16 marzo 2018


Elezioni politiche: ecco cosa è emerso dal monitoraggio dell'OSCE



Come preannunciato nelle scorse settimane, nelle elezioni politiche del 4 marzo scorso c’è stato il monitoraggio degli osservatori OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), su richiesta del Movimento 5 Stelle. La missione, guidata dalla deputata svedese Margareta Cederfelt, ha incluso parlamentari da 19 Paesi dell’area OSCE: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Olanda, Russia e Regno Unito. Dopo un briefing con le autorità elettorali, i rappresentanti politici, giornalisti ed analisti, il giorno delle elezioni gli osservatori hanno visitato 190 sezioni in diverse città e regioni d’Italia.

Ecco un commento del nostro Emanuele Scagliusi, membro dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE

“Nella relazione finale, gli osservatori riportano che le elezioni hanno offerto agli elettori una moltitudine di partiti fra cui scegliere e hanno beneficiato di un’estesa copertura mediatica, con varie analisi critiche su molti aspetti della campagna elettorale.
Tuttavia, sono emerse alcune criticità come la mancata richiesta di un rapporto sul finanziamento elettorale prima delle elezioni, il che, secondo gli osservatori, riduce la trasparenza sulla presentazione pubblica delle spese per la campagna prevista visto che gli elettori dovrebbero essere in grado di informarsi sui legami finanziari dei partiti. Hanno sottolineato la nostra idea che il nuovo sistema elettorale svantaggia i partiti che non formano coalizioni e ribadito che i cambiamenti frequenti al sistema elettorale italiano nei precedenti decenni sembrano più orientati a beneficiare i politici che il pubblico ed hanno creato nuove sfide per l’amministrazione delle elezioni. Una maggiore stabilità nel futuro sarebbe nell’interesse del paese tutto. Interessante la parte della relazione in cui si legge che le elezioni hanno offerto molte occasioni di dibattito, tuttavia l’argomento dell’immigrazione sembra aver giocato un ruolo sproporzionato durante la campagna, e ciò potrebbe essere avvenuto a spese della discussione su molte altre sfide che la società deve affrontare.
La missione di osservazione ha notato che sembra esserci un ampio senso di disincanto da parte dei cittadini nei confronti del funzionamento della politica in Italia. Purtroppo, è stato riportato un aumento dei casi di incitamento all’odio (cosiddetto “hate-speech”) e alcuni casi di violenza isolati. A tal riguardo, gli osservatori hanno richiesto che vengano sollecitate le relative investigazioni, sottolineando che, nel dibattito politico, non ci sia posto per tali azioni”. In merito alle procedure di voto, gli osservatori OSCE hanno riscontrato che la conoscenza delle procedure da parte del personale dei seggi elettorali sembrava variare a seconda delle zone del Paese e l’accesso degli osservatori ai seggi non è sempre stato permesso. Hanno riportato lunghe code in diverse regioni e problemi tecnici in un numero limitato di seggi, relativi in particolare alla stampa e consegna delle schede elettorali. Il sistema anti-frode di numerazione delle schede elettorali, reso possibile da un emendamento del M5S, è stato molto apprezzato. Tuttavia, gli osservatori hanno constatato che tali misure non sono state implementate uniformemente nel giorno delle elezioni e che sarebbe necessario trovare procedure semplificate per assicurare coerenza ed efficienza.

Ringraziamo l’OSCE per il lavoro svolto e per le criticità evidenziate che saranno per noi preziose nella prossima legislatura per migliorare la prossima legge elettorale, con l’obiettivo di aiutare i cittadini ad esprimere al meglio il proprio consenso. Tuttavia, oltre ai casi di violenza isolati che vanno condannati fermamente, ritengo sia opportuno mettere l’accento sul vero allarme che è la disillusione nei confronti della politica, tendenza già notata in altri paesi europei e che il Movimento 5 Stelle sta cercando di combattere. Solo partecipando alla vita politica del proprio comune, della propria regione e dell’Italia, possiamo rimettere in moto questo Paese".

Emanuele Scagliusi
Deputato Movimento Cinque Stelle
Membro dell'Assemblea Parlamentare dell'OSCE

Qui la relazione redatta dall'OSCE a margine del monitoraggio delle elezioni politiche in Italia.

BLU - 16.03.2018


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."