2 giugno 2016


Ecco perché Vitto resta nel PD



Il Sindaco Domenico Vitto aveva promesso di stracciare la tessera del PD nel caso in cui Renzi non avesse fatto retromarcia sulla questione delle trivelle in mare. L’esito del referendum è noto a tutti e la retromarcia del Sindaco con annessa ennesima figuraccia è sotto gli occhi di tutti. La sua tessera è rimasta intatta ed è subito corso al capezzale del Premier per farsi un bel selfie.
Riflettendoci, però, Vitto non può far altro che restare nel PD per diverse ragioni.
Uno. È un amante della dimenticanza. Come Renzi, anche Vitto non ha rispettato nulla di quanto promesso in campagna elettorale. Basta rileggere il programma con cui ha chiesto la fiducia ai polignanesi nel 2012, per rendersi conto che più dell’80% delle promesse fatte sono rimaste lettera morta. Tutti i polignanesi sono stati presi in giro.

BLU - 28.05.2016


Due. È un amante del cemento. Mentre il PD alla Camera approva una legge sul consumo di suolo che incentiva il consumo di suolo agricolo e deregolamenta la disciplina urbanistica per le nostre città, Vitto ignora totalmente la nostra proposta, più volta reiterata dal 2012, di “censimento del patrimonio edilizio” e di adozione di una Piano Urbanistico a “crescita zero”. Ma non solo, approva piani in deroga al PRG e contribuisce a costruire quartieri impossibili come quello della zona B4 mentre l’edilizia popolare non si fa mai menzione.
Tre. È amante delle poltrone. Come Renzi ha soddisfatto la sua sete di potere scalando il partito e diventando Premier (resterà nella storia l’accoltellamento a Letta con tanto di tweet “Enrico #staisereno”), così Vitto mira ad accomodarsi su poltrone molto più ambite e “comode” e per arrivare a ciò non guarderà in faccia a nessuno (gli alleati sono avvisati). A proposito, come si comporterà in occasione del referendum sulla riforma costituzionale? Qualcuno dice che si impegnerà a far votare Sì non per convinzione, ma perché potrebbe esserci in gioco un posto da capolista per le prossime elezioni politiche. Che malelingue... Per non parlare della longevità politica: Vitto siede in consiglio comunale dal lontano 1993, ben 23 anni!
Insomma, Vitto nel PD ci sta proprio bene per cui non lo abbandonerà mai. L’unico strumento per farlo andar via lo hanno in mani i polignanesi ed è il voto.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."