7 giugno 2012


Legge e buon senso approvano la revoca del bando e il progetto "Rifiuti Zero"



Non c’è più un istante da perdere. L’attuale bando dei rifiuti è revocabile. A garantirlo una perizia che abbiamo allo Studio Legale De Felice di Bari. Basandosi sulle dichiarazioni del Consiglio di Stato che ritiene che “la revoca di un bando di concorso pubblico rientra nei normali ed ampi poteri discrezionali della pubblica amministrazione che, fino a quando non sia intervenuta la nomina dei vincitori, può provvedere in tal senso (vantando i meri partecipanti una semplice aspettativa alla conclusione del procedimento) in presenza di fondati motivi di pubblico interesse che sconsigliano la prosecuzione dell’iter concorsuale rendendone evidente l’opportunità”; il parere degli avvocati sancisce, infatti, che “è legittima la revoca in autotutela di un bando di gara, prima dell’aggiudicazione” e che “la revoca legittima in autotutela di un bando di gara, prima che avvenga l’aggiudicazione, non comporta l’obbligo di riconoscere alcun indennizzo ai partecipanti alla gara”.

Con questi presupposti, abbiamo invitato nuovamente il neo Sindaco Domenico Vitto a ritirare il bando di gara attualmente in itinere, dando seguito alle sue stesse dichiarazioni durante la campagna elettorale, in cui denunciava che “il bando sui rifiuti presenta aspetti molto limitativi in termini di qualità e di costi”. Non c’è tempo da perdere avendo ancora pochi giorni a disposizione.

Un nuovo modo per raccogliere i rifiuti, riuscendo a seguire i dettami del Decreto Ronchi (Decreto Legislativo 22/97) che punta al 65% di differenziata e a garantire un minor esborso economico per le casse comunali, è il progetto “Rifiuti Zero” proposto da noi il 14 dicembre 2011 alla conferenza “Volere è Potere!Rifiuti Zero? Si può!!!”, in cui abbiamo dimostrato che attuare la strategia rifiuti zero a Polignano è possibile, presentando un piano alternativo e dettagliato tecnicamente, la cui fattibilità è ampliamente dimostrata dai progetti realizzati in altri comuni.

Perché cambiare? Il costo del servizio di igiene urbana ha registrato negli ultimi anni un aumento del 64%, dovuto in buona parte al continuo lievitare del costo di smaltimento del rifiuto indifferenziato, il quale pesa in misura del 49,92% sul costo complessivo del servizio. Nel 2010, abbiamo portato in discarica 9.928,592 tonnellate di rifiuto secco indifferenziato, con il nostro progetto nel 2014 scenderebbe a 992 tonnellate: una riduzione pari al 90%!.

Il tutto permetterebbe una riduzione del costo del servizio da € 2.700.000 del 2011 a circa € 2.322.000 del 2014, con un risparmio del 14%. La realizzazione di un Ecocentro e di una completa raccolta “porta a porta” creeranno nuovi posti di lavoro senza perdere i precedenti.


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Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."