26 marzo 2018


Non ci resta che piangere



Alla luce dell’ennesima sconfitta al Consiglio di Stato sul ricorso cautelare relativo alle deleghe fuori giunta dell’Amministrazione Vitto non può che venire alla mente il mitico film con Troisi e Benigni: “Non ci resta che piangere”.
In sede cautelare, infatti, il Consiglio di Stato ha dato torto al Sindaco Vitto sulla questione delle deleghe fuori giunta, che pertanto sono state sospese in attesa della decisione di merito. Anche noi in Consiglio ci eravamo opposti a questa pratica che confonde la figura del consigliere comunale con quella dell'assessore, tra di loro incompatibili.

Il Sindaco, certo, non è nuovo a querelle giudiziarie il cui esito è sempre il medesimo: PERSA! Ricordate l’esito del ricorso presentato dai proprietari dei terreni nella zona B4 per la via che costeggia gli immobili costruiti dalla Serim Srl, accanto al pub Lighthouse sulla strada per San Vito? Accolto, quindi perso dal Sindaco!
Ricordate l’esito del ricorso al Consiglio di Stato per impedire il via libera all'elettrodotto Italia-Albania con approdo in località San Vito? Perso dal Sindaco Vitto!
Ricordate l’esito del ricorso per la raccolta pneumatica dei rifiuti? Perso dal Sindaco Vitto!

E questi sono solo alcuni casi, i più noti. Sconfitte giudiziarie che fanno emergere come ci sia una “gestione allegra” delle questioni nonché un facile utilizzo delle controversie che, puntualmente, vengono perse. Tanto “paga pantalone”. Forse è giunto il momento che chi amministra, oltre a percepire un compenso a fronte del servizio prestato, se ne assuma le relative responsabilità, rispondendo con le proprie tasche di quanto combinato.
 L’auspicio e l’invito è quello ad una maggiore serietà nella gestione della “cosa pubblica” e dei soldi delle tasse dei cittadini di Polignano.

Maria La Ghezza 
Consigliera Comunale M5S

BLU - 17.03.2018

FAX - 17.03.2018


LA VOCE DEL PAESE - 16.03.2018


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."