21 febbraio 2014


Chiediamo anche a Polignano il registro per tutelare le coppie di fatto

Da oltre un decennio numerosi comuni italiani, da nord a sud, hanno avviato l'istituzione dei registri delle unioni civili o di fatto. Sono 151 le città italiane che le hanno già regolamentate. Prima è stata Empoli nel 1993 e ultima Canepina (VT) il mese scorso. È proprio l’istituzione del Registro delle Coppie di Fatto l’ultima nostra proposta (presente anche nel nostro programma per le amministrative 2012).
L’istituzione del Registro delle Unioni Civili è una scelta di equità necessaria per tutelare e garantire quei cittadini che non scelgono, o non possono scegliere, di regolare il legame affettivo e solidale che li unisce in modo visibile. Siamo consapevoli che l’Amministrazione Comunale non può discutere di riconoscimento giuridico delle unioni civili, può però con l’Istituzione del Registro delle Unioni Civili, garantire a tutti i cittadini e a tutte le “formazioni sociali”, pari riconoscimento e dignità davanti alla Pubblica Amministrazione al fine di favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio in fatto di diritto alla casa, sanità e servizi sociali, formazione, scuola, diritti e partecipazione. Oggi sono numerose le coppie “di fatto” che non hanno nessuna tutela da parte delle istituzioni nazionali e locali, oppure coppie di sorelle e/o fratelli che, non avendo nessun parente “prossimo”, vivono in una condizione socio-economica non “tutelata”. Ci sono coppie “di fatto” costituite da persone eterosessuali che non vogliono sottoscrivere il canonico matrimonio civile e/o religioso, e che quindi non sono “tutelate” da nessuno strumento giuridico. L’istituzione di tale registro potrebbe essere un piccolo ma fondamentale passo.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."