L’articolo 32 della Costituzione recita chiaramente: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Questo implica che ciascun cittadino italiano ha il diritto di scegliere se e come farsi curare, e che in piena libertà possa anche decidere di non curarsi. I consigli del medico, infatti, è risaputo, non sono ordini a cui obbedire ciecamente.Sta alla coscienza del singolo, sapendo che la salute è un diritto di ciascuno ed interesse della collettività, decidere se seguirli o meno. Alcune persone però si trovano, anche a Polignano, nella situazione di non poter esprimere la propria volontà in merito alle cure che ricevono o che potrebbero ricevere, ed in questo senso non possono esercitare il diritto di scelta sancito dalla Costituzione. Pensiamo a chi è affetto da gravi malattie invalidanti, alle persone in coma per esempio: possono questi concittadini esprimere il proprio parere in merito alle cure che ricevono? E se non le volessero? Chi tutela il loro diritto alla scelta libera della cura a cui sottoporsi? Nessuno! È per questo che chiediamo alle istituzioni locali di fare un primo passo per la tutela della volontà e dei diritti dei cittadini tutti, sani e malati. Chiediamo che anche a Polignano a Mare venga istituito un registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento in modo che i cittadini possano depositarvi il proprio ‘testamento biologico’ (presente anche nel nostro programma per le amministrative 2012). Le dichiarazioni anticipate di trattamento sono l’espressione della volontà di una persona, in merito alle terapie che intende o no accettare nell’eventualità in cui dovesse trovarsi in una condizione di incapacità di esprimere il proprio diritto di acconsentire o non acconsentire alle cure proposte, incapacità dovuta a malattie o lesioni irreversibili o invalidanti, che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione. Nella gran parte del mondo occidentale, i cittadini possono liberamente depositare le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento e far valere il proprio diritto a dire sì o no ad una determinata cura qualora la malattia gli impedisse di farlo personalmente, semplicemente redigendo il proprio testamento biologico.
In Italia il dibattito è ancora acceso, però in molti comuni sono stati aperti registri che raccolgono le dichiarazioni anticipate dei cittadini che intendono formularle. Dichiarazioni che contengono anche informazioni, ad esempio, sulla volontà di donare o meno i propri organi dopo la morte o di ricevere un’adeguata terapia del dolore nel momento in cui fosse necessaria.
Polignano cosa aspetta? Noi cittadini vogliamo poter esercitare i nostri diritti anche qualora una malattia ci impedisse fisicamente di farlo. Vogliamo poter dire sì o no ai medici, alle medicine, alle cure, alla sofferenza.
Chiediamo che il Sindaco e gli assessori alle Pari Opportunità ed alle Politiche Sociali si facciano portavoce di queste richieste, che aiutino i cittadini a ribadire i propri diritti e permettano loro di esercitarli costituendo un registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento (registro del testamento biologico) anche a Polignano a Mare”.
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