25 ottobre 2012


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese"


1) "Vivo in campagna perché sono convinta che la qualità della vita sia migliore e più genuina." In che stato versano le contrade in campagna di Polignano? Quali i problemi vecchi e nuovi? Come si è mossa in questo senso l'Amministrazione Vitto, secondo il suo parere?
Resto convinta del fatto che in campagna si viva meglio ma devo anche dire che le campagne non sono ancora state "toccate" dall'Amministrazione Vitto. Faccio un passo indietro e inizio parlando dello stato dei cassonetti dei rifiuti, in particolare presso la foggia Notarnicola, che era ed è ancora oggi pietoso. Durante l'estate appena trascorsa, i cassonetti erano insufficienti, l'indifferenziato andava a finire nel differenziato e i sacchetti di spazzatura, trasportati dai randagi, giravano per strade e terreni limitrofi. Non le nego che in alcuni momenti ho sentito, in qualità di cittadina polignanese, imbarazzo e vergogna pensando alla cattiva figura che abbiamo fatto nei confronti delle centinaia di turisti che si sono avvicendati nel corso dei mesi estivi.
Vogliamo poi parlare delle sagre estive? Sono state un successo grazie all'operato di persone di buona volontà che, armate di scope e palette, hanno ripulito il piazzale da foglie secche e polveri. Se poi penso alle strade comunali dico che dovrebbero parlare le sospensioni delle nostre automobili!
Sarò forse polemica ma affermo che, dopo cinque mesi di mandato, l'unica azione nelle campagne da parte dell'Amministrazione è stata la pitturazione di una facciata della scuola Don Milani (solo quella del prospetto principale per intenderci) ma era finalizzata forse a fare bella figura con il dott. Lacoppola in visita lo scorso giovedì. Non dimentichiamo che sono stati i genitori degli alunni (tra i quali la sottoscritta ed il proprio coniuge) a tinteggiare e a ripulire le aule scolastiche nel mese di luglio, grazie all'intraprendenza della Preside De Donato e che il Comune ha fornito solo colore bianco.
Concludo la prima domanda con un'osservazione personale: durante la campagna elettorale giravano per le nostre strade facce ben note che oggi siedono nel Consiglio Comunale e che dopo la loro elezione non hanno più messo piede in campagna; questo lo dico soprattutto per i miei "vicini", forse alle prossime amministrative lo terranno presente.


2) Lo scorso Primo Maggio in Piazza San Benedetto c'era anche lei nella squadra dei probabili assessori per il Movimento 5 Stelle. Se avesse trionfato il suo gruppo, come avrebbe impostato il suo lavoro di Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione? Come giudica l'operato fin qui dell'attuale Assessore, la dott.ssa Marilena Abbatepaolo? Che voto , da 1 a 10, darebbe a lei e all'Amministrazione Vitto?
Avrei impostato il mio lavoro tal qual era il nostro Programma politico di cui abbiamo ampiamente parlato in campagna elettorale. Certo, in tempi di magra come quelli in cui stiamo vivendo, non si può pensare a grandi opere, l’importante è ascoltare sempre i bisogni dei cittadini ed i fanciulli in età d’obbligo scolastico dovrebbero avere sempre la priorità.
Non mi sento di giudicare l’operato della collega Abbatepaolo, non la conosco personalmente ma so che è una persona preparata. Fino ad oggi l’ho vista nelle manifestazioni promosse dal Comune, sfilare alle processioni religiose, presenziare gli eventi culturali del paese ma del suo operato è ancora presto per parlare, lasciamo sentenza ai posteri.
Invece il voto che mi sento di dare all’Amministrazione non è sufficiente.
Colgo l’occasione per avanzare una proposta all’Amministrazione: i numeri civici delle strade di campagna andrebbero rinumerati secondo un criterio logico. Infatti la famosa via Case Sparse va da Triggianello alle Serre passando per Chiesa Nuova, Commisso, Lamafico e Vigne; i numeri civici saltano da una parte all’altra facendo impazzire i porta lettere e chi cerca un domicilio.


Intervista pubblicata sul numero de "La Voce del Paese" in edicola giovedì 18 ottobre 2012, rilasciata dall'attivista Madia Galiano