10 settembre 2012


Come tenere fuori i cittadini dalla politica: l'interesse legittimo

 

Il movimento 5 stelle di Polignano si sta impegnando per la cittadinanza, ma per fare questo c'è bisogno di informazione. In un Comune la trasparenza dovrebbe essere uno dei capisaldi ma questo spesso non avviene per varie ragioni.

Innanzitutto si rende difficile l’accesso agli atti amministrativi. Non pubblicandoli on-line si costringe il cittadino a protocollare una richiesta che vedrà una risposta, se gli va bene, entro i 30 giorni previsti dalla legge (solitamente il 29°). Questa distanza tra l’Amministrazione e i cittadini dovrebbe essere colmata, ma qualcuno potrebbe anche dire: “le regole vogliono così, bisogna fare domanda secondo le procedure”. Questo a noi starebbe anche bene, ma cosa succede molto spesso quando si chiede di accedere a quegli atti "sensibili" o per meglio dire "scomodi"?

In questo caso per togliersi dagli impicci l'Amministrazione, o chi per essa, ha sempre una bella risposta ad effetto: "L'accesso è negato perché ai sensi della legge etc. etc. (come farebbe il miglior azzeccagarbugli)... è necessario l'interesse legittimo per accedere agli atti".

Ma cosa vuol dire “interesse legittimo”? Significa che se un depuratore crea disagio ai residenti (purtroppo caso reale), solo i residenti della zona possono chiedere di accedere agli atti, mentre una formazione politica, che potrebbe dare una mano a districarsi nella burocrazia, non può farlo. Quando il Comune assegna un appalto ad una società, dopo aver fatto una consultazione dei vari preventivi, solo le aziende che partecipano alla gara possono fare richiesta degli atti e verificare eventuali irregolarità.

L'interesse legittimo sembra dunque la risposta perfetta per tenere i cittadini fuori dal controllo e dalla gestione della propria città.
Allora ci chiediamo: "Non è un interesse legittimo quello di chi paga le tasse/imposte e di chi ha dato mandato esecutivo ad un'Amministrazione di gestire la cosa pubblica?"

Un altro modo per tenere i cittadini lontani dagli atti pubblici è quello di concederne l'accesso solo per prenderne visione.
Questo è accaduto quando abbiamo richiesto la documentazione inviata alla FEE che ha consentito al nostro Comune di ricevere la 5^ Bandiera Blu.
La Comandante dei Vigili ci ha concesso solo l'autorizzazione a visionare gli atti, così, imbottiti di ginseng, ci siamo recati al Comando di Polizia Municipale per cercare di imparare a memoria tutto ciò che è riportato sugli atti. Certo avete letto bene, dovevamo imparare a memoria perché non ci è stata concessa l'autorizzazione a estrarre copia di quegli atti.
Perché mantenere questa segretezza su questi documenti? Non crediamo siano segreti di Stato anche perché nessuno può copiarli in quanto nel mondo esiste una sola Polignano a Mare.

Insomma, la legge è certamente dalla parte delle Amministrazioni e sembra disegnata proprio per avere una cittadinanza passiva che metta una croce su un simbolo e che subisca decisioni prese dall'alto senza potere di intervento.

Al di la delle leggi, riteniamo che sarebbe giusto da parte di chi ci governa rendere accessibili, fruibili e pubblici gli atti in modo da dare al cittadino la possibilità di controllarne l'operato e di proporre suggerimenti. Stando così le cose, la distanza tra chi governa e chi è governato sarà sempre maggiore e quando si vorrà dialogare con la cittadinanza sarà forse troppo tardi, specialmente per chi da sopra i palchi ha decantato la parola “trasparenza”. Al momento ci sembra che ciò non accada.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."