1 novembre 2012


Ospedale San Giacomo tra bugie e false vittorie


In questi giorni l’occupazione dell’Ospedale San Giacomo di Monopoli da parte del Consiglio Comunale monopolitano ha portato alla luce la gravità dei tagli sui reparti di pediatria e cardiologia. Al di là delle giuste polemiche riguardanti il ritardo con cui gli amministratori hanno intrapreso questa iniziativa, ci sentiamo di chiarire alcuni punti importanti per amore della verità e della libera informazione. Solidarizziamo con i dipendenti dell’Ospedale. Cominciamo dalle dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità della Regione Puglia, Ettore Attolini, il quale mente sapendo di mentire quando afferma che a Monopoli i servizi dell'Ospedale San Giacomo sono garantiti e che nulla cambierà.

Punto primo: il reparto di cardiologia era composto da 8 posti di Utic (Unità di terapia intensiva coronarica) e da 12 posti di cardiologia; gli 8 posti di Utic sono stati soppressi. Non è ancora chiaro in che cosa consista questa fantomatica "area critica" introdotta dalla Regione né quanti posti dei 12 saranno ad essa dedicati.

Punto secondo: le nuove piante organiche vedono i medici passare da 17 a 8; gli infermieri ridursi da 27 ad appena 14, con la promessa (non ancora confermata) che i medici saranno 10 e gli infermieri 19. A conti fatti, credete davvero che i servizi saranno gli stessi con meno personale e meno posti letto?

Altre bugie e ombre riguardano la pediatria che verrebbe azzerata, secondo il riordino, in cambio di 6 posti di neonatologia. Una pediatria effettivamente chiusa da metà ottobre. A quanto pare nella stessa data il direttore sanitario di Monopoli ha firmato un documento in cui i vecchi 10 posti letto sarebbero stati ripristinati ma di fatto non ha alcun potere decisionale senza delibera regionale. Una falsa vittoria, dunque. Azzardiamo l'ipotesi che in realtà quei 10 posti letto siano 6 di neonatologia (già previsti dal riordino) e 4 di pediatria, concessi in extremis dalla Regione. Come vedete la realtà è ben diversa dalle interpretazioni dei furbacchioni.

Nel tardivo comunicato di Vendola (ci ha messo ben 3 giorni a rispondere alla protesta di Monopoli!) si sottolinea che “per dare massima assistenza agli infartuati è necessario avere un reparto di emodinamica che il San Giacomo non ha”. Verissimo, ma, come il dott. Boscia (ex primario della cardiologia di Monopoli) ha asserito durante il dibattito di Domenica mattina presso l’Ospedale San Giacomo, l’UTIC a Monopoli è aperta dall’aprile 2003 e l’ex primario stesso si è battuto per anni per avere l’emodinamica, cercando dialogo più volte e invano anche con l’attuale Amministrazione Regionale. È stata la stessa Regione a deliberare in giugno la chiusura delle Utic senza emodinamica.

A Vendola e alla sua Giunta vorremo far notare anche che reparti di emodinamica sul territorio non ce ne sono affatto! Esistono 8 emodinamiche tutte su Bari, di cui 3 private che fanno l’80% delle coronarografie. Ergo, è stato incentivato il privato a discapito del pubblico. Se ci mettiamo anche il fatto che d’estate la popolazione della Puglia aumenta notevolmente con l’afflusso di migliaia di turisti, sarebbe impensabile garantire un’adeguata assistenza medica smembrando la sanità sul territorio. Se la Regione ha intenzione di chiudere gli ospedali del nostro circondario e rimpiazzarli con uno nuovo più grande e più efficiente, ben venga, ma intanto non può assolutamente permettersi di azzerare i servizi. Non raccontateci la bufala di costruire un ospedale nel giro di 2 o 5 anni, non possiamo certo affidarci alle promesse di una giunta regionale con un mandato in scadenza.

Fa specie notare come Vendola, dopo aver vinto il confronto con Fitto proprio sul tema “Sanità”, stia adottando la medesima tecnica per la riorganizzazione ospedaliera. Non si comprende quale sia il cambio di rotta sulla sanità pugliese.

Mentre scriviamo, le notizie e le ritrattazioni dei politici sono in continuo divenire, così come quelle degli amministratori polignanesi che, pur invitati al pubblico dibattito di domenica mattina, hanno deciso di non partecipare. Una posizione in netto contrasto con le dichiarazioni dell’Assessore Simone rilasciate sabato mattina, quando dichiarava di essere solidale con la protesta promettendo una raccolta firme anche a Polignano.
Segnaliamo, inoltre, una delibera di giunta (perché non di Consiglio Comunale?) del 19 giugno scorso in cui si esprime “viva preoccupazione e contrarietà ai tagli operati all'ospedale San Giacomo”, delibera a cui inspiegabilmente (?) era assente l’assessore SEL Mazzone. Un metodo che è uno schiaffo alla trasparenza e che sembra non voler fare sgarbi alla Regione “amica”, infischiandosene dei cittadini e delle fasce più deboli e bisognose.  

Il Sindaco Vitto ha deluso le aspettative di molti avendo poi definitivamente preso le distanze dalla protesta di Monopoli e mentendo indirettamente perché si è affidato alle parole di Attolini senza preoccuparsi di verificare sul campo. Noi abbiamo cercato di capirci qualcosa prima di scrivere questo comunicato.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."