La Giunta Vendola continua a sbugiardare quella che era una delle sue leggi “fiore all’occhiello”, ovvero la 14/2007 a “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia”, grazie ad una ulteriore modifica che ora permette di espiantare gli alberi simbolo della regione non solo per i progetti approvati prima del 2007, ma anche per i futuri. Per la serie “Cemento” batte sempre “Natura, Storia, Tradizione” anche quando a governare c’è chi si fregia di avere nel proprio vessillo il termine “Ecologia”.
Eravamo già a lungo intervenuti nei mesi scorsi a difesa degli ulivi plurisecolari e millenari di Puglia, messi a rischio dalle modifiche apportate alla legge regionale 14/2007 (Giuseppe L’Abbate (M5S) è il primo firmatario di una interrogazione al Ministro Bray sulla “Taglia-Ulivi”). Gli ulivi plurisecolari sono una risorsa per l’economia della nostra Regione: non a caso sono il simbolo stesso della Puglia. Dobbiamo trovare incentivi per sostenere un sistema economico che, in numerosi casi virtuosi, ha dato i suoi frutti. Non è accettabile questo ulteriore scempio. Norme che continuano a sembrarci in contrasto con la legge nazionale 10/2013 che stabilisce sanzioni sino a 100.000 euro per abbattimento o danneggiamento di alberi monumentali.
Ma se da un lato le politiche della Giunta Vendola non tutelano più gli ulivi, dall’altro vengono stanziati fondi PSR (Programma di Sviluppo Rurale) con il Bando Misura 323 dal titolo “Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale”.
La coerenza sappiamo che non abita in casa SEL ma invitiamo sia l’Amministrazione Vitto sia i privati cittadini a provare a recepire questi fondi che arrivano da Bruxelles tramite la PAC (Politica Agricola Comunitaria), utili per lo sviluppo ed il sostegno delle nostre campagne.
In sintesi, il bando si pone l'obiettivo di riqualificare il patrimonio rurale con interventi di tutela e miglioramento in ambiti di particolare pregio naturale, oltre che storico-culturale, ad esempio gli "oliveti della Regione Puglia". L'azione, infatti, è destinata ad investimentiricadenti nei comuni di Capurso, Cellamare, Modugno, Molfetta, Monopoli, Polignano a Mare, Triggiano, Valenzano, Leporano , Barletta.
Il bando è di tipo “aperto – stop and go”: ovvero, a scadenze periodiche, viene consentito di presentare le domande di aiuto sino al completo utilizzo delle risorse finanziarie attribuite. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il bollettino ufficiale regionale n. 107 del 1 agosto 2013 o il sito www.svilupporurale.regione.puglia.it.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."