20 maggio 2011


Intervista: Movimento 5 Stelle e le elezioni

Pubblichiamo l'intervista rilasciata al settimanale "La voce del Paese" il 19.05.2011 in seguito ai risultati ottenuti dal Movimento 5 Stelle nelle elezioni amministrative



- In diversi comuni d'Italia, soprattutto nelle grandi città, il movimento 5 stelle è la vera rivelazione. Peggio è andata nei comuni limitrofi, vedi Noicattaro e Casamassima. Che ne pensa? Come mai?

Nel centro-nord indubbiamente il Movimento 5 Stelle ha avuto maggior successo e questo un po' lo sapevamo. Al sud la battaglia è molto più difficile. Purtroppo c'è ancora molto voto di scambio e la rete in molti paesi è ancora inefficiente.

La gente deve capire che se un politico ti promette qualcosa, in quello stesso momento ti sta rubando i diritti.

In Puglia il Movimento 5 Stelle si è presentato in 2 comuni: a Casamassima solo il 2,34% a causa del fatto che il Movimento si è creato solo da qualche mese e non ha avuto il tempo di farsi conoscere; a Nardò si è raggiunto il 10,39% che è un ottimo risultato se rapportato altre realtà del sud (vedi Napoli o Salerno).

Quindi Puglia il Movimento 5 Stelle si è affacciato da poco, ma è in forte crescita.



- Quali altre attività intendete portare avanti per Polignano? come si traduce l'idea del bus a idrogeno?

Per Polignano abbiamo tantissime idee. Dopo aver lanciato le iniziative "Imbrocchiamola" e "Bus navetta a Idrogeno", è imminente il lancio di un'altra iniziativa che mirerà a risollevare un po' l'economia locale.

Bisogna capire che sono i piccoli imprenditori quelli che sostengono l'economia del nostro paese (vedi negozi di alimentari, macellerie, pescherie, negozi di oggettistica, agricoltori ecc.) e sono questi soggetti che bisogna tutelare maggiormente in questo momento di crisi.

Inoltre l'iniziativa andrà a tutto vantaggio dei cittadini in quanto porterà ad un aumento del potere d'acquisto delle famiglie.

Per quanto riguarda i Bus a idrogeno, stiamo lavorando costantemente con il Prof. Conenna. Presto presenteremo un business plan dettagliato alla cittadinanza e lanceremo l'azionarato popolare.

Speriamo di introdurre i 2 bus prima di luglio in modo da poter trarre maggiore vantaggio per i mesi estivi, mesi in cui la mobilità di Polignano va in tilt.




- Come si sta organizzando il movimento locale per le prossime amministrative?

Noi non pensiamo alle prossime amministrative, noi pensiamo al presente. Il nostro programma, le nostre idee sono in rete da tempo, cerchiamo solo di attuarle.

Il MoVimento è formato da cittadini attivi che sono stufi di questo modo di fare politica e vogliono rendersi partecipi nelle scelte del proprio paese. Quindi solo se ci sarà la maturità della gente, il MoVimento potrà presentare una propria lista civica per concorrere alle prossime elezioni.



- Temete il flop di alcuni comuni limitrofi in questa tornata elettorale? cosa farete per acquisire voti in un sistema dove tutto appare già scritto e deciso?

La recente tornata elettorale ci insegna che niente è “già scritto e deciso” i voti sono dei cittadini, fino a prova contraria liberi di scegliere di volta in volta da chi farsi rappresentare e non proprietà privata dei partiti.

Gli elettori a 5 Stelle, sono generalmente persone che senza di noi avrebbero messo una fetta di mortadella nella scheda con su scritto: “vi siete magnati tutto, magnateve anche questa!”. Persone che tornano in cabina elettorale a votare col sorriso e non col naso tappato per mettere una sofferta croce sul “meno peggio”. Per la democrazia acqua fresca che argina l’astensione e non anti-politica, semmai anti-mala-politica.

Noi non temiamo nessun flop. La gente deve capire che è arrivato il momento di scendere in campo in prima persona. Le deleghe non servono a niente. Ogni cittadino deve rendersi partecipe della cosa pubblica, altrimenti nessuno farà i suoi interessi!

I cittadini capolista del Movimento 5 Stelle che sono entrati nei comuni, saranno il terminale di un network, guarderanno, porteranno fuori, metteranno in Rete tutti i giochini che il comitato di affari PDL-PD-meno-elle fa, metteranno in Rete nomi, cognomi, dove vanno a finire i soldi, le priorità della spesa pubblica e tutti i documenti pubblici saranno veramente resi pubblici e saranno divulgati attraverso la Rete.

E' la rivoluzione della politica. E' il cittadino che entra di diritto nel proprio comune.

In più, sono un punto dentro il Comune della rete, quindi tutti i progetti sono fatti insieme, con la gente. Partecipazione dal basso.

Ci stiamo impegnano e stiamo portando avanti iniziative concrete, proprio per far vedere alla gente che si possiamo raggiungere risultati fantastici collaborando tutti insieme.

Questo è secondo noi il modo di fare politica e se la gente capisce tutto ciò i voti verranno da se.

Noi non ci accomuneremo con nessuno, perché destra, sinistra, centro sono uguali in tutto. Noi siamo oltre.

Chiunque fosse interessato al progetto può contattarci, siamo sempre alla ricerca di menti attive.
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10 maggio 2011


Referendum: No al Nucleare

Il comitato di affari PDL e PD-meno-elle ha deciso che il nucleare si deve fare.
Il futuro economico, energetico, industriale dell'Italia è legato al nucleare.
I media(o medium) si sono subito allineati, sanno che l'opinione pubblica è contraria.
Noi nella nostra conferenza tenutasi il 28 aprile a Polignano a Mare, abbiamo dimostrato grazie ad un esperto internazionale, il Prof. Nicola Conenna, che il nucleare non è per niente conveniente. E' stato facilissimo.
Nucleare? No grazie, meglio le alternative!!


Il 12 e 13 giugno 4 SI per l'acqua bene comune, per abrogare il nucleare e per abrogare il leggittimo impedimento !!!

Nel 1987 venti milioni di italiani hanno votato un referendum contro il nucleare.

Nessun partito vuole i referendum. Hanno cercato di ucciderlo in culla con il mancato accorpamento alle elezioni amministrative che ci costerà 400 milioni di euro. E' evidente che con l'accorpamento ci sarebbe stato il quorum e la fine del nucleare, l'acqua pubblica e l'abolizione del legittimo impedimento.
Era scontato che il Pdl votasse contro l'accorpamento, ma non che lo facessero il Pdmenoelle con 10 assenze e l'Italia dei Valori con 2 assenze e che un deputato del Partito Radicale, Marco Beltrandi, votasse contro.
Uno solo di questi voti e i referendum sarebbero GIA' VINTI.

Ci sono molti comuni denuclearizzati in Italia, comuni sovversivi, sobillatori, pericolosi organizzatori di energie alternative. Ma non sono ancora abbastanza.
Chiediamo al sindaco di esporre il cartello: "Comune denuclearizzato" sotto il "Benvenuti a Polignano a Mare".
Sarebbe il miglior benvenuto per chi lo visita.
Stiamo proponendo tramite il Comitato per il SI di modificare lo statuto comunale dichiarando l'acqua un bene pubblico e il comune di Polignano a Mare denuclearizzato.
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