2 marzo 2019


Un paese senza Collegio dei Revisori



La macchina amministrativa e burocratica di Polignano ha “lavorato” per due interi mesi praticamente senza “Collegio dei Revisori”. Un caso più unico che raro nella storia cittadina: nonostante lo scorso 5 dicembre il Prefetto abbia prontamente comunicato i nominativi estratti come previsto dalla norma, l’Amministrazione Vitto non ha provveduto alla nomina dei nuovi revisori (che pure avevano già dato la loro disponibilità) entro la scadenza del successivo 31.12.2018. La legge n. 444 del 15 luglio 1994 ha disciplinato che la prorogatio degli organi amministrativi vale per i 45 giorni successivi alla scadenza: durante questo periodo possono essere adottati atti di ordinaria amministrazione e atti urgenti ed indifferibili, con indicazione dei motivi di urgenza e di indifferibilità. Qualora siano decorsi i 45 giorni dalla scadenza del mandato e non sia stato ancora nominato il nuovo collegio, l’Amministrazione vigilante con proprio atto provvede alla nomina di un collegio straordinario composto da tre componenti che devono essere in possesso dei requisiti descritti dalla normativa vigente. Se, trascorsi 30 giorni, l’amministrazione vigilante non provvede alla predetta nomina, ad essa si sostituisce il Ministero dell’economia e delle finanze il quale, senza indugio, dispone la nomina di un collegio straordinario composto da tre propri funzionari. Insomma, l’Amministrazione Vitto ha rischiato il commissariamento sul “Collegio dei Revisori”, salvandosi solamente in zona Cesarini.
L’organo di revisione può essere chiamato in causa ogni qualvolta un consigliere o un componente di Giunta lo ritiene opportuno non solo quando i pareri sono obbligatori, come dispone in quest’ultimo caso l’art. 239 del TUEL (Testo Unico Enti Locali). Durante l’ultimo consiglio comunale di mercoledì scorso, peraltro, è stato votato il ricorso ad una anticipazione di liquidità dalla Cassa Depositi e Prestiti senza alcun parere dei revisori. A parte il segnale di cattiva amministrazione da parte di un Comune che dimentica di pagare due fatture ad un proprio fornitore ed è costretta a questa escamotage per saldare il doveroso debito, lo stesso segretario comunale Nunziante, dietro esplicita richiesta della nostra consigliera Maria La Ghezza, ha ammesso a verbale che non è ‘buona prassi’ approvare determinate decisioni senza disporre del parere del Collegio dei Revisori. L’incapacità di programmare la propria azione amministrativa da parte della Giunta Vitto è oramai consolidata, lapalissiana e drammaticamente preoccupante ogni giorni che passa. Peraltro dal primo giorno in cui si è insediato il Sindaco Vitto, nel lontano 2012, abbiamo assistito ad un aumento di tasse ed all’istituzione di nuove tasse (come quella di Soggiorno): ora assistiamo anche all’anticipazione di cassa. A cos’altro dobbiamo assistere più? Siamo sicuri che Vitto sappia gestire i cordoni della borsa?


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."