1 novembre 2016


La Regione estromette Polignano dai fondi comunitari nel silenzio di Vitto


Chissà se è proprio il fatto di sentirsi in pectore presidente dell’Anci Puglia ad aver consigliato il silenzio tombale al Sindaco Domenico Vitto riguardo l’arbitraria lettura delle normative che ha portato all’esclusione di Polignano dai fondi comunitari relativi alla pesca. Dopo aver perso anni addietro, sotto la Giunta Bovino, l’opportunità di entrare a far parte di un GAL (Gruppo di Azione Locale), il nostro paesino infatti perde anche l’opportunità di accedere ai fondi comunitari FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), di cui ha potuto beneficiare negli ultimi anni grazie al GAC (Gruppo di Azione Costiera) “Mare degli Ulivi”. Un’ulteriore estromissione dovuta, questa volta, ad una probabilmente errata interpretazione da parte degli uffici regionali delle normative comunitarie come denunciato dal Portavoce Giuseppe L’Abbate (M5S), a cui è seguita l’interrogazione in Regione Puglia delle consigliere Laricchia e Barone (M5S) all’Assessore Di Gioia.
Con la determina n. 59 dello scorso aprile la Regione Puglia, che ha optato per il plurifondo (ovvero esisterà solo il GAL che si occuperà sia di agricoltura sia di pesca mentre chiuderanno tutti i GAC) ha definito la delimitazione territoriale tenendo conto che l’unità di base è il “comune” e non la “zona di pesca”. Ciò ha comportato l’ineleggibilità di quei comuni che, pur non in possesso dei parametri, rientravano in una zona di pesca eleggibile in virtù dei requisiti complessivamente posseduti e derivanti dall’insieme dei comuni afferenti. È il caso di Monopoli e Polignano che, nella scorsa programmazione PAC, facevano parte del GAC “Mare degli Ulivi” e che, invece, oggi si ritrovano nell’impossibilità di beneficiare degli interventi a sostegno dello sviluppo locale. Ma mentre Monopoli ha presentato ricorso alla Misura 19.1, ottenendo una prima sospensiva dal Tar Puglia, più un secondo alla Misura 19.2, nulla è stato fatto eccepire dall’Amministrazione Vitto sui tavoli regionali in vista della pubblicazione dei bandi fissata per il 29 ottobre. Il nostro paese, dunque, rinuncia acriticamente e nel silenzio più assoluto ad un gruzzolo di oltre 14-15 milioni di euro circa da dividere con gli altri comuni del GAL. Se mai verranno prese azioni risarcitorie dedicate ai comuni ingiustamente esclusi, Polignano rischia di non essere considerata neppure dato che non ha mai fatto sentire la sua voce nelle sedi istituzionali dove sono presenti tutti i referenti, ad iniziare dall’Anci Puglia ora sotto la guida di Perrone in difesa dei paesi che rappresenta. Ma sono sicuri negli altri comuni pugliesi di volersi affidare proprio a Vitto quando non sembra neppure tutelare gli interessi del suo di comune?! È incredibile come questa Amministrazione si incaponisca in ricorsi inutili, dove sa di perdere, e non si sia adoperata in questo caso.


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