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2 aprile 2014


Piazza Moro: Mania da "taglio del nastro" o solo incompetenza?

http://goo.gl/5I1ALk
È stata una fortuna non aver trovato reperti storici durante i lavori di Piazza Moro”. Ad ascoltare queste parole Monsignor Santoro (l'ultimo vescovo di Polignano), si sarà certamente rivoltato nella tomba. A pronunciare queste parole non un cittadino qualsiasi, bensì il Sindaco Domenico Vitto nonché assessore al Turismo.
Non riusciamo davvero a comprendere il significato delle affermazioni del Sindaco sui lavori di rifacimento della piazza, e il nostro stupore aumenta considerando che parla anche in qualità di delegato al Turismo. Il problema è proprio quello e cioè che i reperti non sono stati valorizzati ma lasciati lì a giacere per almeno i prossimi 30 anni. Un Sindaco di qualsiasi altra città pagherebbe per avere un minimo di quello che è presente sotto la nostra piazza, considerando il vantaggio sotto l'aspetto culturale e quindi turistico. Si è trattato di un'uscita infelice anche perché è noto a tutti che gli scavi effettuati non hanno superato il metro di profondità e, dalla relazione tecnica stilata nel lontano dicembre 2012 dall'archeologa Dott.ssa Antonella Napolitano (relazione presente nel progetto agli atti -ndr), si evince chiaramente che le vaste aree antropiche sono presenti ad una profondità non inferiore ai 3 metri, quindi, di cosa stiamo parlando? Sindaco Vitto dica chiaramente ai cittadini che non ha voluto valorizzare la nostra città ma ha preferito spendere 1 milione e 200mila euro di soldi pubblici solo per cambiare la pavimentazione della piazza e spostare qualche albero. Una spesa folle!
Per non parlare dell’enorme bugia sul tentativo di blocco dei lavori: il Sindaco Vitto sa benissimo che non è stato rispettato il Dl 163/2006 e l'Art. 95 del Codice Appalti che obbliga i Comuni ad inviare i progetti alle Soprintendenze. Per questo la Soprintendenza stessa ha inviato un ispettore a visionare l'andamento de lavori. D'altronde è stata sempre la Dott.ssa Napolitano ad indicarlo nella relazione allegata al progetto, in cui specificava che «l'area interessata dal progetto, risulta caratterizzata da alto rischio archeologico, in quanto si riscontra la presenza di testimonianze archeologiche [...] Il presente documento va sottoposto all'attenzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per i commenti e le prescrizioni del caso»”.
Un documento agli atti che lascia spazio solamente a due alternative: o i nostri amministratori sono così incompetenti da non saper leggere le carte oppure loro sono interessati solo ai classici e pomposi tagli dei nastri senza pensare allo sviluppo economica-turistico-culturale di Polignano. A voi la risposta.
Infine non manca una considerazione prettamente tecnica sul turismo. Voler far passare i lavori di ammodernamento di Piazza Aldo Moro come “sensati” perché finalizzati allo svuotamento del centro storico dai troppi turisti è alquanto approssimativo  Piuttosto, è tutto tranne che la soluzione ideale per incrementare il turismo a Polignano. Semmai sarebbe più opportuno affermare che in questo modo si riuscirà presumibilmente al allargare il raggio di interesse dei luoghi da visitare nel nostro paese, favorendo il decongestionamento del centro storico ed un flusso più armonico e più distribuito nel centro cittadino. Per quanto possa sembrare un mera questione linguistica, si scorge chiaramente un tentativo di giustificare lavori, peraltro fortemente contestati da questa stessa Amministrazione fino alla scorsa campagna elettorale, ma soprattutto una pianificazione strategica riduttiva per lo sviluppo turistico del nostro paese. Con una piazza dove ‘si vedono i resti archeologici’, invece, sicuramente avremmo favorito un interesse maggiore dei turisti. Infine, oltre ad una distribuzione sul centro cittadino, si sarebbe favorita anche una distribuzione sul calendario turistico. Ovvero, la tanto ricercata “destagionalizzazione”.

Leggi anche:


PS Stiamo ancora aspettando risposta scritta dall'ass. Abbatepaolo alla nostra lettera del 29 Novembre scorso: http://issuu.com/polignanorevolution/docs/lettera_all_ass._abbatepaolo_lavori


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."  


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9 dicembre 2013


Lo sviluppo turistico è rimasto appiccicato sui manifesti elettorali


Cratere a volute apulo di oltre un metro d’altezza, Metropolitan Museum of Art di New York

"Turismo, per un’opportunità di crescita reale per l’intero paese” si leggeva in alcuni manifesti utilizzati dall’attuale maggioranza durante la campagna elettorale di maggio 2012. Peccato che quelle parole siano rimaste appiccicate su quei manifesti, dato che di turistico nel nostro paese non si è fatto praticamente nulla.
Ora, non diciamo che pretendiamo lo straordinario, ma qui non si vede neanche l’ordinario. Cosa più grave è che non vengano colte al balzo neanche le proposte che semplici cittadini, per amore della propria terra, hanno avanzato quasi due anni fa. Proposte che hanno attraversato ben due amministrazioni (Bovino e Vitto) e che si sono dimostrate ben più lungimiranti dei nostri politici. Un esempio? Erano i primi di gennaio 2012 quando il Dott. Carlo De Luca costituì il Comitato pro Grand Mausolèe con cui, in virtù del progetto di riqualificazione di Piazza Aldo Moro, suggeriva di cogliere l’occasione per riportare alla luce i tesori interrati nella zona. Cosa fece l’allora amministrazione Bovino? Un bel niente. Se ne infischiò altamente tra le grida dell’allora opposizione, oggi maggioranza, che gridava allo scandalo perché considerava quell’opera uno spreco. Oggi a parti invertite, l’Amministrazione Vitto fa orecchie da mercante e ignora totalmente la possibilità di riportare alla luce i prestigiosi reperti, approvando un progetto di riqualificazione che nulla ha a che vedere con la crescita economica del paese. Proprio così, vorremmo sapere quale idea di turismo ha il nostro Sindaco Domenico Vitto dato che tiene ben stretta la delega nelle sue mani senza però riuscire ad apportare alcun risultato utile per Polignano. Il turismo culturale muove milioni di persone all’anno ed è un turismo di per sé destagionalizzato, quindi porterebbe economia anche in quei mesi invernali in cui le nostre attività commerciali soffrono maggiormente. Quale occasione migliore se non questa? È assurdo vedere come non ci sia una benché minima voglia di far crescere il nostro paese sia economicamente sia culturalmente. L’unica cosa che interessa ai nostri politici è la visibilità.
Zero programmazione, zero lungimiranza, zero azioni per il bene comune. Niente di niente. E pensare che nel 1785 i nostri avi erano ben più lungimiranti di noi. Fu in quei tempi, infatti, che grazie agli scavi commissionati dall'allora vescovo di Polignano, monsignor Mattia Santoro, fu riportato alla luce un grande cratere a volute apulo di oltre un metro d’altezza, valutato all'epoca ben 10.000 ducati e acquistato nel 1956 dal Metropolitan Museum of Art di New York, dove attualmente fa bella mostra all'ingresso della sezione greco-romana. Uno dei pezzi più pregiati tanto che il suo valore era praticamente 1/20 del valore dell’intera città. I ritrovamenti però non finirono qui, due anfore oggi risiedono una al Louvre di Parigi e l'altra al Vor und Frühgeschichte Museum di Francoforte sul Meno. L'unico pezzo rimasto a Napoli, fra quelli che il vescovo Santoro donò al re Ferdinando IV di Borbone, è un’elegante loutrophòros senza manici, alta più di 80 cm, con la riproduzione di scene funerarie. Insomma, come potete capire, la nostra terra ci nasconde dei tesori che dovremmo valorizzare per il bene dell’intero paese. 
Oggi  qualche politicuncolo da strapazzo va in giro per il paese dicendo che i “grillini” hanno bloccato i lavori della piazza sapendo benissimo che tutto ciò è falso. Noi non vogliamo bloccare i lavori della piazza, non lo abbiamo mai pensato e non lo abbiamo mai fatto. Basta leggere la lettera che abbiamo inviato all'Ass. Marilena Abbatepaolo per capirlo. Noi vogliamo che Polignano colga questa occasione di crescita e di sblocco di un volano economico non indifferente. La lungimiranza e la capacità di amministrare dei nostri politici locali si misura dalle azioni svolte. Non hanno neanche inviato il progetto dei lavori alla Soprintendenza per i Beni Archeologici ed alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici. Poi non stupiamoci se ci troviamo gli scempi architettonici e che poco hanno a che fare con il contesto intorno come l’attuale comando dei vigili urbani. Peraltro basterebbe copiare da altri Comuni come ad esempio Modugno, che nel 2011 ha ottenuto un finanziamento di euro 1.400.000 a valere sul fondo P.O. F.E.S.R. 2007-2013 per la conduzione diretta di scavi in applicazione della legge 163 del 2006 (che tutela, proprio, i beni archeologici). Ai commercianti chiediamo di tutelare il futuro economico delle loro attività per i loro figli e facciamo loro un appello per pretendere che si facciano opere in grado di creare sviluppo turistico e quindi economico e non solo in grado di permettere ai politici locali di farsi foto in bella mostra il giorno dell’inaugurazione al taglio del nastro.
Siamo stufi di questa continua e reiterata mediocrità. Sindaco, appena trova 10 minuti di tempo tra un bar e l’altro, si ricordi di dimettersi da assessore al turismo.

Alcune foto dei ritrovamenti: https://www.facebook.com/groups/273990959327972/permalink/613218608738537/

Ai seguenti link potete leggere la nostra lettera protocollata all'assessore alla Cultura e al Sindaco di Polignano
*Copia docx http://issuu.com/polignanorevolution/docs/lettera_scavi_abbatepaolo.docx
*Copia Protocollata (29/11/2013): http://issuu.com/polignanorevolution/docs/lettera_all_ass._abbatepaolo_lavori 

Vedi anche:  La cultura "di piazza" (Video)

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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6 dicembre 2013


La cultura "di piazza" [Video]

  #laculturaèunaltracosa

Nel 1785 l'allora vescovo di Polignano, monsignor Mattia Santoro, portò alla luce un ricco e prezioso corredo funerario composto da numerosi vasi dipinti, armi ed altre suppellettili in metallo. Tra gli altri sono stati rinvenuti: un cratere Apulo meraviglioso, rinvenuto al di sotto di Piazza Moro che oggi si trova presso il Metropolitan Museum of Art a New York, un prezioso vaso rinvenuto sempre al di sotto di Piazza Moro oggi conservato al Louvre di Parigi e due meravigliosi vasi che oggi si trovano uno a Francoforte e l'altro a Napoli, rinvenuti sempre al di sotto della stessa Piazza.
 Nel 2013, l'amministrazione di Polignano vuole COPRIRE tutto con una colata di cemento. Ma perchè non ha interesse a verificare l'eventuale presenza di altri reperti che potrebbero dare ulteriore lustro alla storia del nostro paese?


Ai seguenti link potete leggere la nostra lettera protocollata all'assessore alla Cultura e al Sindaco di Polignano
*Copia docx http://issuu.com/polignanorevolution/docs/lettera_scavi_abbatepaolo.docx
*Copia Protocollata (29/11/2013): http://issuu.com/polignanorevolution/docs/lettera_all_ass._abbatepaolo_lavori 

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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