28 settembre 2012


Resoconto della seconda riunione dei gruppi della Terra di Bari del Movimento 5 Stelle

Polignano, 17 Settembre 2012

La riunione ha avuto il principale obiettivo quello di far conoscere sempre meglio le realtà e le iniziative dei vari gruppi e quindi creare la cosiddetta "rete" tra Comuni limitrofi. Soprattutto è stata una seconda riunione di ‘assestamento’ in cui si sono aperti vari dibattiti e scambi di informazioni riguardanti il territorio e le azioni da e come intraprendere grazie alle esperienze dei gruppi “più anziani”.

Presenti (in ordine alfabetico):
Acquaviva
Adelfia
Bari
Bitonto
Casamassima
Gioia del Colle
Mola
Monopoli
Palo del Colle (2 gruppi)
Polignano a Mare
Terlizzi
Valenzano


Ordine del giorno:
1) Trasmissione delle buone pratiche dei gruppi locali
2) Creazione rete gruppo provinciale (intesa come area geografica), “Osservatorio della terra di Bari”
3) Varie ed eventuali


La prima parte della riunione ha visto una raccolta delle attività svolte e in preparazione dai vari gruppi, aprendo dibattiti, proposte e scambio di contatti tra i gruppi:

(in ordine alfabetico)

Acquaviva
Gruppo ancora in fase organizzativa.
La loro città presenta due forti criticità: la prima, lo spostamento del Miulli fuori dal centro abitativo, che ha portato la chiusura di vari esercizi commerciali. La seconda, il progetto di costruzione di un inceneritore dell’az. “Altra Energia” sulla Cassano-Sannicandro.

Adelfia
Sul territorio esistono 2 gruppi (Attivisti 5 stelle Adelfia e Amici di Beppe Grillo Adelfia), ma alla riunione sono presenti solo 2 componenti del gruppo Attivisti 5 stelle Adelfia. Questi ultimi stanno facendo una raccolta di video-documentari (http://www.youtube.com/user/AttivistiAdelfia) delle problematiche della loro città, specialmente riguardo l’igiene urbana, rifiuti e isole ‘ecologiche’, sprechi, cani randagi. A breve avvieranno banchetti informativi.

Bari www.bari5stelle.it
Le loro ultimissime iniziative, come promesso nella precedente riunione, riguardano la raccolta differenziata, dato l’aumento dell’ecotassa e della mancata raccolta differenziata hanno quindi diffidato il comune, predisposto una richiesta di rimborso, richiesto le dimissioni di sindaco e assessore.

Bitonto
I ragazzi di Bitonto hanno subito espresso la necessità di poter avere accesso ai contatti di persone con competenze in ogni ambito di ogni gruppo di attivisti e di creare gruppi tematici che vadano al di fuori dei confini geografici di comuni e province. Tra i temi che più stanno a cuore ai ragazzi c’è la mobilità sostenibile, per cui vorrebbero avviare un percorso condiviso con gli altri.

Casamassima http://www.movimentocasamassima.it/
La loro ultima iniziativa riguarda la stesura di un questionario per la cittadinanza, con a tema il traffico cittadino e la realizzazione di una piazza comunale. Al momento il questionario è online, ma si stanno organizzando anche per una versione cartacea. Continua anche la lotta per la questione Lama San Giorgio, facendo pressione a Sindaco e Regione.
Prossime iniziative: conferenza Rifiuti Zero e conferenza MMT.

Gioia del Colle
Presente un solo attivista, il gruppo è ancora in fase organizzativa.

Mola
Presenti sei attivisti, il gruppo è ancora in fase organizzativa.

Monopoli http://monopoliinmovimento.blogspot.it
Il gruppo si riunisce tre volte alla settimana su tre aree tematiche: ambiente e territorio, socio-economica, cultura. Hanno prodotto diverse iniziative, oltre ad un fitto calendario di incontri in piazza con i cittadini: raccolta firme per la riduzione della cementificazione, richiesta di un registro tumori e monitoraggio tumori (richiesta di accesso agli atti al AMIU e ANT), operazione “monitoraggio coste”, proposta abbattimento IMU, campagna di educazione civica (volantinaggio per le auto che non rispettano le norme), richiesta di accesso agli atti riguardanti il bando per l’abbattimento di una scuola. Seguono anche la questione del nuovo mega ospedale con i gruppi di Polignano, Conversano e Fasano.

Palo del Colle (2 gruppi)
Sul territorio esistono 2 gruppi ed alla riunione sono presenti entrambi (seduti uno affianco all’altro, per cui ci auspichiamo, dietro anche consiglio dei presenti, possano appianare le loro divergenze e riunirsi presto per creare un unico gruppo solidale.
Ciò che denunciano del loro paese sono delle irregolarità nel PUG e nel PUE e nell’edilizia scolastica ed in generale l’edilizia pubblica.

Polignano a mare www.polignano5stelle.it
Dopo la candidatura alle amministrative 2012, il gruppo ha avviato l'operazione "Fiato sul Collo" presentando al Comune richiesta di accesso agli atti per la bandiera blu, atti e documenti inerenti la VAS del “Parco dei Trulli” , richiesta per il censimento del patrimonio edilizio, richiesta di 'adesione alla campagna nazionale "Obbedienza Civile - il mio voto va rispettato" e inerente distribuzione e raccolta dei moduli per il reclamo al AQP s.p.a. in piazza, richiesta bbattimento IMU, richiesta WiFi libero e presentazione di una bozza di progetto, consegna di osservazioni del bando rifiuti e consulenza legale per il ritiro del bando. Tra le prossime iniziative in cantiere un piano del traffico, proposta per un centro infermieristico comunale, conferenza rifiuti zero, richiesta al comune di un registro per le unioni civili e per il testamento biologico, ecc..

Terlizzi
Presente un solo attivista, questa volta in veste di rappresentante del gruppo di Terlizzi.
Il problema fondamentale che hanno riscontrato è la difficoltà di accesso agli atti online per l’assenza di alcune delibere e determina, e più in generale un problema di mancata trasparenza da parte dell’amministrazione. Per cui gli attivisti stanno pensando ad una denuncia alla Corte dei Conti. Tale questione ha anche aperto uno scambio di informazioni tra i presenti, fattispecie per le modalità di richiesta scritta e protocollata per l’accesso agli atti e la proposta a tutti i gruppi di richiedere alle amministrazioni del proprio paese maggiore trasparenza.

Valenzano
Presente un solo attivista, il gruppo di Valenzano è nato da poco ed è in fase organizzativa


La seconda parte è stata dedicata alla discussione riguardante la creazione dell’“Osservatorio della terra di Bari” atto a creare rete tra paesi limitrofi della stessa provincia e definire un gruppo d’azione. Per definizione, condivisa da tutti i presenti, nel’ “Osservatorio della terra di Bari” rientrano tutti i gruppi attivisti del Movimento 5 Stelle residenti nei paesi appartenenti alla provincia di Bari, in senso puramente geografico e non politico, escludendo perciò ogni ipotesi di eventuale candidatura alle elezioni provinciali.
Nonostante tale definizione, i pareri riguardo l’esistenza dell’Osservatorio è messa in dubbio da alcuni gruppi e anche tra persone nello stesso gruppo, sollevando pareri contrastanti e diversi tra loro. Sostanzialmente i pareri dei pro sono: riuscire a fare rete tra paesi limitrofi, riuscire ad organizzare in modo civile e più snello le riunioni e creare un gruppo d’azione. Tale Osservatorio non vuole escludere paesi coincidenti geograficamente e politicamente ad altre province, ma si auspica la creazione di altri osservatori per i territori di Foggia, Bat, Brindisi, Lecce, Taranto.
I contro hanno invece sollevato il timore che tale gruppo possa poi diventare istituzione e nutrirsi delle logiche delle gerarchie partitiche, lontane dallo spirito del moVimento, e vorrebbero perciò lasciare le riunioni aperte ad altri gruppi provenienti da altre province., creando direttamente il gruppo Regionale.
Altri vorrebbero che le assemblee dell’Osservatorio fossero organizzate per essere incentrate sugli odg rimanendo quindi aperte ad altri gruppi provenienti da altre province, liberi di partecipare in base all’interessamento agli odg. A tal proposito alcuni pro hanno sollevato il problema, legato all’esperienza personale, che riguarda la confusione dovuta all’elevato numero di partecipanti e l’eventuale presenza di curiosi o disturbatori che potrebbero non rispettare gli odg.

La discussione ha portato ad un nulla di fatto e un certo grado di confusione (dato anche da gruppi che non hanno rispettato l’ordine degli odg), per cui i presenti hanno sentito l’esigenza di mettere ai voti la creazione dell’ “Osservatorio della terra di Bari”, definendo gli odg della prossima riunione in funzione delle problematiche emerse durante la riunione:
- redazione di un regolamento per le assemblee;
- votazione per la creazione o la cancellazione dell’ “Osservatorio della terra di Bari”. (*)


Data della prossima riunione Lunedì 1 Ottobre 2012, ora e luogo da definirsi (probabilmente ore 19 a Bari).

(*) votazione per la quale si auspica una previa votazione interna in ogni gruppo locale
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Intervista rilasciata a "La Voce del Paese"


1) Perché la scelta di scendere in campo con il Movimento 5 Stelle? Dal tuo punto di vista, cambia qualcosa dal fare politica con un qualsiasi altro partito? Se sì, perché?
Premesso che a “scendere in campo” sono solo i calciatori e Silvio Berlusconi, ho scelto il Movimento 5 Stelle perché mi sento finalmente rappresentata, ho ritrovato tutto quello in cui credo per cui voglio e sento il dovere di lottare: democrazia diretta e partecipativa, legalità, ecologia ed energie rinnovabili, sviluppo sostenibile, informazione libera, acqua pubblica, rifiuti zero.. Da quando faccio parte del Movimento ho capito il reale significato della frase “Libertà è partecipazione”, lamentarsi e delegare non funziona, perciò discutiamo dei problemi del paese e cerchiamo di produrre proposte e progetti alternativi insieme. E poi da noi non circolano soldi, togli i soldi dalla politica e la politica diventa passione. Il Movimento è trasparenza, è libero dalle logiche e dalle gerarchie dei partiti. Quello partitico, così com'è ora, è un sistema che non regge più perciò va cambiato.

2) Oggi il M5S a Polignano non ha un suo rappresentante in Consiglio. Come ben saprai , la fiducia data al vostro candidato sindaco, Giuseppe L’Abbate, non è stata pari a quella data al gruppo in se per se. Cosa non ha funzionato? Quanto è difficile, soprattutto per voi giovani, fare politica oggi a Polignano?
Ho assistito allo spoglio ed ho visto una dispersione di voti assurda, ho visto voti divisi tra Giuseppe e candidati di altre coalizioni con abbinamenti davvero poco probabili! Ho visto anche voti a Bovino divisi con la coalizione di sinistra e quelli a Vitto con liste di destra! Questo accade quando una legge truffa come quella del voto disgiunto viene propagandata da anni confondendo i cittadini, così come il problema del “voto obbligatorio” al parente, all’amico, al datore di lavoro. Chi vota dovrebbe sentirsi libero di scegliere chi crede possa meglio amministrare, dobbiamo imparare a svincolarci da queste dinamiche. Durante la campagna elettorale avevamo ribadito l’importanza del voto alla lista, di non cedere al voto disgiunto. Evidentemente non è bastato.
Fare politica in tenera età a Polignano non è facile, dato che siamo abituati ai soliti noti da trent’anni. Anche la macchina burocratica è al quanto complessa e c’è chi ancora si stupisce (e infastidisce!) che dei ragazzi facciano semplicissime richieste di accesso agli atti! Ma sia chiaro, il problema non è l’età anagrafica in sé, ma chi dimostra di essere ancora attaccato solo alla poltrona o a vecchi modi di pensare ed è quindi incapace di progettare e rivedere il paese secondo le esigenze e le tecniche del nostro tempo.


3) Che voto daresti da 1 a 10 a questi primi 4 mesi di Amministrazione Vitto? Perché?
Voto 5, perché hanno deluso le aspettative dei cittadini. A cominciare dal bando dei rifiuti: quando erano all’opposizione lo volevano (giustamente) annullare e adesso che ne hanno piene facoltà non lo fanno. Non lo fanno perché non hanno le alternative e quella fornita da noi (strategia rifiuti zero) non l’hanno presa neppure in considerazione. Trovo davvero assurdo che un assessore dica che la causa del paese sporco è dei cittadini. Così come trovo assurde le diatribe all’interno della maggioranza, ulteriore segnale di una coalizione nata solo per vincere le elezioni. Per non parlare di tutte le belle promesse elettorali, certo non potevano realizzare la zona PIP in due mesi ma avrebbero dovuto per lo meno avviare un progetto coinvolgendo gli artigiani, così come per la riqualifica della pista ciclabile o il WiFi libero. “Il cittadino al centro della vita amministrativa”, “Massima trasparenza”, ma dove?


Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 27 settembre 2012, rilasciata dall'attivista Annamaria De Donato.
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25 settembre 2012


Scuola sgarrupata: genitori (muratori) paganti e Comune dormiente


Ci siamo, dopo 3 mesi di vacanza è iniziato il nuovo anno scolastico. La domanda è: cosa c'è di nuovo?
Forse solo il calendario o forse qualche sorpresa per i genitori.
Non vogliamo essere disfattisti ma basta soffermarsi su alcune questioni per diventarlo: sicurezza edifici scolastici, libri e ambienti scolastici.

Andiamo per ordine.
Parlando di sicurezza degli edifici scolastici non possiamo non pensare ai lavori di rifacimento del lastrico solare della Don Bosco.
Era stata indetta una gara aperta “per l’affidamento dei lavori urgenti” ma, forse, la parola urgenti ha un significato diverso in base a chi la legge, dato che dopo essersi aggiudicata la gara un'azienda di Brindisi, dei lavori non si vede neanche l'ombra. Forse si è perso tempo nel “cercare” a chi subappaltare l'opera?
Il problema rimane perché adesso, con le attività già iniziate, portare a termine il lavoro comporterà dei disagi, poiché bisognerà trasferire i bambini in altre aule. Si spera che le condizioni meteo siano favorevoli all'inizio dei lavori.
Insomma, abbiamo avuto tre mesi di vacanze estive e con le attuali tecnologie costruttive, in tre mesi si fanno e si rifanno nuovi complessi scolastici!
Si parla tanto di crisi e della necessità di tornare a crescere, come può un Paese crescere, se non si preoccupa del proprio futuro e dei luoghi dove formare le
nuove generazioni?
Intanto monta la rabbia anche dei genitori degli studenti della scuola alberghiera a cui era stata promessa la conclusione dei lavori per il nuovo edificio per dicembre scorso mentre, a tutt’oggi, i ragazzi sono costretti a recarsi nelle aule allestite nei locali della zona C2

Altro punto, i libri.
Ogni anno le solite notizie, "il caro libri", "stangata sui libri", "famiglie in difficoltà per i costi dei libri", etc.
Perché comprare ogni anno libri nuovi? E soprattutto, perché comprare libri?
Bisognerebbe digitalizzare i libri e renderli disponibili agli studenti in rete, in questo modo costerebbero poco o nulla.
Non pagheremmo nulla per la carta, nulla per la distribuzione, e l’anno successivo gli aggiornamenti sarebbero fatti sui testi precedentemente digitalizzati.
Anche perché il teorema di Pitagora e la Divina Commedia non dovrebbero cambiare tutti gli anni.
Forse tutto ciò ai nostri Amministratori sembrerà fantascienza, ma, per fortuna, è la realtà. Basterebbe acquistare un semplicissimo ebook reader.
A casa, i nostri figli adolescenti chattano, usano Skype e i Social con la facilità con cui mangiano un gelato, e poi ogni mattina andando a scuola compiono un salto indietro nel tempo.
Ormai su un ebook reader si fa tutto, si può sottolineare, evidenziare, scrivere note, esattamente come su un libro cartaceo. Non sono i ragazzi a non saper usare questi strumenti, ma è la pigrizia mentale di molti insegnanti ad impedirlo.

Passiamo ora agli ambienti scolastici.
In tempi di crisi, si sa, non è consentito sprecare denaro, ma far pitturare le aule ai genitori degli alunni ci sembra un po' eccessivo. Così, per evitare che i propri figli frequentino aule con muri scrostati e intrisi di umidità, i genitori di alcuni alunni hanno preso in mano spatole e pennelli ed hanno tinteggiato alcune aule.
Certo, quel lavoro spetterebbe al padrone di casa, vale a dire all’Amministrazione Comunale. I genitori però non fanno polemiche. Stanchi di questa situazione si sono rimboccati le maniche e, ottenuto il via libera della dirigenza scolastica, hanno iniziato a sistemare le pareti malandate.
L'intervento dei genitori però non è finito qui, infatti si sono visti costretti a racimolare qualche soldo per comprare carta igienica, colori, gessetti e quant'altro.
Insomma oltre ai soliti costi fissi della scuola, le famiglie hanno dovuto rimetterci tempo e denaro proprio quando, vista la grave crisi, dovrebbero essere aiutate.

Ci piacerebbe vivere in un paese dove le scuole siano considerate dei gioielli di famiglia da preservare e curare, rendendole attraenti per tutti coloro che le frequentano. Non un peso in più per le famiglie ed un costante pericolo per gli alunni e insegnanti costretti quotidianamente a combattere con calcinacci e strutture degradate.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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24 settembre 2012


La mobilità sostenibile conquista Conversano ma non Polignano

Creare parcheggi di scambio periferici ed utilizzare quelli già esistenti per decongestionare il centro cittadino dal traffico ed incrementare la qualità della vita del polignanese. Per incentivare l’utilizzo da parte del turista, si utilizzeranno dei bus navetta ecologici (metano, idrogeno, elettrici) che dalla periferia accompagneranno al centro il turista.

Ricordate queste frasi? Sono contenute nel programma elettorale della coalizione del centrosinistra.
Belle parole si dirà, peccato che sono rimaste tali e, in realtà, non viene fatto nulla per migliorare la viabilità nella nostra cittadina.
La settimana compresa tra il 16 e il 22 settembre è stata promossa dalla Commissione Europea come la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile “In città senza la mia auto”.
Quale occasione migliore per cominciare a mettere in pratica quelle belle parole pronunciate in campagna elettorale?
Questo appuntamento, divenuto negli anni internazionale, aveva l’obiettivo di incoraggiare i cittadini all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata per gli spostamenti quotidiani: a piedi, in bicicletta o con mezzi pubblici.
Le modalità di trasporto sostenibile oltre a ridurre le emissioni di gas climalteranti, l’inquinamento acustico e la congestione, possono giocare un ruolo importante per il benessere fisico e mentale di tutti. Diminuendo e migliorando le modalità di spostamento a livello locale, le città europee possono migliorare il bilancio energetico e le prestazioni ambientali del sistema dei trasporti e allo stesso tempo rendere la vita nelle città più sana e sicura.
La Settimana Europea è stata dunque un’occasione per il Comune di Polignano per presentare proposte alternative e sostenibili per i cittadini e ottenere da questi un utile feedback.
In Puglia hanno aderito i Comuni di Barletta, Bitonto, Bisecglie e Conversano. E Polignano? Come sempre siamo in “leggera” controtendenza.
Sarebbe davvero piacevole sapere cosa ne pensa l’Assessore al ramo Giovanni Abbatepaolo ed è davvero un peccato constatare che neppure un consigliere, seppur di opposizione, così sensibile all’argomento come Eugenio Scagliusi, non si sia interessato, proprio lui che in passato si è spesso prodigato per le giornate a piedi a Polignano.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio." 
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22 settembre 2012


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese": Ambiente


1) Nella sua presentazione sul blog del MoVimento 5 Stelle di Polignano ha parlato del fatto che “abbiamo perso quelle semplici accortezze che permettevano ai nostri nonni di vivere in armonia col proprio territorio”. Dunque, cosa, nel corso del tempo, è cambiato, in negativo? E perché?

Rispondendo in maniera banale, nel corso del tempo è cambiato in negativo lo stile di vita, più frenetico, superficiale e votato alla soddisfazione immediata e completa dei bisogni senza badare alle conseguenze, e questo progressivamente ci ha allontanati dall’ambiente e dai suoi ritmi naturali. Ad esempio, 40-50 anni fa l’alimentazione seguiva inevitabilmente i cicli stagionali, mentre oggi ci sembra normalissimo trovare frutta e verdura fuori stagione o proveniente dall’altro capo del mondo, o ancora, il “benessere” della cultura dell’usa e getta ci induce a pensare che sia meno faticoso estrarre petrolio, raffinarlo, trasformarlo in forchette e coltelli di plastica (da trasportate al negozio e poi casa) piuttosto che lavare le comuni posate. Ed è inutile dilungarsi sui danni all’ambiente e le ricadute sull’uomo di questo stile di vita protratto nei decenni. In maniera analoga si è perso il contatto con il territorio e i suoi pericoli, in passato si tenevano pulite le lame e i terrazzamenti in previsione di acquazzoni… oggi si costruiscono sottopassaggi (e non solo) che puntualmente si allagano!

2) Ha scritto anche che “l’ambiente viene spesso considerato come mera fonte economica da cui attingere in maniera intensiva senza preoccuparsi della sua fragilità e dei pericoli e rischi che può presentare”. Può esserne una prova lampante il progetto ‘Parco dei Trulli’ ? E quali altri progetti in cantiere, dal suo personale punto di vista, sul nostro territorio, vanno in questa sconfortante direzione?

Dal mio punto di vista nella maggior parte dei casi il problema non risiede nella realizzazione o meno di un’opera, ma nel come questa viene realizzata e con quali criteri. Parco dei trulli potrebbe essere un esempio (ma anche Neapolis, il porto turistico, i nuovi quartieri residenziali) di territorio sacrificato al solo guadagno economico senza che sia stato dato il giusto peso sia all’impatto sulle varie componenti ambientali che ai pericoli per l’uomo. Trascurando o sottovalutando questi aspetti si ottiene come risultato un aumento del rischio per la popolazione e una perdita, pressoché irreversibile o comunque duratura, della qualità ambientale.

3) Tra le righe del programma del M 5 S , si legge che “l’ambiente è l’unica vera eredità che lasciamo ai nostri figli”. Ma la domanda sorge spontanea: in che condizioni sarà questa eredità? Come giudica, quindi, i disastri ambientali legati al nostro territorio, come la discarica di amianto , rifiuti industriali ed eternit nei pressi del cimitero o il desolante cumulo di rifiuti nel mezzo del paradiso tra Ripagnola e Pietregea, da noi denunciati nello scorso numero de ‘La Voce Del Paese’ ?

Come si possono giudicare i cumuli di rifiuti e di amianto o chi li abbandona? In maniera pessima, come le condizioni in cui restituiremo l’ambiente alle generazioni future: meno biodiversità per l’inquinamento, meno aree verdi per l’edificazione costante, perdita di bellezze paesaggistiche o della loro fruizione, e questo si traduce in ricadute sulla salute e in generale sul benessere anche economico. Ricollegandomi alla prima domanda, per assurdo, mi preoccupo più dello stile di vita e della mentalità che lasceremo in eredità che delle condizioni dell’ambiente.


4) Blocco delle aree di espansione edilizia, espansione del verde urbano, recupero delle acque piovane, controllo periodico delle acque presenti nel territorio comunale, incentivi alle energie rinnovabili. Questo e molto altri nel programma del MoVimento. Quanto sarebbe importante rendere questi buoni presupposti realtà concrete qui a Polignano? Come giudica invece l’interesse che gli altri schieramenti politici hanno rivolto al problema della tutela dell’ambiente e quanto crede che l’ambiente possa , in politica, rappresentare occasione di facile buona propaganda senza poi riscontri oggettivi nell’attività amministrativa?

I buoni presupposti elencati sarebbero importanti da applicare a livello nazionale e internazionale, ma molto deve essere fatto a livello locale e non molto viene invece fatto. Soprattutto con azioni di minor portata, o se vogliamo più concrete e immediate, come prevedere ad una illuminazione con i LED invece che con lampadine a incandescenza nei nuovi quartieri, o installare colonnine dei parcheggi con i pannelli solari dove il sole arriva e quelle senza pannelli dove invece non arriva.
Poi, che l’ambiente rappresenti un occasione di facile propaganda (allo stesso modo di altre tematiche: appartenere a una certa minoranza, essere di destra o di sinistra, avere un certo credo religioso) è sotto gli occhi di tutti, un esempio più che lampante è la politica di un partito che ha il termine ecologia nel nome ma che a conti fatti trascura l’ambiente.

5) Su 224 candidati l’unico laureato in ‘Scienze Geologiche’ (o mi sbaglio?). Verrebbe automatico chiedersi… perché non è lei l’Assessore all’Ambiente? A parte ciò, come giudica fin’ora scelte ed operato del sindaco Vitto e della sua squadra?


Alla prima domanda non ho una risposta, la dovrebbe fare ad altri. Per quanto riguarda le scelte e l’operato credo sia prematuro dare un giudizio dopo pochi mesi, però, si potevano almeno riaprire gli accessi al mare e pulire la costa (o anche rendere accessibile la documentazione relativa all’assegnazione della bandiera blu!); inoltre, senza dubbio, la questione rifiuti non è stata gestita bene: si poteva fare molto, come ripetutamente abbiamo spiegato sul blog del MoVimento 5 Stelle si poteva ritirare la gara in corso senza arrecare un danno economico al paese e applicare l’ormai collaudata strategia rifiuti zero. 


Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 20 settembre 2012, rilasciata dall'attivista Vito Pellegrini.

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21 settembre 2012


Vi piace tanto il golf? Trasferitevi in Irlanda!

Dura la vita dell'attivista, ma quante soddisfazioni ci regala la carta stampata! Appena qualche giorno fa abbiamo scoperto di essere dei “Ragazzini demagoghi in cerca di pubblicità” e di “ostinarci con la politica dei no”. A cosa sarebbero dovuti questi complimenti? Alla nostra partecipazione al coordinamento “Custodiamo le Coste” insieme ad altre associazioni e cittadini della zona del Sud-Est barese. Tutti insieme, precisiamo, ci battiamo contro l'ennesimo scempio ambientale che si sta per abbattere sulle nostre coste, precisamente su uno degli ultimi tratti di costa non ancora cementificato (il tratto da San Giovanni a Cozze).

Carta degli elementi del paesaggio (clicca per ingrandire)

Dopo i complimenti, in questa intervista si afferma che con due hotel, una spa e un campo da golf (omettendo le 244 ville private) la struttura porterebbe lavoro. Ci chiediamo a chi sono stati promessi questi posti di lavoro? Con quali mansioni? Quali contratti?
Per la manovalanza ci saranno solo le briciole, lavoro stagionale (3 mesi all'anno), schiavizzato, ricattato, sottopagato (chiedete ad un qualsiasi cameriere) ed in più precario (se va bene con un contratto da apprendista, da co.co.pro. o magari in nero!). Queste mega-strutture private si comportano da idrovore aspirando risorse naturali (acqua, territorio e accessi al mare) e restituendo un piccolo contributo per l'economia locale e un grande  profitto per gli speculatori. Il turista non esce dalla struttura se non per un gelato e una pizzetta. Il campo da golf, inoltre, è una delle strutture sportive che maggiormente penalizza l'ambiente: numerosi studi hanno evidenziato l’impatto ambientale devastante che può derivare dalla costruzione e, soprattutto, dalla  sua ordinaria manutenzione.

Sempre il nostro amico smemorato (244 ville!), nell'intervista afferma che il progetto è stato ridimensionato “si è passato dai 330 mila metri cubi di cemento iniziali, alla metà”, non so voi, ma anche questi 115 mila metri cubi di cemento restanti non ci tranquillizzano. E' notizia di questi giorni che perfino il governo dei tecno-burocrati si appresta a varare un DDL “Salva suolo” per “garantire equilibrio tra terreni edificabili e agricoli”. Equilibrio che nell'agro di Polignano sembra già fortemente compromesso come dice la stessa Regione Puglia, con uno studio riportato su un sito istituzionale: “A partire dalla seconda metà degli anni '70 del secolo scorso ha così avuto inizio una crescita urbana che ha comportato incrementi di suolo urbanizzato in alcuni casi superiori al 300% (nel caso di Cassano delle Murge e di Polignano a Mare)”.

Inoltre, in quella zona ci sono accessi al mare inibiti che devono essere ristabiliti al più presto, al di là della questione Parco dei Trulli. Una alternativa che riteniamo valida è quella dell'Ecomuseo, prevedendo un percorso che comprenda la vicina zona archeologica di Madonna di Grottole (ricordiamo che anche i trulli ed i muretti a secco sono testimonianza della nostra cultura e tradizione, non a caso nella vicina Alberobello sono stati dichiarati patrimonio UNESCO).

Chiediamo il mantenimento del divieto assoluto di realizzazione di queste megastrutture all'interno di aree protette e di pregio ambientale. E auspichiamo una presa di posizione ufficiale dell'attuale Amministrazione Comunale e del Sindaco nei confronti di questa speculazione, ponendo fine ad un silenzio già troppo prolungato. Ricordiamo che nel 2010 i componenti dell'attuale maggioranza che allora erano all'opposizione, votarono contro questo progetto, si spera con convinzione, e non “perché dovevano fare l'opposizione”, così come insinua il soggetto intervistato.


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15 settembre 2012


Memento, 100 giorni dopo.

Promettere mare e Monti in campagna elettorale fa praticamente parte del galateo. Politici e affini si sbizzarriscono promettendo il possibile e l’impossibile.
Di particolare interesse antropologico sono le promesse dei primi 100 giorni di Amministrazione. Spesso siamo noi cittadini a dimenticarcene a distanza di pochi giorni dalle elezioni, chi per pigrizia, chi per meccanismo di rimozione. Ma (ahi-loro) Internet non dimentica.
È estremamente facile reperire video di comizi e dibattiti, per cui tutto quel che diremo nelle prossime righe non è purtroppo frutto della nostra immaginazione.


Sorvoleremo sui dettagli di chi ci ha quasi promesso una p.zza Aldo Moro pavimentata a vetri, in modo da permetterci di vedere le sottostanti catacombe o di chi voleva farci un bel parcheggio sotterraneo, fregandosene di catacombe e principi base di urbanistica.

Concentriamoci sulle promesse del novello sindaco Domenico Vitto, il quale, ne diamo atto, una promessa l’ha mantenuta: Grotta Ardito non è più un parcheggio. Ottima iniziativa, se non fosse che abbiamo liberato un lungomare per occuparne un altro (lungomare Marco Polo)!

Un altro punto cardine della campagna elettorale del centrosinistra è stato quello di mettere il cittadino al centro dell’attività amministrativa. Grasse risate.
Tant’è che quando l’Amministrazione ha avuto l’occasione di fare un bilancio aperto e partecipato si è completamente defilata. In tempi non sospetti noi del M5S di Polignano abbiamo anche proposto di adottare la piattaforma OpenBilanci.

Quanti di voi quest’estate si sono lamentati dei rumori molesti e della sporcizia nel paese? Il caro Vitto aveva promesso una revisione del piano acustico, ve lo ricordate? Il web se lo ricorda.

Il web e noi, ricordiamo anche che durante gli ultimi Consigli Comunali prima delle elezioni, si discuteva del bando dei rifiuti di cui l’allora minoranza, attuale maggioranza, aveva tutte le ragioni di chiederne il ritiro in autotutela.
Bando fortemente e ripetutamente criticato in campagna elettorale. Ebbene, ad oggi, dopo l’ennesima proroga regalata all’azienda in carica e le “incomprensibili incomprensioni” tra consiglieri di maggioranza e assessori, le stesse persone hanno smesso di sostenere le ragioni di qualche mese fa.
Non hanno considerato affatto la consulenza legale da noi prodotta, secondo cui il bando è annullabile e senza contenziosi.
Tanto meno è stato considerato il nostro piano strategico Rifiuti Zero, attraverso il quale oltre ai vantaggi ambientali e sanitari si otterrebbero anche notevoli risparmi sulla tassa rifiuti.

Cos’altro è stato promesso? Il più gettonato dei temi, da oltre vent’anni, è il PIP. Meno male che si trattava di una priorità! Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano gli artigiani, ma possiamo immaginarlo, dopo vent’anni di prese in giro. Stendiamo un velo pietoso.

È stata promessa, inoltre, la messa in sicurezza della pista ciclabile in via San Vito, così come utilizzo e diffusione delle mitologiche bici comunali.

Dulcis in fundo il Wi-Fi. Certamente ricorderete quando il Sindaco ci ha permesso di presentargli una bozza di progetto. Anche questo incontro è memorizzato nel web. Vitto è stato molto disponibile e interessato. Anche questa doveva essere una delle priorità estive. Tra l’altro esiste più di un’azienda locale che se ne potrebbe occupare. Ma di Wi-Fi neppure l’ombra.

Intanto è passata un’altra estate in cui Polignano ha dimostrato di essere in ritardo con i tempi sotto molti punti di vista.

Adesso qualcuno commenterà: “ma cosa pretendete, state sempre a criticare.. in cento giorni è impossibile fare tutte queste cose!

Noi ci permettiamo di rispondere con una domanda: allora perché sono state promesse?




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14 settembre 2012


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese"


1) Hai avvisato Casaleggio? Possiamo procedere tranquillamente con l'intervista...
Sì, ci ho parlato e mi ha detto che se continuiamo a rilasciare interviste a La Voce del Paese, ci espelle dal MoVimento!

2) Scherzi a parte, torniamo alla realtà: che ci dici delle confessioni shock di Favia?
Chi ha le travi negli occhi non può guardare le pagliuzze in quelli degli altri.
L'attacco al MoVimento era già previsto e programmato, sarebbe strano che i partiti tradizionali non si preoccupassero di un MoVimento che oggi è dato come terza formazione politica in Italia.
Il MoVimento è nato grazie a Grillo e Casaleggio e tutti i gruppi esistenti nei vari Comuni sono totalmente liberi ed indipendenti, con il solo vincolo di rispettare il Non-Statuto e tutte le regole scritte.
Per il livello nazionale si vedrà, ne discuteremo, e comunque spetta a noi decidere se è un tema da talk show con relativi “fuori onda” o deve essere un dibattito più approfondito al nostro interno. La democrazia non è né assemblearismo né tanto meno anarchia, ma è un percorso lento e insidioso.
In realtà nei partiti esistenti, le decisioni vengono prese sempre e per tutti da piccole oligarchie a livello centrale, e noi dovremmo preoccuparci di qualche piccolo caso di dissenso interno in un MoVimento giovane ed in evoluzione?
Noi non possiamo sapere se le dichiarazioni di Favia sono state fatte in buona fede o meno, certo è che in questo modo si danneggia il MoVimento e si incoraggiano gli avvoltoi della politica a scatenarsi.

3) Ma lei, ha mai conosciuto qualche vertice del movimento? Chi è il vostro punto di riferimento o interlocutore provinciale, regionale, nazionale...?
Il MoVimento non ha una struttura come quella dei partiti, non abbiamo segretari, segreterie, livello provinciale, livello regionale, livello nazionale. Questi si che sono dei centri di potere che decidono sulla testa degli altri.
L'unico contatto via web con lo staff di Grillo è avvenuto quando abbiamo richiesto la certificazione della lista. Per il resto, siamo nati da soli, ci gestiamo da soli e non abbiamo alcuna interferenza dall'esterno. Magari fossero tutti i partitucoli presenti sul territorio.

4) In un'inchiesta di MicroMega il giornalista dice di essere stato censurato sul sito di beppe grillo. I suoi commenti sparivano... 
È un'affermazione che non possiamo verificare. A proposito di democrazia, vanno sempre ascoltate le due campane! Dalla nostra esperienza non risultano episodi del genere.

5) Che effetto ti fa sapere che dietro Grillo c'è una eminenza grigia che gestisce commenti e contenuti, con tanto di spin doctor e più utenti riconducibili alla stessa persona? Ti sei mai domandato chi c'è dietro il MoVimento? 
È giunta l'ora delle confessioni shock. Dietro le facce dei bravi ragazzi del MoVimento si nascondono forze potenti e oscure: CIA, KGB, Servizi Segreti deviati, Al Qaeda, Fratelli Musulmani, P2, Cavalieri di Malta, Illuminati, Opus Dei, Banda della Magliana, Scissionisti di Scampia, Ovra, Stasi, Compagnia delle Opere, Templari, Comunione e Liberazione... “ma mi faccia il piacere!” avrebbe detto Totò.
A noi non fa alcun effetto, perché il blog è stato fondato da Grillo e Casaleggio, è stata un'idea rivoluzionaria, a noi piace, non abbiamo mai subito alcun diktat e se ci sarà l'esigenza di confrontarsi su alcune cose lo faremo e chiederemo di farlo a tutti. La costruzione del MoVimento è work in progress. Se qualcuno ha avuto l'idea di fondarlo e di farlo crescere è un merito o una colpa?

6) Ipotizziamo che tu sia candidato alle prossime politiche. Chi deciderà la tua candidatura? 
Le candidature saranno decise da tutti i gruppi degli attivi della Puglia, così sarà in tutte le altri regioni. Molto dipenderà da una eventuale nuova legge elettorale.

7) Se dovessi lasciare il MoVimento per vari motivi, compresa la scarsa trasparenza del partito, continueresti a fare politica? 
Intanto non siamo un partito, non avvertiamo problemi di trasparenza almeno in questa fase e se dovessi lasciare il MoVimento, potrò fare politica in altri mille modi ma non in strutture organizzate tipo partito.

8) Come hanno reagito gli altri del moVimento al fuorionda di Favia? Di solito celebrate congressi e riunioni, o vi relazionate solo online? 
C'è un dibattito aperto. Ogni settimana ci incontriamo per discutere dei vari temi e per organizzare le nostre attività, senza segretario, segreteria, direttivo, organismi provinciali, regionali ed altri organismi asfissianti e putrescenti.
Per essere più precisi ci incontriamo tutti i lunedì alle 20,30 in via Mazzini, 136, chiunque può partecipare e ognuno vale uno. Online siamo sempre presenti. 


Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 14 settembre 2012. 
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11 settembre 2012


Rifiuti: siamo sempre al punto di partenza



Oggi vogliamo divertirci e per questo vi proponiamo un giochino: Indovina chi?
Questa volta però non si tratta del classico gioco in cui bisogna indovinare un personaggio in base ad una descrizione fisica, ma dalle frasi che ha pronunciato. Cominciamo subito.

il bando sui rifiuti presenta aspetti molto limitativi in termini di qualità e di costi”.

Avete capito? Non ancora? Vi diamo un altro aiutino.

Estendere la raccolta porta a porta nel centro abitato e le c.d. isole ecologiche di raccolta nelle periferie; utilizzare codici identificativi per i cittadini per dar vita a un sistema di punti col quale responsabilizzare il cittadino ad effettuare la differenziata e premiarlo laddove risulti particolarmente virtuoso. Una raccolta differenziata non corretta aumenta i costi ma, comporta anche una penalizzazione da parte della Regione con conseguente multe per i Comuni non virtuosi.

Adesso avete capito? Come siete bravi. Sì è proprio lui, il nostro caro Sindaco nonché capo della coalizione di centrosinistra, attuale maggioranza dell’amministrazione di Polignano.

Adesso vi starete chiedendo: “Se avevano queste intenzioni e le idee così ben chiare su come gestire i rifiuti, perché stanno litigando?” (per maggiori informazioni potete vedere la denuncia del consigliere Gianpiero Mancini e la risposta dell'Ass. al ramo Daniele Simone).
Le stesse domande ce le siamo poste anche noi. Parlare di raccolta porta a porta spinta, di agganciare la tassa sui rifiuti alla quantità di indifferenziato prodotto, di educare il cittadino e quant’altro, significa voler cambiare modalità di gestione dei rifiuti e non di proseguire con una gara che non garantisce nulla di tutto ciò.
Qualcuno si starà chiedendo: “Ma l'Amministrazione poteva fare qualcosa in merito dato che la gara era stata avviata dall'Amministrazione uscente?”
Certo che poteva, l'abbiamo anche denunciato più volte in diversi post (qui e qui) ed abbiamo anche protocollato una proposta in merito. Peccato però che siamo stati completamente ignorati (non avevano anche detto di essere sempre disponibili al confronto con tutti i cittadini?).
L'amministrazione poteva ritirare la gara in corso, senza arrecare nessun danno economico alle casse comunali, avviare l'ormai conosciutissima (forse non per i nostri Amministratori) e validissima Strategia Rifiuti Zero, ormai attuata da tantissimi Comuni. L'unica in grado di raggiungere livelli altissimi di differenziata a vantaggio dell'ambiente e delle tasche dei cittadini (vedi Comune di Rutigliano).
Adesso, invece, ci ritroviamo con il paese sporco, rifiuti buttati ovunque e la tassa in continuo aumento. Una parentesi merita la situazione delle campagne polignanesi; durante l’estate appena trascorsa si sono verificati episodi incresciosi dove l’insufficienza dei cassonetti ha creato situazioni di degrado ambientale. Basti pensare all’isola dei rifiuti della Foggia Notarnicola diventata una vera discarica; chissà cosa avranno pensato i turisti che si sono avvicendati nel corso dei mesi estivi dalle nostre parti?!
Per i nostri Amministratori, però, la colpa sapete di chi è? Semplice, di quel zozzone-buzzurro-incivile-sporcaccione del cittadino. La colpa è sua e soltanto sua (come se i cittadini dei Comuni Virtuosi dove si applica la Strategia Rifiuti Zero fossero marziani!)
Insomma, dopo i primi 100 giorni ci sembra che questa amministrazione brancoli ancora nel buio (vedi i vari casi: tasse, rifiuti, wi-fi: tre indizi fanno una prova!) ed utilizzi i problemi della città come strumento di lotta politica (vedi bagarre Lomelo-Sindaco, Mancini-Ass. Simone, Focarelli-Pres. Pellegrini).
Proprio ciò di cui il nostro Paese non ha bisogno.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."
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10 settembre 2012


Come tenere fuori i cittadini dalla politica: l'interesse legittimo

 

Il movimento 5 stelle di Polignano si sta impegnando per la cittadinanza, ma per fare questo c'è bisogno di informazione. In un Comune la trasparenza dovrebbe essere uno dei capisaldi ma questo spesso non avviene per varie ragioni.

Innanzitutto si rende difficile l’accesso agli atti amministrativi. Non pubblicandoli on-line si costringe il cittadino a protocollare una richiesta che vedrà una risposta, se gli va bene, entro i 30 giorni previsti dalla legge (solitamente il 29°). Questa distanza tra l’Amministrazione e i cittadini dovrebbe essere colmata, ma qualcuno potrebbe anche dire: “le regole vogliono così, bisogna fare domanda secondo le procedure”. Questo a noi starebbe anche bene, ma cosa succede molto spesso quando si chiede di accedere a quegli atti "sensibili" o per meglio dire "scomodi"?

In questo caso per togliersi dagli impicci l'Amministrazione, o chi per essa, ha sempre una bella risposta ad effetto: "L'accesso è negato perché ai sensi della legge etc. etc. (come farebbe il miglior azzeccagarbugli)... è necessario l'interesse legittimo per accedere agli atti".

Ma cosa vuol dire “interesse legittimo”? Significa che se un depuratore crea disagio ai residenti (purtroppo caso reale), solo i residenti della zona possono chiedere di accedere agli atti, mentre una formazione politica, che potrebbe dare una mano a districarsi nella burocrazia, non può farlo. Quando il Comune assegna un appalto ad una società, dopo aver fatto una consultazione dei vari preventivi, solo le aziende che partecipano alla gara possono fare richiesta degli atti e verificare eventuali irregolarità.

L'interesse legittimo sembra dunque la risposta perfetta per tenere i cittadini fuori dal controllo e dalla gestione della propria città.
Allora ci chiediamo: "Non è un interesse legittimo quello di chi paga le tasse/imposte e di chi ha dato mandato esecutivo ad un'Amministrazione di gestire la cosa pubblica?"

Un altro modo per tenere i cittadini lontani dagli atti pubblici è quello di concederne l'accesso solo per prenderne visione.
Questo è accaduto quando abbiamo richiesto la documentazione inviata alla FEE che ha consentito al nostro Comune di ricevere la 5^ Bandiera Blu.
La Comandante dei Vigili ci ha concesso solo l'autorizzazione a visionare gli atti, così, imbottiti di ginseng, ci siamo recati al Comando di Polizia Municipale per cercare di imparare a memoria tutto ciò che è riportato sugli atti. Certo avete letto bene, dovevamo imparare a memoria perché non ci è stata concessa l'autorizzazione a estrarre copia di quegli atti.
Perché mantenere questa segretezza su questi documenti? Non crediamo siano segreti di Stato anche perché nessuno può copiarli in quanto nel mondo esiste una sola Polignano a Mare.

Insomma, la legge è certamente dalla parte delle Amministrazioni e sembra disegnata proprio per avere una cittadinanza passiva che metta una croce su un simbolo e che subisca decisioni prese dall'alto senza potere di intervento.

Al di la delle leggi, riteniamo che sarebbe giusto da parte di chi ci governa rendere accessibili, fruibili e pubblici gli atti in modo da dare al cittadino la possibilità di controllarne l'operato e di proporre suggerimenti. Stando così le cose, la distanza tra chi governa e chi è governato sarà sempre maggiore e quando si vorrà dialogare con la cittadinanza sarà forse troppo tardi, specialmente per chi da sopra i palchi ha decantato la parola “trasparenza”. Al momento ci sembra che ciò non accada.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."
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5 settembre 2012


Pellegrini e la sua idea di tassazione

Pubblichiamo una lettera inviata da Fabio Pellegrini alla redazione BLU, in risposta ad una precedente di Antonio Claderaro.


Egr. Dott. Calderaro (amico, compagno di scuola media),
mi sento in dovere di intervenire per dare un piccolo contributo alla discussione messa in piedi dalla sua lettera. Condivido pienamente la parte in cui rimprovera all’Amministrazione Bovino di non essere stata in grado di gestire le risorse disponibili e i tagli che dovevano arrivare dall’alto e, se permette, aggiungerei due motivazioni che mettono in risalto la mancata programmazione:


  1. aver chiuso il bilancio con un avanzo. La loro motivazione è che l’avanzo è derivato da entrate straordinarie, e questo può andar bene, ma si è tenuto conto dei residui di bilancio? Se ci sono io purtroppo non posso verificarlo, data l’impossibilità di reperire il bilancio online;
  2. aver operato una rinegoziazione dei mutui allungandoli a 30 anni, con la conseguenza di dover pagare più interessi (distruzione di risorse) e con l’aggravante di penalizzare anche le risorse future dei nostri giovani. Adesso qualcuno potrà dirà che sono contrario ai mutui, ma questo non è vero in quanto un mutuo è ben diverso dalla rinegoziazione mutui a 30 anni operata dalla scorsa amministrazione, per ovvi motivi politici, economici, tecnici e morali. Chiarisco subito che le opere pubbliche bisogna finanziarle con il sistema dei mutui, ma far passare una rinegoziazione come una grande manovra finanziaria credo sia una cosa immorale, peggio dell’aumento dell’add.le Irpef. Quest’ultima risulta almeno più trasparente.
Sappiamo tutti che i bilanci pubblici entro il 2014 dovranno essere depurati quanto più possibile dalla voce residui se queste somme sono rivenienti da diversi esercizi (sto pensando, per esempio, a quelle somme di difficile o non riscossione), come avviene per i bilanci privati, per avere una gestione più corrispondente alle risorse reali da gestire.

Non sono d’accordo sulla seconda frase e cioè sulla cosiddetta Carta d’intenti, perché la sento enunciare dai politicanti da quando ero giovane ma nessuno ne è mai venuto a capo.
Un’altra osservazione che vorrei fare è quella sull’aumento dell’addizionale Irpef che, pur non condividendola, risulta essere più equa rispetto ad altre soluzioni in quanto colpisce dall’alto in basso il reddito delle persone. Avrei avuto i miei dubbi se si fosse intervenuto sull’aliquota IMU sulle seconde case: avrebbe prodotto lo stesso gettito fiscale per le casse comunali, dato che colpisce solo le seconde case e il gettito IMU di queste per i prossimi tre anni porta solo il 50% degli introiti nelle casse del Comune?
Dalla somma di tutto ciò, credo che anche il centrosinistra a Polignano non ha le idee chiare su dove e come intervenire nel gestire le risorse.

Un’ultima considerazione che vorrei fare è quella che, contrariamente a quello decantato dai palchi, l’attuale Amministrazione non ha messo in atto il Bilancio partecipato, ormai atto propedeutico delle buone e trasparenti amministrazioni dei cosiddetti comuni virtuosi.

Cordialità Fabio Pellegrini.


Qui potete leggere la precedente lettera di Antonio Calderaro.
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