19 dicembre 2012


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese"


1) Giuseppe L'Abbate è fatta. Secondo in lista, salvo colpi di scena, lei sarà eletto parlamentare. Si sente più "onorato" o più "onorevole"?
Sono sicuramente onorato di essere stato scelto da molti attivisti in tutta la Puglia. Per quanto riguarda l'“onorevole” è una parola che non ci appartiene, abbiamo già sottoscritto di rifiutare questo appellativo ma di farci chiamare semplicemente “cittadini”. L'onorabilità è tutta da dimostrare ex post.

2) Ci sono buone probabilità anche per Emanuele Scagliusi. E' un risultato storico per Polignano. Farà morire d'invidia Lomelo? E qualcun'altro starà rosicando, immaginiamo...
Sì, ci sono buone probabilità anche per Emanuele. Se questa cosa potrà far morire di invidia qualcuno non ci interessa, non scendiamo mai a livelli personali. Non crediamo si tratti di un concorso a premi. Non è che chi viene eletto può dire a un altro “sono più bravo di te!”. Qui si tratta di cambiare le sorti di un Paese ormai al collasso. Puntiamo soprattutto sull’appoggio di quella maggioranza silenziosa che non ha mai ascolto nei partiti.

3) Vuole spiegare la differenza tra le parlamentarie e le primarie? Gli altri partiti come sceglieranno candidati e graduatorie in lista, che sono determinanti per l'elezione?
Con la legge elettorale attuale (il cui mantenimento è stato voluto da PD e PDL per mera convenienza) i cittadini non hanno la possibilità di esprimere il voto di preferenza. Per ovviare a questo vuoto di democrazia noi abbiamo deciso di fare le parlamentarie e cioè di dare la possibilità ai cittadini di scegliere i candidati che eventualmente entreranno in Parlamento.
Per quanto riguarda le primarie, crediamo siano un buon esempio di partecipazione dal basso, quello che non condividiamo è la procedura che segue. Dette primarie, infatti, servono a scegliere il segretario di partito ma, nelle fasi successive, se detto partito vincerà le elezioni, i parlamentari saranno individuati da un gruppetto ristretto di dirigenti o di segretari di coalizione. Questo sistema ha fatto sì che in Parlamento siano entrati dei “nominati”: mogli, fratelli, amanti, avvocati, sodali che devono evitare la galera, ecc.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La legge elettorale non è stata cambiata proprio per mantenere in piedi questo metodo.

4) Qualcuno dice che ha saputo cogliere il momento. E' tutta fortuna?
Guardare il risultato adesso è troppo facile. Quando abbiamo cominciato a muoverci per costruire il MoVimento, eravamo due gatti (dico due!) e i sondaggi ci davano a meno del 2%. Allora ci dicevano “ma cosa fate? Resterete sempre da soli, non cambierete mai nulla!”. Adesso ci dicono che siamo fortunati.
Quello che non comprendono è che oggi semplici cittadini potranno entrare in Parlamento e nei gangli della macchina dello Stato per renderla trasparente e democratica, senza l'intermediazione di alcuno. Cittadini che scelgono altri cittadini. Nei partiti questa possibilità la hanno solo i vari yesman. È chi sta ai vertici che decide tutto. Ci rendiamo conto che a color che hanno “leccato” per una vita intera senza riuscire a fare “carriera” politica, il nostro successo può provocare scompensi psicosomatici. Noi, sia per statuto che per convinzione, non possiamo e non vogliamo fare della politica una professione, ma è nostra intenzione inceppare quei meccanismi di decadenza morale, politica, economica incancreniti da decenni e che stanno portando alla rovina un intero popolo.

5) I voti presi alle parlamentarie sono in gran parte locali o c'è dell'altro?
Non sapremmo dirlo con esattezza, ma dal plauso e dalle congratulazioni ricevute da ogni parte, crediamo siano arrivati voti da tutta la Puglia. Forse hanno apprezzato l'impegno continuo a 360° che profondiamo nelle nostre attività da alcuni anni.

6) Quali istanze locali porterà a Roma?
Oggi crediamo che la Puglia abbia tre problemi di grossa entità: il caso Ilva, la gestione dei rifiuti e il problema energetico.
Per quanto riguarda l'Ilva crediamo si tratti di una situazione complicatissima con migliaia di operai che rischiano il posto di lavoro ed una città intera avvelenata giorno per giorno. Bisogna fare ogni sforzo per capire che tipo di riconversione si potrebbe praticare e quale tipo di bonifica, utilizzando la stessa manodopera dell'Ilva con la collaborazione dello Stato e con provvedimenti ingiuntivi nei confronti della proprietà.
Per la gestione dei rifiuti, crediamo sia fondamentale bloccare la costruzione degli inceneritori ed avviare quanto prima la Strategia Rifiuti Zero.
Per quanto riguarda l'energia, i cittadini devono sapere che in Puglia abbiamo la più grande produzione di energia da fonti rinnovabili che, però, viene in gran parte sprecata perché l'infrastruttura (rete elettrica) non è in grado di supportarla. Questo è avvenuto perché sono stati elargiti finanziamenti a pioggia senza un valido criterio. Tutto ciò ha portato solo alla compromissione di alcuni ambienti naturali (si vedano i campi pieni di pannelli fotovoltaici o le pale eoliche installate nei terreni) senza avere un ritorno economico sul territorio. Il 95% dei finanziamenti sono andati nelle tasche di aziende straniere.
Ci piacerebbe approfondire questi temi in modo da rendere chiaro il nostro pensiero.
Queste sono solo alcune delle istanze sollevate dal territorio, poi, parliamoci chiaro, dobbiamo smettere di pensare che una persona possa risolvere i problemi di una collettività. Un paese o il Paese lo cambiano i cittadini. Centinaia di migliaia di cervelli che convergono su un unico problema producono sicuramente di più e meglio di una oligarchia ormai usurata e usurante. È finito il tempo di delegare.
La funzione del Parlamentare è quella di operare per il bene dell'intera Nazione, non si deve pensare a salvare un territorio a discapito di altri, altrimenti, il Parlamento sarebbe un campo di battaglia: piemontesi contro emiliani, calabresi contro campani, pugliesi contro veneti e valdostani contro lampedusani ecc.
Soltanto uno sforzo comune può produrre buoni risultati per tutti.

7) Bovino confida ai nostri microfoni di essere felice per il suo risultato e parla di grande opportunità per Polignano. Lei si aspetta il sostegno delle altre forze politiche locali?
Ringraziamo l'ex Sindaco Angelo Bovino e chiunque mostri stima nei nostri confronti, questo può farci solo piacere. Noi non vogliamo e non chiediamo sostegni strutturali (alleanze o accordi) con altre forze politiche, ma siamo disponibili volta per volta, sui singoli problemi, a votare azioni di buona politica e ci aspettiamo che gli altri facciano altrettanto sulle nostre proposte.

8) Come e in che modo intende avviare la campagna elettorale?
Siamo in costante contatto con tutti gli altri candidati e con tutti i gruppi della Puglia. L'anticipazione della data del voto ci ha portato ad accelerare i tempi, perché bisogna preparare tutta la documentazione necessaria. Nel contempo, stiamo decidendo come avviare la campagna elettorale. Di certo sarà, come le altre, “leggera” dal punto di vista economico. Noi non prendiamo i rimborsi elettorali, per cui ci autofinanzieremo.

9) Tra benefit, stipendi faraonici, incontri con alti esponenti della politica italiana, interrogazioni parlamentari, come immagina la sua vita da deputato a Roma?
Innanzitutto teniamo a precisare che noi abbiamo sottoscritto la regola di ridurci lo stipendio a € 5.000 lordi mensili, i restanti saranno restituiti allo Stato e tutto sarà rendicontato e pubblicato sul web in modo da avere il massimo della trasparenza.
Crediamo che sarà un compito durissimo che porteremo avanti con impegno e abnegazione. Sia chiaro: se nell’immaginario collettivo chi va a Roma viene visto come uno che “si è sistemato e va a papparsi lo stipendio” per noi non sarà così. Lavoreremo sodo e, comunque, avremo sempre addosso gli occhi del MoVimento, pronto a consigliarci, sorvegliare ed anche a condannarci.

10) Preferisce stare all'opposizione di un governo Bersani, o di un governo Berlusconi?
Tertium non datur? Preferiremmo fare, piuttosto che pensare a chi sta dall'altra parte. Del resto, c'è differenza?!? Entrambi ricevono i rimborsi elettorali senza alcuna rendicontazione, entrambi eleggono condannati, entrambi vogliono questa legge elettorale incostituzionale, entrambi hanno votato lo scudo fiscale, entrambi non legiferano sul conflitto di interessi, entrambi usano le auto blu in maniera indiscriminata, entrambi hanno tra le loro fila personaggi che prendono doppi e tripli stipendi, entrambi vogliono gli inceneritori, il nucleare e l'acqua privata, entrambi non vogliono ridursi gli stipendi... dobbiamo continuare? L'elenco sarebbe lunghissimo.

11) Chi sarà il vostro candidato premier?
Non abbiamo un candidato premier perché non serve un premier. Come abbiamo già detto non abbiamo bisogno di alcun leader. Il premier viene nominato dal Presidente della Repubblica che, tra l'altro, insieme alla complicità di PD-PDL-UDC si è aumentato lo stipendio di € 9.000 al mese. Facciamogli pur fare qualcosa!


Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 13 dicembre 2012, rilasciata dai candidati alla Camera Emanuele Scagliusi e Giuseppe L'Abbate.
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17 dicembre 2012


ILLEGITTIMO!


Avevamo già espresso le nostre perplessità sul bando che l'Amministrazione ha pubblicato il 31 ottobre 2012 per l'assunzione di un legale da far entrare nello staff del Sindaco.
In piena contraddizione con i contenuti sbandierati nella campagna elettorale, in cui si vantavano autonomia e competenze a tutto campo, si espleta ora un bando (con dei punti poco chiari!) per assumere personale esterno gravando sulle casse del Comune.
Il bando espletato dall'Amministrazione Vitto per assumere un avvocato nello staff del Sindaco è illegittimo.
Abbiamo chiesto una consulenza ad un autorevole legale amministrativista che ci ha confermato i nostri dubbi.
Gli incarichi all’interno degli uffici di staffdichiara l’amministrativistadevono essere attribuiti con contratto di lavoro di tipo subordinato a tempo determinato come previsto dall’art. 90 del TUEL. Gli avvocati non possono stipulare contratti di lavoro di tipo subordinato, o meglio, nel caso lo sottoscrivessero dovrebbero conseguentemente cancellarsi dall’albo professionale per incompatibilità (vedi risposta Consiglio Nazionale Forense del 27.09.2012). I criteri di selezione sono quindi illegittimi per irragionevolezza: non si possono prevedere dei criteri di selezione che non sono coerenti con il quadro normativo di riferimento. Non è infatti ragionevole chiedere come requisito l’iscrizione all’Albo degli avvocati, obbligatoria per i Cassazionisti, ed il titolo di Cassazionista, quando queste stesse condizioni sono causa di incompatibilità. Peraltro, l’attività di supporto legale, non è materia di competenza dello staff del Sindaco essendo a questo attribuiti solo compiti di indirizzo e controllo e non di supporto legale. Sarebbe più opportuno, pubblicare un bando per la fornitura di servizi legali”.

Sulla base di tali informazioni abbiamo ritenuto opportuno presentare un esposto al dirigente del settore dott.ssa Stefania Kaufmann, chiedendo la REVOCA del provvedimento.
Nel caso in cui il procedimento non sarà revocato, saremo costretti a fare passi successivi come il caso richiede.



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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16 dicembre 2012


Firma Day a Polignano a Mare - Siamo in guerra!

Anche Polignano a Mare partecipa all'impresa della raccolta firme per la presentazione delle liste del MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni politiche di febbraio 2013!
Dobbiamo raccogliere 120.000 firme in tutta Italia in pochissimo tempo: serve l'aiuto di tutti i cittadini, anche non elettori del M5S, per dimostrare che le regole di questa nostra democrazia non si possono usare come un'arma per escludere chicchessia!
I moduli sono pronti: saremo in Piazza Aldo Moro domenica 16 dicembre dalle 9:30.
Nelle liste ci sono 2 polignanesi per la Camera dei Deputati Giuseppe L'Abbate ed Emanuele Scagliusi.

Venite a firmare!!!
 
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15 dicembre 2012


Altro che luminarie!

Basterebbe accendere i lumi della ragione per avere un Natale più divertente, allegro, colorato, partecipativo e con costi limitatissimi

Presepe e albero di Natale realizzato dai ragazzi della Sarnelli-DeDonato

A rovinare il Natale ci ha già pensato l’attuale governo con la sorpresona IMU che graverà sulle tasche di quasi tutti i cittadini, costretti a spendere molto meno per i regali. Con questa congiuntura economica e feconda di tasse, sarebbe coerente e auspicabile che anche le amministrazioni comunali dessero segnali di austerità e di buon senso. In questo clima, un Natale consumistico con addobbi e luminarie sembra aver perso senso sia civico sia religioso. Basterebbe un po’ di creatività e di coinvolgimento degli artisti, degli artigiani, delle associazioni e delle scuole per ottenere un risultato molto più soddisfacente con realizzazioni più belle a vedersi ed anche più economiche.
Numerosi gli esempi in questa direzione. Ad esempio, nel Comune di Mirabello Monferrato (Alessandria – membro dell’Associazione Comuni Virtuosi) coinvolgendo i piccoli delle scuole, le associazioni e i commercianti sono riusciti a ridurre la spesa addirittura del 50% senza per questo privarsi di un allegro e colorato Natale. Anzi. Nel comune piemontese ha preso vita il “Natale Ecologico”, nel quale tutti sono coinvolti nell’abbellimento della città con materiali di riciclo. Mentre a Corchiano (Viterbo) l’intera cittadinanza è stata coinvolta nell’accensione degli eco-alberi di Natale allestiti per le vie del paese dai volontari che hanno utilizzato ferro e bottiglie di plastica riciclati, raccolti con un’attenta raccolta differenziata da parte di commercianti e famiglie.
La concreta testimonianza della bellezza dei decori realizzati in questo modo l’hanno data i ragazzi delle scuole di Polignano in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e con il presepe e l’albero della Sarnelli-DeDonato.
È un problema di volontà e di sensibilità. Con una cifra molto più bassa dei € 15.000 spesi dal nostro Comune, si possono ottenere risultati meno banali e ripetitivi. A Mirabello Monferrato, infatti, hanno anche smesso di noleggiare le costose luminarie, evitando di sprecare € 3.000 l’anno e spendendone solo € 1.500 per un set a LED: nel giro di tre anni, l’intera cittadinanza avrà a disposizione un set completo di luminarie il cui unico costo consisterà nella energia elettrica per accenderli!
Se di luminarie vogliamo parlare, secondo noi si può fare di meglio al di là di luci e lucette a forma di improbabili alberi di Natale, la cui bellezza estetica è tutta da verificare, per lasciare finalmente spazio alla creatività che a Polignano sicuramente non manca! Soprattutto, quando mancano € 15.000 ogni anno.


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14 dicembre 2012


M5S Polignano a Mare intervista Nicola Conenna "αλλαγή" - Il Cambiamento



"Taranto è la città simbolo del vecchio modo di produrre, ma Taranto è anche il centro del Mediterraneo, dove le nuove energie di origine solare sono particolarmente presenti.
αλλαγή - Il Cambiamento, propone di lanciare da Taranto, finita al centro dell'attenzione nazionale, ma anche internazionale, per via della vicenda ILVA (salvare il lavoro o salvare la salute?), una nuova rivoluzione industriale, concepita innanzitutto come nuova maniera di vedere la produzione e la stessa economia." Prof. Nicola Conenna




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12 dicembre 2012


Polignano assente alla riunione intercomunale sulla discarica Martucci


Si è tenuta mercoledì sera, presso la sala consiliare di Mola, la 3^ Commissione Intercomunale Conversano-Mola, nata per cercare di risolvere i problemi relativi alla Discarica Martucci. Il Sindaco di Conversano Lovascio ha aperto i lavori affermando di aver incontrato il Procuratore Aggiunto ed il PM che stanno svolgendo le indagini sulla discarica. Indagini che procedono molto speditamente: si stanno già effettuando carotaggi e doviziosi approfondimenti, con la massima serietà ed avvalendosi di professionisti di alta levatura, tutti non legati al territorio locali così da esser certi che non subiscano “pressioni o interferenze” di alcun tipo. Ovviamente, al momento vige la massima riservatezza e Lovascio non ha potuto dire se non rassicurare i presenti sul lavoro che sta svolgendo la magistratura.
I consiglieri Rotunno, di Conversano, e Gaudiuso (Mola) hanno dichiarato, invece, di voler passare subito ai fatti, presentando una denuncia contro “noti” e non contro “ignoti”, viste le due ordinanze già presenti per bonificare le aree indagate dalla Procura e sinora non rispettate.
È stato un dispiacere non vedere nessun rappresentante politico della nostra Polignano dato che possono tranquillamente aggiungersi. Neppure la professoressa Lucia Brescia che è apparsa la più sensibile al tema finora chiedendo un consiglio comunale ad hoc nel nostro comune. Polignano rischia di arrivare sempre in ritardo così facendo. Noi eravamo gli unici presenti alla riunione intercomunale.
Non solo Polignano può aggiungersi spontaneamente, ma visto che l’interesse pare scarseggiare attorno alla vicenda, si è deciso tra i punti all’ordine del giorno della prossima riunione (che si terrà nella sala consiliare di Conversano giovedì 13 dicembre alle ore 17.00) di coinvolgere formalmente i comuni di Rutigliano e Polignano, informandoli delle questioni sinora affrontate. Inoltre, verrà stabilita la modalità di coinvolgimento dei comitati, delle associazioni e di chi ne fa richiesta nonché verrà affrontata la questione “aperta” della ufficializzazione della chiusura del III Lotto della Discarica Martucci da parte della Provincia. Si è già discusso, invece, delle modalità più opportune per definire il profilo dei tecnici che si occuperanno di seguire i lavori necessari ad affrontare le questioni ambientali e giuridiche in questo procedimento per conto dei comuni di Conversano e Mola.
Speriamo vivamente che anche il Comune di Polignano partecipi a queste commissioni, dato che essendo il nostro un paese a valle della discarica, molto probabilmente subiamo danni ambientali molto rilevanti. Si pensi solamente all'inquinamento delle falde acquifere, le stesse che utilizziamo per irrigare i nostri raccolti, la frutta e la verdura che mangiamo tutti noi. Un'Amministrazione che abbia a cuore la salute dei cittadini, non può restare silente!


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10 dicembre 2012


Lettera aperta al Sindaco di Polignano a Mare



Preg.mo Sig. Sindaco,

la memoria storica dei cittadini della comunità di Polignano, fa fatica a menzionare per i loro meriti le Amministrazioni che si sono succedute dal dopoguerra ad oggi. Forse non ce ne sono state o forse sono nell'oblio perché non degne di memoria.
Diceva il Foscolo nel carme “Dei Sepolcri” che un uomo può sopravvivere a se stesso soltanto nella memoria dei posteri, avendo compiuto azioni degne di essere ricordate.
Ci perdoni la citazione letteraria, ma a noi piacerebbe che un Sindaco venisse ricordato dai suoi cittadini non per l'ordinaria amministrazione pur importante, ma per qualche gesto coraggioso che lo elevi al di sopra delle beghe politiche quotidiane.
Ci piacerebbe che Lei prendesse una posizione coraggiosa e determinata, coinvolgendo l'intera Giunta e l'intero Consiglio Comunale, sulla storia indecente della discarica Martucci in Conversano.
Una scintilla di coraggio viene dall'inchiesta esemplare de “La Voce del Paese”, i cui contenuti qualora risultassero veritieri, sarebbero davvero sconvolgenti.
Lei non deve restare nell'immaginario collettivo come “quello che ha fatto finta di niente” nei confronti di un problema di gravità estrema che riguarda anche la cittadinanza di Polignano.
Intanto approviamo l'iniziativa del Consigliere Lucia Brescia che ha richiesto ufficialmente un Consiglio straordinario monotematico.
La invitiamo ad approfondire ed eventualmente condividere i punti contenuti nel comunicato di “Riprendiamoci il Futuro” (presentati Giovedì 22 Novembre al convegno “Traffico di rifiuti a Conversano – Basta tacere”) ed a partecipare alla riunione della commissione intercomunale dei comuni di Conversano e Mola che si terrà il 5 dicembre 2012 alle ore 17:00 presso il Comune di Mola di Bari per analizzare i punti del comunicato prodotto dal comitato “Riprendiamoci il Futuro”.

P.S. Le alleghiamo l'intera documentazione prodotta dal convegno suddetto.


Polignano a Mare, 04.12.2012


MoVimento 5 Stelle Polignano
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30 novembre 2012


Finito lo spreco... ma anche l'acqua!



Gent.ma Redazione Fax,

vogliamo ringraziarVi perché in seguito alla pubblicazione sul vostro giornale (n. 44 del 10/11/2012) della nostra denuncia relativa allo spreco di acqua della fontana del Lungomare Cristoforo Colombo (circa € 2.300 all'anno), siamo riusciti ad ottenere, come popolazione polignanese, un mezzo successo: finalmente l'acqua non viene più sprecata.
Ebbene sì, il Comune è intervenuto e sapete cosa ha fatto? Ha deciso di mettere in atto la soluzione più semplice e cioè quella di chiudere completamente la fontana.
È per questo che parliamo di mezzo successo, adesso “moriremo di sete” ma non sprecheremo più 1 centesimo. Sappiamo già che ci diranno che non ci va bene mai niente, ma non ci accontentiamo di stare tra il pessimo e il mediocre, dalla nostra Amministrazione vogliamo il massimo.
Noi speriamo che questa sia una soluzione provvisoria e che quanto prima venga installato un rubinetto o un pedale affinché tutti i cittadini possano usufruire liberamente di quell'acqua.


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27 novembre 2012


Discarica Martucci, quando il giornalista fa il suo mestiere



Il MoVimento 5 Stelle ha sempre avuto a cuore i temi dell'ambiente e della salute dei cittadini. Prendiamo atto, dunque, della scelta coraggiosa dei giornalisti de “La Voce del Paese” nel denunciare la sconvolgente storia della discarica Martucci.
Se, come sembra, la discarica è stata gestita nella maniera descritta dall'inchiesta, il rischio di un aumento di malattie gravi nella popolazione dei territori circostanti potrebbe essere abbastanza realistico.
Auspichiamo che la Magistratura e le Istituzioni coinvolte intervengano in maniera decisa nei confronti dei responsabili di quello che si configura un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini.
La storia dei rifiuti, a livello locale ed anche a livello nazionale, è una brutta storia fatta di tecnologie inadeguate, corruzione, contiguità con le mafie, mala politica, traffici illeciti. Tutto ciò dimostra che qualunque soluzione, in una nazione come la nostra in cui domina la corruzione a tutti i livelli, diventa quasi impraticabile. Soltanto uno scatto di orgoglio della politica e dell'intera collettività può risolvere il problema alle radici: ridurre al massimo il conferimento di rifiuti in discarica praticando la riduzione a monte dei rifiuti, il riuso ed il riciclo. Andare, insomma, verso quella che viene definita la “Strategia Rifiuti Zero”. È l'unico modo per tagliare le gambe a chi volesse fare dei rifiuti un business illegale.
Facciamo un appello a tutti i Comuni, alle Associazioni, ai Cittadini per formare un fronte unico che abbia la forza di condizionare le scelte delle Istituzioni e della politica a tutti i livelli.
Ricordiamo, peraltro, che l'Assessore Regionale Nicastro in campagna elettorale si era espresso contro gli inceneritori ed a favore della Strategia Rifiuti Zero (già praticata in centinaia di Comuni Italiani), salvo poi rinnegarla definendola addirittura come qualcosa di esoterico, di buddista (http://youtu.be/9VRyRB7Mjb8).
Totale mancanza di rispetto verso quei Comuni che già la praticano con risultati ottimi.


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25 novembre 2012


Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

Vi aspettiamo oggi pomeriggio alle 18,30 in p.zza Aldo Moro a Polignano a Mare. 

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22 novembre 2012


Promesse da marinaio


È primavera. Siamo nella piazzetta San Benedetto, in piena campagna elettorale, durante il confronto tra candidati sindaci. Tocca al futuro Sindaco che dichiara: “Bisogna rivedere e ridimensionare l'intera pianta organica del Comune di Polignano, tra i dirigenti ci sono delle prime donne che bisogna ridimensionare“. Domenico Vitto cita nientepopodimeno che Monti ”Negli enti pubblici bisogna ridurre i dirigenti, ogni quattro bisogna prevederne uno” e rincara la dose ”..I dirigenti a Polignano sono tanti, sono tanti, tanti! ...bisogna pensare ai più bisognosi...chi prende di più deve cominciare a ridurre i propri guadagni..

Subito nella mente dei presenti si staglia un pensiero “Farà veramente quello che sta promettendo o tra il dire ed il fare, di mezzo c’è ben altro?!?”.

Ora che la campagna elettorale è terminata da un bel po', la nuova Amministrazione, dopo un periodo di “dovuto” tirocinio, dovrebbe essere operativa ed ecco, invece, cosa straordinariamente combina in tema di gestione della macchina amministrativa. Attraverso due bandi si vogliono assumere un avvocato di supporto all’ufficio di staff per la durata di un anno (€ 25.000) ed un tecnico per l'urbanistica.

Forse siamo in “leggera controtendenza” rispetto alle promesse da campagna elettorale (variante delle promesse da marinaio). Sindaco, non si doveva snellire la pianta organica del Comune?
Assumere altro personale o consulenti esterni che senso ha? La squadra di assessori (e consiglieri con delega) è forse deficitaria di competenze?

I dirigenti, in realtà, ci sono già. Forse sono anche troppi e, come ebbe a dire lo stesso Vitto in campagna elettorale, percepiscono un lauto stipendio per le loro mansioni. A questo punto, a cosa serve affiancare altri “tecnici”? Soprattutto, se si volge per un attimo lo sguardo con un po’ di attenzione al lavoro – a dir poco egregio – svolto dalla Dottoressa Centrone in materia di contenziosi. Un lavoro costato alle casse comunali € 0 (zero!) e che ha portato a casa numerosi successi. Non piacciono questi, successi?

Quello che si dovrebbe fare, piuttosto, è rendere più efficace la macchina amministrativa cercando di ridurre i costi per i cittadini, e non continuare con la “vecchia” politica dello sperpero a danno delle tasche dei contribuenti, dando incarichi a destra e a manca.

Se proprio non è possibile ridurre il numero di dipendenti comunali, per favore Sindaco, almeno non aumentiamoli!


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21 novembre 2012


Il Ministero della Pubblica Amministrazione boccia il sito del nostro Comune


Il Movimento 5 Stelle ritiene che la trasparenza degli atti amministrativi e la partecipazione attiva dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, siano i pilastri su cui si fonda il buon governo. Come già sappiamo, la vecchia Amministrazione mise online il nuovo sito del Comune spendendo ben € 30.000. Più volte abbiamo denunciato che il sito web risulta non essere in linea con i principi dell’open government in termini di trasparenza, partecipazione e attendibilità. Una conferma istituzionale arriva dallo strumento fornito ai cittadini italiani dal Ministero della Pubblica Amministrazione e Semplificazione chiamato “Bussola della Trasparenza dei Siti Web”.

Per il Ministero, il nostro sito comunale soddisfa solamente 6 indicatori su 42 (!). Alcuni di questi indicatori che non sono stati utilizzati sono il segno tangibile dell’inosservanza da parte di questa Amministrazione delle norme relative alla trasparenza e alla partecipazione dei cittadini. La cosa più eclatante è che l'assenza di quegli indicatori è evidenziata non da cittadini impazziti o da folli oppositori politici, bensì da un sistema di monitoraggio e valutazione messo online proprio dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione.

È completamente assente, ad esempio, la pagina dell’URP, e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che non ci risulta che sia attivo un Ufficio di Relazioni con il Pubblico; sono completamente assenti link o pagine relative alla carta dei servizi erogati ed alla qualità di questi servizi; sono completamente assenti i nominativi e i curricula dei dirigenti e dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello europeo, nonché i curricula e le retribuzioni di coloro che rivestono incarichi di indirizzo politico amministrativo ed ancora, le retribuzioni dei dirigenti, con specifica evidenza sulle componenti variabili della retribuzione e delle componenti legate alla valutazione di risultato; sono completamente assenti le pagine relative al Bilancio, richiesto da noi anche in maniera ufficiale senza ricevere alcuna risposta; è completamente assente la sezione relativa al conferimento di incarichi e consulenze; etc.

Comprendiamo che il nuovo sito possa ancora essere in fase di rodaggio, ovvero non è ancora nella sua forma definitiva, ma ciò non toglie che le informazioni mancanti sono numerosissime e di grossa rilevanza ai fini della trasparenza. Gravi sono le responsabilità di un’Amministrazione che mette online un sito non rispettoso delle norme vigenti in tema di trasparenza, particolarmente quando ha un assessore con la delega specifica. Non ci rimane che tentare di difendere il diritto Costituzionale alla trasparenza presso le sedi opportune, ovvero l’Ispettorato per la funzione pubblica.



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19 novembre 2012


Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti a Polignano


Si terrà domenica 25 novembre la “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, promossa nel nostro paese da Polignano R-Evolution con la collaborazione di numerose associazioni e di tutte le scuole. Questa importante iniziativa serve a sensibilizzare tutti verso un maggior rispetto dell'ambiente e verso un minore impatto delle attività dell'uomo sul suo stesso habitat. Si porrà attenzione alle pratiche virtuose nella produzione (imballaggi ecc.) e nella riduzione in genere dei rifiuti. Non si tratta quindi di semplice raccolta differenziata, ma di un lavoro a monte e di accorgimenti che potrebbero addirittura non creare rifiuti.
Fondamentale si rivela il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole, perché è fin da piccoli che si possono acquisire le buone pratiche che rendono l'ambiente più vivibile. I ragazzi sono gli adulti del domani, quindi coinvolgerli sin da ora significa anche educare i loro genitori, nonché preparare “adulti del futuro” più sensibili e consapevoli.
Se l'I.C. Don Bosco metterà in atto per tutta la settimana una serie di iniziative (Laboratori di restauro di vecchi oggetti all'interno della scuola; Scambio dei libri di testo usati; Lavori di manutenzione; Scambio giochi usati; Seconda vita agli oggetti; Sostituzione in mensa delle stoviglie usa e getta con quelle lavabili e riutilizzabili; Utilizzo caraffe per l'acqua potabile al posto delle bottiglie di plastica; Distribuzione di taniche per la raccolta olii esausti di cucina alle famiglie; Raccolta pane al termine della mensa destinato agli animali domestici; Invito al consumo di frutta per la merenda del mattino evitando merende preconfezionate; etc…), l'I.C. Sarnelli realizzerà addobbi natalizi con materiale di scarto prodotto dalla scuola stessa (bottiglie, carta, etc..) e realizzerà accessori di abbigliamento sempre con materiali di scarto (es. dalle cialde del caffè si possono ottenere bellissimi fermagli per capelli).

Le associazioni, coordinate da Polignano R-Evolution, saranno protagoniste in piazza Aldo Moro domenica 25 novembre. Tra le tante iniziative: il “Mercatino del Baratto” con l’associazione L’Ennagono di Polignano; “Canapa mille usi!” dove sarà spiegato ai cittadini come l’utilizzo della canapa in tutti i settori (edile, abbigliamento, agricoltura, alimentazione ecc.) riduce la produzione di rifiuti e il consumo di risorse; “Non buttare gli scarti!” che servirà a mostrare come costruire una compostiera, al fine di ridurre al minimo l'umido (rifiuti organici), con l'aiuto di un esperto del settore. Sempre con l'aiuto di un esperto “Fai rivivere i rifiuti!” che servirà a mostrare come dar nuova vita a vecchi oggetti; “Ritelefona!” con la raccolta dei cellulari non più utilizzati per recuperare pezzi e circuiti. Infine, l'incontro con l’ingegnere ambientale Giuseppe Deleonibus che illustrerà ai cittadini le regole per ridurre i rifiuti.

Come è ovvio in una iniziativa del genere, tutte le azioni saranno svolte con la manualità dei ragazzi e dei presenti evitando macchinari che bruciano combustibili fossili.

Vogliamo raggiungere e sensibilizzare il grande pubblico, in particolare i bambini e i ragazzi che potranno fin da ora capire l'importanza dei temi ambientali. Gli adulti che possono ancora imparare, capiranno che il riutilizzo conviene sia all'ambiente che al portafoglio. Un'altra categoria, determinante per l'economia locale, è quella degli agricoltori che potranno reimparare le pratiche dei loro avi e con il compost trasformare quello che viene considerato un rifiuto in prezioso concime per la terra. Speriamo di accogliervi numerosi!

P.S. Segui l'evento su facebook "Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti a Polignano"


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16 novembre 2012


Lettera aperta al Dott. Magistà

Gent.mo Dott. Magistà,

intanto la ringraziamo per l'ospitalità che il Suo settimanale ci riserva. In merito ai contenuti dell'editoriale pubblicato su Fax del 3 Novembre 2012 n. 43, ci terremmo a fare alcune osservazioni.

Ci rammarica che Lei sia ancora tra i pochi che associano il MoVimento 5 Stelle al concetto di antipolitica. Tenga presente che quando in democrazia una moltitudine di persone – in maniera pacifica e senza esprimere alcun atto di violenza - si esprime verso un certo orientamento, alcune domande bisogna pur farsele.
A nostro parere quando i cittadini si organizzano, anche per protestare in maniera pacifica, svolgono opera benemerita che fa crescere la dialettica tra le parti e di conseguenza la democrazia. Che poi non si tratti di sola protesta lo dimostrano le azioni ed il programma (http://www.beppegrillo.it/movimento/programma/).

Affermare che i cittadini non credono più nella politica e nei partiti perché le loro pratiche li hanno allontanati dalla politica stessa, e nello stesso tempo affermare che opporsi a tale degrado significa fare antipolitica, è una contraddizione in termini. È vero l'esatto contrario, ovvero che molti cittadini volendo partecipare e fare buona politica si oppongono con forza alla deriva in cui si sta precipitando. Di chi è allora la colpa se la politica, in un delirio di autocannibalismo, sta distruggendo se stessa con comportamenti, questi sì, antipolitici?

In una prospettiva da tregenda di un futuro con i 5 Stelle, che alcuni (ormai pochi) paventano, Lei afferma che “la vera rivoluzione consiste nel cambiare i partiti, nel ringiovanirli e nel renderli più rappresentativi [...]”. Campa cavallo...!

In attesa di questo miracolo, i cittadini cosa dovrebbero fare? Aspettare che lor signori facciano delle sedute di autocoscienza o che si autoflagellino in processione stile Vattienti?

Possiamo anche noi fare qualcosa? O non ne abbiamo il diritto?
D'altronde anche Lei afferma nell'editoriale che “Non c'è dubbio che la sua [del M5S] sia una rivoluzione necessaria”. La Storia non è altro che una serie di utopie realizzate, lasciamo quindi che i flussi che scorrono nelle società si esprimano a pieno. Arginare i fiumi spesso significa provocare alluvioni.


Con vera stima La ringraziamo e restiamo sempre disponibili al dialogo.


P.S. Grillo non siederà mai ad alcun tavolo istituzionale né in Italia né in Europa. Di certo, però, le salme presenti ai tavoli si divertirebbero molto di più.


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14 novembre 2012


Se Sorella Acqua ci costa quanto il Wi-Fi per 2 anni


Un tempo a Noci “si era persuasi che bastasse pregare tre volte i Santi Medici per veder scendere acqua dal cielo” come racconta lo storico alberobellese Angelo Martellotta in “La sete in un angolo di Puglia aspettando l’acquedotto”. A Castellana Grotte, invece, lo storico Michele Viterbo ad inizio secolo assistette in prima persona alla “più strana delle processioni”: “la popolazione, senza il consenso del clero locale, aveva preso la statua della Madonna e l’aveva trasportata per le strade del paese, piangendo e riconoscendosi peccatrice, e chiedendo il miracolo della pioggia”.

Un vero dramma quello della siccità, per il quale subito dopo l’Unità d'Italia si cominciò a pensare a una serie di soluzioni, inapplicabili a causa delle cospicue spese, volte a favorire la presenza di acqua in Puglia, come la canalizzazione o lo sbarramento dell’Ofanto.
È con questi presupposti che, fra il 1906 ed il 1916, fu costruito l'Acquedotto Pugliese, ultimato definitivamente nel 1933, coinvolgendo moltissime personalità: dall’Ing. Camillo Rosalba all’Ing. friulano Francesco Zampari, dal deputato Renato Imbriani, che per sostenere in Parlamento la proposta di legge a favore della costruzione dell’Acquedotto si servì di parole significative – «vengo dalla Puglia, assetata di acqua e di giustizia» – a Gioacchino Poli, che paragonò lo sgorgare dell’acqua da un rubinetto di Castel del Monte nel 1915 alla manna che gli ebrei aspettavano nel deserto.

A Polignano, però, le ultime generazioni sembrano averlo dimenticato. Passeggiando sul Lungomare Cristoforo Colombo, infatti, si può notare la presenza una fontane a ciclo continuo che eroga acqua potabile 24/24 ore.
Armati di bottiglia vuota e cronometro, abbiamo verificato l’ammontare di acqua sprecata da questa singola fontanella. I conti sono presto fatti: ben 0,5 litri ogni 20 secondi! Ovvero, un litro e mezzo al minuto! Tradotti in un’ora sono 90 litri; in una giornata ben 2.160 litri.
Parliamo di acqua potabile – quell’oro blu di cui tutti gli studiosi parlano che sarà al centro dei prossimi conflitti internazionali – che, indisturbata e nel disinteresse di chi gestisce la “cosa pubblica”, finisce la sua corsa nella fogna.
Fa specie pensare che l’indifferenza colpisce anche coloro che nel giugno 2011 hanno impegnato tutte le loro forze per creare un “Comitato per il Sì” in vista del referendum sull'acqua bene pubblico.
Per non parlare dello spreco economico che si perpetua nelle casse comunali. Con una sola fontanella, infatti, il Comune di Polignano potrebbe permettersi di ingaggiare un altro giovane come stagista oppure installare il Wi-Fi gratuito in tutto il paese! Con l’acqua che costa 2 euro al mc e un costo della fogna pari ad 1 euro al mc per la depurazione, si ottiene uno spreco di circa 191 euro al mese: 2.328 euro l’anno!
Visto il silenzio immotivato sulla nostra richiesta di aderire alla campagna nazionale Obbedienza Civile (fatta sia alla vecchia che alla nuova Amministrazione), e l’aver deliberatamente ignorato la possibilità di modificare lo Statuto Comunale dichiarando l'acqua bene pubblico, non ci resta che interrogare il Palazzo di Città con una domanda più semplice e banale, così magari da ottenere risposta: ma a voi non interessa proprio nulla dell'acqua?

Noi ci auguriamo che almeno in questa occasione l’attuale Amministrazione dimostri che l'appoggio al Referendum non fu solo di facciata e strumentale al consenso, per cui ci auspichiamo che intervenga nell’immediato per evitare tutto questo spreco. In fondo, è sufficiente solo inserire un pedale o un rubinetto alla fontanella!
In tempi di forte crisi idrica e di forte siccità nel mondo, lo spreco d’acqua risulta eticamente inaccettabile, se non un “reato o addirittura un crimine ambientale”.


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12 novembre 2012


Repetita iuvant: lo compiliamo 'sto modulo?


Il 6 giugno scorso abbiamo suggerito all'Amministrazione, con tanto di proposta protocollata, di effettuare un censimento del patrimonio edilizio aderendo alla campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”. I comitati promotori hanno provveduto in illo tempore ad inviare un questionario ad ogni Comune italiano con il fine, appunto, di censire le abitazioni e strutture produttive già costruiti ma non utilizzati, in modo da scongiurare la realizzazione di piani urbanistici lontani dai bisogni delle comunità locali, che prevedano nuovo consumo di suolo nonostante l’ampia disponibilità edilizia già esistente.

Ad oggi solo 428 comuni hanno risposto, un dato che denota scarsa volontà delle Amministrazioni compresa quella di Polignano. L’importanza di disporre di dati certi, Comune per Comune, ha portato alla decisione di non sospendere la campagna a livello territoriale. Per questo motivo la data di scadenza è stata ulteriormente aggiornata dal 31 ottobre al 31 dicembre 2012.

Dal 2 Gennaio 2012 entrerà in gioco la seconda parte dell’azione prevista dalla campagna nazionale: l’elaborazione di una Proposta di Legge d’Iniziativa Popolare che renda metodo “obbligato” quanto la scheda di censimento prevede per ogni Variante o nuovo Piano Urbanistico (esempio: conoscere l’ammontare di capannoni e abitazioni vuoti, sfitti, non utilizzati o conoscere il rapporto attuale tra superficie comunale e tessuto già urbanizzato, prevedere un coinvolgimento pubblico dei cittadini nella nuova pianificazione …). Per questi motivi la scheda censuaria (che deve essere rigorosamente attendibile) è uno strumento essenziale per restituire ai cittadini un ruolo di co-decisori delle scelte urbanistiche. Ruolo che sappiamo essere a cuore, sempre a parole, alla nostra Amministrazione.

In funzione della salvaguardia del nostro bel paesaggio ed in virtù del nuovo ddl in materia di valorizzazione delle aree agricole, di contenimento del consumo del suolo, e dell’incentivazione al recupero edilizio, rinnoviamo l'invito all'Ass. Abbatepaolo ad attivare con urgenza massima un capillare censimento del patrimonio edilizio del Comune di Polignano e compilare quanto prima il questionario “Salviamo il Paesaggio”.

http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2012/07/censimento-del-cemento-a-che-punto-siamo/

http://www.edilportale.com/news/2012/10/ambiente/consumo-del-suolo-via-libera-delle-regioni-al-ddl-catania_30121_52.html


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8 novembre 2012


Gestione del verde a Polignano

Abbiamo ricevuto segnalazioni da alcuni cittadini che lamentano una gestione scriteriata del verde urbano.


Iniziamo dalle isole di traffico che a Polignano vengono realizzate con metodi scarsamente eco-sostenibili, poiché si utilizzano piante esotiche facilmente attaccabili dai parassiti e che richiedono quindi trattamenti “pesanti” e costosi. Si potrebbero abbattere i costi ed ottenere un risultato molto più valido dal punto di vista estetico ed ambientale. Basterebbe delimitare l'area dell'isola di traffico con un semplice cordolo (e non con delle pietre) e piantare al centro uno o più alberi del nostro territorio (ulivo, quercia, carrubo, etc.).

 

Altro motivo di “smarrimento” per i cittadini che di verde un po' se ne intendono, sono quei metodi “ad capocchiam” con cui si effettuano le potature.
Qualcuno avrà notato che le potature delle palme sono state fatte nel mese di luglio. Niente di più sbagliato! Il punteruolo rosso ha la capacità di sentire i feromoni sprigionati dal taglio e diventa molto attivo con le alte temperature. Ne consegue un intenso e continuo uso di insetticidi tossici ed i trattamenti vengono fatti con potenti e costosissime dosi di sostanze chimiche, inquinando il suolo.
Suddetti insetticidi producono sostanze tossiche volatili che vengono inalate da chiunque si trovi in quell'area (uomini, bambini, animali). Le piante autoctone, invece, non hanno bisogno di trattamenti chimici, sono molto più resistenti e, se permettete, sono anche molto più belle da vedersi.
Delle palme e del punteruolo rosso abbiamo già scritto qualcosa nel post “Le palme, il punteruolo... ed altre amenità


Esempio visibile di una potatura stile Attila è quella effettuata agli eucalipti.
L'immagine allegata parla da sola!! Fino a qualche giorno fa erano dei bellissimi esemplari ora ridotti a monconi che fanno tristezza. Agronomi, tecnici del settore ed esperti potatori asseriscono che quel tipo di potatura, detta capitozzatura è, di solito, un metodo devastante che si pratica solo in casi estremi.
Anzitutto, va detto che la potatura delle piante legnose costituisce una pratica colturale importante e delicata, che richiede particolari competenze, i cui effetti si ripercuotono profondamente sull'habitus della pianta con conseguenze spesso irreversibili.
Esistono diverse tipologie di potatura: di allevamento, di rimonda del secco, di risanamento, di sfoltimento, di contenimento, di ristrutturazione, di mantenimento.
Sulle piante adulte di Eucalipto ornamentale si dovrebbe effettuare principalmente la potatura di mantenimento, a fine inverno-inizio primavera oppure in tarda estate-inizio autunno, per mantenere una forma sana e duratura, eliminando i rami incrociati o disordinati
” ha dichiarato un agronomo da noi interpellato.
È ovvio che un parere specifico, richiede l’analisi di tutti gli elementi del caso concreto.
A proposito, la legna ottenuta dalla potatura dove va a finire?
Da un'Amministrazione con due agronomi al suo interno ci si aspetterebbe maggiore attenzione su temi di loro competenza.

P.S. Di seguito riportiamo il parere tecnico rilasciato dall'agronomo Dott. Manuel Roppo, sulle corrette tecniche di potatura degli esemplari di Eucalipto a scopo ornamentale



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7 novembre 2012


Una scogliera di rifiuti



Dalle balconate a mare del nostro bel centro storico dovremmo ammirare il panorama stupendo, non i rifiuti o la ruggine delle ringhiere.
Lo spettacolo è desolante: il faro di una balconata si è staccato (per incuria o vandalismo) e giace riverso sulla roccia insieme a bottiglie, fazzoletti, ciabatte ed ogni altro tipo di rifiuti (vedi foto).
La raccolta differenziata nel centro storico è gestita molto male, ci arrivano infatti segnalazioni di mancata consegna delle buste e di mancato ritiro del vetro, rendendo vani gli sforzi di residenti ed esercenti. L’organico prodotto in gran quantità dai numerosi locali potrebbe avere un fine migliore, come quello del compostaggio. C’è poi chi non ricicla affatto, ammucchiando tutto in bustoni neri a fine serata. Oltre alla manutenzione generale che risulta molto carente, c'è bisogno di controlli regolari ed efficaci che prevedano anche sanzioni. In realtà le responsabilità maggiori ricadono sull'Amministrazione che non riesce a gestire in maniera decente la problematica rifiuti in un paese di soli 17.000 abitanti.
Il nostro centro storico non doveva essere “la bomboniera”, “il biglietto da visita”, “la Perla dell'Adriatico”? Vaneggiamenti da campagna elettorale!!!



Le nostre contrade sembrano essere un argomento tabù per chiunque si trovi ad amministrare Polignano. Sempre più a dir poco adirati sono i cittadini che vivono in campagna e non sanno dove lasciare i loro rifiuti: un unico bidone per venti famiglie ci sembra davvero insufficiente. C’è chi è costretto a fare chilometri in macchina per liberarsi dell'immondizia. Praticare la differenziata, inoltre, diventa un'impresa.
Non è tutto, nelle nostre campagne ci sono piccole e grande discariche abusive. Senza andar troppo lontano dal centro, ad appena 1Km circa da Polignano, sulla provinciale per Castellana (contr. Serre) c’è un unico bidone stracolmo e tutto intorno rifiuti sparsi: buste piene di calcinacci, bottiglie, taniche con scritte allarmanti come “corrosivo”, rami potati, stoffe, tegole, tettoie di materiale non meglio identificato, polistirolo, di tutto di più. Simili segnalazioni le raccogliamo anche da chi abita in contr. Casello Cavuzzi, Monte Grottone, Chiesa Nuova.
Tentando di dar voce a questi cittadini, che peraltro hanno già segnalato a chi di dovere i loro disagi, senza ottenere alcun risultato, chiediamo all’Amministrazione di vigilare, di monitorare e di provvedere a qualsiasi forma di inefficienza.


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6 novembre 2012


Caro, vecchio manuale Cencelli


"In ogni campo dell’amministrazione e, più in generale, della vita cittadina l’azione dell’amministrazione sarà improntata nel far rispettare a tutti le regole, senza corsie preferenziali o agevolazioni di favore: tutti, cittadini e imprese, saranno uguali nella vita cittadina." (trascrizione letterale dal programma della coalizione di centrosinistra).
Ennesima occasione perduta per rispettare anche in minima parte il programma elettorale!
L'ultimo Consiglio Comunale si è occupato delle nomine dei tre revisori dei conti, due votati dalla maggioranza e uno concesso, per logica di spartizione, alla minoranza. Tutto legale, ma, il D.M. del Ministero dell'Interno del febbraio scorso stabiliva che i revisori dei conti avrebbero dovuto essere sorteggiati da un elenco regionale compilato dal Min. Interno Finanza Locale. Tale elenco alla data delle nomine non era ancora pronto, quindi, da questo punto di vista, ripetiamo, è tutto legale.
Quello che noi vogliamo sottolineare è che ancora una volta viene aggirato lo spirito di una legge, concepita per evitare nomine di amici degli amici e spreco di risorse. Il sorteggio, in questo caso, è un'ottima scelta.
Avendo l'Amministrazione un elenco disponibile di 20 revisori dei conti, provenienti da un bando fatto ad hoc, avrebbe potuto sorteggiarne tre, rispettando così gli obiettivi del D.M. e allontanando qualsiasi sospetto di favoritismi.
Goffo il tentativo della minoranza di contestare la procedura, salvo poi accettare la proposta di spartizione. Siamo ancora in pieno manuale Cencelli!


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5 novembre 2012


Evento: Incontro con David Borrelli

"Tra pochi mesi scade il mio mandato, non vedo l'ora di smettere e di tornare al mio lavoro da tranquillo cittadino, consapevole nel mio piccolo di aver cercato di fare il meglio per la mia città".
David Borrelli è un attivista del MoVimento 5 Stelle dal 2005, è diventato consigliere comunale nel 2008 e si è ritrovato da solo nel Consiglio Comunale di Treviso.
Il suo ruolo da opposizione dell'opposizione non era semplice, ma, grazie all'aiuto dei "cittadini con l'elmetto" del MoVimento, è riuscito a portare in Consiglio Comunale diversi progetti, "tutti approvati all'unanimità", dalla Strategia Rifiuti Zero all'efficientamento energetico degli edifici pubblici, passando per la conversione a metano del parco mezzi del Comune di Treviso.

Incontro con David Borrelli - Polignano a Mare
Incontro con David Borrelli - Bari


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2 novembre 2012


Aggiornamenti sul ridimensionamento Ospedale San Giacomo di Monopoli


Dopo l'incontro di ieri (31 Ottobre) tra Vendola, Giunta Regionale e il Sindaco di Monopoli Romani, le dichiarazioni da ogni parte parevano soddisfatte e soddisfacenti. Tutto a posto. Tornano i posti letto di pediatria e potenziata la cardiologia. Ancora qualche "piccola" bugia.
Basta controllare le ultime delibere ASL, con quella di ieri 31 Ottobre (la n. 1849), sono stati ripristinati solo i 10 posti di pediatria e ricancellata la neonatologia, in questo caso tutto come prima. La cardiologia, invece, dovrà chiudere il reparto di UTIC perdendo i relativi 8 posti letto e gran parte del personale (da 17 a 9 medici, da 27 a 19 infermieri) proprio come da riordino ospedaliero deliberato precedentemente dalla regione. Tant'è che l'UTIC è chiusa dal 23 Ottobre. Quindi, in cosa viene potenziata questa cardiologia?!
A voler essere precisi nella delibera di ieri viene confermato il declassamento dell’intero dipartimento di emergenza (comprendente cardiologia, rianimazione, anestesia, pronto soccorso) a dipartimento di primo livello (significa di fatto meno servizi), mentre quelli di secondo livello sono tutti su Bari. È ancora possibile affermare che l’assistenza sanitaria sarà la stessa di qualche mese fa?
I (mis)fatti della cardiologia erano già presenti nella delibera del 29 Ottobre (la n.1843) insieme alla cancellazione di pediatria, sempre come da riordino ospedaliero deliberato precedentemente dalla regione, per cui le dichiarazioni rilasciate nella stessa data dal Sindaco Vitto, Attolini (Ass. Regionale alla Sanità) e Risimini (PD Monopoli) che sostenevano la non chiusura dei reparti e il mantenimento degli stessi servizi sono doppiamente false. Adesso si vantano di aver salvato la pediatria anche grazie ad una delibera di giunta, ci viene da ridere! Pediatria che, ripetiamo, è stata ripristinata solo il 31 Ottobre cioè dopo l’incontro con Vendola. I nostri politici continuano a fare disinformazione e false rassicurazioni.
Resta ancora da chiarire la storia del declassamento dell'intero ospedale da struttura complessa a struttura semplice, cioè senza dirigenza sanitaria.


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1 novembre 2012


Ospedale San Giacomo tra bugie e false vittorie


In questi giorni l’occupazione dell’Ospedale San Giacomo di Monopoli da parte del Consiglio Comunale monopolitano ha portato alla luce la gravità dei tagli sui reparti di pediatria e cardiologia. Al di là delle giuste polemiche riguardanti il ritardo con cui gli amministratori hanno intrapreso questa iniziativa, ci sentiamo di chiarire alcuni punti importanti per amore della verità e della libera informazione. Solidarizziamo con i dipendenti dell’Ospedale. Cominciamo dalle dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Ettore Attolini, il quale mente sapendo di mentire quando afferma che a Monopoli i servizi dell'Ospedale San Giacomo sono garantiti e che nulla cambierà.

Punto primo: il reparto di cardiologia era composto da 8 posti di Utic (Unità di terapia intensiva coronarica) e da 12 posti di cardiologia; gli 8 posti di Utic sono stati soppressi. Non è ancora chiaro in che cosa consista questa fantomatica "area critica" introdotta dalla Regione né quanti posti dei 12 saranno ad essa dedicati.

Punto secondo: le nuove piante organiche vedono i medici passare da 17 a 8; gli infermieri ridursi da 27 ad appena 14, con la promessa (non ancora confermata) che i medici saranno 10 e gli infermieri 19. A conti fatti, credete davvero che i servizi saranno gli stessi con meno personale e meno posti letto?

Altre bugie e ombre riguardano la pediatria che verrebbe azzerata, secondo il riordino, in cambio di 6 posti di neonatologia. Una pediatria effettivamente chiusa da metà ottobre. A quanto pare nella stessa data il direttore sanitario di Monopoli ha firmato un documento in cui i vecchi 10 posti letto sarebbero stati ripristinati ma di fatto non ha alcun potere decisionale senza delibera regionale. Una falsa vittoria, dunque. Azzardiamo l'ipotesi che in realtà quei 10 posti letto siano 6 di neonatologia (già previsti dal riordino) e 4 di pediatria, concessi in extremis dalla Regione. Come vedete la realtà è ben diversa dalle interpretazioni dei furbacchioni.

Nel tardivo comunicato di Vendola (ci ha messo ben 3 giorni a rispondere alla protesta di Monopoli!) si sottolinea che “per dare massima assistenza agli infartuati è necessario avere un reparto di emodinamica che il San Giacomo non ha”. Verissimo, ma, come il dott. Boscia (ex primario della cardiologia di Monopoli) ha asserito durante il dibattito di Domenica mattina presso l’Ospedale San Giacomo, l’UTIC a Monopoli è aperta dall’aprile 2003 e l’ex primario stesso si è battuto per anni per avere l’emodinamica, cercando dialogo più volte e invano anche con l’attuale Amministrazione Regionale. È stata la stessa Regione a deliberare in giugno la chiusura delle Utic senza emodinamica.

A Vendola e alla sua Giunta vorremo far notare anche che reparti di emodinamica sul territorio non ce ne sono affatto! Esistono 8 emodinamiche tutte su Bari, di cui 3 private che fanno l’80% delle coronarografie. Ergo, è stato incentivato il privato a discapito del pubblico. Se ci mettiamo anche il fatto che d’estate la popolazione della Puglia aumenta notevolmente con l’afflusso di migliaia di turisti, sarebbe impensabile garantire un’adeguata assistenza medica smembrando la sanità sul territorio. Se la Regione ha intenzione di chiudere gli ospedali del nostro circondario e rimpiazzarli con uno nuovo più grande e più efficiente, ben venga, ma intanto non può assolutamente permettersi di azzerare i servizi. Non raccontateci la bufala di costruire un ospedale nel giro di 2 o 5 anni, non possiamo certo affidarci alle promesse di una giunta regionale con un mandato in scadenza.

Fa specie notare come Vendola, dopo aver vinto il confronto con Fitto proprio sul tema “Sanità”, stia adottando la medesima tecnica per la riorganizzazione ospedaliera. Non si comprende quale sia il cambio di rotta sulla sanità pugliese.

Mentre scriviamo, le notizie e le ritrattazioni dei politici sono in continuo divenire, così come quelle degli amministratori polignanesi che, pur invitati al pubblico dibattito di domenica mattina, hanno deciso di non partecipare. Una posizione in netto contrasto con le dichiarazioni dell’Assessore Simone rilasciate sabato mattina, quando dichiarava di essere solidale con la protesta promettendo una raccolta firme anche a Polignano.
Segnaliamo, inoltre, una delibera di giunta (perché non di Consiglio Comunale?) del 19 giugno scorso in cui si esprime “viva preoccupazione e contrarietà ai tagli operati all'ospedale San Giacomo”, delibera a cui inspiegabilmente (?) era assente l’assessore SEL Mazzone. Un metodo che è uno schiaffo alla trasparenza e che sembra non voler fare sgarbi alla Regione “amica”, infischiandosene dei cittadini e delle fasce più deboli e bisognose.  

Il Sindaco Vitto ha deluso le aspettative di molti avendo poi definitivamente preso le distanze dalla protesta di Monopoli e mentendo indirettamente perché si è affidato alle parole di Attolini senza preoccuparsi di verificare sul campo. Noi abbiamo cercato di capirci qualcosa prima di scrivere questo comunicato.


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29 ottobre 2012


Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti a Polignano


C’è tempo sino al 31 ottobre per presentare la propria iscrizione e cercheremo di coinvolgere più soggetti possibili presenti sul nostro territorio, dalle associazioni, alle scuole, all’Amministrazione.
Il Movimento5Stelle di Polignano parteciperà alla quarta edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che si terrà dal 17 al 25 novembre 2012.
Promossa dal Ministero dell’Ambiente, Federambiente, Rifiuti 21 Network, Provincia di Torino, Provincia di Roma, Legambiente, AICA, E.R.I.C.A. Soc. Coop., Eco dalle Città, la “Settimana” è nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le Istituzioni, gli stakeholder e tutti i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea, che gli Stati membri devono perseguire, anche alla luce dalle recenti disposizioni normative (direttiva quadro sui rifiuti, 2008/98/CE).
Obiettivo del Comitato italiano è stimolare quanti più soggetti possibile - Enti e Istituzioni nazionali e locali, Autorità territoriali e Pubbliche Amministrazioni, Associazioni e Organizzazioni no profit, Scuole e Università, Aziende e Imprese, Associazioni di categoria, ecc. (i cosiddetti “Project Developer”), a mettere in piedi iniziative ed azioni volte alla riduzione dei rifiuti, a livello nazionale e locale, nei giorni dal 17 al 25 novembre 2012. La “Settimana” si svolge, inoltre, grazie al sostegno del CONAI come main sponsor e del CIC (Consorzio Italiano Compostatori).
A Polignano stiamo cercando di attirare l’interesse delle scuole e dei ragazzi, perché è fondamentale partire dai più piccoli per educare davvero ad un giusto consumo e ad una più funzionale e corretta raccolta e differenziazione dei rifiuti. Cerchiamo, inoltre, l’appoggio di tutte le associazioni che si sentono vicine a questo tema e che vogliano contribuire alla buona riuscita di questa iniziativa di tipo educativo. Non può mancare l’avallo di questa Amministrazione che già in campagna elettorale si è fatta promotrice della raccolta differenziata, sperando che, finalmente, alle parole seguano i fatti.
Novità di questa edizione, infine, è l’istituzione del Premio Nazionale Italiano per premiare le azioni più virtuose di ogni categoria che dimostreranno di aver raggiunto gli obiettivi della “Settimana” in visibilità e aspetti comunicazionali; originalità ed esemplarità; qualità del contenuto e concentrazione sulla prevenzione dei rifiuti; riproducibilità dell’azione e follow-up in termini di impatto a lungo termine.


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26 ottobre 2012


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese"


1) Il caso Pedone tiene ancora banco. Al di là della vicenda legale, vi è un problema di tutela e fruibilità della costa. Secondo lei è normale che una grotta (Rondinelle) possa un giorno diventare di proprietà privata?
Al di là degli aspetti legali di cui non mi occupo vi è indubbiamente un problema di tutela e gestione della costa, ma è un problema generale che riguarda tutto il nostro litorale, poco fruibile, e non solo il caso specifico della Grotta delle Rondinelle o della Grotta Ardito.

2) Ha in mente idee e progetti per aprire Grotta Rondinelle (e altre grotte) al pubblico? Cosa si potrebbe fare nel frattempo?
Per riaprire le grotte al pubblico bisognerebbe anzitutto, e laddove ce ne fosse bisogno, metterle in sicurezza con interventi il meno invasi possibili e che tengano conto seriamente degli aspetti ecologici e paesaggistici, e questo sarebbe un discorso da generalizzare all’intera costa, soprattutto quella urbanizzata. In una fase successiva si potrebbe pensare di approntare passerelle, pontili galleggianti o altre soluzioni, sempre seguendo le dovute precauzioni in materia ambientale, e aumentare cosi la fruibilità della costa. Ancora, si potrebbero istruire delle guide per percorsi naturalistici: penso non solo al litorale e alle grotte marine, ma anche alle lame, alle grotte dell’entroterra e alla nostra campagna. Abbiamo la fortuna di avere un territorio ricco dal punto di vista naturalistico, geologico, paesaggistico che deve essere opportunamente pubblicizzato, magari rivolgendosi ai non pochi appassionati escursionisti: basta fare una ricerca in rete per rendersi conto di quanti siti e blog si occupano di turismo geologico e naturalistico in generale (esistono anche vere e proprie discipline scientifiche specifiche, come la Geomorfologia turistica e la Geomorfologia culturale). Un paio di settimane fa si è concluso a Bari il 7° Simposio Internazionale sul patrimonio Geologico, la sua protezione e condivisione, organizzato dalla SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) con tanto di mostra fotografica; diverse delle tavole esposte riguardavano appunto Polignano e mi chiedevo: se qualche studioso o appassionato (la stragrande maggioranza stranieri) che vi ha partecipato avesse voluto visitare Polignano come avrebbe fatto? Sarebbe arrivato nel nostro paese…e poi? Abbandonato o quasi! Penso che stiamo perdendo tempo non sfruttando in questo modo le nostre risorse naturali, che hanno anche il vantaggio di esserci tutto l’anno…non solo d’estate.

3) Quali sono i pericoli che si corrono modificando l'aspetto tipico ambientale e paesaggistico di un tratto di costa?
Modificando l’aspetto paesaggistico si deturpa quel bene, appunto il paesaggio, che si vorrebbe sfruttare, e questo è il rischio che si corre nel trasformare un bene naturale in bene economico, si perde di vista il fatto che è irripetibile. Diverso è il discordo quando si modifica l’assetto della costa, lì i pericoli ci potrebbero essere e riguardare seriamente l’incolumità dell’ecosistema e dell’uomo.

4) Lei conosce Grotta Rondinelle? Cosa si stanno perdendo i polignanesi?
Conosco bene la Grotta delle Rondinelle ed è certamente tra le grotte più ammirate. Geologicamente parlando, inoltre, è anche molto interessante: la sua genesi, legata ai movimenti tettonici che interessavano la nostra regione, risulta strettamente connessa anche al fenomeno carsico e all’incessante azione del mare (come testimoniato dalla spiaggetta di ciottoli levigati), in una sinergia di forze che ci ha regalato una delle grotte più suggestive del nostro litorale. In aggiunta a ciò va detto che all’interno della Grotta a inizio anni ’70 fu fatta un’importante scoperta di un nuovo minerale, chiamato Francoanellite in onore allo scopritore delle Grotte di Castellana, minerale riconosciuto a livello scientifico internazione nel 1974 dalla Commission of New Minerals and Minerals Names. Ai più questo potrebbe non interessare, ma, ritornando al discorso precedente, c’è chi organizza viaggi con questi scopi!

5) L'amministrazione ha ingaggiato avvocati e "007" per risolvere casi come questi. Ma dove sono i geologi? Che ruolo hanno nelle scelte amministrative?
Il ruolo dei geologi nelle scelte amministrative dovrebbe essere la base sulla quale poi approntare le decisioni in materia ambientale, di gestione del territorio e pianificazione, soprattutto in termini di pericoli e risorse naturali di un territorio. Fermo restando che non è l’unica figura professionale che dovrebbe operare in certi ambiti, non è tanto meno l’unica figura professionale che spesso latita (penso agli agronomi, ai forestali, ai biologi, agli archeologi). Nel caso specifico dei geologi, dovremmo essere considerati come dei medici del territorio, che sanno valutare le condizioni di salute e approntare le cure del caso o meglio ancora cercare di prevenire i possibili danni. Purtroppo quella del geologo è ancora vista come una figura enigmatica della quale non si sa bene quale sia lo scopo dell’esistenza…fino alla prossima alluvione o al prossimo crollo (un po’ come avviene a livello nazionale nei giorni successivi ai terremoti).



6) Stando alle promesse, a breve dovrebbe partire l'iter per il piano della costa. Come andrebbe gestita, dai privati, la nostra costa? Come unire la voglia di profitto alla tutela della costa?
Non esiste a mio modo di vedere un modo privato o pubblico di gestire la costa; esiste solo un modo ed è quello della tutela, sempre e comunque, della fruibilità che deve essere garantita e del rispetto delle dinamiche ambientali (e dei pericoli). Detto diversamente, per gestire questo bene non si dovrebbero seguire solo la normativa, ma anche, e soprattutto, si dovrebbero usare il buon senso e le conoscenze di chi opera in certi settori e ambiti. La voglia di profitto del privato e la tutela della costa si possono tranquillamente unire, basta che il privato di turno accetti il bene naturale cosi com’è, con i suoi pregi e i suoi difetti e non tenti esclusivamente di assoggettarlo al proprio volere, ovvero, non si deve considerare solo il ritorno economico e giustificare tutto, qualsiasi cosa, con un “tanto porta lavoro” (frase cara a molti).

7) Dalle nostre colonne ha più volte lanciato il pericolo crolli. Parole rimaste inascoltate. Vuole ribadire i pericoli e gli interventi urgenti da fare?
C’è veramente poco o niente altro da dire oltre a quello che diverse volte ho già detto da queste colonne: il pericolo di crollo esiste su quasi tutto il litorale di Polignano e il rischio maggiore riguarda certamente la falesia del Centro Storico. Il problema non risiede nell’azione del mare ma riguarda essenzialmente l’ammasso roccioso, in altri termini, si dovrebbe operare dapprima sulla costa e poi, eventualmente con i frangiflutti (ma sono scettico sulla loro fattibilità economica) o meglio ancora con interventi mirati e di piccola entità sulle cavità carsiche. Il problema dei crolli è che non sono prevedibili, ma, se di fortuna si può parlare, abbiamo la fortuna di osservare situazioni di incipiente instabilità, quindi, non si potrà dire di essere stati colti di sorpresa. Di certo sappiamo che si deve intervenire e prima lo si fa meglio è!

Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 18 ottobre 2012, rilasciata dall'attivista Vito Pellegrini.
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