30 marzo 2012


Intervista al Portavoce Candidato Sindaco del MoVimento 5 Stelle Polignano


- In conferenza stampa avete citato molti punti del programma. Ce ne sono altri. quali?
I punti essenziali sono stati esplicati con chiarezza (acqua, ambiente, sviluppo, connettività, mobilità, turismo, sanità, rifiuti zero, ecc.), altri temi ed altri problemi naturalmente ci sono e faranno parte del nostro percorso.

- Andiamo sul concreto. quali sono i punti concretamente realizzabili? Qualcuno vi accusa di proporre cose irrealizzabili...
Il problema è che abbiamo tutti la vista corta. La Storia è una serie di utopie realizzate. Tutto è realistico purché qualcuno e più di qualcuno lo vogliano. Se ci dicessero quali sono i punti non realizzabili ne discuteremmo. Sappiamo soltanto che le cose che sembrano (a voi) irrealizzabili, in altri Comuni sono già una realtà.

- Non vi piace la definizione "grillini", ma il vostro mentore è Grillo. Come rispondete a chi vi accusa di qualunquismo e di fare tutta l'erba un fascio?
Grillo è un uomo di spettacolo coraggioso, cacciato dalla RAI per una battuta sui socialisti, che tra l'altro rispondeva a verità. Da più di 30 anni predica su temi importanti quali energia, trasporti, finanza, sviluppo, ambiente, ecc, con proposte quanto mai avanzate e realistiche, mai prese in considerazione dalla politica e che oggi esplodono in quanto problemi. Una volta riconosciuto tutto questo, per noi Grillo è stato soltanto l'innesco della volontà popolare di progettare una società diversa, che non resti schiava di una crescita assurda e fine a se stessa, che distrugge ambiente, convivenza civile, economia, ed ha ridotto la politica a mero comitato d'affari. Al di là di tutto, i Movimenti 5 Stelle diffusi sul territorio sono totalmente autonomi da Grillo e da chiunque altro. Devono semplicemente rispettare il Non-Statuto approvato da tutti gli iscritti a livello nazionale. Non esistono organismi e non abbiamo leader, ma soltanto soci attivi che prendono decisioni. Chi altro dovrebbe prenderle? Non è così nei partiti, dove ci sono capi, capetti ed altre teste di altra forma che decidono, passando sulla volontà di tutti. La politica giorno per giorno che servirebbe a cambiare qualcosa, per loro è un lontano ricordo.
Essere qualunquisti significa pensare e muoversi credendo di essere i migliori e che gli altri siano tutti uguali. Sappiamo invece benissimo che ci sono persone, movimenti, associazioni e quant'altro che si muovono come noi per cambiare la società. Anche nei partiti ci sono persone degne che però vengono fagocitate dalla logica dominante all'interno di essi e la loro azione viene annullata. Anche questi ultimi però hanno delle responsabilità, perché non si dissociano.
Se essere qualunquisti significa essere contrari a questo modo di fare politica, chiamateci pure qualunquisti. In realtà noi ci confrontiamo con tutti sui singoli problemi, cercando insieme delle soluzioni. Siamo a disposizione di chiunque voglia parlare seriamente con noi di gestione rifiuti, mobilità sostenibile, acqua pubblica, energia, ambiente, connettività, turismo sostenibile, ecc. Non saremo d'accordo su tutto, ma si innalzerà il livello di approfondimento delle singole questioni.
Non è che i qualunquisti sono proprio costoro, che si muovono solo per interessi propri, che sono politicamente obsoleti, che hanno provocato decenni di decadenza e di malcostume ed ora accusano di qualunquismo gli altri?


- Qual è la differenza tra portavoce e candidato sindaco?
La differenza sostanziale è che il portavoce (è la parola che lo dice) non ha alcuna delega e nessun potere di decidere alcunché, non può prendere iniziative personali senza prima aver sentito gli altri. Può essere revocato in qualsiasi momento, non ha una durata temporale prestabilita da organismi vari, che nel nostro caso semplicemente non esistono. I ruoli sono interscambiabili tra tutti gli attivisti.



- Premesso che il vostro obiettivo è riuscire a eleggere un consigliere, quali sono le cose che, se eletto sindaco, farà nei primi 100 giorni?

Intanto smettetela con questa storia dei 100 giorni, con questo conformismo linguistico che infastidisce, diffuso su tutti i mezzi di comunicazione ed anch'esso prodotto di decadenza. Abbiamo spiegato decine di volte il nostro programma e faremo di tutto per portarlo avanti nel 1° giorno, nel 10°, nel 100°, nel 1000°, nel 10.000°....... nel 1.000.000° e avanti così..... fuori dal Consiglio Comunale da Cittadini, dentro il Consiglio Comunale da Consiglieri, da Assessori, da Sindaco e se tutto va bene da Presidente della Repubblica!
A parte l'ironia, a cui siamo affezionati, se una formazione presenta un programma significa che è quello che intende portare avanti, nei limiti di tempo consentiti dalla burocrazia e da tutte le altre forme di impedimenti volute e non volute.

- Se uno di voi sarà eletto consigliere, da indipendente come farà a sopravvivere in un consiglio retto da equilibri in maggioranza e opposizione?
Intanto speriamo di sopravvivere comunque, ma se riuscissimo ad ottenere buoni risultati, i nostri rappresentanti sarebbero il terminale di un network che si impegna a fare da collettore delle istanze dei cittadini, per portarle avanti con forza e coerenza. Non rispettando questo impegno, secondo il nostro Non-Statuto, le cariche decadranno, sfiduciate dall'assemblea degli attivisti.
Non ci interessano gli equilibrismi tra maggioranza e opposizione, noi ci esprimeremo punto per punto, volta per volta, nel merito dei problemi. Le scaramucce e le guerre per bande delle altre formazioni non ci interessano, se a loro piace così, facciano pure.

- A breve annuncerete la vostra squadra di governo. Come mai così in anticipo? E' solo un atto di trasparenza rispetto alle coalizioni che preferiscono per ora non svelare ma che di fatto hanno già promesso ruoli e incarichi?
A noi sembra normale che una formazione debba esprimere in debito anticipo l'ipotetica squadra di amministratori. È indice di massima trasparenza, perché i cittadini devono sapere prima quali saranno le eventuali figure a cui affidano le sorti del paese.

- Quale sarà il criterio di scelta dei componenti della giunta e cosa ci può anticipare sui nomi e sulle professionalità?
Il criterio di scelta, lo ripetiamo per l'ennesima volta, è quello adottato dall'assemblea degli attivisti. Gli eventuali componenti della giunta saranno soprattutto persone competenti e motivate.

- Vogliamo argomentare il punto sull'agricoltura? Crede davvero che si possa immaginare un mercato chiuso e autoproduttivo, quasi autarchico? La Grecia insegna che non si sfugge dal mercato...
Esistono diversi tipi di agricoltura, più o meno dannosi all'ambiente naturale ed alla salute umana, ma questo è un altro argomento che ci piacerebbe trattare a parte.
Noi vogliamo evidenziare l'assurdità e le gravi conseguenze che un mercato globale dei prodotti agricoli comporta, bruciando risorse preziose in pazzeschi andirivieni di merci, inquinando i territori e facendo lievitare artificiosamente i prezzi, a danno degli agricoltori e dei consumatori.

Intervista rilasciata a "La voce del paese" giovedì 29 marzo 2012.