27 gennaio 2012


Partono i banchetti informativi del Movimento 5 Stelle Polignano

Finalmente il MoVimento 5 Stelle Polignano parte con il suo primo banchetto/gazebo informativo. Saremo presenti dalle 10:00 alle 21:00 di Domenica 29 gennaio 2012 in P.zza A. Moro.

E' un modo per presentarci alla cittadinanza e per far sapere che c'è un gruppo di cittadini che cerca di partecipare attivamente alla vita POLITICA della propria città........... BASTA DELEGARE.

Parleremo di Rifiuti Zero, Acqua, Trasporti, Energia, Mobilità e di tante altre tematiche comprese nel Programma del Movimento Cinque Stelle.

Venite a trovarci, tanti attivisti del MoVimento saranno lì per voi!

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Lo sciopero dei TIR, cogliamo l'occasione per...

...ripensare i nostri consumi in maniera intelligente, almeno alcuni. Lo sciopero dei TIR ci ha mostrato un Paese che con due giorni di blocco della circolazione delle merci è andato completamente in tilt.
Tutto il sistema di distribuzione del Paese, specialmente quello agroalimentare, si è bloccato, innescando psicosi e accaparramenti in particolar modo nelle grandi città.



I supermercati vuoti, i distributori senza benzina e il panico ancestrale della scarsità sono arrivati al massimo, invece è sicuramente possibile, almeno per i prodotti alimentari, reperirli a poca distanza, direttamente dai nostri produttori a prezzi più bassi, a basso impatto ambientale e spingendo verso una produzione più naturale.

In questa logica si muovono i Comuni più virtuosi, incentivando e promuovendo questo tipo di mercato, mentre da noi si lascia tutto alla deriva.

L'agricoltura, che è la spina dorsale di ogni economia, è stata oggetto negli ultimi 30 anni di un attacco che ha portato i nostri agricoltori ad un elevato livello di indebitamento.
Nel frattempo, la politica locale non ha affatto tutelato gli interessi degli agricoltori, ma al contrario ha contribuito a favorire questo meccanismo di produzione che oggi è arrivato al collasso.

Che cosa possiamo fare allora se non rimboccarci le maniche ed iniziare a svincolarci autonomamente da questo sistema?

Bisogna sempre e comunque ripartire dall'economia locale. Ricostruirla è importante per una serie di motivi che cercheremo di riassumere velocemente:
- costi crescenti dell’energia che impongono di ridurre i chilometri percorsi dalle persone e dalle merci;
- impossibilità di competere sul fronte prezzi con i nostri competitori asiatici, ma anche con molte delle imprese europee;
- porre un freno all’emorragia di ricchezza drenata costantemente da multinazionali e banche che impoverisce costantemente e irrimediabilmente il territorio;
- restituire potere di acquisto alle famiglie indebitate e ridare ossigeno alle imprese locali.


La situazione a Polignano, come nel resto d’Italia, sta diventando pesante, ai limiti della sostenibilità, sia per le famiglie che per le imprese.
La risposta è riattivare circuiti commerciali semplici, facendosi domande ogni volta che si acquista, sulla qualità, sulla provenienza, sul prezzo e la coerenza del prodotto rispetto alle nostre necessità reali. Questa logica estendendola a tutti gli acquisti, produrrebbe nelle nostre tasche più ricchezza di una finanziaria e farebbe tanto bene all'ambiente naturale.
C'è bisogno, dunque, di una vera e propria ricostruzione dell'agroalimentare, per evitare che il panzer della globalizzazione ci schiacci tutti.
Una politica seria dovrebbe spiegare alle imprese e alle persone che esiste una via d’uscita semplice, a costo irrisorio e attuabile immediatamente, in modo da aprire orizzonti nuovi rispetto a quelli che ci impone il sistema economico attuale.
Tra gli strumenti da utilizzare per attuare questi progetti ci potrebbero essere i cosiddetti Buoni Locali, già utilizzati dal M5S, che non sono creatori di debito, come il denaro cartaceo ed elettronico, ma, essendo gratuiti, aumentano il potere di acquisto delle famiglie. Circolando in un territorio limitato a fianco all’euro ed essendo in una percentuale variabile (10% minimo) del prezzo, consentono di far restare parte della ricchezza nel territorio, con vantaggi per tutti, persone e imprese.
L’obiettivo è quello di raggiungere il più possibile l’autosufficienza alimentare e la salubrità degli alimenti (senza OGM e utilizzo intensivo di fitofarmaci e fertilizzanti), creare mercato alle merci locali che, attraverso la riduzione delle filiere produttive e distributive, avranno anche un prezzo competitivo che soddisferà consumatori e produttori locali.
La circolazione delle merci può essere attuata utilizzando un brevetto di logistica satellitare che permette una riduzione dei costi di trasporto del 30-40% evitando che i mezzi circolino a metà carico o completamente scarichi come invece avviene oggi nel 40% dei casi. Il sistema viene messo a disposizione open source esattamente come tutto il know how relativo al progetto dei Buoni.
Un altro passo importante è quello di riunirsi in gruppi d'acquisto, in modo da ottenere merci e servizi a costi sempre più ridotti. Chi fosse interessato si può rivolgere a polignanorevolution@gmail.com
Tutte queste azioni vanno compiute per cercare di vivere in un mondo migliore dove l’altro non sia visto come un concorrente nemico, ma come un elemento importante che collabora per il benessere comune.
E’ ovvio che non possiamo aspettarci questo da una classe politica o finanziaria che ha ben altri scopi, quindi non resta che iniziare, come sempre, dal basso e fare da soli senza aspettare qualcosa che non arriverà mai.
Il tempo per agire non è molto perché la situazione generale sta precipitando, in quanto le condizioni economiche di famiglie ed imprese stanno arrivando alla soglia di rottura.
Un’ultima raccomandazione: non lasciamoci fuorviare dal battage mediatico che darà la colpa soltanto agli autotrasportatori, perché essi non sono altro che
l'anello esasperato di un'intera catena che non funziona, una catena che, dalle materie prime, alla produzione, alla distribuzione fino alla vendita, segue una logica folle (in questo manicomio succedono cose da pazzi, diceva il grande Totò). Si tratta però di follia lucida, perchè il tutto sembra organizzato per favorire i santuari del denaro e le sue vestali (multinazionali, banche, politica corrotta ed avvoltoi vari).

 
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25 gennaio 2012


Riflessioni sulla manifestazione “NO PETROLIO” a Monopoli

Premessa: tutti gli aderenti al MoVimento 5 Stelle ed all’associazione Polignano R-Evolution, sono ASSOLUTAMENTE CONTRARI alla trivellazione e all’uso del petrolio come forma principale di energia.



La manifestazione che si è tenuta il 21 gennaio a Monopoli, contro le trivellazioni nel nostro mare ha portato in piazza circa 8.000 persone (fonte della Questura). Come poteva una così grande mobilitazione non fare gola ai partiti che, in vista delle imminenti elezioni amministrative, hanno necessariamente bisogno di rifarsi il look?
E allora li abbiamo visti sfilare tutti insieme appassionatamente, politici di destra e di sinistra passando per il centro. Che sfacciataggine!!!
Con che faccia si sono presentati tra la gente, coloro che hanno autorizzato le trivellazioni nel nostro mare, che, evidentemente sarà amato dai cittadini ma non da chi li rappresenta?

Se non credete a quanto stiamo dicendo basta leggere il rapporto di Greenpeace “Veleni a galla” in cui c'è scritto che “Il Governo Berlusconi ha concesso permessi per prospezioni idrocarburi al largo della Puglia […] Nel tempo utile nessun opposizione è stata inviata al Ministero dal Governo regionale. Infatti, nel decreto 1349 del Ministero dell’Ambiente, attuato con quello dei Beni culturali (Ministri Prestigiacomo e Bondi, datato 15 ottobre 2009) che conferisce alla Northern Petroleum l’autorizzazione alle indagini sottomarine, è espressamente scritto che «non è pervenuto il parere della Regione Puglia da rendersi ai sensi dell’articolo 25 comma 2 del dlgs 3 aprile 2006 n. 152 come modificato dal dlgs del 16 gennaio 2008 n. 4».
Riscontro positivo, dalla Giunta Regionale pugliese, all’istanza dell’Eni per cercare petrolio sulla terraferma. Il 12 febbraio 2008 la Giunta Regionale ha deliberato 6 provvedimenti di enorme portata ambientale. ”
Il rapporto continua dicendo che “In tutti e sei i casi la Giunta delibera di esprimere il proprio assenso su relazione dell’Assessore all’Ecologia, Michele Losappio, braccio destro del Governatore Vendola.




Ma se ancora siete scettici e non volete credere a quanto citato nel rapporto di Greenpeace, allora potete dilettarvi nel leggere le riflessioni che l'Ing. Ambientale Giuseppe Deleonibus ha stilato dopo la manifestazione.
Egli infatti si chiede con quale pudore e ipocrisia hanno sfilato coloro i quali hanno autorizzato:
- il progetto ETA (possibilità di far bruciare i rifiuti speciali raccolti dalla ditta Marcegaglia nella piattaforma di Ravenna)
- la costruzione di inceneritori spacciati per centrali a biomasse
- il gigantismo energetico
- lo scarso abbattimento di diossine, benzopirene, ipa, biossido di carbonio e miscele di altri pericolosi composti chimici
- “il 92% della diossina” in uscita dall'Ilva
- il 95% della produzione nazionale dei PCB (fonte Ispra) 137 mila nanogrammi di benzopirene respirati dagli operai dell'Ilva
- una discarica di servizio sul più grande serbatoio naturale di acqua potabile della Puglia
- il consumo di suolo che ormai è diventato una vera e propria patologia del nostro territorio
- l'erosione delle risorse agricole e della biodiversità
- impianti ricreativi che giornalmente consumano l'equivalente del fabbisogno di un paese di 8.000 abitanti, nonché l'equivalente per la produzione di 2 tonnellate di grano

Deleonibus continua ancora dicendo che “A nulla serve apportare modifiche all'articolo 1 della legge 23 agosto 2004, n° 239 (come richiesto nel disegno di legge del PD e sostenuto dal locale comitato No Petrolio) se prima non si mette mano all'articolo 36, comma 4, del D.Lgs. 152/2006.
E a nulla servono le manifestazioni se non sono coordinate con l'altra sponda dell'Adriatico dove ormai l'Albania ha scoperto di avere giacimenti di petrolio in grado di produrre oltre 3 miliardi di barili di petrolio, la Grecia ha dato avvio alla ricerca di idrocarburi (fonte Kathimerini), il Montenegro procede spedito nell'installazione di piattaforme offshore.


Insomma alla manifestazione hanno partecipato tante persone ed associazioni che credono fortemente nel rispetto dell’ambiente, al contrario dei nostri politici. Anche alcuni di noi hanno partecipato all’evento, ma non in veste di movimento politico. Siamo dei cittadini, e vogliamo tutelare il nostro territorio. Lo scopo di questo articolo è solo quello di informare i lettori che la manifestazione ha avuto come ospiti i soliti politici ipocriti e falsi perbenisti. Sono loro che stanno rovinando il nostro amato territorio. L’unico modo per cambiare la politica è partecipare attivamente alle problematiche della πόλις.

P.S.: Che ben vengano risultati concreti da questa manifestazione e da altre iniziative che seguiranno, siamo i primi a sperarlo. E' paradossale però che chi ha contribuito a creare il problema (vedi sopra) si spacci per chi vuole risolverlo.
Nella manifestazione non vi era alcun cenno alle fonti alternative al petrolio, presenti in Puglia ma in maniera disordinata ed inefficiente.
 
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24 gennaio 2012


Osservazioni al bando di gestione dei rifiuti

Il Bando per l’affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta, trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati, servizi complementari e raccolta differenziata, redatto nei mesi scorsi dagli Uffici competenti, non è, a nostro parere, in grado di risolvere i problemi della nostra città.
Il nostro progetto di raccolta rifiuti l'abbiamo presentato pubblicamente il 14 dicembre scorso.
Abbiamo, pertanto, presentato al Sindaco ed alla Dirigente competente, ovvero Dott.ssa Maria Centrone, un documento nel quale sono stati segnalati alcuni punti determinanti. Ci soffermiamo su alcune di queste osservazioni, che ci sembrano essenziali da approfondire affinché l’iniziativa possa sortire i risultati previsti e sperati, fermo restando che “differenziare” non solo è importante e determinante per la salvaguardia dell’ambiente, ma è anche imposto dalla nuova legislazione in materia.
Ringraziamo l'ing. ambientale Giuseppe Delonibus per la collaborazione.



In sintesi le nostre osservazioni sono le seguenti:

1) Come mai la classificazione dei rifiuti Art. 1 - Assunzione ed esercizio dei servizi di igiene urbana, e complementari non è conforme a quella prevista nel Decreto Legislativo del 2006 n.152 (art. 184) e successive modifiche?

2) Art.2 - Oggetto dell’appalto
“Il servizio che forma oggetto del presente appalto comprende i servizi di raccolta, trasporto e conferimento presso gli impianti finali dei rifiuti solidi urbani, ivi comprese tutte le tipologie di rifiuti ingombranti (pericolosi e non pericolosi), i farmaci scaduti, le batterie e le pile esauste, così come definiti dal D. Lgs. 152/06.”
Art. 6 Corrispettivo
“Per quanto concerne la distanza degli impianti, nulla è dovuto dal Comune di Polignano a mare entro il raggio di 100 Km. Per eventuali maggiori distanze sarà corrisposto l’importo di € 0,25/tonnellata/Km oltre Iva come per legge.”
Come mai si lascia discrezione sulla scelta e sulla localizzazione degli impianti di smaltimento?

3) Nell'articolo 2 Oggetto dell'appalto, vengono elencati i servizi che la ditta appaltatrice deve espletare, perché non si parla di educazione ambientale? Chi la dovrebbe svolgerla?





4) “POSTAZIONI “INTELLIGENTI” SMART REC: la ditta deve altresì adoperarsi per la riattivazione gestione e manutenzione delle n°4 postazioni “intelligenti" di tecnologia “SMART REC” installate nel territorio comunale o per la rimozione definitiva delle stesse, qualora tecnicamente venga accertata l’assoluta inutilizzabilità, comunque entro tre mesi dall’inizio dell’appalto.”
Perché la nuova ditta appaltatrice deve supplire alle mancanze della ditta attuale?

5) ”La gestione dei servizi sarà affidata alla Ditta in conformità alle norme previste in materia e, ferme restando le responsabilità del coordinamento e del controllo, la Stessa dovrà nominare un proprio referente che curerà e relazionerà giornalmente per iscritto all’Ente appaltante sul servizio svolto, indicando il personale utilizzato e i mezzi adoperati. Per l’inosservanza di tale disposizione sarà applicata una sanzione di € 50 al giorno.”
Perché il controllato stabilirà chi sarà il controllore? Come mai il controllore sarà un dipendete del controllato?
Chi fornisce le linee guida del report giornaliero ?

6) Come mai il Dirigente, sin dalla redazione del Bando nell'articolo 4 Obiettivi dell’appalto, non ha individuato una serie di azioni nel campo della prevenzione e riduzione dei rifiuti, ponendosi come obiettivo quello di coniugare le scelte generali di organizzazione delle modalità di raccolta dei rifiuti con la sfida sul fronte della prevenzione e della riduzione?
La Direttiva Europea sui rifiuti (2008/98 CE), infatti, stabilisce misure volte a proteggere l’ambiente e la salute delle persone, a prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti e migliorarne la gestione. È ormai acclarato che la gestione del ciclo dei rifiuti richiede un sistema coordinato di politiche e strategie finalizzate a:

  • ridurre all'origine la generazione di rifiuti
  • ridurre o riciclare la maggior parte (50-70%) dei "materiali post consumo"
  • trasformare le frazioni organiche più pulite in compost per uso orticolo/agricolo, incentivando anche il compostaggio domestico
  • massimizzare la raccolta differenziata organizzando metodologie innovative
  • gestione della filiera del riciclaggio-riutilizzo
  • riduzione degli imballaggi.


7) Art. 4 Obiettivi dell'appalto
“Per il mancato raggiungimento dell’obiettivo di raccolta differenziata l’Ente detrarrà, dal pagamento del canone mensile, decorsi nove mesi per la messa a regime del servizio, a titolo risarcitorio e previa comunicazione scritta, € 100,00 (cento) per ogni punto o frazione di punto in meno rispetto agli obiettivi di cui alla lettera e), senza che la ditta possa addurre alcuna motivazione circa le eventuali cause all’origine di tale inadempienza.
Le economie rivenienti dalle minori somme che la ditta corrisponderà per il pagamento dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani saranno a vantaggio della ditta affidataria del servizio;”
Perché è stato deciso di concedere nove mesi per la messa a regime del servizio, quando solitamente ne vengono concessi meno?
Come mai si è deciso per una penale cosi bassa, che, conti alla mano, arriva al massimo al 2% del canone mensile, disincentivando completamente la raccolta differenziata?
In realtà, in un bando cosi concepito, all'azienda converrebbe , per assurdo, non impegnarsi più di tanto nella raccolta differenziata, data la poca incisività delle penali (vedi situazione attuale) .
Il Comune pagherà alla ditta fino a 246.458,00 € al mese, quando invece la penale arriverà al massimo al 2% della cifra (100 € mensili per punto di raccolta differenziata non raggiunto).
Poniamo il caso che la nuova azienda sia meno efficiente, passando dall'attuale 17% al 10% di differenziazione. L'Azienda pagherebbe una penale cosi calcolata:
65% ( obiettivo nazionale stabilito per legge) – 10% = 55% x 100,00 € = 5.500,00 € mensili , a cui potranno aggiungersi massimo 5.000,00 € annuali in caso di non raggiungimento dell'obiettivo come rimborso delle maggiori spese di Ecotassa sostenute.

8) Art. 6 Corrispettivo
“[...] la Ecotassa Regionale che resta a carico del Comune”
“Eventuali proventi rivenienti dalla cessione di frazioni recuperabili di rifiuti ai soggetti autorizzati al trattamento, recupero, riciclo, saranno incamerati direttamente dall'Appaltatore del servizio, quale incentivo.”
Come mai i proventi sono incamerati dalla ditta, mentre la ecotassa la paga il Comune? Questo escluderà la possibilità di dare incentivi economici ai cittadini che effettuano la raccolta differenziata!

9) Come verranno calcolati gli sgravi fiscali sulla TARSU/TIA/RES se gli introiti sono incamerati dall'azienda?

10) Il cantiere/deposito dei mezzi dove sarà ubicato? (tenendo presente che vicino all'attuale è da poco sorto un asilo nido)

11) Art. 16 Sede aziendale – domicilio dell’impresa.
“Il concessionario è tenuto a dotarsi di deposito per ricovero mezzi ed attrezzature […] che deve essere ubicato ad almeno 500 metri dalla periferia del paese.”
Come viene definita la periferia del paese? Come mai ad almeno 500 metri?

12) Art.21 Servizio di raccolta differenziata rifiuti recuperabili.
Perché non è indicata la frequenza con la quale dovranno essere raccolte le varie tipologie di rifiuti?

13) Art. 36 Penalità
Chi controllerà l'operato della ditta stabilendo le eventuali penalità?
Perché non si è previsto un soggetto terzo rispetto ai due soggetti che certifichi il corretto svolgimento dei servizi?

 
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12 gennaio 2012


Riunione domenica 8 gennaio 2012

Domenica pomeriggio si è tenuta la prima riunione dell'anno del MoVimento 5 Stelle. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato.
Ricordiamo che le riunioni sono aperte a tutti i cittadini e servono per conoscerci e per condividere idee e progetti inerenti al programma del MoVimento 5 Stelle.
A breve saremo nelle piazze con banchetti informativi perché la gente deve sapere che esiste un nuovo modo di fare politica che va oltre all'ormai fallimentare bipartitismo.
È il modo che vuole i cittadini direttamente nelle istituzioni, il modo che vuole la politica fatta con passione e senza soldi, perché quando nella politica entrano i soldi tutto diventa sporco.
Ci sono progetti nuovi, alternativi che sono già stati attuati in tante altre città e che funzionano perfettamente portando enormi vantaggi alla comunità sia in termini economici che in termini di vivibilità. Perché se una città non è vivibile per i cittadini, non serve che abbia o no i conti in regola.
Questi progetti i cittadini devono conoscerli e noi vogliamo informarli.




Il programma del MoVimento è ben noto da anni, perché è discusso in rete dai cittadini ottenendo così una sinergia di intelligenze. Sappiamo benissimo che una brutta copia dei nostri progetti è stata fatta da tutti i partiti sia di destra che di sinistra, passando per il centro. Sappiamo però che loro non potranno mai attuarli, perché devono rispettare le logiche di partito che gli vengono imposte dall'alto. Il solito modello di società piramidale.
Nel MoVimento invece non esistono leader, ognuno vale uno. Il MoVimento vuole un modello di società orizzontale, dove ogni punto della rete sia in contatto con gli altri e abbia lo stesso peso.
È questa la prima vera grande rivoluzione culturale che bisogna fare. Ogni cittadino deve sentirsi chiamato in causa, perché non ci sarà mai nessuno che farà i suoi interessi. Il tempo di delegare è giunto al termine, bisogna diventare cittadini informati con l'elmetto e controllare giorno per giorno, passo dopo passo, l'operato dei nostri dipendenti, ovvero dei nostri politici. Sì, perché dobbiamo cominciare a chiamarli con il nome più appropriato e cioè dipendenti.
Iscriversi al MoVimento è un atto di libertà e di gratificazione, perché lamentarsi e poi fare niente per cambiare lo stato delle cose è inutile. Bisogna agire in prima persona. Privarsi di un po' della propria libertà per mettersi in gioco.
I giovani di Polignano, non devono farsi influenzare dalla paura di non trovare lavoro se hanno idee diverse da questo o quell'altro personaggio. Perché se non troveranno lavoro la colpa sarà proprio di questi personaggi che adesso, in piena campagna elettorale, gli staranno promettendo qualcosa. Il solito biscottino avvelenato.
Ogni volta che un politico promette o dona qualcosa, i cittadini devono ricordare che sta rubando loro 10 diritti!
È inutile nascondersi, lo sappiamo cosa accade durante le campagne elettorali. Tutti ti salutano, tutti ammiccano, tutti vogliono stringerti la mano, tutti sono disponibili, tutti vogliono pagarti il caffè, tutti ti invitano alle cene (ma chi le paga??? Forse proprio i cittadini con i rimborsi elettorali!).
Vogliamo ancora credere alla Befana??? Siete liberi di farlo, ma ricordate che la vostra scelta ricadrà sul vostro futuro, su quello dei vostri figli e dei vostri nipoti. Noi del MoVimento diciamo BASTA!






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