3 giugno 2012


Assessori “latitanti” ed altre storielle



Il film è del 1963 ed oggi, dopo 49 anni, risulta di un'attualità impressionante.

Vogliamo essere davvero sinceri, non siamo preoccupati per la mancata nomina degli assessori e vi diciamo il perché: se gli assessori saranno presi dalla rosa dei nomi che circola sui mezzi di informazione abbiamo paura di piombare in una profonda depressione, quindi se si ritarda di molto nel fare le nomine non è un problema, se si ritarda ancora di più, meglio, se non vengono nominati affatto e ve ne andate tutti a casa il nostro umore salirà alle stelle ed eviteremo di andate in analisi.
Come al solito, abbiamo un po' voglia di scherzare anche per non appesantire l'atmosfera già di per sé greve.
C'era stato detto che appena proclamati i consiglieri, per rispettare le regole (???) sarebbero stati subito nominati gli assessori. In verità si trattava e si tratta di usare il bilancino del farmacista per vedere chi pesa più o meno in termini di rapporti di forza tra partiti, tra personaggi, tra vari deus ex machina.
Se, nella migliore delle ipotesi contassero soltanto i voti, ciò non significherebbe automaticamente il trionfo della democrazia, perché sappiamo come funziona il mercato delle preferenze.
Vi raccontiamo una storiella: in un'isola deserta c'erano 10 naufraghi di cui 8 magri e 2 grassottelli. Possibilità di procurarsi del cibo pari a zero. Soltanto un torrente in piena.
I suddetti naufraghi erano persone evolute ma, soprattutto, essendo dei "veri democratici" ed avendo capito che bisognava sacrificare qualcuno per far sopravvivere gli altri decisero, a maggioranza, di votare (più democratici di così!) indicando le vittime sacrificali.
Secondo voi quale fu il risultato di questa votazione?
Ovviamente, vennero “eletti” i 2 grassottelli!! Vi sembra democrazia questa?
Abbiamo scoperto però che la storiella ha un seguito che nessuno vi ha raccontato. L'esecuzione doveva avvenire all'alba ma, durante la notte i 2 “cicciottelli”, senza farsi scoprire, deviarono il corso del torrente che travolse i “veri democratici” e li fece annegare.
Morale? Quando la democrazia non è reale, ma soltanto rappresentativa nel senso che rappresenta gli interessi di fasce privilegiate della popolazione, non può avere vita lunga.
Attenzione, questa situazione si trascina da circa 70 anni in Italia e la penisola rassomiglia sempre più all'isola della storiella, non offre più risorse per tutti. I torrenti per fortuna esistono ancora.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."