28 gennaio 2018


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese" il 25.01.2018



1) Un po' deluso del risultato? Si aspettava di più?
Assolutamente no. Vista la grossa mole di partecipanti alle parlamentarie, circa 15 mila in tutta Italia, essermi piazzato al terzo posto tra i maschi nella votazione relativa al mio collegio plurinominale (Puglia-03) per la camera è, a mio avviso, un ottimo risultato a conferma del lavoro svolto in questi cinque anni. Il collegio ingloba i comuni del sud-est barese con Brindisi e Taranto, quindi era scontato che un candidato tarantino sarebbe finito nelle prime posizioni, se consideriamo la distribuzione della popolazione. A questo va aggiunta la norma di legge che non permette a tre donne o a tre uomini di piazzarsi nei primi tre posti consecutivamente perché prevede l’alternanza di genere. Il rischio c’era e lo avevamo già previsto, tanto che la cosa si è ripetuta anche in altri collegi in diverse parti d’Italia. Purtroppo, il problema è la legge elettorale, scritta contro il M5S. Come ben sa, il Movimento 5 Stelle a differenza dei partiti non prevede posti bloccati per i parlamentari uscenti, ma tutti devono correre nelle parlamentarie sul portale. Una pratica che i partiti tradizionali hanno dimenticato aumentando il divario che li separa dai cittadini. Per fare politica non serve necessariamente una poltrona. Darò il mio contributo e continuerò a portare avanti le nostre idee e le nostre battaglie, anche in questa campagna elettorale e proprio come ho sempre fatto, per portare il Movimento 5 Stelle al governo del Paese e migliorare la qualità della vita di noi italiani.

2) Giuseppe L'Abbate ha lavorato meglio? È stato premiato per questo?
Sono molto contento per Giuseppe. La sua rielezione è molto probabile, quindi i polignanesi continueranno ad essere rappresentati al meglio in Parlamento. Il Movimento 5 Stelle è una squadra in cui ognuno fa la sua parte e credo che la mole di lavoro svolta in questi 5 anni da Giuseppe e dal sottoscritto come cittadini nelle istituzioni, sia sotto gli occhi di tutti.

3) Che lavoro farà se non riuscirà a entrare in Parlamento?
Ho sempre lavorato, anche durante il periodo universitario, per pagare gli studi. Sono un informatico e ho già in mente un paio di progetti che vorrei realizzare attraverso la creazione di una startup. Questi cinque anni mi hanno permesso di approfondire diverse tematiche anche legate all’informatica e ai nuovi lavori del futuro, quindi ho diverse idee piuttosto interessanti in cantiere.

4) Elenchiamo tutti gli obiettivi raggiunti e il lavoro prodotto in questi cinque anni…
In questi 5 anni da parlamentare di opposizione, ho avuto modo lavorare su diversi fronti, facendo domande al Governo tramite gli atti di sindacato ispettivo e proponendo “soluzioni” tramite le proposte di legge e i vari atti di indirizzo. Ho affrontato sia tematiche generali che locali riguardanti il mio paese e la mia Regione. Colgo l’occasione che mi offre per parlare dell’attività parlamentare, partendo dallo straordinario lavoro svolto per sbloccare la situazione delle adozioni internazionali. Una tematica questa non dai grandi numeri, ma da cui si misura la civiltà di un Paese. Infatti, ad inizio legislatura il mondo delle adozioni era nel caos a causa dell’inattività della Commissione delle Adozioni Internazionali (CAI) che non si è riunita per 3 anni. Sono riuscito, dopo una serie di interrogazioni e una dura battaglia, a far ripartire le attività della CAI e il dialogo con famiglie e rappresentanti istituzionali. Ciò porterà benefici a tantissime coppie del nostro territorio che sono in attesa di completare l’iter adottivo da tempo. A coronamento del lavoro svolto, ho presentato anche una proposta di legge di riforma dopo aver incontrato ed aver accolto i suggerimenti di famiglie, enti ed associazioni. Da membro della Commissione bicamerale infanzia e adolescenza mi sono anche occupato della questione delle sottrazioni internazionali. Purtroppo sono in aumento i casi di genitori privati del diritto di poter abbracciare i propri figli, in seguito ad un allontanamento forzato da parte dell’altro coniuge. Diversi sono stati gli atti ispettivi a tal proposito, ma la debolezza dello stato italiano al cospetto degli altri Paesi e la sordità del governo rendono complicata la soluzione di queste questioni. Ma a più riprese ho chiesto al governo di far sentire la propria voce al fine di proporre modifiche essenziali alla Convenzione dell’Aja del 1980 che permettano il rispetto dei diritti dei genitori tutti. Da membro della Commissione Affari Esteri e Comunitari, insieme ai miei colleghi ho messo in campo tutte le iniziative e gli strumenti previsti dal regolamento parlamentare per bloccare la ratifica per la realizzazione del TAP, il gasdotto che porterà gas dall’Azerbaigian attraverso la nostra regione al Nord Europa. A partire dalla stesura della pregiudiziale di costituzionalità fino alla battaglia in aula contro lo Sblocca Italia, le abbiamo provate davvero tutte, ma a colpi di maggioranza il Governo PD ha ottenuto il lasciapassare per quest’opera inutile, vista l’assenza di un Piano Energetico Nazionale e potenzialmente dannosa per il turismo pugliese e per l’ambiente. Spesso mi è capitato di intervenire direttamente a sostegno di cittadini italiani in difficoltà all’estero o ingabbiati dalla burocrazia. Dalla difficoltà ad ottenere una semplice risposta dai consolati, all’iscrizione all’AIRE (Associazione Italiani Residenti all’Estero) in tempi ragionevoli. Altre volte è capitato di dover intervenire per salvaguardare l’incolumità e i diritti dei pescatori pugliesi, soggetti al sequestro del mezzo, spesso immotivato da parte delle autorità dell’altra sponda dell’Adriatico. Gran parte del lavoro, come componenti della Commissione Esteri, l’abbiamo dedicato alla stesura della parte di politica estera del Programma di Governo del M5S. Abbiamo tenuto una serie di convegni nei quali abbiamo dibattuto approfonditamente del ruolo dell’Italia nella NATO, della necessità di creare un’alleanza tra i Paesi del Mediterraneo e di stabilire nuovi rapporti con i Paesi emergenti dell’area BRICS (Brasile, Russia, Indica, Cina e Sud Africa). Questi eventi, hanno visto la partecipazione di esperti di geopolitica come il premio nobel per la Pace Mairead Corrigan, Andrey Klimov (vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Duma) e il giornalista e scrittore Gianni Minà, tra gli altri. Inoltre, come Vicepresidente del Comitato per i Diritti Umani ho audito in Parlamento Mariela Castro sulla situazione dei diritti umani a Cuba e l’Ambasciatrice Madina Jarbussinova, Rappresentante Speciale e Coordinatrice per la lotta alla tratta degli esseri umani. Ho presentato una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione Nazionale Indipendente per la Tutela dei Diritti Umani visto che l’Italia ad oggi ne è sprovvista, nonostante abbia già ratificato gli accordi internazionali che la prevedono. Tanti anche gli interventi relativi a questioni pugliesi, per brevità le cito i più significativi. Con i cittadini di Noicattaro e Rutigliano, per esempio, fin da subito ho affrontato le criticità dello sversamento delle acque reflue in falda del depuratore situato in località Lama San Giorgio, a rischio infrazione europea. Di pari passo, mi sono reso portavoce delle proposte dei cittadini in tema di depurazione e riutilizzo delle acque, incontrando istituzioni locali e regionali. Anche su Polignano, con un’ispezione insieme ai tecnici di AQP, abbiamo avviato un’attività di controllo sulle istituzioni locali e sulla gestione del depuratore, viste le continue lamentele dei residenti della zona per le emissioni maleodoranti dello stesso. Con il collega e concittadino Giuseppe L’Abbate, abbiamo acceso i riflettori sulla Discarica Martucci e sui rischi per la salute dei pugliesi, raccogliendo le denunce del Sig. Lestingi, fino ad allora totalmente ignorate dai politicanti, da destra a sinistra. Anche a Polignano abbiamo dimostrato, rinunciando a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali e con gli oltre 34 milioni ricavati dal taglio delle nostre indennità e dei rimborsi non utilizzati (personalmente ho restituito più di 213 mila euro), che non serve una legge per rinunciare ai privilegi della casta a favore dei cittadini, ma basta la volontà. Le oltre 6 mila imprese (di cui ben 6 a Polignano) aperte grazie al Microcredito ne sono la dimostrazione.

5) Che ne pensa di questo quasi primo anno di amministrazione comunale?
L’amministrazione, nonostante sia al secondo mandato, sembra completamente immobile. Non ci hanno ancora detto come vogliono muoversi sulla questione TARI; sono riusciti a perdere un finanziamento regionale per Meraviglio Modugno e hanno tentato di incolpare AQP sulla questione delle acque contaminate nel cubo (venuto alla ribalta nazionale come “Scarafone”, edificato in uno degli angoli più suggestivi d’Italia). A dire il vero qualcosa l’hanno fatta: hanno istituito la tassa di soggiorno, ma senza spiegarne il senso visto che Polignano non offre nessun servizio ai turisti che se la ritrovano sul costo del soggiorno dal 1 gennaio di quest’anno. Mi auguro non diventi un problema per gli operatori del nostro paese visto che molti turisti potrebbero essere spinti a pernottare altrove. Dal “Sindaco - assessore al turismo - proprietario di B&B e unico membro politico del comitato tecnico per la tassa di soggiorno”, mi sarei aspettato di meglio.

6) Qual è stato il ricordo più bello di questi 5 anni a Roma?
Una piazza Aldo Moro strapiena come quella della sera del 23 agosto 2016, è difficile da dimenticare. Si trattava della tappa polignanese del “#IoDicoNo - Costituzione Coast to Coast Tour” di Alessandro Di Battista. Tantissima gente, forse più di 5mila, tra sostenitori 5 Stelle e semplici curiosi riempirono il centro cittadino di Polignano. Special guest della tappa polignanese fu il fondatore del M5S, Beppe Grillo che raggiunse la piazza in sella alla propria moto e, ovviamente, senza scorta. Toccò a me e Giuseppe aprire la serata, per poi lasciare la parola ad Alessandro e Beppe, e vi assicuro che il colpo d’occhio dall’alto del palco era di quelli che ti toglie il fiato.

7) Quale invece il meno bello o da dimenticare?
Il meno bello, ma da tenere bene in mente, è legato alla “ghigliottina” della Boldrini. A gennaio 2014 si trattava della conversione in legge dell’ormai famoso decreto “Imu-Bankitalia” che regalava 7,5 miliardi dei cittadini alle banche (il primo della lunga serie). Noi eravamo riusciti, con una serie di interventi giorno e notte, ad arrivare vicinissimi alla scadenza del decreto. Ma la Presidente della Camera, quando mancavano solo 4 ore, decise di toglierci la parola, in barba a regolamenti e prassi, per porre in votazione la legge. Da lì è nata in noi la consapevolezza che per cambiare le sorti del Paese l’unica via sarebbe stata quella di portare al Governo di questo Paese persone oneste, competenti e slegate dalle lobby di potere che stanno affossando questo paese.

8) Ci racconta qualche aneddoto che l'opinione pubblica non conosce…
Nell’agosto del 2013 ho partecipato alla prima missione internazionale del Movimento 5 Stelle assieme ai miei colleghi di commissione esteri, in Kazakistan per incontrare Alma Shalabayeva la moglie di un dissidente kazako rimpatriata forzatamente nel suo paese dall’Italia. Siamo riusciti a recarci a casa sua ad Almaty per incontrarla con tanto di diretta streaming in cui ci ha parlato delle costrizioni subite e delle violenze del regime kazako sugli oppositori, per un paio di ore. Siamo rimasti sorpresi dalla sua ospitalità quando, una volta terminato l’incontro, ci ha invitato ha pranzare con i suoi famigliari, facendoci assaggiare le specialità del posto. Un pranzo che abbiamo digerito dopo diversi giorni, vista la rinomata pesantezza dei piatti kazaki.

9) Cosa le mancherà di più?
Un gruppo di collegi eccezionali, deputati e senatori, con la quale ho combattuto per 5 anni in Parlamento e dalla quale ho imparato molto, anche sotto il profilo personale.


LA VOCE DEL PAESE - 26.01.2018


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."