1) La tassa di soggiorno è stata approvata. Voi dove la investireste?
A Vitto non è bastato aumentare tutti i tributi locali appena insediatosi nel 2012. Adesso che vige il blocco sull’aumento dei tributi locali, ha introdotto una nuova tassa ovvero la tassa di soggiorno. Lo ha fatto a seguito di uno studio su costi e benefici? No. Lo ha fatto dopo aver visto che non c’era altro modo per poter finanziare servizi turistici? No. Vitto è Sindaco da 5 anni e in 5 anni non è stato in grado di dare una visione turistica al nostro Paese. Se non fosse stato per madre natura, internet ed Apulia Film Commission, Polignano sarebbe ancora sconosciuta. Vitto aveva promesso di introdurre la tassa di soggiorno vincolandola ad una lista di servizi da realizzare messa nero su bianco. Dov’è questa lista? Non esiste. Polignano è l’unico caso in Italia in cui il Sindaco è anche assessore al turismo e proprietario di B&B e l’unica figura politica che siederà al tavolo di concertazione della tassa di soggiorno. Insomma un conflitto di interessi abnorme e che servirà a Vitto a gestire la partita della tassa di soggiorno solo a scopi elettorali.
2) Vi piace il paese addobbato per le feste? Darà respiro al commercio?
Non abbiamo ancora avuto modo di vederlo.
Se per “
dare respiro al commercio” intende che porterà a Polignano gente dai paesi limitrofi, può darsi. San Facebook è in grado di realizzare anche queste grazie. La cosa importante, però, è che questa iniziativa non c’entra nulla con la destagionalizzazione del turismo. Quante persone pernotteranno in più grazie a questa iniziativa? Ricordiamo che il turista è colui che pernotta almeno una notte.
3) Parliamo di elezioni: che ne pensate delle circoscrizioni elettorali?
A noi non interessa vedere le circoscrizioni, quello lo fanno i vecchi politici che credono di essere i proprietari dei voti. Basta vedere l’ultima pagliacciata di Renzi che ha fatto rientrare il Comune di Rignano nella circoscrizione di Firenze anziché quella di Livorno. Evidentemente la paura di essere trombato è alta.
4) A quali privilegi avete rinunciato in questi cinque anni di mandato?
Abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali. Ci siamo dimezzati lo stipendio ed abbiamo rinunciato a parte dei rimborsi. Ad oggi abbiamo rinunciato a oltre 400.000 euro che abbiamo devoluto al fondo di garanzia per le piccole medie imprese che, solo a Polignano, hanno contribuito al finanziamento di ben 6 attività commerciali. Invitiamo ancora una volta tutti i polignanesi, che hanno necessità di un finanziamento fino a 25.000 euro, a farne richiesta.
5) Domanda per Emanuele Scagliusi: è vero che ha acceso un mutuo superagevolato (non concedibile a noi comuni mortali) per un b&b a Polignano?
Caro Direttore, comprendo perfettamente che sinora è stato abituato a politici di professione che si ritrovano “a loro insaputa” proprietari di una casa o che non hanno mai avuto bisogno di accendere un mutuo visti i lauti stipendi incassati per il mandato svolto. Ebbene sì, la rivoluzione del M5S è anche questa: la “notiziona” è che al “politico” in questione (cioè io) tocca fare un mutuo per acquistare una normale casa. Certo, con i 213.840,45 euro che ho restituito allo Stato tramite i versamenti al fondo per il Microcredito, avrei potuto acquistarla senza mutuo, ma per onorare l’impegno che ho sottoscritto nel 2013 con i cittadini ho orgogliosamente tagliato il mio stipendio e i rimborsi previsti. Con la conseguente necessità di accendere un mutuo, per acquistare la casa che era dei miei nonni, a cui sono affezionato e per cui è stata necessaria persino la firma di un garante, un mutuo al tasso di mercato come per tutti i cittadini che ne richiedono uno. A chi le dà queste soffiate spacciandole per scoop vorrei tanto presentargli quei miei amici che hanno ottenuto un mutuo ad un tasso persino più vantaggioso del mio! Attualmente, visto l’utilizzo parziale della casa che era dei miei nonni, la parte restante è utilizzata come B&B a conduzione familiare, così come prevede la legge.
6) Cosa avete fatto concretamente per il territorio in questi 5 anni di mandato?
GIUSEPPE L’ABBATE: Questi quasi 5 anni di lavoro in Parlamento sono stati molto intensi. Sono più di 200, al momento, gli atti che ho depositato tra proposte di legge, mozioni, interpellanze, risoluzioni e ordini del giorno a cui vanno sommati i tantissimi emendamenti presentati alle varie leggi discusse tra Aula e commissione. A tutto ciò, va aggiunto il lavoro svolto poi ogni fine settimana tra incontri pubblici, dibattiti, campagne elettorali varie e visite in aziende. Insomma, non ci siamo fermati un attimo.
Le ricadute sul territorio sono state tante, alcune più immediate ed altre che arriveranno tra qualche anno. Penso ad esempio all’approvazione della legge sulla coltivazione della canapa industriale che ha finalmente dato agli agricoltori la tranquillità di coltivare una pianta dalle qualità straordinarie. Aver dato la possibilità, infatti, di finanziare la realizzazione di impianti di trasformazione consentirà di avviare un volano economico non indifferente. Pensi che la canapa industriale viene utilizzata in tutti i settori: alimentare, tessile, edilizio, ecc. Per non parlare dei vantaggi dal punto di vista ambientale. Penso ad esempio alla costituzione di parte civile da parte del Ministero dell’Ambiente nel processo sulla megadiscarica Martucci che non sarebbe mai arrivata se non avessi presentato una serie di interrogazioni. Penso all’istituzione delle Commissioni Nazionali Uniche di filiera (CUN) per la rilevazione dei prezzi dei prodotti agricoli. Con l’approvazione, infatti, di una mia legge abbiamo cambiato una norma vecchia di 100 anni mandando in pensione il vecchio sistema delle borse merci. Tutto ciò porterà trasparenza nella costruzione del prezzo. Chi decide oggi il prezzo delle patate? O del grano? O di qualsiasi altro prodotto? Da domani grazie all’istituzione delle CUN si avrà il massimo della trasparenza riuscendo a ridare dignità ai produttori. Penso all’avvio del piano olivicolo che il Paese attendeva da 30 anni ottenuto grazie all’approvazione di una risoluzione in commissione. Penso all’approvazione di definizione e caratteristiche dei birrifici artigianali che ha consentito l’aumento esponenziale di questi ultimi e di giovani che hanno deciso di occuparsi in questo settore. Penso alla legge che entro dicembre sarà approvata alla Camera che consentirà al consumatore di comprare prodotti integrali reali e non fatti miscelando farina 00 alla crusca o cruschello. Per non parlare dei quasi 190.000 euro restituiti fino ad oggi al fondo di garanzia per le piccole medie imprese che ha consentito di finanziare ben 6 attività commerciali a Polignano e più di 6.000 in tutta Italia che hanno portato alla creazione di circa 14.000 nuovi posti di lavoro. Insomma, l’elenco sarebbe lungo.
EMANUELE SCAGLIUSI: In questi 5 anni da parlamentare di opposizione, ho avuto modo lavorare su diversi fronti, facendo domande al Governo tramite gli atti di sindacato ispettivo e proponendo “soluzioni” tramite le proposte di legge e i vari atti di indirizzo. Ho affrontato sia tematiche generali che locali riguardanti il mio paese e la mia Regione.
Colgo l’occasione che mi offre per parlare dell’attività parlamentare, partendo dallo straordinario lavoro svolto per sbloccare la situazione delle adozioni internazionali. Una tematica questa non dai grandi numeri, ma da cui si misura la civiltà di un Paese. Infatti, ad inizio legislatura il mondo delle adozioni era nel caos a causa dell’inattività della Commissione delle Adozioni Internazionali (CAI) che non si è riunita per 3 anni. Sono riuscito, dopo una serie di interrogazioni e una dura battaglia, a far ripartire le attività della CAI e il dialogo con famiglie e rappresentanti istituzionali. Ciò porterà benefici a tantissime coppie del nostro territorio che sono in attesa di completare l’iter adottivo da tempo. A coronamento del lavoro svolto, ho presentato anche una proposta di legge di riforma dopo aver incontrato ed aver accolto i suggerimenti di famiglie, enti ed associazioni.
Da membro della Commissione bicamerale infanzia e adolescenza mi sono anche occupato della questione delle sottrazioni internazionali. Purtroppo sono in aumento i casi di genitori privati del diritto di poter abbracciare i propri figli, in seguito ad un allontanamento forzato da parte dell’altro coniuge. Diversi sono stati gli atti ispettivi a tal proposito, ma la debolezza dello stato italiano al cospetto degli altri Paesi e la sordità del governo rendono complicata la soluzione di queste questioni. Ma a più riprese ho chiesto al governo di far sentire la propria voce al fine di proporre modifiche essenziali alla Convenzione dell’Aja del 1980 che permettano il rispetto dei diritti dei genitori tutti.
Da membro della Commissione Affari Esteri e Comunitari, insieme ai miei colleghi ho messo in campo tutte le iniziative e gli strumenti previsti dal regolamento parlamentare per bloccare la ratifica per la realizzazione del TAP, il gasdotto che porterà gas dall’Azerbaigian attraverso la nostra regione al Nord Europa. A partire dalla stesura della pregiudiziale di costituzionalità fino alla battaglia in aula contro lo Sblocca Italia, le abbiamo provate davvero tutte, ma a colpi di maggioranza il Governo PD ha ottenuto il lasciapassare per quest’opera inutile, vista l’assenza di un Piano Energetico Nazionale e potenzialmente dannosa per il turismo pugliese e per l’ambiente.
Spesso mi è capitato di intervenire direttamente a sostegno di cittadini italiani in difficoltà all’estero o ingabbiati dalla burocrazia. Dalla difficoltà ad ottenere una semplice risposta dai consolati, all’iscrizione all’AIRE (Associazione Italiani Residenti all’Estero) in tempi ragionevoli. Altre volte è capitato di dover intervenire per salvaguardare l’incolumità e i diritti dei pescatori pugliesi, soggetti al sequestro del mezzo, spesso immotivato da parte delle autorità dell’altra sponda dell’Adriatico.
Gran parte del lavoro, come componenti della Commissione Esteri, l’abbiamo dedicato alla stesura della parte di politica estera del Programma di Governo del M5S. Abbiamo tenuto una serie di convegni nei quali abbiamo dibattuto approfonditamente del ruolo dell’Italia nella NATO, della necessità di creare un’alleanza tra i Paesi del Mediterraneo e di stabilire nuovi rapporti con i Paesi emergenti dell’area BRICS (Brasile, Russia, Indica, Cina e Sud Africa). Questi eventi, hanno visto la partecipazione di esperti di geopolitica come il premio nobel per la Pace Mairead Corrigan, Andrey Klimov (vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Duma) e il giornalista e scrittore Gianni Minà, tra gli altri. Inoltre, come Vicepresidente del Comitato per i Diritti Umani ho audito in Parlamento Mariela Castro sulla situazione dei diritti umani a Cuba e l’Ambasciatrice Madina Jarbussinova, Rappresentante Speciale e Coordinatrice per la lotta alla tratta degli esseri umani. Ho presentato una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione Nazionale Indipendente per la Tutela dei Diritti Umani visto che l’Italia ad oggi ne è sprovvista, nonostante abbia già ratificato gli accordi internazionali che la prevedono.
Tanti anche gli interventi relativi a questioni pugliesi, per brevità le cito i più significativi. Con i cittadini di Noicattaro e Rutigliano, per esempio, fin da subito ho affrontato le criticità dello sversamento delle acque reflue in falda del depuratore situato in località Lama San Giorgio, a rischio infrazione europea. Di pari passo, mi sono reso portavoce delle proposte dei cittadini in tema di depurazione e riutilizzo delle acque, incontrando istituzioni locali e regionali. Anche su Polignano, con un’ispezione insieme ai tecnici di AQP, abbiamo avviato un’attività di controllo sulle istituzioni locali e sulla gestione del depuratore, viste le continue lamentele dei residenti della zona per le emissioni maleodoranti dello stesso. Con il collega e concittadino Giuseppe L’Abbate, abbiamo acceso i riflettori sulla Discarica Martucci e sui rischi per la salute dei pugliesi, raccogliendo le denunce del Sig. Lestingi, fino ad allora totalmente ignorate dai politicanti, da destra a sinistra.
Anche a Polignano abbiamo dimostrato, rinunciando a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e con gli oltre 34 milioni ricavati dal taglio delle nostre indennità e dei rimborsi non utilizzati (personalmente ho restituito più di 213 mila euro), che non serve una legge per rinunciare ai privilegi della casta a favore dei cittadini, ma basta la volontà. Le oltre 6 mila imprese (di cui ben 6 a Polignano) aperte grazie al Microcredito ne sono la dimostrazione.
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LA VOCE DEL PAESE - 08.12.2017 |
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."