29 giugno 2016


Con i patentini fitofarmaci per gli agricoltori ecco l'ennesimo pasticcio all'italiana


Il mestiere dell’agricoltore si è modificato, soprattutto nell’ultimo decennio, diventando più complicato e trasformando la figura dell’agricoltore in quella dell’imprenditore agricolo. Questo passaggio ha comportato un maggior carico di responsabilità e di certo una maggiore necessità di formazione professionale. È il caso della formazione introdotta dalla normativa comunitaria sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. La direttiva europea 2009/128/CE, infatti, recepita in Italia dal D.Lgs. n.150/2012 e in seconda battuta dal Piano di azione nazionale (PAN) hanno modificato la modalità di formazione per ottenere il cosiddetto “patentino fitofarmaci” (ovvero l’abilitazione all’acquisto ed uso dei prodotti fitosanitari). Modifiche normative recepite con forte ritardo dalle singole regioni con la Puglia che non si è certo distinta per celerità e chiarezza.
Il problema di ritardi, come spesso avviene, è ricaduto sui lavoratori, in particolare su chi in campagna ci passa tutte le giornate e con grandi sacrifici prova a portare a raccolta le proprie coltivazioni. Questi lavoratori sono stati e sono ancora in attesa di terminare il corso di primo rilascio o rinnovo dell’abilitazione, alcuni da quasi un anno e, nel frattempo, non possono ritirare i prodotti per la difesa delle loro coltivazioni, pena pesanti sanzioni, per loro e per i rivenditori, previste dalla nuova normativa.

FAX - 25.06.2016


Per questo, il M5S si è rapidamente attivato presso l’Osservatorio fitosanitario pugliese e, dopo diverse settimane, è riuscito ad ottenere i dati dei corsi effettuati in Puglia, con resoconto dei relativi esami. L’Osservatorio ha confermato il forte ritardo accumulato nello svolgimento degli esami: solo per citare la categoria degli utilizzatori professionali su 156 corsi organizzati in provincia di Bari, ad oggi solo 80 sono stati chiusi con la prova finale, mentre ben 76 sessioni d’esame devono ancora svolgersi. Non va meglio nelle altre province (il dato di Brindisi è persino mancante) e le sessioni di arretrato, così, arrivano a superare quota 166.

FOGLIE - 06.2016

Una situazione inaccettabile. La lentezza e la farraginosità delle strutture regionali non deve pesare sugli agricoltori. Abbiamo già consegnato una interrogazione in Regione Puglia indirizzata all’Assessore Di Gioia per conoscere i motivi del ritardo, quali modifiche sono in cantiere sulla delibera di Giunta n. 627 del 2015 che stabilisce le modalità di svolgimento dei corsi, proponendo altresì agli uffici competenti di provare a smaltire l’arretrato, senza aggravio di spese per i cittadini, ad esempio spostando il personale ASL competente all’interno delle commissioni esaminatrici che svolgono gli esami anche in orari di ufficio. Manterremo alta l’attenzione sul tema fino a quando non verrà ristabilito un ordine ed una procedura formativa con tempi certi per tutti gli agricoltori.


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28 giugno 2016


L'UE conferma sanzioni alla Russia, gravi danni per export polignanese


Come se non bastassero la crisi e l'invasione di prodotti ortofrutticoli extracomunitari, che stanno mettendo in ginocchio le esportazioni nazionali, regionali e locali, arriva un’altra mazzata dall’Europa. Infatti, il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Ue a Bruxelles) ha stabilito di estendere le sanzioni economiche contro la Russia per altri sei mesi, fino alla fine di gennaio 2017. La decisione arriva solo due giorni dopo che il Premier Renzi, partecipando al Forum internazionale di San Pietroburgo e rivolgendosi direttamente al presidente russo Vladimir Putin aveva dichiarato: "La posizione italiana è molto semplice: le sanzioni non si rinnovano in maniera automatica ma, o c'è un giudizio su quello che sta accadendo, o diventano ordinaria amministrazione".

LA VOCE DEL PAESE - 24.06.2016


Come dimostrato dai dati diffusi nel marzo scorso dal presidente di 'Conoscere Eurasia', Antonio Fallico durante il seminario bilaterale italo-russo, per colpa delle sanzioni internazionali e del conseguente azzeramento delle esportazioni dell'agroalimentare, l'export pugliese verso la Russia ha chiuso il 2015 con un decremento del 30,3% rispetto al 2014, contro una perdita media italiana del 25,2%. Voler continuare con queste sanzioni significa non avere alcun rispetto per gli esportatori pugliesi ed italiani che, com'è ormai palese, stanno subendo il danno maggiore da questa politica suicida.
L’estensione delle sanzioni, che scadono il 31 luglio, deve però ancora essere approvata dal Consiglio dell'Unione Europea e la Francia ha già chiesto un voto parlamentare prima del rinnovo.
Anche il Parlamento italiano deve essere interpellato con una votazione in merito prima del 31 luglio. Se il Governo non lo permetterà, le parole di Renzi al Forum di San Pietroburgo saranno ricordate come la sua ennesima menzogna politica. Il Sindaco Vitto, nonostante le sanzioni stiano danneggiando anche le imprese di famiglia, ad oggi non ha battuto ciglio e non si è mai schierato contro questa politica delle sanzioni, che definirei suicida. Adesso che appartenere al PD non è più così conveniente, auspichiamo che il sindaco Vitto prenda finalmente le distanze dal suo partito che, al Governo del Paese, non sta tutelando i cittadini italiani, permettendo il crollo delle esportazioni a discapito delle piccole e medie imprese, anche polignanesi da oltre due anni oramai.


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27 giugno 2016


Ambulanti: La Regione accoglie proposta M5S


Il Consiglio regionale pugliese approva la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che impegna la Giunta Emiliano ad intervenire presso il Governo Renzi per chiedere di escludere il commercio ambulante dagli effetti devastanti della direttiva Bolkestein, dando così voce agli oltre 20.000 ambulanti pugliesi. Il decreto legislativo numero 59 del 2010, infatti, ha previsto l’assoggettamento alla direttiva europea sulla regolamentazione dei servizi del mercato interno (cosiddetta Bolkestein) anche per i mercatali, che vengono pertanto considerati come concessionari di un servizio pubblico. La diretta conseguenza è che i posteggi per il commercio su aree scoperte verranno messi a gara e inevitabilmente gli storici venditori ambulanti si ritrovano in posizione di svantaggio rispetto alle grandi multinazionali, con il serio rischio che queste possano acquistare tutti gli spazi a disposizione distruggendo il piccolo commercio e creando dei “centri commerciali” ambulanti.
L’Italia è l’unico Stato membro UE che ha inteso applicare tale disciplina al settore del commercio su aree pubbliche. Una scelta che ha determinato l'esposizione dei mercati rionali condotti da imprese familiari alla speculazione delle multinazionali della grande distribuzione, con il rischio di gravi ripercussioni sulla natura, sulla tradizione e sulla qualità del commercio ambulante. Il commercio di prossimità va sostenuto e salvaguardato al fine di tutelare le famiglie occupate in questo settore, il valore delle licenze a suo tempo pagate all’erario pubblico, la ricaduta sociale nei piccoli centri come Polignano e l’importanza dell’indotto collegato. Ci attendiamo che il Sindaco Vitto e l’intera maggioranza di centrosinistra ricordino ad Emiliano di far sentire la propria voce sul Governo di Matteo Renzi, come stabilito dal consiglio regionale pugliese.


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26 giugno 2016


Martucci: le preoccupazioni crescono ma Vitto è assente


La megadiscarica Martucci preoccupa eccome! Dopo alcune avventate dichiarazioni (basterebbe comprendere a chi giovano per trarre le dovute conclusioni), con una analisi pubblicata in esclusiva da Fax Conversano e Mola il prof. Pietro Santamaria ha finalmente reso commestibile per i cittadini del sudest barese il contenuto delle 560 pagine di cui si compone la relazione peritale prodotta per l’incidente probatorio. Per l’autore del libro “L’ultimo chiuda la discarica”, sono “numerosi gli elementi per poter capire l’impatto ambientale determinato da oltre 30 anni di smaltimento rifiuti” in contrada Martucci e “leggere soltanto le conclusioni, come hanno fatto in tanti, non è sufficiente”. Tre gli aspetti su cui il collegio di periti si è concentrato: le caratteristiche chimico-fisiche delle acque di falda, al fine di accertare l’eventuale contaminazione delle stesse determinata dalle attività di discarica; la presenza e le caratteristiche dei rifiuti smaltiti nelle discariche e in altre aree limitrofe non autorizzate; altre criticità come la geomembrana o i gas prodotti dai rifiuti. I periti riferiscono che “si verifica una fuoriuscita di percolato che va ad interagire con le acque sotterranee, sia nei livelli più superficiali sia negli orizzonti acquiferi più profondi” Solo l’elevata portata e la profondità superiore a 120m permettono il non superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione. A certificarlo anche l’analisi isotopica con il trizio, considerato il più efficace tracciante nella individuazione di contaminazioni da percolato. Inoltre, all’esterno delle discariche, in diverse aree, grazie agli scavi realizzati, i periti hanno riscontrato la presenza di rifiuti interrati illegalmente nonché, “anche in posizione molto remota dal confine della Martucci”, sono state localizzate e documentate evidenti fuoriuscite di vapore e di gas caldi. Infine, i periti hanno rilevato che la barriera minerale in argilla realizzata per proteggere le pareti della discarica ha valori di permeabilità superiori a quelle previste dalla legge. Il prof. Santamaria non può che concludere la sua analisi affermando “se tutto questo vi sembra poco…”.

FAX - 25.06.2016

Alla luce di questa analisi puntuale della relazione dei periti sulla megadiscarica di Contrada Martucci a Conversano, che scaccia ogni ulteriore mistificazione della realtà non comprendiamo il silenzio tombale dell’Amministrazione Vitto che non ha mai portato all’attenzione della nostra comunità il reale significato dell’avere a pochi chilometri da noi una ‘bomba ecologica’ di tal fattura, che ha influenza anche sul nostro territorio comunale. Sebbene la sua utilità ha nei fatti lasciato il tempo che trovava, come ammonivamo sin dalla sua istituzione con l’ordine del giorno di consiglio regionale n. 179 del 15.10.2013 l’Amministrazione Vitto ha partecipato ad appena 5 riunioni su 20 totali di cui se ne ha notizia del ‘Comitato per la valutazione dello stato ambientale e il risanamento dell’area vasta in contrada Martucci Conversano’, dimostrando un totale disinteresse per le vicende ad essa legate. Né ci si può nascondere dietro la convenzione firmata solamente a luglio 2014, dopo ben 13 riunioni, in cui viene tutto delegato al Comune di Mola. Nonostante questa, infatti, Conversano ha comunque preso parte agli incontri, mentre dal nostro Comune oltre l’ex Ass. Giovanni Abbatepaolo e la comandante Centrone non si è visto nessuno se non alla prima seduta. Il fallimento della Lombardi Ecologia apre scenari ancor più preoccupanti per il futuro e sul procedimento giudiziario in corso. Sarebbe il caso che il Sindaco Vitto interrompa il suo incredibile ed increscioso silenzio sulla Martucci, sempre che non abbia qualcosa da nascondere.


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23 giugno 2016


Dove sono i box informativi? Vitto chiarisca


Hanno fatto discutere quando sono stati installati, ma ora che sono scomparsi il silenzio dell'Amministrazione Vitto crea più di un imbarazzo in paese. Parliamo della “dipartita” dei famigerati “cubi” o, per meglio definirli, chioschi polifunzionali per informazioni turistiche installati nel luglio del 2013 dalla Giunta di centrosinistra in prossimità della statua di Domenico Modugno e del ponte che collega Largo Ardito con la zona del Museo Pino Pascali. Le realizzazioni, su progetto donato dall'associazione PINOLAB vincitrice di "Principi Attivi 2010", sono costate in totale circa 40 mila euro ai polignanesi.

BLU - 18.06.2016


Da qualche settimana di questi box non vi è traccia ma né il Sindaco né alcun rappresentante politico tra tutti quelli che sbandierava la trasparenza in campagna elettorale si è assunto la responsabilità di informare i cittadini sulle sorti di due loro “beni”. Voci di corridoio parlano di problemi strutturali dei due box, di difetti nel sistema di apertura del pannello frontale, di rischio per i turisti. Nessuno, tuttavia, ha spiegato se, come e con quale spesa.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 26.06.2016


Per questo motivo abbiamo presentato una richiesta formale a Palazzo di Città, in primis al Sindaco titolare della delega al turismo peraltro, per far sì che tutti i cittadini ricevano le necessarie informazioni sulla vicenda, stante la tanto decantata trasparenza. I fatti, tuttavia, dicono che i polignanesi siano ormai disillusi e abbiano compreso di trovarsi dinanzi ad una gestione patronale della cosa pubblica, dove le parole e le promesse che non vengono mantenute sono all’ordine del giorno. In totale continuità, dunque, con il governo nazionale.


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22 giugno 2016


Bando per giovani agricoltori


La Regione Puglia pubblicherà a breve, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, il bando per favorire l’insediamento di giovani agricoltori qualificati e l’adattamento strutturale della loro azienda. I contributi previsti dal bando si presume saranno compresi tra i 40.000 euro ed i 55 mila. I beneficiari del bando saranno tutti i giovani, in età compresa tra i 18 e i 40 anni, che si insediano per la prima volta come capo di azienda agricola e che presentino un piano di miglioramento aziendale con interventi strutturali ammissibili partecipando ad un insieme coordinato di misure: formazione, consulenza, sistemi di qualità alimentari, diversificazione in attività non agricole.


FAX - 25.06.2016

L’azienda deve avere una dimensione economica (Produzione standard) minima di 18.000 euro e massima di 300.000 euro. Non è ammissibile il trasferimento di titolarità di impresa tra coniugi e in caso di subentro il frazionamento dell’azienda preesistente. L’aiuto è concesso sotto forma di premio forfettario la cui erogazione sarà emessa in tre rate.


BLU - 18.06.2016

Invitiamo tutti gli interessati a seguire gli aggiornamenti sul sito istituzionale www.regione.puglia.it e su www.svilupporurale.regione.puglia.it (sezione Bandi), non mancheremo di aggiornare la cittadinanza.

LA VOCE DEL PAESE - 17.06.2016



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21 giugno 2016


Trivelle: crolla la bugia dei posti di lavoro ma Vitto non molla il PD


Renzi lo ripeteva come un mantra per far fallire il referendum sulle trivelle: “Se vince il Sì, a rischio migliaia di posti di lavoro”. Il Governo dipingeva scenari apocalittici, con l’intero comparto degli idrocarburi in ginocchio nell’ipotesi di una vittoria dei No Triv. I sostenitori della consultazione del 17 aprile scorso invece battevano un altro tasto: il settore è in crisi nera di suo e non sarà il referendum a incidere. Chi aveva ragione? Basta dare un’occhiata a quello che sta succedendo a Ravenna per farsi un’idea.
Le trivelle non creano posti di lavoro, anzi li perdono con un’emorragia impressionante. Da inizio anno sono già 600 i posti di lavoro persi. Le tre big, Halliburton, Baker Hughes e Schlumberger hanno già ridotto il personale di oltre il 50% e stanno proseguendo nel percorso di riduzione. A fine mese probabilmente si fermerà pure l’Atwood Beacon, cioè l’ultimo impianto di perforazione che sta operando nella zona. Un record, visto che a Ravenna non era mai accaduto che tutti gli impianti fossero fermi. Renzi quindi ha mentito.

BLU - 18.06.2016


E Vitto, come si porrà adesso che è crollato anche il mito dei posti di lavoro? Quando lanciò l’hashtag #difendiamolabellezza disse che era pronto ad “autosospendersi dal PD nel caso in cui Renzi non avesse cambiato idea sulla questione trivelle”. Adesso che è caduto anche il mito dei posti di lavoro straccerà la tessera del PD o continuerà a prendere in giro i polignanesi?
Intanto, da Palazzo di Città dopo le promesse di Patrocinio comunale, ancora nessuna risposta ai realizzatori del documentario “Petrolio” che attendono invano da tempo il sostegno tanto decantato dal Sindaco Vitto e poi ritirato in un emblematico silenzio. Il Primo Cittadino è stato forse folgorato sulla via di Damasco da un’apparizione renziana che coinciderà con favori nel suo amato PD alle prossime tornate elettorali?!


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Rubrica "Degrado Urbano": Il palo infiocchettato


In pochi sapranno l’esatta ubicazione di via Maggiore Toselli, eppure tutti conosceranno il suo fantastico scorcio sul costone roccioso di Polignano e sull’Adriatico che si staglia sin all’orizzonte. Parliamo della piccola viuzza a chianche che collega il lungomare Largo Ardito alla celeberrima abitazione del prof. Favale. Qui, oltre ad un solo numero civico che si affaccia sul breve tratto del passaggio, ci “abitava” anche un utilissimo bidoncino per i rifiuti, ora scomparso. Una dipartita – come oramai ve ne sono state troppe in paese a riguardo – che, però, per l’occasione è stata persino “festeggiata” con un nastro commemorativo. Essendo il punto strategico, l’utilità di questo bidoncino era elevatissima ma l’Amministrazione Vitto sembra non avere occhi per ripristinare il decoro urbano. In compenso, gli incivili – turisti o concittadini che siano – hanno omaggiato il palo con ben 4 bottigliette in vetro di birra. Quando da Palazzo di Città si metteranno tutti nelle condizioni di comportarsi in maniera pressoché civile?! Mantenendo un minino di decoro nel nostro splendido paesino?!

LA VOCE DEL PAESE - 24.06.2016

Nell’attesa di vedere all’opera la Giunta di centrosinistr(i)a non possiamo che rinnovare l’invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi più di tre anni!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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20 giugno 2016


Scuola Rodari: finanziamenti e lavori bloccati a causa dell'inadempiente Amministrazione


Aveva a disposizione 10 giorni, ne ha impiegati 140. Questa la verità del ritardo sui lavori e sui relativi finanziamenti bloccati alla Scuola Rodari di Polignano. A stabilirlo definitivamente è proprio l’assessore Sebastiano Leo (in quota SEL) in risposta all’interrogazione della consigliera Antonella Laricchia richiesta da noi Attivisti M5S di Polignano R-Evolution.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 01.07.2016


L’avviso pubblico del marzo 2015, a cui il Comune di Polignano ha partecipato dopo il sollecito dei 5 Stelle con la campagna “Muri Maestri”, infatti, prevedeva in caso di ammissione a finanziamento che l’Ente beneficiario fornisse “tempestivamente, a mezzo PEC, tutti gli atti comprovanti le attestazioni dichiarate nella procedura informatizzata, entro e non oltre 10 giorni dalla richiesta da parte dell’Ufficio Regionale, pena la revoca dell’ammissione al finanziamento e la conseguente esclusione dalla graduatoria di merito”. E così, per la “manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e miglioramento sismico del plesso scolastico Scuola Primaria G. Rodari e dell’Infanzia P. Pascali”, la Sezione Scuola Università e Ricerca della Regione Puglia, in data 9 dicembre 2015, ha richiesto tutti gli atti comprovanti ciò che era stato dichiarato in sede di avviso pubblico da Palazzo di Città.

FAX - 11.06.2016


In data 17 dicembre, il Comune “ha trasmesso parte della predetta documentazione richiesta, tra cui la delibera di G.C. n. 200 del 13.09.2013 che approvava il progetto di richiesta del finanziamento di che trattasi e con la quale l’ente si impegnava ad integrare con fondi propri la somma residua non coperta dal contributo statale, pari a euro 167.000, differente dall’importo riportato in domanda, pari ad euro 135.000. Tra la documentazione trasmessa dall’ente – prosegue l’Ass. Leo nella risposta – inoltre non era presente l’Ordinanza di interdizione di accesso all’edificio di chiusura dell’edificio in questione (palestra) datata 17 dicembre 2012, documento necessario ai fini della conferma dei requisiti per l’attribuzione del punteggio. La Sezione Scuola ha più volte sollecitato, per le vie brevi, il Comune di Polignano affinché provvedesse all’invio della precitata ordinanza nonché alla rettifica dell’errore materiale relativo all’importo di cofinanziamento riportato in domanda”.

BLU - 18.06.2016


Non solo l’Amministrazione Vitto, il 6 aprile scorso, si permetteva pure di comunicare la sospensione dei lavori chiedendo alla Regione di accelerare la fase finale dell’iter procedurale della concessione del finanziamento assentito. Ma a Bari rimanevano sempre in attesa della documentazione non fornita dal Comune. Solamente con una nota protocollata il 19 aprile e con una mail del successivo 26, l’Amministrazione ha trasmesso la documentazione mancante ai fini della chiusura della verifica istruttoria e della conseguente sottoscrizione del disciplinare, che è avvenuta in data 28 aprile. Insomma, grazie alle negligenze della Giunta Vitto si sono persi quasi 5 mesi inutilmente ed a pagarne le conseguenze sono state le famiglie polignanesi ed i loro piccoli che hanno subìto i ritardi del finanziamento da 700.000 euro ottenuto dopo nostro sollecito a partecipare all’avviso pubblico regionale. Se questi sono i risultati della classe politica che si autoproclama ‘esperta’, sarebbe meglio che si dedicasse ad altro lasciando finalmente ai cittadini la gestione del Paese.


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#OraToccaANoi


Dopo i ballottaggi, sono 23 (di cui 4 al primo turno) i nuovi sindaci M5S nonché centinaia i nuovi consiglieri comunali eletti in ogni parte d’Italia. In Puglia abbiamo per la prima volta 2 sindaci a 5 Stelle - Raimondo Innamorato a Noicattaro e Vito Parisi a Ginosa – e decine di nuovi consiglieri comunali (Fasano, Brindisi, Adelfia, ecc). Da oggi sempre più cittadini, anche nella nostra regione, avranno l’opportunità di testare l’efficacia di governo del MoVimento, alla faccia di chi continua a bollarci con l’etichetta di “voto di protesta”.
Hanno vinto le idee, che i cittadini cominciano a conoscere sempre meglio, contro le ammucchiate elettorali e le “liste civetta”, trucchi da Prima Repubblica che non incantano più nessuno. Il M5S si è presentato nei comuni in cui correva con candidati incensurati, nessun politico di professione e programmi concreti. Ha vinto l'Italia che si taglia lo stipendio, che non prende rimborsi, che vuole l'abolizione di Equitalia. Molti di questi punti sono già attuati nei comuni a 5 stelle come il reddito di cittadinanza locale, il supporto alle piccole e medie imprese e all’economia circolare, la tariffazione puntuale sui rifiuti. L’abbiamo sempre sostenuto, la rivoluzione culturale auspicata dal Movimento è lenta ma inesorabile, il M5S ha seminato coerenza ed onestà ed adesso comincia a raccogliere i primi frutti.

BLU - 25.06.2016


E sarebbe ora che il PD renda legge le innumerevoli proposte presentate in Parlamento. Ne abbiamo scelte 5, le più importanti ed impellenti per i cittadini: Reddito di Cittadinanza,  l’abolizione di Equitalia, il sostegno alle piccole e medie imprese (una banca pubblica per gli investimenti sulle buone idee degli italiani) e abolizione immediata dell'IRAP, taglio degli stipendi dei parlamentari e una legge anticorruzione (con DASPO per i corrotti). 5 proposte già contenute nel programma con il quale abbiamo vinto le elezioni nel 2013 e in quello presentato ai comuni al voto: questo è ciò di cui l’Italia ha bisogno e che gli italiani vogliono per iniziare a cambiare finalmente le cose.
Il prossimo anno anche i polignanesi avranno la possibilità di cambiare tutto e mandare a casa chi amministra questo Paese da innumerevoli anni. Con coerenza, ci presenteremo con un candidato sindaco scelto in maniera partecipata ed una sola lista con un solo e chiaro simbolo, quello del M5S. Ci auguriamo che i nostri concittadini seguano l’onda di rinnovamento innescatasi nei vicini paesi di Noicattaro e Ginosa: siamo convinti che il passaparola tra la gente sulle buone pratiche dei Sindaci 5 Stelle sarà la miglior garanzia.
Un’altra consultazione, quella referendaria nel Regno Unito, ci ricorda come sia importante chiedere ai cittadini un parere sugli argomenti decisivi per i popoli. Nessun Governo deve aver paura delle espressioni democratiche del proprio popolo, anzi deve considerare il suo volere come il più autorevole dei mandati. Oltremanica hanno scelto di lasciare l’UE nonostante avessero già un piede fuori (non hanno l’euro). Riteniamo, quindi, ancora più importante dare anche agli italiani la possibilità di esprimersi sulla moneta unica tramite referendum e per questo abbiamo già depositato in Parlamento la nostra proposta. Come ci insegna la questione inglese, questo sembra l’unico modo per cambiare veramente l’Unione Europea, che non deve più essere l’unione della finanza e delle lobby, ma deve tornare ad essere una comunità, un insieme di Popoli. L’UE della Merkel e dell’austerity se non cambia è destinata a morire.


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18 giugno 2016


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese" - 16.06.2016





 
1) Questa settimana avete invitato i politici locali a seguire il vostro esempio. E' possibile visionare i vostri bonifici?
I nostri bonifici, come quelli di tutti i nostri colleghi del M5S, sono visionabili sul sito www.tirendiconto.it.

2) In caso di completamento del mandato, in futuro avrete diritto al vitalizio. Lo riscuoterete o restituirete anche quello?
Da questa Legislatura, ovvero la XVII, non esiste più il vitalizio, in stile Cicciolina o Lomelo per intenderci, per i parlamentari ma si è passati al sistema di calcolo della pensione in base ai contributi effettivamente versati come avviene per la generalità dei lavoratori. Per cui, noi non riceveremo nessun vitalizio. Ricordiamo anche che noi rinunceremo all’assegno di fine mandato e che il nostro gruppo ha già rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e tutti noi parlamentari M5S ci dimezziamo gli stipendi che, insieme alla parte di rimborsi non utilizzata, vanno a finire in un fondo per il Microcredito atto a finanziare le piccole e medie imprese di cui ne hanno beneficiato già quattro imprese polignanesi. Il Sindaco Vitto ed il Presidente del Consiglio Pellegrini potrebbero copiarci e versare parte dei loro stipendi rispettivamente di 2.723,30 euro ed 1.497,80 euro sul fondo. Diverso discorso va fatto per il Vice Sindaco Lomelo che potrebbe tenersi i 1.225,50 euro circa di stipendio e versare sul fondo i 9.606,04 euro di vitalizio al mese che percepisce dal giugno 2010, ovvero dall’età di 56 anni e con appena 12 anni di ‘contributi’. Per facilitargli il compito gli riportiamo l’Iban IT61Z0100003245348018369300.

3) In alcuni comuni il M5S ha conquistato i ballottaggi. Sarà così anche a Polignano nel 2017? Non temete pure voi le armate brancaleone che si potrebbero presentarsi?
Lo speriamo. Il malcontento dei polignanesi nei confronti dell’operato dell’Amministrazione Vitto è eloquente e ci fa ben sperare. L’armata bracaleone credo faccia paura a tutti i polignanesi visto i continui fallimenti degli ultimi 20 anni.

LA VOCE DEL PAESE - 17.06.2016



4) Che ne pensate del "No" al bilancio del presidente Pellegrini? Dovrebbe dimettersi o restare al suo posto? Di cosa vogliamo stupirci?
Si sapeva dal 2012 che sarebbe finita così. Quando metti insieme tante liste solo per accaparrare i voti dei cittadini è ovvio che poi non riesci ad amministrare. È il peccato originale che li frega, ovvero l'accettare passivamente o in maniera interessata i meccanismi consolidati di una partitocrazia che nulla ha a che fare con la democrazia, anzi spesso ne diventa l'ostacolo.

5) E dei famosi sondaggi? Che ne pensate? Non siete così favoriti stando agli stessi. Il candidato 5 stelle, di cui si ignora il nome, sarebbe al 13,5%...
Nel 2012 ci dicevano che avremmo fatta una figuraccia ed invece facemmo un ottimo risultato. Il sondaggio servirà sicuramente a chi lo ha commissionato per comprendere come muoversi nei prossimi mesi e quali famiglie andare a catturare ed imbrigliare con qualche candidatura funzionale ad uno dei sistemi classici con cui i partiti ci prendono per i fondelli da sempre: ovvero il voto familistico. Francamente, come abbiamo ripetuto più e più volte, a noi i sondaggi non interessano. Quello che realmente conta è il lavoro svolto e, sinceramente, a Palazzo di Città da parte dell’Amministrazione di centrosinistra di lavoro ne vediamo ben poco. Del resto, non vi era mica bisogno di un sondaggio per certificare il malumore popolare sul fallimento su tutti i fronti della Giunta Vitto 1 e 2. Noi e gli attivisti continueremo a svolgere il quotidiano lavoro di opposizione extra-consiliare come sempre da anni a questa parte, facendo emergere tutte le mancanze, i bluff, le false promesse e le irregolarità con cui si contraddistingue l’operato di chi è alla guida (pro-tempore, è bene ricordarlo) del nostro amato e stupendo paese nonché a proporre soluzioni alternative ed innovative a beneficio dell’intera comunità.

6) Fareste mai una alleanza con i nuovi nascenti movimenti civici? Ad esempio con gli 'innovattivi'?
Il M5S non fa alleanze con nessuno e questo credo lo sappiano ormai anche i muri. Non parliamo dei falsi movimenti o liste civiche civetta i cui ‘Deus ex machina’ sono i soliti vecchi politicanti che hanno contribuito al disastro del paese.

7) Quali sono le prossime iniziative a livello parlamentare e locale?
Gli italiani hanno un appuntamento importante per difendere la democrazia dall’attacco del PD ovvero il referendum costituzionale ad ottobre. Stiamo lavorando sia a livello nazionale che locale per fare informazione e dare ai cittadini tutti gli strumenti utili per poter fare una scelta consapevole. Sono in programma, inoltre, diverse iniziative sui temi più sentiti dai polignanesi ovvero gestione dei rifiuti o sanità.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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17 giugno 2016


Accuse tra componenti dell'Amministrazione Vitto


"Gent.mo Direttore Alfredo Maiullari,

chiedo cortesemente spazio sul suo giornale per rappresentare una mia forte preoccupazione sorta dopo aver letto alcune interviste rilasciate da eminenti esponenti della maggioranza, ad alcune testate locali compreso la sua. Mi riferisco, in particolar modo, ad alcune interviste in cui il Consigliere delegato ai lavori pubblici, Salvatore Colella, e il Segretario del PD, Domenico Scagliusi, da una parte e il Presidente del Consiglio dall’altro (Modesto Pellegrini, ndr), si sono lanciati accuse di “chiedere e ottenere, o non ottenere, ciò che si è chiesto”. Da ultimo un’intervista rilasciata dal Consigliere Franco Mancini sul vostro settimanale in cui afferma che “il nuovo centrosinistra deve fare all’interno delle liste un po’ di selezione, e includere persone che vogliono fare politica e non fare affari”. Cosa intendeva dire con ciò che nell’attuale centrosinistra non c’è stata selezione? O che ci sono persone che vogliono fare affari? Il dubbio resta.

BLU - 11.06.2016


Preme sottolineare che parliamo di esponenti di primo piano dell’Amministrazione Vitto e della maggioranza che lo sostiene, non di comparse del centrosinistra di Polignano. Leggendo ciò, a me (come del resto immagino ad ogni polignanese) è rimasto il dubbio che all’interno del Palazzo comunale ci sia una gestione “personale” che nella politica non dovrebbe esserci. Per questo, in qualità di portavoce e rappresentante di tutti i polignanesi, non posso non essere preoccupato della questione dato che non è chiaro di cosa si tratta. Chiedo, pertanto, agli interessati di mettere in chiaro tale situazione nel rispetto di tutti i polignanesi che, recandosi alle urne ed esercitando un sacrosanto diritto, affidano la gestione della cosa pubblica a rappresentanti che dovrebbero amministrare avendo come stella polare il principio del “buon padre di famiglia” lasciando fuori dal Palazzo qualsiasi questione personale. Quando la democrazia non è reale ma soltanto rappresentativa, nel senso che rappresenta gli interessi di fasce privilegiate della popolazione, non può avere vita lunga. Per questo, confidando nella sensibilità della parti coinvolte, spero di poter leggere chiarimenti sugli organi di stampa onde scongiurare che vi siano interessamenti da parte degli organi preposti al controllo."

Giuseppe L’Abbate
Portavoce M5S Camera dei Deputati


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16 giugno 2016


Rubrica "Degrado Urbano": Acqua ne abbiamo?


L’acqua a Polignano si spreca. Capita spesso di vedere che l’impianto di irrigazione di un’aiuola somigli più ad un idrante dei vigili del fuoco, diventa poi un pugno nello stomaco se accade proprio nel giardinetto presso la sede del Comune di Polignano. Uno spreco francamente evitabile, oltre ad essere un pessimo bigliettino da visita (a proposito di cattiva immagine..) nonché un pericolo per chi passa lì davanti e rischia di scivolare. Uno spreco che, peraltro, pare si verifichi già da un po’. Chi lo avrebbe mai detto che avremmo dovuto segnalare all’Amministrazione una stortura che è proprio sotto il loro naso?! Figuriamoci...

LA VOCE DEL PAESE - 10.06.2016



Nell’attesa di vedere all’opera la Giunta di centrosinistr(i)a non possiamo che rinnovare l’invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi più di tre anni!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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15 giugno 2016


Evento: Il Microcredito M5S approda anche a Polignano [video integrale]

https://www.youtube.com/watch?v=2xHwWUGaqr8

Il microcredito per le piccole e medie imprese è sceso per strada tra i cittadini sabato scorso, 4 giugno, nella centralissima piazza Moro. Con la partecipazione dei portavoce Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi, l’evento ha illustrato ai numerosi cittadini presenti i risultati raggiunti ad un anno dal “click-day” del Ministero dello Sviluppo Economico grazie allo strumento sostenuto dai parlamentari pentastellati a favore delle PMI italiane. Con loro consulenti e commercialisti che, dal palco, hanno spiegato come stanno guidando nelle pratiche gli imprenditori del Belpaese.
Sinora ben 1.852 domande con un finanziamento medio di 21.432 euro ad impresa ed un totale erogato pari a circa 40 milioni di euro, che ha generato oltre 4.500 nuovi posti di lavoro.



Al fondo hanno contribuito gli eletti M5S con quasi 16 milioni di stipendi tagliati e, tra questi, i due deputati L’Abbate e Scagliusi che, da marzo 2013 a febbraio 2016, hanno rinunciato a 292.136,61 euro tra emolumenti e rimborsi, come promesso in campagna elettorale, aiutando così anche 4 imprese di Polignano che sono riuscite ad ottenere l’accoglimento della propria domanda.

BLU - 11.06.2016

Ad un anno di distanza, dunque, il microcredito è diventata realtà concreta e toccabile con mano in ben 4 imprese del nostro paesino, dove in pratica sono ritornati 88.000 euro degli oltre 290.000 restituiti dai nostri concittadini parlamentari. Ora aspettiamo, come ci auguriamo da tempo immemore e ripetiamo in continuazione, che anche il Sindaco Domenico Vitto, il vicesindaco Mimmo Lomelo, il Presidente del Consiglio Modesto Pellegrini e gli Assessori della Giunta di centrosinistra trovino un punto d’accordo tra loro e decidano finalmente di versare parte degli stipendi sul fondo gestito dal Ministero dello Sviluppo economico come fanno tutti i portavoce 5 Stelle.

LA VOCE DEL PAESE - 10.06.2016


Nel caso di Lomelo si potrebbe fare un’eccezione può tenere tutto lo stipendio da vicesindaco a patto che versi sul conto il lauto vitalizio di 9.606,04 euro che percepisce dal giugno 2010, ovvero dall’età di 56 anni e con appena 12 anni di ‘contributi’. Non farà altro che anticipare la nostra proposta di legge regionale per cancellarli, rendendoli pari alle altre pensioni e, al contempo, aiuterà le imprese pugliesi e polignanesi. Attendiamo fiduciosi.

FAX - 18.06.2016



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11 giugno 2016


Biglietti omaggio San Vito. Vogliamo trasparenza


Come consuetudine inamovibile, ogni anno nelle maggiori festività della nostra comunità, in paese giungono le giostre ad allietare e divertire grandi e piccini. È il caso della “festa granne”, ovvero dei festeggiamenti in onore del santo patrono: San Vito. I giostrai, come sempre, consegnano un determinato quantitativo di biglietti omaggio nelle mani dell’Amministrazione Comunale che li gestisce autonomamente.

FAX - 11.06.2016


Per porre fine ad una spiacevole mancanza di trasparenza abbiamo provveduto a protocollare a Palazzo di Città una richiesta formale, indirizzata al Sindaco Domenico Vitto ed a tutti i componenti della Giunta, affinché questa ‘spartizione’ avvenga in maniera differente e possibilmente chiara e cristallina. La nostra proposta è stata quella di consegnarli alle scuole affinché, tramite le segreterie dei singoli plessi, i biglietti vengano suddivisi equamente tra tutti gli studenti di Polignano.

BLU - 18.06.2016


Ora, attendiamo un riscontro da parte del Sindaco che valga almeno per le festività a venire. Intanto, invitiamo tutti i cittadini ad inviarci all’indirizzo mail polignanorevolution@gmail.com la loro idea per una divisione trasparente ed equa dei biglietti omaggio per la nostra comunità.

LA VOCE DEL PAESE - 17.06.2016


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8 giugno 2016


Rubrica "Degrado Urbano": A A A Divieto cercasi


Fioccano le multe ma gli avventori non sanno il perché, giustamente. Accade in via Romanelli angolo Principe Amedeo, due strade a senso unico e in cui manca il segnale di divieto di transito all’ingresso di via Romanelli. Ciò crea non pochi disagi anche ai residenti. Ma ecco svelato l’arcano. Qualche anno fa il palazzo ad angolo, ove vi era il segnale, è stato buttato giù per far posto ad una nuova abitazione. Da allora, però, né il segnale né la targhetta della via sono state ripristinate. Chiediamo dunque un intervento in tempi brevi, che di tempo ne è passato già abbastanza.

LA VOCE DEL PAESE - 03.06.2016


Nell’attesa di vedere all’opera la Giunta di centrosinistr(i)a non possiamo che rinnovare l’invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi più di tre anni!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.

Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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7 giugno 2016


Anche sul bilancio ennesima bugia


Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia” diceva Georges Clemenceau, politico francese, primo ministro e artefice del trattato di Versailles. Il Sindaco di Polignano, Domenico Vitto, è la prova pratica di quanto detto dal Premier francese nei primi del ‘900. Basta leggere il programma elettorale con cui ha chiesto la fiducia ai polignanesi nel 2012 per rendersene conto. L’ultimissima bugia riguarda, infatti, l’approvazione dei bilanci consultivo e preventivo. Ricordate cosa prometteva Vitto? Se non lo ricordate vi aiutiamo noi, basta andare a pag. 13 del Programma Amministrativo coalizione di centrosinistra - candidato Sindaco Domenico Vitto: “Bilancio partecipato - Introduzione del bilancio partecipato e, a consuntivo, del bilancio sociale. Obiettivo è quello di permettere ai cittadini di partecipare attivamente allo sviluppo e all’elaborazione delle decisioni finanziarie, decidendo eventuali variazioni di risorse sulla base delle esigenze e delle priorità definite dalla collettività. Con il bilancio sociale, invece, l’ente comunicherà gli esiti della sua attività, non solo limitandosi ai soli aspetti finanziari, ma soprattutto mettendo “nero su bianco” i risultati dell’attività amministrativa, in modo da permettere un controllo continuo dell’operato amministrativo”.

BLU - 04.06.2016

Hanno mai visto i polignanesi nulla di tutto ciò? Sono mai stati chiamati in causa per la stesura del bilancio? Noi crediamo proprio di no. A conferma di ciò, basta il silenzio assordante dell’Amministrazione alla nostra richiesta di adozione del bilancio partecipativo protocollata quasi tre anni fa (18 ottobre 2013: https://goo.gl/obcgVi). Eppure il bilancio è il padre di tutti i provvedimenti e deve essere partecipato dato che è lì che si decide come utilizzare i soldi dei polignanesi. Purtroppo, a questi amministratori le parole trasparenza e partecipazione servivano solo come slogan per la campagna elettorale. A proposito di trasparenza, è inaudito che la relazione dei revisori dei conti sul bilancio consuntivo non sia pubblicata all’albo pretorio online, per questo abbiamo presentato un’istanza specifica di accesso agli atti. E dire che la delega al bilancio è stata affidata in successione a ben due componenti dell’Amministrazione: il Consigliere Mario Mazzone ed il Vicesindaco Mimmo Lomelo. Cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa.
Insomma, le bugie dette da questa Amministrazione sono troppe e, per dirla alla Khaled Hosseini, scrittore e medico statunitense, “Quando dici una bugia, rubi il diritto di qualcuno alla verità”.


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6 giugno 2016


Commento elezioni amministrative 2016


Le elezioni amministrative del 5 giugno ci restituiscono un risultato storico per un movimento giovane come il Movimento 5 Stelle che è entrato da pochi anni sulla scena politica a differenza dei vecchi partiti che sono radicati da tanti, troppi anni sul territorio e che in numerosi casi, anche questa volta, si sono resi protagonisti di vergognosi tentativi di compravendita di voti.
In Puglia abbiamo più di 30 nuovi consiglieri comunali M5S, in comuni in cui non eravamo presenti come Brindisi, Fasano, Locorotondo, ecc. Essi lavorando fianco a fianco con i cittadini, porteranno finalmente un faro di competenza ed onestà all'interno dei consigli comunali, spulciando bilanci e gara di appalto al fine di prevenire il malaffare.

BLU - 11.06.2016


In 2 comuni il 19 giugno i cittadini avranno la possibilità di completare ciò che hanno iniziato al primo turno. A Noicattaro e Ginosa ci sarà l'occasione di eleggere i primi sindaci m5s pugliesi per poter dimostrare anche nella nostra regione quello che il M5S fa quando amministra le città (no equitalia, reddito di cittadinanza locale, rifiuti zero, riduzione dei debiti, ecc.). Sabato 11 giugno in questi comuni saranno protagonisti #CambiamoTutto tour con la presenza di Alessandro Di Battista, Emanuele Scagliusi ed altri portavoce nazionali, regionali ed europei a sostegno dei candidati sindaci Raimondo Innamorato e Vito Parisi.
Ci tacciavano come antipolitica, la nostra invece è un'altra politica e questo i cittadini lo hanno capito, i partiti ancora no. Il popolo, ancora una volta, si è mostrato più lungimirante. Crediamo che anche Polignano sia pronta al cambiamento.


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2 giugno 2016


Nello spot renziano per il sud mancano una "visione" e 17,5 miliardi di euro



"Gli accordi che il Presidente del Consiglio sta siglando in questo periodo con le varie regioni del Mezzogiorno d'Italia e con le Città metropolitane fanno parte della “normale amministrazione” in capo al Dipartimento per le politiche di coesione (DPC) istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in applicazione del DPCM 15 dicembre 2014. Quindi, niente di nuovo!
La legge n.122 del 30 luglio 2010 aveva, infatti, attribuito al Presidente del Consiglio dei Ministri la gestione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC). Questo significa che il Presidente del Consiglio sta semplicemente attuando la nuova ripartizione di fondi già stanziati da delibere CIPE finalizzate al finanziamento di progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale. Per dirla in breve, con un tweet alla Renzi per intenderci, il masterplan del Governo è un piano di marketing di vecchi fondi già stanziati dai ministeri nell'ambito della programmazione degli anni precedenti. Quali sono i fondi oggetto del masterplan? Si parla principalmente delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione programmazione 2007-2013 e riferite alle 7 regioni afferenti all’obiettivo convergenza: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. Fondi stanziati all'origine da una delibera CIPE del 2007 che, in seguito alla crisi del debito del periodo 2008-2011, sono stati ridotti rispetto alla dotazione originaria per circa 22,3 miliardi di euro per esigenze di contenimento della spesa pubblica e di controllo della finanza pubblica. Dopo un periodo in cui il Governo ha disposto una ricognizione dei progetti in corso e dello stato dei pagamenti per ogni singola regione, si è adottata una successiva delibera (n. 21/2014) con la quale, sulla base degli esiti della ricognizione, si dispone il termine ultimo per la chiusura della programmazione FSC 2007-2013 a giugno 2016.

BLU - 28.05.2016

Ecco perché il presidente del Consiglio si sta precipitando in ogni regione a sottoscrivere gli accordi, perché altrimenti si perderebbero i soldi stanziati, poi ridotti e poi “in minima parte” ripristinati. Tutto ciò dimostra l'incapacità dei governi precedenti ad utilizzare ed attuare i programmi già deliberati. Il limite di tutta la classe dirigente che ci ha condotto in questa situazione. A mancare è una visione più ampia per lo sviluppo del Mezzogiorno. Serve come primo intervento un “salvavita” per sostenere la ripresa economica introducendo misure a favore delle famiglie e delle micro e piccole imprese. Per le famiglie, soprattutto quelle al di sotto della soglia di povertà, bisogna attuare misure, come il reddito di cittadinanza, in grado di aumentare la loro capacità di soddisfare i bisogni primari. Per le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, bisogna migliorare la loro capacità di accesso al credito e valorizzare le risorse finanziarie già disponibili nell'area, da destinare principalmente al sostegno degli investimenti. Per esempio, il comma 246 all’art.1 della legge di stabilità 2015 (da noi fortemente voluto) conferisce ad ogni debitore la facoltà di spostare nel tempo la restituzione della quota capitale di mutui e finanziamenti, a garanzia invariata. Nel lungo periodo, invece servono strategie di più ampio respiro come la nostra proposta di piano energetico nazionale, strategico perché ogni modello di sviluppo e ogni civiltà si sono sempre fondati e sono stati modellati dal tipo di energia che li ha resi possibili. In definitiva, il nostro voto sul masterplan non può che essere “non pervenuto”. Quanto “venduto” per nuovo da Renzi, infatti, era già rintracciabile negli allegati alla legge di stabilità 2016 e volendo basare l’analisi sui numeri, come diceva il grande Totò, è la somma che fa il totale. Nel 2007 erano previsti circa 31 miliardi per il Sud, oggi lo spot renziano ne prevede circa 13,5: mancano all’appello 17,5 miliardi per fare ciò che si era programmato nel 2007. Ma, soprattutto, manca una visione perché questa è ordinaria amministrazione".

Giuseppe L’Abbate


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Ecco perché Vitto resta nel PD



Il Sindaco Domenico Vitto aveva promesso di stracciare la tessera del PD nel caso in cui Renzi non avesse fatto retromarcia sulla questione delle trivelle in mare. L’esito del referendum è noto a tutti e la retromarcia del Sindaco con annessa ennesima figuraccia è sotto gli occhi di tutti. La sua tessera è rimasta intatta ed è subito corso al capezzale del Premier per farsi un bel selfie.
Riflettendoci, però, Vitto non può far altro che restare nel PD per diverse ragioni.
Uno. È un amante della dimenticanza. Come Renzi, anche Vitto non ha rispettato nulla di quanto promesso in campagna elettorale. Basta rileggere il programma con cui ha chiesto la fiducia ai polignanesi nel 2012, per rendersi conto che più dell’80% delle promesse fatte sono rimaste lettera morta. Tutti i polignanesi sono stati presi in giro.

BLU - 28.05.2016


Due. È un amante del cemento. Mentre il PD alla Camera approva una legge sul consumo di suolo che incentiva il consumo di suolo agricolo e deregolamenta la disciplina urbanistica per le nostre città, Vitto ignora totalmente la nostra proposta, più volta reiterata dal 2012, di “censimento del patrimonio edilizio” e di adozione di una Piano Urbanistico a “crescita zero”. Ma non solo, approva piani in deroga al PRG e contribuisce a costruire quartieri impossibili come quello della zona B4 mentre l’edilizia popolare non si fa mai menzione.
Tre. È amante delle poltrone. Come Renzi ha soddisfatto la sua sete di potere scalando il partito e diventando Premier (resterà nella storia l’accoltellamento a Letta con tanto di tweet “Enrico #staisereno”), così Vitto mira ad accomodarsi su poltrone molto più ambite e “comode” e per arrivare a ciò non guarderà in faccia a nessuno (gli alleati sono avvisati). A proposito, come si comporterà in occasione del referendum sulla riforma costituzionale? Qualcuno dice che si impegnerà a far votare Sì non per convinzione, ma perché potrebbe esserci in gioco un posto da capolista per le prossime elezioni politiche. Che malelingue... Per non parlare della longevità politica: Vitto siede in consiglio comunale dal lontano 1993, ben 23 anni!
Insomma, Vitto nel PD ci sta proprio bene per cui non lo abbandonerà mai. L’unico strumento per farlo andar via lo hanno in mani i polignanesi ed è il voto.


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