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16 dicembre 2013


Elettrodotto: Tutti si scaricano le responsabilità, noi presentiamo la documentazione

BURP - n. 144 del 09-09-2010
In occasione del consiglio comunale monotematico sull'elettrodotto, abbiamo fatto recapitare sui banchi di tutti i capigruppo delle forze politiche un fascicolo con la documentazione completa relativa al progetto, con i pareri favorevoli degli enti interessati e l'interrogazione presentata dai deputati Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi. “Nel caso in cui vi fosse sfuggita – si legge nella nostra lettera allegata – vi riportiamo tutta la documentazione relativa al progetto dell'elettrodotto. Come potrete vedere, all'interno dei fascicoli ci sono anche i pareri di tutti gli Enti chiamati in causa (Comuni interessati, Provincia di Bari, Regione Puglia). Ovviamente manca quello del Comune di Polignano perché non pervenuto. Tutti gli altri Enti hanno dato parere FAVOREVOLE al progetto in oggetto. Intanto, da cittadini polignanesi, rimaniamo in attesa della risposta del Ministro dell’ambiente Orlando all’interrogazione parlamentare presentata dai nostri portavoce alla Camera dei deputati. L'invio di tale documentazione ci è sembrata doverosa sia per un forte senso civico che ci caratterizza e sia perché ci è parso che a Palazzo ci sia parecchia confusione in merito. Siamo certi di aver fatto cosa gradita e ci auguriamo che in occasione di questo consiglio comunale monotematico ci sia un dibattito proficuo, anche se, purtroppo, allo stato dei fatti la partita va giocata in ben altri luoghi.Restiamo a disposizione per qualsiasi confronto su questo come su altri temi, con chi vorrà dare il suo contributo. Qualcuno tra i consiglieri nel leggere la nostra documentazione è sembrato molto turbato, al punto da manifestare il suo nervosismo in maniera abbastanza eclatante ritenendo inoltre che quelle carte sono le stesse che circolano da tre anni e che non erano mica un'esclusiva. Peccato, però, che basta leggere le prime pagine per comprendere che il parere del comune di Polignano risultava non pervenuto, tale da essere considerato come silenzio assenso.
Inoltre come si temeva, il consiglio comunale che si è tenuto è servito a ben poco, se non a scaricarsi un po' di responsabilità, addirittura a motivarne ragioni specifiche che portano ad accettarne la realizzazione, e con qualcuno che ha malamente provato a distinguersi ricordando di un proprio intervento ad un tavolo di concentrazione con altri comuni interessati.
Interrogazione Parlamentare M5S, download:http://goo.gl/HrTz8s
Al seguente Link tutta la documentazionehttps://drive.google.com/#folders/0B-XO68Lo6xnybmNfR0NkMy00YnM
(download diretti nel dettaglio:
-BURP 144 del 2010,
-BURP 44 del 2011,
-Interrogazione Parlamentare,
-Relazione di E.Venosi,
-Audizione Enel alla Camera,
-la nostra lettera ai consiglieri comunali)

Leggi anche: Elettrodotto Enel: una storia su cui tutti hanno dormito

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26 novembre 2013


Evento: Conferenza sui rifiuti e il disastro Discarica Martucci [video] SERR13


Domenica 24 Novembre si è tenuto presso la Sala conferenze del Comando dei Vigili di Polignano un dibattito sul tema rifiuti nell’ambito SERR (Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti), in particolare sul caso della MegaDiscarica Martucci di Conversano con esperti del tema: Pietro Santamaria, ricercatore del dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali dell’università di Bari e autore del libro “L’Ultimo chiuda la discarica”, e Domenico Lestingi, l’ex-operaio che ha portato alla luce lo scandalo della megadiscarica nonché vincitore del premio Legambiente “Ambientalista dell’Anno 2013”. Hanno partecipato al dibattito i "cittadini in Parlamento" M5S Giuseppe L'Abbate e Emanuele Scagliusi.


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Leggi anche:
* I cittadini contro la discarica Martucci 
* La discarica Martucci diviene caso nazionale (prima interrogazione di L'Abbate, 27 Maggio 2013)=>* Interrogazione al Ministro dell'Ambiente a costituirsi parte civile nel processo penale in corso a Bari
* Interrogazione al Ministro della Salute: Studio epidemiologico
* Seconda Interrogazione al Ministro dell'Ambiente per chiedere la definitiva chiusura dei lotti 

Leggi anche "Il gioco delle tre discariche" 

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31 luglio 2013


Tuteliamo Lama San Giorgio: interrogazione di Emanuele Scagliusi



E’ stata depositata alla Camera, dal Deputato Portavoce del Movimento 5 Stelle Emanuele Scagliusi, l’interrogazione sulla questione di Lama San Giorgio. Un territorio dichiarato Area Naturale di pregio già dal 2008 e che oggi rischia di diventare luogo di scarico per i reflui da depuratori. Il “Cittadino” Polignanese, sostenuto da tutti i colleghi Pugliesi e dalla Commissione Ambiente, ha impegnato il Governo a fare chiarezza,visto che ad oggi la situazione soffre dell’indifferenza del Governatore Vendola, nonché commissario straordinario per l'Emergenza Ambientale in Puglia. Negli ultimi 2 mesi Scagliusi ha partecipato ad una serie di incontri tecnici con esperti del settore e ad una conferenza aperta a tutti sulla gestione delle acque reflue in Puglia con l’obiettivo di analizzare, studiare e condividere con i cittadini le possibili soluzioni finalizzate al riutilizzo delle acque ed alla tutela dei cicli di depurazione” Attualmente, infatti, le acque reflue vengono scaricate in mare o addirittura in falda, in deroga alle leggi vigenti ed alle normative europee mettendo a repentaglio la salute dei cittadini. La precaria situazione dei depuratori pugliesi – ha dichiarato il Deputato a Cinque Stelle Scagliusi - ha già visto scontrarsi il MoVimento5 Stelle con il Governo Letta che ha continuato a perpetrare lo “stato d’emergenza”, che perdura dal gennaio 2011. Infatti, ci siamo fatti promotori di un’azione di monitoraggio e controllo da parte della Regione Puglia e degli Enti preposti utilizzando lo strumento dell’ordine del giorno per impegnare il Governo all’adeguamento degli impianti di depurazione alle normative comunitarie ed avviare, nel frattempo, il monitoraggio ed il controllo degli sversamenti. Sono fiducioso che con gli impegni richiesta in questa interrogazione, la situazione venga affrontata con la giusta serietà per la tutela della salute e del benessere dei cittadini residenti e di coloro i quali vedono la Puglia come meta turistica di primissimo interesse”.

Clicca qui per leggere il testo integrale dell'interrogazione: http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=4362&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27


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20 giugno 2013


La discarica Martucci diviene caso nazionale

Il deputato del MoVimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate presenta una interrogazione ai Ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura sulla tragica situazione della discarica conversanese gestita dalla Lombardi Ecologia



Una lunga storia, iniziata nel lontano 1982. Una storia che è entrata nella quotidianità e nelle vite di tutti i cittadini del sud-est barese. Una storia che ha visto alterne vicende tendenti al torbido: autorizzazioni poco cristalline che l’hanno portata dall’abusivismo alla regolarizzazione, proteste cittadine e levata di scudi di associazioni per una situazione non sostenibile a più riprese dal 1990 ad oggi, proroghe, concessioni, mancate bonifiche, ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato, impugnazione di delibere e atti regionali e provinciali, dubbi sui pareri di enti territoriali come Asl o Arpa, sommaria gestione amministrativa della questione a più livelli, tariffe gonfiate a dismisura a tutto svantaggio della popolazione tassata ulteriormente, sequestro penale preventivo, testimonianza diretta di un ex-operaio che ha “svuotato il sacco” (un eroe dei tempi odierni), coltivazioni innaffiate con il percolato, cavità riempite in ogni dove con ogni tipologia di rifiuti e, per finire, 11 persone tra tecnici e imprenditori iscritti al registro degli indagati per reati quali omissione di atti di ufficio, falso, frode nelle pubbliche fornite, truffa aggravata. Questa è la “Discarica Martucci” di Conversano. Questa la storia degli ultimi 30 anni di quella che un tempo era denominata “Conca d’Oro” per la fertilità delle terre dai frutti rigogliosi. Una storia che ora varca i confini della Terra di Bari e giunge a Montecitorio all’attenzione dei Ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura.
“L’urlo di dolore della nostra terra e dei miei concittadini non poteva rimanere inascoltato dinanzi alla sordità di chi ha amministrato questo scempio negli anni e che continua a parlare di qualche pila e qualche copertone d’auto – dichiara Giuseppe L’Abbate, deputato del MoVimento 5 Stelle – Ho depositato una interrogazione scritta, controfirmata da altri 59 colleghi portavoce del MoVimento, che si affianca al lavoro svolto sinora, e che ci auguriamo continui a svolgere in totale autonomia e senza condizionamenti di sorta, dalla Magistratura di Bari. Chiediamo che la megadiscarica di Martucci venga inserita tra i siti da bonificare di interesse nazionale, soprattutto per quel che concerne il primo lotto chiuso nel 1996 ed il terzo lotto chiuso nel 2011 e da allora non più competenza della Regione Puglia che ne ha declinato pubblicamente le responsabilità, quella regione guidata proprio da chi si vanta del termine “Ecologia” nel proprio vessillo. Chiediamo che lo Stato si costituisca parte civile per il risarcimento del danno ambientale sia per i reati al vaglio della Magistratura sia per l’avvelenamento comprovato dall’utilizzo del percolato per la coltivazione dei prodotti agroalimentari sui suoli contigui alla medesima discarica. Chiediamo di verificare gli interventi di bonifica e ripristino ambientale e di ordinare di dare corso agli adempimenti previsti dall’AIA per i lotti già chiusi. Chiediamo di mettere in sicurezza i campi coltivati nelle aree interessate dallo smaltimento illegale ed incontrollato avvenuto in passato e di tutelare la salute degli agricoltori e dei cittadini, realizzando un dettagliato studio idrogeologico di settore, propedeutico alla individuazione di pozzi spia per il controllo delle falde acquifere visti i numerosi dubbi emersi, dalla medesima indagine della Magistratura, sul lavoro dell’Arpa e per delimitare i suoli agricoli così da preservare l’intero comparto agricolo della zona, vero motore dell’economia locale. Chiediamo ai Ministri di attivarsi presso l’Istituto Superiore della Sanità, rendendone partecipe la popolazione, affinché vi siano definite, brevi e certe tempistiche per ottenere l’aggiornamento dei dati epidemiologici con l’obiettivo ultimo di dare avvio ad uno studio approfondito e dettagliato sulla salute degli abitanti. Questo chiedevano dai tempi i cittadini della Terra di Bari e questo abbiamo chiesto ai Ministri. A noi spetta il compito di farci portavoce delle istanze della gente e di non far calare l’attenzione, neppure nelle sedi istituzionali, su un tema così importante e che tanto ha cambiato e purtroppo cambierà nella quotidianità e nel futuro di tutta la popolazione del sud-est barese. Servono azioni concrete: immediate e risolutive. – conclude Giuseppe L’Abbate – Non possiamo rimanere imbrigliati e condannati da coloro che, pur sapendo, non hanno mosso un dito e sono rimasti sordi, lustro dopo lustro, alle voci di lamento dei cittadini. E alla denuncia di un uomo, un vero uomo, che pur dovendo mantenere famiglia e figli, ma forse proprio per tutelare il loro futuro, ha scelto la parola all’omertà ed a cui è d’obbligo il ringraziamento di tutta la Terra di Bari”.
Sventurata la terra che ha bisogno di eroi” ammoniva Bertolt Brecht. Per lo sventurato sud-est barese, l’eroe si è rivelato essere la chiave di volta per rompere un muro di gomma che perdura dal 1982. In attesa del lavoro della Magistratura, la parola e la conseguente auspicata azione sulla “Questione Martucci” passa ora ai Ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura. I cittadini attendono da decenni: all’Istituzione il doveroso responso.


 Leggi l'atto depositato alla Camera:


Cosa pensano gli esperti del piano di gestione dei rifiuti pugliese: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201458073640901&set=oa.465531206872387&type=1&theater
Leggi i nostri precedenti interventi riguardo la discarica Martucci: http://polignanorevolution.blogspot.it/search/label/discarica%20martucci

Per essere sempre informato (spegni la TV e) segui le pagine:
Polignano R-Evolution


Giuseppe L'Abbate - Cittadino a 5 Stelle
Emanuele Scagliusi
Montecitorio Cinque Stelle
Senato Cinque Stelle
Movimento Cinque Stelle
TG in Movimento
 http://www.beppegrillo.it/lacosa/


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4 giugno 2013


Il M5S a sostegno dei cittadini contro la legge "taglia ulivi"

Il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate interroga i Ministri sulla questione portata alla ribalta dal “Movimento per la tutela degli ulivi secolari e dei paesaggi di Puglia” che ha portato la protesta sino a Roma 


Il paesaggio della Puglia costituisce un unicum irripetibile per cui a nulla valgono gli espianti che deturpano irrimediabilmente l’aspetto naturalistico dei luoghi. A dichiararlo non la solita associazione ambientalista che ha a cuore la natura, bensì il Consiglio di Stato, rigettando l’ipotesi di espianto di alberi d’ulivo plurisecolari e millenari per far posto a cemento e mattoni. Con questo presupposto, che riprende i dettami della Convenzione Europea sul Paesaggio nonché le ultime normative nazionali in materia, il deputato del MoVimento 5 Stelle Giuseppe L’Abbate ha presentato alla Camera dei Deputati una interrogazione scritta, controfirmata dai deputati pugliesi e dai parlamentari 5 stelle della Commissione Agricoltura, per far luce sulle contraddizioni delle modifiche “taglia ulivi” apportate dalla Giunta Vendola poche settimane fa alla Legge Regionale 14/2007. Contraddizioni che se agli occhi del Governo risultino evidenti, potrebbero condurre il Presidente Letta anche ad impugnare le modifiche ed a rigettarle come richiesto nella stessa interrogazione di Giuseppe L’Abbate.

Il nostro obiettivo è quello dei cittadini di tutta la Puglia indignati ed esterrefatti di un così plateale passo indietro della Giunta Vendola sul sostegno e la valorizzazione del nostro eccezionale paesaggio. Un paesaggio che non deve essere vissuto passivamente ma che deve divenire un punto di partenza per evolversi nel fulcro della nostra economia. Turismo ed agricoltura si nutrono di paesaggio e le modifiche apportate alla legge regionale di tutela degli ulivi plurisecolari e monumentali collidono completamente con questa visione. L’obiettivo dell’interrogazione scritta è quello di far sì che i Ministri competenti, attraverso i loro organi di controllo, verifichino da un lato l’effettiva coerenza delle nuove e stranianti scelte della Giunta Vendola e dall’altro si facciano promotori di quel sostegno di cui gli agricoltori, i cittadini e tutta la Regione Puglia hanno bisogno per portare avanti quella valorizzazione del paesaggio che ha condotto alla stesura della prima legge del 2007.

Gli fa eco Eugenio Lombardi, architetto e ideatore dell’Ecomuseo della Valle d’Itria e dell’Ecomuseo Urbano del Nord Barese, che con una petizione online contro la legge “taglia-ulivi” ha portato alla luce le scellerate modifiche alla Legge Regionale 14 del 2007. Il 29 maggio a Roma abbiamo incontrato i parlamentari del MoVimento 5 Stelle che hanno accolto le nostre istanze nonché, in un secondo appuntamento, gli Onorevoli Francesco Boccia e Rocco Palese. Il paesaggio, per come lo intende l’Unione Europea e l’Italia, è una vera e propria risorsa. In Puglia, invece, da pionieri nella tutela dell’albero simbolo che da secoli rende unico il nostro paesaggio, oggi facciamo tragicamente retromarcia. L’intera regione (cittadini e agricoltori assieme) non può permettersi di capovolgere una visione che potrebbe garantire sviluppo turistico e progresso economico. Quello che chiediamo è sostegno a questa valorizzazione e coerenza nelle scelte da intraprendere.

Ora la palla passa ai Ministri interrogati che dovranno far comprendere ai pugliesi se la determina approvata dalla Giunta Vendola sia realmente a vantaggio di tutti. A loro è richiesto di farsi promotori di iniziative volte al sostegno degli agricoltori tramite la menzione “Olio extravergine degli ulivi secolari” o tramite la creazione di network imprenditoriali, anche utilizzando la visione “ecomuseale”, per un turismo sostenibile che faccia dell’ulivo, simbolo dell’intera regione, il suo fulcro e nonché al sostegno della visione di tutela del paesaggio da intendersi come vero e proprio bene comune di interesse pubblico e non di parte.

Incontro Movimento Ulivi Monumentali - Movimento 5 Stelle

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