29 luglio 2014


"Imbrocchiamola": riproponiamo l'iniziativa agli associati della Confcommercio di Polignano


Dall’indagine annuale di Legambiente e Altreconomia sui canoni di imbottigliamento dell’acqua, denominata “Regioni Imbottigliate, è emerso che l’acqua in bottiglia non conosce crisi. Nel 2012, infatti, i consumi sono addirittura cresciuti rispetto all’anno precedente, passando a 192 litri d’acqua minerale per abitante. Più di una bottiglietta da mezzo litro al giorno a testa - nell’80% dei casi di plastica - che conferma il primato europeo del nostro Paese: 12,4 miliardi di litri imbottigliati, per un giro d’affari da 2,3 miliardi di euro in mano a 156 società e 296 diversi marchi. Un’attività che ha un grande impatto ambientale. Per soddisfare l’incomprensibile sete di acqua minerale degli italiani vengono infatti utilizzate oltre 6 miliardi di bottiglie di plastica da 1,5 litri, per un totale di più di 450 mila tonnellate di petrolio utilizzate e oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2 emesse. Per queste ragioni, più di due anni fa, proponemmo a bar, ristoranti, pizzerie e pub di Polignano di aderire all’iniziativa di AltreconomiaImbrocchiamola”.
Allora proponemmo l’iniziativa che fu apprezzata da alcune attività commerciali ma che poi si arenò per problemi interni di alcune associazioni di categoria. Ora, vista la rinnovata presidenza della Confcommercio a Polignano, riproponiamo tale lodevole iniziativa che porterebbe diversi vantaggi a tutti i cittadini Basta solo invogliare bar, ristoranti, pizzerie e pub ad utilizzare acqua del rubinetto ed esporre un bollino che indichi l’adesione all’iniziativa. I nominativi di tutti i locali aderenti verranno poi pubblicati su www.imbrocchiamola.org. Sul sito dell’iniziativa sono presenti la mappa e la lista dei locali che servono l’acqua del rubinetto (più di mille!) e di quelli che si rifiutano di farlo.

Legambiente ed Altreconomia hanno inoltre calcolato che l’acqua in bottiglia viene mediamente venduta a un prezzo di 0,26 euro al litro, mentre alle Regioni le aziende imbottigliatrici pagano in media 1 euro ogni 1.000 litri, ovvero un millesimo di euro per litro imbottigliato, con ampi margini di guadagno. Quello che gli italiani vanno a pagare, infatti, è rappresentato per più del 90% dai costi della bottiglia, dei trasporti e della pubblicità, unito ovviamente all’enorme guadagno dell’azienda in questione, e solo per l’1% dall’effettivo costo dell’acqua. A questo punto non possiamo far altro che invogliare anche noi tutte le attività commerciali ad aderire a questa lodevole iniziativa che in un colpo coglie due obiettivi rispetto dell’ambiente e risparmio di denaro.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

28 luglio 2014


Stop ai fitti d'oro in Puglia: richiesta protocollata anche a Polignano


Dal Gargano al Salento, gli Attivisti M5S della Puglia hanno lanciato la campagna “Stop Fitti d’Oro”, chiedendo a oltre 150 Enti Pubblici della nostra Regione il recesso dalle locazioni d’oro come previsto dalla Legge n. 137 del 13 dicembre 2013, grazie ad un emendamento del deputato Fraccaro (M5S). Una iniziativa che ha visto protagonisti anche noi, Attivisti 5 Stelle di Polignano. Già la scorsa settimana abbiamo chiesto all’Amministrazione di rendere noti i locali sfitti di cui il Comune è proprietario e la lista di quelli dove, invece, paghiamo un canone di affitto. Richiesta, ovviamente e come sempre, rimasta inevasa sinora In realtà, è da tempo immemorabile che preghiamo l’Amministrazione di mettere online a disposizione di tutti i cittadini un bilancio funzionale e leggibile: se fosse online, come norme nazionali sulla trasparenza prevedono, non ci sarebbe stato bisogno di questo nostro nuovo accesso agli atti. Seppur non abbiamo ricevuto alcun tipo di riscontro da Palazzo di Città, non possiamo che chiedere anche alla Giunta Vitto di avvalersi della legge 137/2013 e di recedere dagli eventuali contratti d’oro di locazione stipulati come pubblica amministrazione.

La legge 137/2013, infatti, stabilisce che gli amministratori pubblici hanno la possibilità di bloccare da subito, precisamente dal 1° agosto, i contratti di locazione già stipulati ma ritenuti eccessivi come spesa economica. Ogni amministratore pubblico può decidere in autonomia se ritenere un costo di affitto normale o eccessivo, nella seconda ipotesi ha la facoltà di rinegoziare i costi. Il tempo, però, stringe: i termini per avvalersi della legge scadono giovedì 31 luglio ma è sufficiente una semplice comunicazione con il preavviso di recesso dai contratti di locazione di immobili in corso. Il recesso, poi, verrà perfezionato decorsi 180 giorni dal preavviso, anche in deroga ad eventuali clausole che lo limitino o lo escludano.
Leggi Qui la nostra richiesta protocollata 


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

23 luglio 2014


Life+ 2014-2020: lanciata la prima serie di bandi per l'Ambiente



Il 20 giugno scorso, la Commissione Europea ha lanciato la prima serie di inviti a presentare proposte nel quadro del nuovo programma per progetti volti ad affrontare diversi aspetti della problematica ambientale nei Paesi europei. Si tratta del Programma LIFE+ per il periodo finanziario 2014-2020, dotato di circa 3 miliardi e 500 milioni di euro per l’intera programmazione:nello specifico per l’Italia si tratta di ben 283.122.966 euro.
Abbiamo già dimostrato l’anno scorso in una conferenza insieme agli esperti come i bandi europei della Programmazione Life+ possano essere, oltre ad una opportunità di lavoro, una risposta incisiva ai problemi legati all’ambiente: dalla gestione dei rifiuti alla riqualificazione e conservazione del territorio, flora e fauna. Ma una buona capacità di accedere a questi fondi può significare anche un alleggerimento delle tasse a carico dei cittadini.
In scadenza tra metà settembre e fine ottobre, i macro-settori previsti dal Regolamento Life+ saranno due: il più corposo, il sub-programma “Ambiente” (le cui risorse verranno per almeno il 55% destinate a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità)ed il più modesto “Azione per il clima”, legato alle problematiche del cambiamento del clima. Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche (entità) registrate nei paesi dell’Unione europea, appartenenti a soggetti pubblici, organizzazioni commerciali private, organizzazioni non-commerciali private, incluse le OSC (Organizzazioni della Società Civile).
Per ulteriori informazioni  re-invitiamo sia l’Amministrazione che i cittadini a consultare i siti riportanti le programmazioni della comunità europea,  in questo caso http://ec.europa.eu/environment/life/funding/lifeplus.htm o a contattare direttamente i responsabili italiani lifeplus@minambiente.it.

Leggi anche:

Conferenza Bando Europeo Life+ 05-04-2013 (video)

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

21 luglio 2014


Fitofarmaci: Regolamento comunale per l'uso sostenibile in aree agricole e residenziali


A seguito delle nuove norme in tema di uso sostenibile dei fitofarmaci, a partire dalla Direttiva europea 2009/128/CE fino ad arrivare al Piano di azione nazionale (Pan), entrato in vigore il 13 febbraio 2014, il legislatore ha provato, senza peraltro riuscirci del tutto, a regolamentare un uso dei prodotti fitosanitari più sostenibile cercando di ridurre i rischi sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità. Nello specifico, tuttavia, come hanno lamentato gli stessi deputati 5 Stelle della Commissione Agricoltura, il Pan in molti degli obiettivi stabiliti e richiesti dalla Direttiva madre decide di non decidere. E cioè demanda a successivi 18 decreti attuativi di futura ed “improbabile” emanazione, considerato che all’attualità si contano circa 500 decreti attuativi arenati nei meandri dei rispettivi Ministeri.
Ma cosa può fare un Comune per tutelare i suoi cittadini ed i suoi agricoltori quando la materia sembra di esclusiva competenza statale? Lo dimostra il comune di Cisternino. Il Comune del brindisino si è già dotato di un Regolamento in tal senso che potrebbe senz’altro servire da base alla nostra Amministrazione per redigere una propria versione e provare anche ad affinarla. Abbiamo la fortuna di avere ben due amministratori agronomi, senza considerare il terzo, appena selezionato nell’ambito della formazione dell’elenco degli operatori, a cui affidare i servizi attinenti all'urbanistica ed alla paesaggistica. Naturalmente ci rendiamo conto che il regolamento deve poter far fronte alle esigenze degli agricoltori, che hanno bisogno di difendere le proprie coltivazioni, e dei cittadini, specie quelli che risiedono nelle zone ad agricoltura intensiva o in paese vicino ad aree pubbliche soggette a trattamenti fitosanitari, che rischiano di venire in contatto con sostanze pericolose. Il Pan ad esempio in termini di fasce di rispetto stabilisce una distanza di almeno 30 mt da aree protette, parchi, giardini, scuole, ecc ma solo nei riguardi di trattamenti a base di prodotti molto tossici e tossici, recanti determinate frasi di rischio in etichetta. Cosa succede per chi usa altri prodotti, ad esempio quelli classificati “Nocivi”? Nessuna tutela. Cosa succede a chi vive in campagna nel bel mezzo di zone orticole o di vigneti? Nessuna tutela. Il regolamento potrebbe provare a riempire queste lacune ed anche rendere più restrittivo quanto stabilito dal Pan, purché non ne entri in conflitto. Tuttavia, le scelte che andavano evitate, ad esempio, piantare palme in zone ad altissima presenza di persone, qual è Piazza Moro, sapendo che per preservarle dal famigerato punteruolo rosso sarà necessario il trattamento con insetticidi tutt’altro che innocui per l’uomo. Non proprio la migliore scelta, per un’ amministrazione che vanta così tanti tecnici agricoli.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

14 luglio 2014


Rubrica "Degrado Urbano": I rifiuti bruciano ancora..


Ad un anno dalla pubblicazione di una segnalazione pervenutaci da un residente che denunciava l'incuria dei campi nei pressi del campo sportivo, la situazione non è assolutamente cambiata. Il campo, seccato dal sole, è ancora adibito a discarica a cielo aperto. Lungo i bordi del muretto troviamo ancora di tutto: rifiuti inerti, televisori sfasciati, bottiglie di plastica e di vetro, buste, fil di ferro, lattine, tubi in plastica, copertoni di trattore, reti, contenitori di detersivi e chi più ne ha più ne metta.. praticamente ci tocca ricoprire l'elenco dell'anno scorso.
Purtroppo si sono già replicati anche gli incendi del 2013, come ogni anno. E a nulla sono valse le segnalazioni dei residenti alle forze dell'ordine. Spesso in ritardo, quasi sempre impotenti. E le ordinanze sindacali annuali che dovrebbero costringere anche i privati a tener cura dei propri terreni a cosa servono? Per quanto ancora i cittadini onesti e rispettosi dovranno subire la maleducazione altrui?

foto esclusiva, scattata la scorsa settimana da un residente
Un anno fa.. Leggi anche:

Ordinanza di prevenzione degli incendi: c'è..ma non si vede!

Rubrica Degrado Urbano: Cosa respiriamo?


Leggi anche

Decoro Urbano: attiviamo Polignano?

..attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.og

Il nostro profilo DUhttp://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (JaggiVasudev).
inviateci le vostre segnalazioni:
Polignano R-Evolution
polignanorevolution@gmail.com  



Read More

10 luglio 2014


Niente benefici a lungo termine con il turismo "usa e getta"


 Presentato il cartellone degli eventi ed il marchio dell’estate polignanese 2014. Dopo 10 giorni dall’avvio ufficiale della bella stagione, l’Amministrazione ha ultimato la sua “programmazione” per l’Estate 2014. Infatti, c’è chi crede ancora che per fare turismo sia sufficiente spendere un po’ di soldi dei cittadini per organizzare una spedizione alla BIT di Milano e riempire di concerti, sagre, massaggi e balletti quei giorni che vanno da luglio a settembre. Ogni anno viene commissionato un nuovo brand, vengono stampate locandine, volantini e mappe e, giunti al 30 settembre, tutto viene riposto nel dimenticatoio. La storia si ripete a distanza di un anno, per commissionare un altro brand da inserire sul nuovo materiale grafico.
Peccato però che la realtà sia un’altra cosa. Se il fine è proprio quello di creare una identità consolidata nel tempo agli occhi dei visitatori sarebbe opportuno definire il brand ‘Polignano, che nel catalogo delle sue offerte abbia l’evento (perché di un evento è giusto parlare), ‘Estate Polignanese’. La nostra estate, con i suoi colori, le sue immagini, i suoi profumi e le sue unicità in generale, deve essere un evento a cui partecipare. Una giostra che coinvolga i turisti ma anche e soprattutto la comunità locale. Che abbia un’immagine precisa che non cambia di anno in anno. Un’immagine a cui ci si possa affezionare negli anni, frutto di una programmazione lungimirante che promuova, nel tempo, i valori e le peculiarità della nostra terra.
Il Turismo al giorno d’oggi è materia di studio, di approfondimento e di promozione,sia a livello nazionale che internazionale,dove la fetta dei vari fruitori (i visitatori) va segmentata ed analizzata per poterne cogliere le esigenze e soddisfarle al meglio. Il rapporto dell’Osservatorio regionale sul turismo di Puglia del 2013, riprendendo un’indagine ISTAT sul turismo domestico,“consacra la Puglia al primo posto per le vacanze lunghe, in particolare nel periodo primaverile e autunnale, con l’11,8% delle preferenze raccolte”. Si sa, agli italiani piace andare al mare, stare in spiaggia. A Polignano delle spiagge e della necessità di migliorare la loro fruibilità ne sentiamo parlare ormai da decenni ma più che aumentare, i punti di balneazione diminuiscono.
Sempre secondo il rapporto, la Puglia nel 2013 ha registrato un incremento del 5% di arrivi e del 7% di presenze straniere rispetto al 2012. Quindi, non solo sono aumentati, ma gli stranieri preferiscono soggiornare più a lungo e vengono a godere delle nostre bellezze da aprile ad ottobre. A Polignano di questi turisti interessa a qualcuno? A quanto pare no, visto che l’estate polignanese inizia a luglio e finisce a settembre. Come se non bastasse è ancora del tutto assente un servizio di trasporto intercomunale. C’è quindi, la necessità di promuovere un’interazione con i comuni limitrofi per definire, tra le altre cose, un piano di trasporti che favorisca il movimento di turisti da e per Polignano. Ma anche questa estate è ormai in corso e nulla è stato fatto nel merito.
Inoltre, i visitatori stranieri (e anche una parte di quelli italiani) non vivono di solo mare. Cullarsi del fatto che il nostro paese offra un mare e una costa più unici che rari non può giustificare l’assenza di pianificazione e promozione delle bellezze culturali del paese. Un mare peraltro neppure accudito e preservato come dimostra l’incuria degli ultimi decenni che ha condotto all’ordinanza della Capitaneria di Porto e alla chiusura di alcuni punti della costa, a causa dei crolli della falesia. Diventa, quindi, fondamentale convogliare l’interesse turistico anche verso la cultura.
Il rapporto intitolato Turismo Italia 2020, a cura del Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport (Gennaio, 2013) dimostra la difficoltà del prodotto “mare” per l’Italia intera, dovuta alla scarsa attrattività che questo nutre verso il turismo internazionale per la presenza di un’offerta alternativa estremamente aggressiva, più moderna e meno costosa in diverse zone del bacino del Mediterraneo (vedi Spagna, Turchia e Croazia). Fermo restando la bontà dell’operazione di rivalutazione dell’insediamento neolitico di Santa Barbara, si è buttata via la possibilità di portare alla luce il “GrandMausolee” con tutti i vantaggi che avrebbe portato al settore turistico locale e a tutto l’indotto. Siamo consapevoli della popolarità e di tutti i benefici che Internet e le riviste internazionali stanno portando al nostro paese con la diffusione di video ed immagini. Tuttavia, ci sembra scorretto arrogarsi i meriti di una notorietà caduta dall’alto, vista l’assoluta assenza di una pianificazione e programmazione da parte dell’Amministrazione e di chi dovrebbe occuparsi della materia turistica. Abbiamo chiesto più volte al Sindaco, per il bene del paese, di lasciare la delega al turismo ad un team di persone competenti che si occupi della materia a tempo pieno ma, purtroppo come sempre, siamo stati ignorati.Auspichiamo un ripensamento e l’entrata in scena di professionisti che sappiano valorizzare questa perla della natura, il nostro paese.
Non ci stancheremo mai di sottolineare l’incredibile potenzialità di Polignano ma senza una programmazione a 3-5 anni si rischia seriamente di mettere a repentaglio un patrimonio che appartiene a noi tutti.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

Discarica Martucci: il governo Renzi temporeggia sulla costituzione di parte civile

Il Ministro Galletti (Ambiente) risponde alla terza interrogazione di L’Abbate (M5S), glissa sulle evidenze dei documenti e sul danno ambientale e attende di avere il nulla osta dal Consiglio dei Ministri per adoperarsi nella fase dibattimentale del processo 
A quasi sette mesi da quel 18 dicembre 2013, giorno in cui fu depositata a Montecitorio, e a circa tre mesi dal sollecito effettuato dal suo primo firmatario, il deputato di Polignano Giuseppe L’Abbate (M5S), giunge finalmente la risposta alla terza interrogazione sulla megadiscarica Martucci. Alla luce del decreto legislativo 152 del 2006 che stabilisce che “è compito del Ministro dell’Ambiente sia in caso di minaccia di danno ambientale sia in caso di danno ambientale verificatosi, imporre ai soggetti responsabili l’adozione di misure preventive e di sostituirsi loro nell’adottarle”, L’Abbate ha chiesto al Ministro Gian Luca Galletti se intendesse “valutare un immediato intervento per avviare le procedure per il risarcimento del danno ambientale subito a causa del ritardo nell’attivazione delle misure di precauzione, di prevenzione o di contenimento del danno stesso”.

Ma il Ministro del Governo Renzi, nella sua risposta, non ha fatto altro che ribadire ciò che già aveva affermato lo scorso 17 aprile in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. Ovvero che “in questa fase del procedimento, non è possibile effettuare la costituzione di parte civile essendo essa perfezionabile, una volta ottenuta l’autorizzazione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, solo all’udienza preliminare o dibattimentale o comunque (in quanto atto perfezionabile fuori udienza) solo dopo che sia stata esercitata l’azione penale da parte della Procura della Repubblica all’esito della fase delle indagini preliminari, con la formulazione dell’imputazione e la richiesta di rinvio a giudizio. Si conferma, tuttavia, quanto già in precedenza rappresentato circa l’intenzione del Ministro dell’Ambiente di esercitare, nel caso di specie, la facoltà di costituirsi parte civile per il risarcimento dei danni conseguenti da reato, ivi compreso il danno ambientale, una volta che esso sarà proceduralmente consentito”.

Tutto ciò, nonostante il deputato L’Abbate ( nella sua interrogazione parlamentare aveva già sottolineato con documenti alla mano che sin dal “Piano regionale dei siti potenzialmente contaminati ai sensi del decreto ministeriale 16 maggio 1989”, il primo lotto della megadiscarica Martucci fu inserito dall’ENEA tra i siti da bonificare addirittura al 25esimo posto tra quelli più a rischio (su un totale di 289) mentre la “vecchia discarica comunale”, non controllata e non autorizzata ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 915/1982, fu inserita al 140esimo posto. E nonostante in contrada Martucci siano presenti doline e inghiottitoi tipici dei territori carsici, come evidenziato sia nel libro-inchiesta “L’ultimo chiuda la discarica” di Pietro Santamaria sia dalla Procura di Bari che, a seguito del sopralluogo del 31 gennaio 2013, riscontrò “la presenza di vore”. Tanto che il Comitato tecnico provinciale, il 12 marzo 2013, ha affermato che “l’intervento non è coerente con le prescrizioni di normativa”. Infatti, il decreto legislativo n. 36 del 2003 afferma che le discariche non vanno ubicate “in corrispondenza di doline, inghiottitoi o altre forme di carsismo superficiale”.

E se la valutazione di impatto ambientale per l’impianto complesso di trattamento dei rifiuti, con annessa discarica, si concluse con esito positivo ‘esclusivamente in considerazione del contesto determinatosi nella Regione Puglia in materia di smaltimento rifiuti e della conseguente e persistente emergenza e con lo scopo di completare il ciclo integrato di gestione dei rifiuti’ – commenta il deputato L’Abbate (M5S) – Oggi, alla luce delle coraggiose denunce e del conclamato danno ambientale esistente in questo territorio del sud-est barese, non comprendiamo come il Ministro dell’Ambiente possa ancora temporeggiare. Il nostro fiato sul collo non mancherà e presseremo il Governo Renzi affinché si costituisca parte civile, nell’interesse di tutti i cittadini di Conversano, Mola e Polignano”. 


Leggi anche:
#SERR13: Conferenza sui rifiuti e il disastro Discarica Martucci (Video)
* I cittadini contro la discarica Martucci 
* La discarica Martucci diviene caso nazionale (prima interrogazione di L'Abbate, 27 Maggio 2013)=>* Interrogazione al Ministro dell'Ambiente a costituirsi parte civile nel processo penale in corso a Bari
* Interrogazione al Ministro della Salute: Studio epidemiologico
* Seconda Interrogazione al Ministro dell'Ambiente per chiedere la definitiva chiusura dei lotti 
* Discarica Martucci: udienza rinviata ma Polignano non si costituisce ancora parte civile

* "Il gioco delle tre discariche" 

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."   
Read More

9 luglio 2014


Elettrodotto Albania-Italia: il Consiglio di Stato rimanda tutto al TAR Puglia

Nell’udienza viene respinto il ricorso della società Enel alla sospensiva di primo grado e viene tutto rinviato ad un giudizio di merito sul progetto dell’organo di giustizia regionale. Per i 5 Stelle: “come volevasi dimostrare, una vittoria di Pirro”.


Alla vigilia dell’udienza sull’elettrodotto Enel Albania-Italia, avevamo parlato di “vittoria di Pirro (nella migliore delle ipotesi)”. E sembra che non ci siamo andati poi così lontani. Il Consiglio di Stato, infatti, riunitosi finalmente il primo luglio, ha stabilito che “rilevato che la fattispecie in esame merita sollecita definizione del merito in primo grado, e che l’appello cautelare non evidenzia profili tali da poter essere apprezzati ai fini della sospensione dell’ordinanza impugnata, per questi motivi, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) respinge l’appello, confermando la misura cautelare disposta in primo grado. Ordina che a cura della segreteria la presente ordinanza sia trasmessa al TAR per la fissazione dell’udienza di merito con priorità ai sensi dell’art. 55, comma 11, cod.proc. Amm., ove non già fissata”.
Tradotto dal burocratese, il Consiglio di Stato si è espresso (e così avrebbe dovuto sin da principio, letture controverse a parte) sulla riforma o meno dell’ordinanza cautelare del TAR Puglia – Bari (Sez. I n. 749/2013) che, “per non sapere né leggere né scrivere” come si suol dire, sospendeva il Decreto Interministeriale che approvava la realizzazione dell’elettrodotto Albania-Italia per giungere successivamente ad un esame più approfondito e nel merito del progetto.
Ora toccherà al Tar Puglia analizzare a fondo la questione. Purtroppo ci ritroviamo a rincorrere in sede giudiziaria amministrativa un progetto che poteva essere bocciato illo tempore se solo vi fossero state amministrazioni locali e regionali più accorte e lungimiranti. Noi ci abbiamo provato con una interrogazione parlamentare, ma per il Governo tutto è in regola ed i governi locali, a loro tempo, hanno potuto esprimere tutti i pareri, che sono risultati per giunta favorevoli all’elettrodotto. Attendiamo il giudizio definitivo del TAR che dovrebbe tenersi a breve, nella speranza che i cittadini non paghino due volte: una vedendo comunque realizzarsi questo progetto inutile per il nostro territorio e l’altra con le spese per i ricorsi a cui le amministrazioni locali sono state costrette a ridursi. Al momento, purtroppo, del famigerato percorso alternativo suggerito dall’Amministrazione Vitto di Polignano non ci è dato sapere: nonostante abbiamo chiesto più volte la condivisione con i cittadini, ad oggi non abbiamo ottenuto alcuna risposta. 
È proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e questa Giunta è da più di due anni che non ascolta i propri cittadini.

Il Ministero: l'elettrodotto Puglia-Albania si farà perché tutte le Ammin. locali si dichiarano favorevoli


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."   
Read More

8 luglio 2014


Libro Possibile: ascoltate le richieste dei cittadini

L’associazione Polignano R-Evolution, che ha promosso la campagna “Proponi il tuo scrittore” ringrazia gli organizzatori per aver accolto i suggerimenti giunti dal basso



Qualche mese fa, come associazione Polignano R-Evolution avevamo promosso una consultazione online per permettere ai cittadini di poter dire la propria della rassegna letteraria “Il libro Possibile”, che si svolge ormai ogni anno nella nostra cittadina, indicando chi avrebbero voluto ascoltare nelle piacevoli serate nel centro storico. E tra i vari ospiti dell'edizione 2014, ecco spuntare tre dei nomi presenti nella rosa finale scelta dai votanti: ovvero Marco Travaglio, risultato il più suffragato, Pino Aprile e Andrea Scanzi piazzatisi pari merito al "quinto posto".
Non abbiamo ricevuto nessuna risposta ufficiale dagli organizzatori dell’evento letterario ma, in ogni caso, sentiamo di dar loro il nostro plauso per aver invitato tre scrittori di sicuro valore e graditi da buona parte dei cittadini che hanno preso parte alla nostra iniziativa. Ci auspichiamo per il futuro un sempre maggior coinvolgimento della cittadinanza nella scelta degli intellettuali anche con consultazioni simili alla nostra ma promosse direttamente dagli organizzatori.

Per il programma completo: www.libropossibile.com

Leggi anche:

Grande partecipazione alla consultazione per “il Libro possibile”



Read More

7 luglio 2014


La Fabbrica del Cittadino: nuova opportunità di coinvolgimento per la comunità

Gli Attivisti M5S suggeriscono all’Amministrazione Vitto di iscrivere Polignano sulla piattaforma online per scelte condivise e suggerimenti dal “basso”

Continuiamo a promuovere, in ogni modo possibile, la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. E torniamo ad invitare l’Amministrazione Vitto a copiare quelle buone pratiche da “comune virtuoso per un vero sviluppo culturale delle decisioni politiche nella nostra comunità. L’invito che facciamo alla Giunta di centrosinistra questa volta è di iscrivere il nostro Comune alla piattaforma web denominata ‘Fabbrica del cittadino’ (www.fabbricadelcittadino.it) che si presenta oggi in una versione aggiornata. La procedura da seguire è semplice: occorre presentare richiesta collegandosi al sito e, quindi, creare una propria pagina. I cittadini che vorranno partecipare dovranno registrarsi e, successivamente, dopo il ricevimento via e-mail delle credenziali di accesso, potranno scrivere le loro proposte oppure votare o discutere quelle altrui. Le proposte dei cittadini, grazie ad un sistema di geolocalizzazione potranno essere visionate dagli Amministratori cui sono destinate e potranno anche essere catalogate grazie all’inserimento di tag da parte degli utenti. In passato il dialogo instauratori tra cittadini ed amministratori si è rivelato utile ad esempio per la stesura di programmi elettorali comunali.  Chissà quante problematiche, e per ricordarne alcune citiamo quelle legate alla gestione della raccolta differenziata o al piano della mobilità o, ancora, alla questioneParco dei Trulli’, potrebbero trovare soluzioni più rapide ma, soprattutto, più soddisfacenti per l’intera comunità, perché condivise. 
La ‘Fabbrica del cittadino’ ci sembra un ottimo modo per favorire la partecipazione, la trasparenza e la circolazione delle idee. D'altronde una delle tante promesse fatte in campagna elettorale recitava: «Mettere in atto tutte le azioni per fare del cittadino il vero amministratore della città. Sarà indispensabile indirizzare ogni scelta per agevolare la partecipazione del cittadino e per metterlo a conoscenza della vita amministrativa». Speriamo che l'Amministrazione mantenga almeno questa promessa.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo." 

Read More