27 ottobre 2014


Che fine fanno i soldi delle multe stradali?


Siete anche voi perseguitati dalle multe stradali, cifre elevatissime che sembrano lievitare sempre più, per una continua erogazione di soldi che nessuno sa dove vadano a finire? Sappiamo solo a quanto ammonta questa spremitura collettiva: 2 miliardi di euro l'anno.
I Comuni dovrebbero relazionare al Governo su come li hanno spesi e anche il Governo dovrebbe relazionare al Parlamento sugli incassi e la destinazione di quei fondi, e naturalmente se ne guarda bene. Il Codice della Strada prevede saggiamente un vincolo di almeno il 50% di destinazione per i proventi delle multe, per fare in modo che gli incassi siano destinati alla sicurezza e alla manutenzione stradale e, soprattutto, per evitare che quei fondi vengano usati per coprire spese correnti o peggio buchi di bilancio. Il MoVimento 5 Stelle ha deciso, quindi, di andare a scavare anche in questo ennesimo pozzo nero. In Parlamento noi abbiamo già ottenuto più trasparenza sulla destinazione di questi fondi con due emendamenti approvati alla proposta di legge di riforma del Codice della strada. Con l’ausilio di tutti i consiglieri e i gruppi 5 stelle territoriali stiamo dando man forte applicando l’operazione che più ci piace: “il fiato sul collo”, l’accesso agli atti, che spesso pare suscitare fastidio tra i politicanti locali. Dunque, settimana scorsa, abbiamo protocollato una richiesta di informazioni, una relazione annuale,sulla destinazione degli incassi derivanti dalle multe e che questa stessa venga pubblicata online.
Si attende fiduciosi che il Comune chiarisca come vengano spesi questi lauti introiti.



P.S.: Su un giornale locale ci hanno suggerito (come se non lo sapessimo) di cercare la delibera sull'albo pretorio online. Se voi ci riuscite vi preghiamo di inviarcela. Buona ricerca... http://82.185.181.115/AlboPretorioOnLine/ControlX


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."