovrebbe guidare l'attività delle strutture tecniche regionali chiamate alle valutazioni ambientali. Attendiamo risposte questa volta esaurienti.


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 15.03.2019


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."