27 febbraio 2014


Le istituzioni locali tutelino la libertà dei cittadini con Registro del testamento biologico


L’articolo 32 della Costituzione recita chiaramente: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Questo implica che ciascun cittadino italiano ha il diritto di scegliere se e come farsi curare, e che in piena libertà possa anche decidere di non curarsi. I consigli del medico, infatti, è risaputo, non sono ordini a cui obbedire ciecamente.Sta alla coscienza del singolo, sapendo che la salute è un diritto di ciascuno ed interesse della collettività, decidere se seguirli o meno. Alcune persone però si trovano, anche a Polignano, nella situazione di non poter esprimere la propria volontà in merito alle cure che ricevono o che potrebbero ricevere, ed in questo senso non possono esercitare il diritto di scelta sancito dalla Costituzione. Pensiamo a chi è affetto da gravi malattie invalidanti, alle persone in coma per esempio: possono questi concittadini esprimere il proprio parere in merito alle cure che ricevono? E se non le volessero? Chi tutela il loro diritto alla scelta libera della cura a cui sottoporsi? Nessuno! È per questo che chiediamo alle istituzioni locali di fare un primo passo per la tutela della volontà e dei diritti dei cittadini tutti, sani e malati. Chiediamo che anche a Polignano a Mare venga istituito un registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento in modo che i cittadini possano depositarvi il proprio ‘testamento biologico’ (presente anche nel nostro programma per le amministrative 2012). Le dichiarazioni anticipate di trattamento sono l’espressione della volontà di una persona, in merito alle terapie che intende o no accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi in una condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte, incapacità dovuta a malattie o lesioni irreversibili o invalidanti, che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione. Nella gran parte del mondo occidentale, i cittadini possono liberamente depositare le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento e far valere il proprio diritto a dire sì o no ad una determinata cura qualora la malattia gli impedisse di farlo personalmente, semplicemente redigendo il proprio testamento biologico.
In Italia il dibattito è ancora acceso, però in molti comuni sono stati aperti registri che raccolgono le dichiarazioni anticipate dei cittadini che intendono formularle. Dichiarazioni che contengono anche informazioni, ad esempio, sulla volontà di donare o meno i propri organi dopo la morte o di ricevere un’adeguata terapia del dolore nel momento in cui fosse necessaria.
Polignano cosa aspetta? Noi cittadini vogliamo poter esercitare i nostri diritti anche qualora una malattia ci impedisse fisicamente di farlo. Vogliamo poter dire sì o no ai medici, alle medicine, alle cure, alla sofferenza.
 Chiediamo che il Sindaco e gli assessori alle Pari Opportunità ed alle Politiche Sociali si facciano  portavoce di queste richieste, che aiutino i cittadini a ribadire i propri diritti e permettano loro di esercitarli costituendo un registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento (registro del testamento biologico) anche a Polignano a Mare”.

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dal blog 5 stelle di Barletta: Testamento Biologico: il sindaco Cascella accoglie le nostre istanze al documento programmatico.

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26 febbraio 2014


Rubrica degrado urbano: Passeggiate in riva al mare


La meravigliosa vista e il profumo di mare di cui si può godere passeggiando sul lungomare, dallo scoglio dell’eremita fino al centro storico è impagabile. Anzi no, un prezzo c’è e sono gli orrori aggiunti, facciamo un elenco (riscontrabile in foto allegate): asfalto rotto ormai da mesi, esattamente da giugno dalle giostre, frigorifero abbandonato davanti al campo sportivo, fontanella dalla fallica forma e di dubbia utilità mancante di rubinetto, rifiuti di ogni tipo sulla scogliera, bidoni della differenziata rotti ma in compenso pieni di cicche di sigaretta marcite, verde urbano morente.Sorvoliamo su Grotta Ardito che doveva essere il nostro fiore all’occhiello e approdiamo nel centro storico, piazza San Benedetto: rifiuti abbandonati in pieno giorno e chianche a dir poco lerce. Dulcis in fundo, bustoni abbandonati ai piedi dell’Arco Marchesale. Tutto questo in un solo giorno, una semplice passeggiata a cui invitiamo Lomelo che chiede le foto di luoghi puliti di Polignano. Avercene.Questa rubrica basta come ruolo di ispettori? Non chiediamo molto, basterebbe attivare la piattaforma decoro urbano.org (totalmente gratuita e proposta da noi 16mesi fa) per segnalare direttamente al comune cosa non va.La formazione e l’informazione lasciamola agli esperti, purché si facciano però.
 PS il “profumo di mare” sta per “olezzo del depuratore”.

"Fotopasseggiata":



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25 febbraio 2014


C'è una scuola da salvare: l'Amministrazione intervenga sulla Don Milani


Siamo alle solite. C’è una scuola a Polignano che ogni anno si ritrova ad un bivio: chiudere o continuare a fornire il suo servizio eccellente. Il problema è che questa scelta non spetta a lei ma è legata al numero di iscrizioni registrate. Stiamo parlando della scuola rurale “Don Milani”, un edificio completamente ristrutturato e rispondente alle norme di sicurezza. Un’oasi felice per tutti i bambini frequentanti la sezione di scuola dell’infanzia e le classi di scuola primaria dove, docenti e personale qualificato, si prendono cura dell’istruzione e della formazione di alunni di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Purtroppo il calo delle nascite e la tendenza di molte famiglie ad iscrivere i propri figli nelle scuole urbane limitrofe (Polignano, Monopoli, Castellana e Conversano) mette a rischio, ogni anno, la formazione delle classi prime. A questo si aggiunge l’assurda questione del trasporto. Infatti, lo Scuolabus che accompagna i bambini a scuola, per un obbligo legato al regolamento comunale del trasporto scolastico, non può oltrepassare il confine di Polignano. Accade, quindi, che un genitore che abita nei pressi della Don Milani ma che non risiede nel nostro territorio, non può usufruire del servizio trasporto. Per questo motivo preferisce iscrivere il proprio figlio ad una scuola diversa pur di avere quel necessario servizio. Insomma una sorta di confine invalicabile manco fosse il muro di Berlino. 
Questa è una situazione incredibile chiediamo all’Ass. all’istruzione Marilena Abbatepaolo e alla commissione cultura, più volte interpellate in merito, dalla Preside Prof.ssa Beatrice De Donato e dagli stessi docenti del plesso, di intervenire per risolvere questo increscioso problema. Crediamo sia necessario organizzare quanto prima un tavolo di confronto tra lei, gli amministratori dei paesi limitrofi, il dirigente della scuola ed i genitori degli alunni per trovare una soluzione che consenta di offrire un valido servizio ai cittadini. Una scuola non è di questo o di quel Comune, una scuola è di tutti i cittadini italiani, per cui tenerla aperta ed efficiente è un dovere da parte degli amministratori. Con un tempo scuola di 40 ore settimanali (dalle ore 8.00 alle ore 16.00) su cinque giorni settimanali (dal lunedì al venerdì), la scuola “Don Milani” risponde pienamente alle esigenze e ai bisogni di alunni e famiglie poiché dispone di un laboratorio informatico, lavagna attiva multimediale, un’aula video, una biblioteca ben fornita, un salone mensa, una cucina attrezzata dove la sig.ra Mariuccia prepara in loco piatti genuini e prelibati, un ampio spazio all’aperto. Quella della ‘Don Milani’ è una realtà che va salvaguardata  poiché rappresenta un centro propulsore di cultura, un punto di riferimento per tutti gli abitanti dell’agro. Invitiamo per questo i genitori ad iscrivere i propri figli ed i nostri amministratori a mettere in atto tutte le azioni necessarie per evitare la chiusura di questa scuola. Per una volta andiamo controcorrente e a favore della cultura.

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Aggiornamenti: Scuola Don Milani: un regolamento atteso da due anni

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21 febbraio 2014


Chiediamo anche a Polignano il registro per tutelare le coppie di fatto

Da oltre un decennio numerosi comuni italiani, da nord a sud, hanno avviato l'istituzione dei registri delle unioni civili o di fatto. Sono 151 le città italiane che le hanno già regolamentate. Prima è stata Empoli nel 1993 e ultima Canepina (VT) il mese scorso. È proprio l’istituzione del Registro delle Coppie di Fatto l’ultima nostra proposta (presente anche nel nostro programma per le amministrative 2012).
L’istituzione del Registro delle Unioni Civili è una scelta di equità necessaria per tutelare e garantire quei cittadini che non scelgono, o non possono scegliere, di regolare il legame affettivo e solidale che li unisce in modo visibile. Siamo consapevoli che l’Amministrazione Comunale non può discutere di riconoscimento giuridico delle unioni civili, può però con l’Istituzione del Registro delle Unioni Civili, garantire a tutti i cittadini e a tutte le “formazioni sociali”, pari riconoscimento e dignità davanti alla Pubblica Amministrazione al fine di favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio in fatto di diritto alla casa, sanità e servizi sociali, formazione, scuola, diritti e partecipazione. Oggi sono numerose le coppie “di fatto” che non hanno nessuna tutela da parte delle istituzioni nazionali e locali, oppure coppie di sorelle e/o fratelli che, non avendo nessun parente “prossimo”, vivono in una condizione socio-economica non “tutelata”. Ci sono coppie “di fatto” costituite da persone eterosessuali che non vogliono sottoscrivere il canonico matrimonio civile e/o religioso, e che quindi non sono “tutelate” da nessuno strumento giuridico. L’istituzione di tale registro potrebbe essere un piccolo ma fondamentale passo.

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20 febbraio 2014


Pista ciclabile: Colella festeggia su 1,6 mln € delle tasse dei polignanesi

Prima di spendere in maniera scellerata altri soldi pubblici, andrebbe realizzato finalmente il piano della mobilità che comprenda l’intero territorio

La Giunta Vitto, Salvatore Colella in testa, festeggia per il reperimento dei fondi regionali (pari a 1,6 milioni di euro) per il rifacimento della discussa pista ciclabile di via San Vito. Un risultato che, però, rischia di essere l’ennesimo passo falso senza un ampio piano della mobilità. Più volte, in questi anni, attraverso richieste protocollate abbiamo richiesto a Palazzo di Città di poter prendere visione del Piano del Traffico di Polignano. Purtroppo, però, non abbiamo mai ricevuto risposta. Da un lato, è il chiaro sentore di come vengano prese in considerazione le richieste dei cittadini. Dall’altro, ci porta a ritenere che il nostro paese un vero e proprio piano del traffico non ce l’abbia. Infatti, servirebbe a poco un intervento così oneroso mirato solo alla risistemazione di una singola pista ciclabile, se non si analizza quest’opera nel complesso della mobilità del paese.
Continuiamo a richiedere alla Giunta Vitto che si lavori su un ‘piano viabilità’ che contempli tutto il territorio polignanese. Tra l’altro, a nostro avviso, basterebbe rendere a senso unico via San Vito all’atto dell’apertura del sottopasso di Santa Caterina per evitare di spendere questa cifra esorbitante. Perché, seppur si tratta di fondi regionali, stiamo sempre parlando delle nostre tasse e non di un regalo calato dall’alto. Se c’è bisogno di collaborare assieme sul ‘Piano Viabilità’, ci basta un segnale per poter contribuire: del resto è già accaduto con il ‘Piano Anticorruzione’ dove l’Amministrazione ha ricevuto tutto il materiale per poterlo redigere, ma continua nel suo ritardo fuorilegge.
Dalle sue ultime dichiarazioni del consigliere delegato ai Lavori Pubblici (S. Colella) è triste denotare come la vicenda della pista ciclabile venga strumentalizzata ed usata come trofeo solo per farsi belli davanti agli avversari politici di sempre. E ancor più paradossale è il fatto che ci si vanti per aver già ottenuto tutti i pareri favorevoli dalle autorità competenti prima dell’approvazione del progetto, quando dovrebbe trattarsi di mera prassi. Si dimentica il consigliere Colella che lo stesso tempismo nell’avvisare le Soprintendenze questa Amministrazione non l’ha avuto per piazza Moro, e le loro inadempienze continuano ad essere oggi le uniche e vere cause del ritardo dei lavori. Ma d’altronde, quando l’incompetenza è al potere, sono questi i risultati che purtroppo dobbiamo attenderci come cittadini.

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19 febbraio 2014


Discarica Martucci: udienza rinviata ma Polignano non si costituisce ancora parte civile

 Martedì scorso, 11 febbraio, si sarebbe dovuto svolgere la prima udienza dell’incidente probatorio riguardante il sequestro della vasca A di servizio/soccorso della megadiscarica Martucci di Conversano.
Su richiesta del legale rappresentante della società di Progetto Gestione Bacino Bari Cinque S.r.l. (Marcegaglia/Lombardi), ovvero il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, l’avv. Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), la seduta è stata rinviata al 7 marzo (con prosecuzione il 21 e 28 marzo). Ma nonostante la fibrillazione delle comunità del sudest barese nonché il convegno organizzati dai circoli locali del Partito Democratico (che ha visto anche la straordinaria partecipazione del Sindaco di Bari Michele Emiliano), l’Amministrazione di Polignano stenta ancora a costituirsi parte civile nel procedimento in corso, al contrario di Conversano e Mola. Siamo contenti che anche il Partito Democratico, che sul nostro territorio è presente da sempre, si sia finalmente accorto del disastro ambientale in contrada Martucci. Ci sembra quantomeno assurdo, però, che la Giunta Vitto, la quale ha partecipato all’incontro con il segretario locale PD, non si sia costituita ancora parte civile in corso. Non comprendiamo le ragioni dietro questa mancata scelta. A cosa serve fare riunioni, tavoli tecnici o congressi se poi non si agisce? Sembra che l’adagio mazziniano ‘pensiero è azione’ non venga seguito dai nostri politici locali, che piuttosto paiono preferire la partecipazioni ad incontri-vetrina. Durante l’incontro, peraltro lo stesso Emiliano ha ammesso gli intrecci di interessi tra politica ed imprese che gestiscono gli appalti dei rifiuti ed il Sindaco di Bari, che ha tanto voluto presiedere a questo appuntamento, non era persino a conoscenza dell’incidente probatorio in atto!
Attendiamo, dunque, il 7 marzo e chiediamo, intanto, una pronta decisione da parte dell’Amministrazione di Polignano.
Leggi anche:
#SERR13: Conferenza sui rifiuti e il disastro Discarica Martucci (Video)
* I cittadini contro la discarica Martucci 
* La discarica Martucci diviene caso nazionale (prima interrogazione di L'Abbate, 27 Maggio 2013)=>* Interrogazione al Ministro dell'Ambiente a costituirsi parte civile nel processo penale in corso a Bari
* Interrogazione al Ministro della Salute: Studio epidemiologico
* Seconda Interrogazione al Ministro dell'Ambiente per chiedere la definitiva chiusura dei lotti 

Leggi anche "Il gioco delle tre discariche" 

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18 febbraio 2014


Diario di un consiglio comunale qualunque


Sui principali punti in discussione nel consiglio comunale di mercoledì scorsoregolamenti per l’istituzione della figura dell’ispettore ambientale volontario comunale e per l’erogazione di contribuito all’acquisto di biciclette – esprimiamo le nostre perplessità.
Per l’ispettore ambientale si prevede un lavoro immane di controllo, preceduto da un corso e da un esame finale, senza retribuzione neppure simbolica. Una cosa che di questi tempi non è proprio una manna dal cielo e su cui permangono i dubbi di utilità. Questi ‘ispettori’ avranno anche il ruolo di informare, ma non è dato sapere in che modalità e con quali competenze: assurdo che nessun consigliere abbia chiesto dettagli su ciò. Formazione e sensibilizzazione, come specificato dalla dott.ssa Centrone, sono affidate agli esperti della Tecknoservice, sinora totalmente inadempienti anche in questo aggiungiamo noi. Nonostante le promesse a fronte delle nostre richieste e dei vari incontri sul tema ancora una volta l’Amm. non si mostra concretamente sensibile a voler formare ed informare direttamente i cittadini alla differenziata. Non mancano le critiche anche sul secondo punto in discussione in consiglio. Con che presunzione si può esser convinti che con 10.000 euro di contributi per l’acquisto di biciclette si può pensare di incentivare i polignanesi ad usare la bici? L’iniziativa potrebbe anche essere lodevole ma mancano proprio le basi: non esiste un piano della mobilità e Polignano, di fatto, non è fatta a misura di ciclista! Altre associazioni, quindi privati, hanno già dimostrato che ai polignanesi piace il mezzo alternativo ed ecologico, la risposta non può essere una pista fuori paese dal prezzo esorbitante e un contributo esiguo (al 75% con un massimo di 100€, prezzo minimo bici nuova con cambio: 150€ circa) per cambiare la mobilità.
E dinanzi ad un consiglio comunale gestito in maniera inefficace dal Presidente, spesso scavalcato da Lomelo (vista l’assenza di Salvatore Colella), alle bozze di regolamento non aggiornate, ad una discussione che mancava di dialogo e di concretezza, torniamo a richiedere: la pubblicazione dei verbali di commissione e l’aggiornamento del regolamento del consiglio comunale, permettendo ai consiglieri di ricevere telematicamente notifiche e documentazioni velocizzando il processo stesso ed evitando sprechi di carta. Proposte datate marzo 2013 e che avevano anche trovato l’avallo dell’Ass. Abbatepaolo: ma in un anno nulla pare essere cambiato.
Poi non chiedetevi perché i cittadini sono sempre più distanti dalla politica.


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15 febbraio 2014


Rubrica degrado urbano: Dimenticarsi le transenne..

Via Chiantera, quella che vedete in foto è una “recinzione” (a chiamarla così ci vuole coraggio, lo sappiamo) di un tratto di marciapiede e di carreggiata che si trovano sotto fronde di alberi che, evidentemente, con la loro resina hanno imbrattato e reso anche pericoloso lo stesso marciapiede e parte della strada. Giusta precauzione, ma la “recinzione” è lì ormai da settimane.
Le transenne sono state spostate e il nastro è caduto: come aggiungere degrado al degrado. E va bene che la pazienza è una virtù, ma lo è anche l’esser celeri. Auspichiamo una rapida manutenzione.

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12 febbraio 2014


M'illumino di meno anche a Polignano?


Il 14 febbraio prossimo l'Associazione Comuni Virtuosi e la trasmissione di Rai Radio 2 Caterpillar invitano cittadini ed amministrazioni alla cessazione dell'illuminazione artificiale in case, uffici e luoghi pubblici. Un gesto simbolico giunto alla decima edizione. 
Invitiamo l’Amm. comunale a sensibilizzare sul tema del risparmio energetico, aderendo all’iniziativa. Basta spegnere le luci di edifici pubblici e monumenti dalle ore 18:00 alle 19:30 del 14 febbraio prossimo. Invitiamo anche i cittadini a fare questo gesto nelle abitazioni private, nei negozi e negli uffici. Qualora la durata sia considerata troppo lunga, come primo segnale a nostro parere basterebbe che l'interruzione dell'illuminazione artificiale durasse anche solo pochi minuti. Ovviamente oltre al gesto simbolico, l'iniziativa è anche più ampia e concreta. Infatti lo scorso 6 febbraio è stato organizzato un corso gratuito a Corchiano dove si è spiegata l'importanza e i vantaggi pratici dell'illuminazione naturale negli edifici ristrutturati o di nuova costruzione. Nel 2013 hanno preso parte a ‘M’illumino di meno” le province di Milano, Monza e Roma, le scuole di San Benedetto del Tronto e 12 comuni in Italia.
 Invitiamo tutti coloro che sono interessati all'argomento di leggere le linee guida dell'associazione Comuni Virtuosi e della società Velux sull'illuminazione e la ventilazione naturale scaricabili gratuitamente da questo url: http://goo.gl/7fmpf4


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11 febbraio 2014


SEDL: Polignano al Consiglio d’Europa grazie all’ass. Polignano R-Evolution

La nostra cittadina, grazie alle attività svolte in occasione della “Settimana Europea della Democrazia Locale 2013” dalla nostra Associazione, Polignano R-Evolution, approda nel Consiglio d’Europa che, ricordiamo, include 47 Stati membri di cui 28 fanno parte dell’Unione Europea. Il tema della SEDL 2013 è stato “Cittadinanza attiva: Partecipare, Condividere, Votare”. L’associazione Polignano R-evolution, per la qualità e la quantità delle iniziative realizzate (12 incontri con i cittadini in 12 diverse zone del territorio Comunale, più l’evento conclusivo presso la sala consigliare dedicato all’incontro tra cittadini e amministratori locali, questi ultimi totalmente assenti in quella occasione) ha ricevuto l’invito ufficiale dalla presidenza del Consiglio d’Europa a recarsi a Parigi, presso il Council of Europe office il prossimo 14 febbraio. Avremo quindi, l’onore di prendere parte al Co-ordination Meeting, essere parte attiva nello scambio delle iniziative realizzate nel 2013 dai diversi partner e, inoltre, contribuire alla individuazione del tema della S.E.D.L.del 2014.
Questa occasione oltre a sottolineare l’apprezzamento per il lavoro svolto sul territorio, rappresenta un momento di grande promozione culturale per Polignano a Mare. La nostra cittadina, infatti, è pubblicizzata, fra l’altro, con una bellissima immagine sul sito del Consiglio d’Europa dove è possibile visualizzarla, insieme alle attività svolte dall’Associazione Polignano R-Evolution, cliccando sul link del Congresso dei Poteri Locali e Regionali e sull’icona della Settimana Europea della Democrazia Locale.



Per l'elenco in dettaglio dei problemi rilevati quartiere per quartiere Clicca qui



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9 febbraio 2014


Turismo: anche la Bat programma, Polignano ferma al palo


La neonata Associazione Provinciale Guide Turistiche Conf-Bat (Barletta, Andria, Trani) punta a dare vita ad intese su tutto il territorio pugliese con gli operatori turistici locali ed al confronto con l’assessorato regionale per lo sviluppo strategico del turismo in Puglia. Tra le più importanti e degne di nota, sicuramente quella di unire e riordinare le guide turistiche di Puglia facendo leva sul regolamento regionale a favore dello sviluppo del turismo in Puglia (n. 23/2012) che disciplina le modalità, i criteri e i termini per il riconoscimento dell’abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica e /o accompagnatore turistico. La Puglia, sempre più protagonista nel turismo nazionale ed internazionale, infatti punta a creare ulteriori prospettive dal punto di vista occupazionale ed economico.
Ci rincresce che per il momento a Polignano nessuno abbia colto e condiviso l’idea di definire ed ufficializzare una lista di guide turistiche riconosciute per il territorio. Ed è un peccato che non si parli di iniziative di questo tipo D’altronde non ci meravigliamo più di tanto. Siamo certi che se ci fosse un assessore a tempo pieno, riuscirebbe a leggere, valutare, divulgare e soprattutto promuovere iniziative per favorire uno sviluppo del turismo in questo paese. Ma fino a quando il Primo Cittadino non si autoconvincerà che il dono dell’ubiquità non è di questo mondo e che è impossibile ricoprire, con professionalità e puntualità, due cariche di tale importanza strategica,quali quella di Sindaco e quella di Delegato al Turismo, sarà difficile assistere ad un’inversione di tendenza per il nostro paese. A tal proposito siamo ancora allibiti dall’aver ascoltato, durante la conferenza stampa di fine anno, che l’opera di destagionalizzazione del turismo a Polignano procede con successo dal momento che ‘l’ufficio dello IAT (Ufficio di Informazione e Accoglienza turistica - ndr) è rimasto aperto da Aprile ad Ottobre’. Speriamo non ci sia qualcuno che esorti l’Amministrazione a tenere aperto lo IAT da gennaio a dicembre per poter dire che la battaglia per la destagionalizzazione è stata definitivamente vinta. Riderebbero anche i polli.


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6 febbraio 2014


Piano Anticorruzione: le nostre proposte


Entro ieri (31 Gennaio), l’Amministrazione di Polignano avrebbe dovuto preparare un piano comunale anticorruzione, come stabilito l’11 settembre scorso dalla CIVIT (Autorità Nazionale Anticorruzione) in base alla legge n. 190 del 2012. Secondo il Piano Nazionale, infatti, ciascuna amministrazione dovrà adottare e comunicare al Dipartimento il proprio Piano Triennale di Prevenzione, che di regola include anche il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità, entro il 31 gennaio, già prorogato dal 31 dicembre 2013. A Polignano, l’Amministrazione ha dunque chiesto ai cittadini di dare suggerimenti e farli pervenire entro martedì (28 Gennaio) scorso. Non è stato facile presentare dei suggerimenti perché, a differenza di altri Comuni, non è stata presentata nessuna bozza ed i suggerimenti sarebbero dovuti partire da zero. Molti paesi del circondario, infatti, in attesa della CIVIT avevano già approvato una bozza, tra questi Bitonto (centrosinistra), Conversano (centrodestra) e Putignano (centrosinistra).
L’importanza di questo piano, però, ci ha spinto a lavorare per il bene del nostro comune. Infatti, la presenza della corruzione provoca una perdita per tutti i cittadini a favore di pochi. Pensiamo, ad esempio, ad un’azienda che per ottenere sempre commesse dal Comune, corrompa qualche dirigente o politico. Un comportamento che metterebbe fuori gioco tutte le aziende concorrenti,magari anche migliori della impresa ‘compiacente’, con danni che si ripercuoterebbero sia sui dipendenti e sui fornitori, sia sulla comunità che avrebbe un servizio più scadente e certamente più costoso. Da qui, l’importanza di un buon piano anticorruzione. E per i nostri suggerimenti– ci siamo ispirati ai comuni di Ragusa (M5S), Parma (M5S) ma soprattutto la vicina Mola di Bari (centrodestra) che hanno presentato piani molto efficaci a nostro parere.
 Tra i  nostri suggerimenti diversi punti che riguardano la trasparenza, una delle armi più efficaci contro la corruzione, come l’immediata pubblicazione di tutti gli atti a partire da pochi giorni dall’entrata in vigore di un provvedimento, di un contratto o di una delibera. Tale adempimento rientra tra le responsabilità di ogni dirigente per il proprio ufficio di competenza. Inoltre, sempre i dirigenti, devono redigere dei report semestrali da trasmettere al Responsabile della trasparenza e della prevenzione alla corruzione (nel nostro comune già individuato nella figura del Segretario Generale), il quale deve pubblicare entro un mese sul sito istituzionale il risultato di tale monitoraggio. I report diventano a cadenza mensile nel caso di dipendenti assegnati ad attività a rischio e dovranno segnalare, con tanto di motivazione e proposta di soluzione, eventuali anomalie. Gli eventuali inadempimenti, in relazione alla loro gravità, dovranno essere trasmessi dal Responsabile all’amministrazione, all’OIV e all’autorità nazionale anticorruzione.
Ma tutti coloro che hanno un ruolo importante nell’istituzione (dai dirigenti ai dipendenti, fino ai revisori) devono essere coinvolti, obbligatoriamente, nel piano in base alle loro competenze, formando il personale con corsi appositi e da personale docente qualificato in materia di legalità, etica e responsabilità. Vanno previste, poi, sanzioni per chi non pratica le linee guida. Non mancano poi i suggerimenti sulla sensibilizzazione, con l’istituzione della “Giornata della Trasparenza”, una occasione per informare e cercare di combattere il fenomeno con l’aiuto dei cittadini.
Purtroppo alla consegna del materiale abbiamo appreso che il nostro Comune molto probabilmente non riuscirà a produrre il Piano entro la data di scadenza prestabilita, ma siamo contenti di aver ricontrato approvazione nei confronti delle nostre proposte dal Responsabile alla Trasparenza. Ci auguriamo che tanta sintonia venga poi tradotta nell’effettiva introduzione dei nostri punti nel piano.

Leggi Qui la nostra proposta protocollata (28/01/2014)



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2 febbraio 2014


Bilancio online: non è l’Amministrazione ad adeguarsi ma la piattaforma Open Bilanci


Grazie alla nuova applicazione Open Bilanci, piattaforma web open source che aggrega i dati e fornisce informazioni e servizi differenziati per i cittadini, le imprese, gli operatori finanziari e i media, sarà possibile conoscere in modo semplice, completo e trasparente la situazione dei bilanci dei comuni italiani. Attraverso l'utilizzo incrociato di una pluralità di banche dati pubbliche accessibili, Open Bilanci intende facilitare analisi e comparazioni delle informazioni finanziarie desumibili dai bilanci dei comuni correlandole al contesto socio-demografico in cui operano, alle caratteristiche dei territori amministrati, ai prodotti ed ai servizi resi alla collettività. Altro elemento qualificante il progetto, è quello di vedere i cittadini e gli altri utilizzatori non quali semplici fruitori passivi delle informazioni, ma quali soggetti attivi che possono integrare ed arricchire i dati con proprie punti di vista e opinioni. 
È un grandissimo passo in avanti in nome della trasparenza e della partecipazione attiva da parte dei cittadini, perché questo strumento aprirà letteralmente i bilanci delle amministrazioni rendendoli accessibili e comprensibili a tutti. Parliamo di una mole di informazioni fino ad oggi appannaggio dei soli addetti ai lavori, che verrà resa accessibile in forma comprensibile in una piattaforma web, e utilizzabile da un'ampia platea di soggetti attraverso un progetto in cui si mescolano tecnologia, rigore scientifico e comunicazione. E quindi, i cittadini potranno finalmente avere le risposte che aspettavano a domande del tipo ‘Quanto spende il comune per la manutenzione delle strade? Raffrontato con gli altri comuni è poco o tanto? Qual è l'andamento nel tempo della spesa per questi servizi? Come è variato il bilancio comunale col passare delle varie amministrazioni?' Così, Open Bilanci rappresenta una linea strategica decisiva per l'importanza dell'informazione finanziaria sia dal punto di vista civico, politico e commerciale, dove l'obiettivo ultimo diventa creare una struttura che sviluppi competenze nel trattamento di dati nell'offerta di servizi nell'ambito della finanza pubblica per aprire prospettive di crescita in termini di investimenti e occupazione.

Leggi anche

*Il bilancio Comunale, questo sconosciuto.


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