21 gennaio 2018


Arriva il saldo Tari 2017 errato. Pagare o non pagare?



In queste settimane, nella cassetta della posta i polignanesi stanno trovando le cartelle per il saldo Tari 2017, relativo alla tassa dei rifiuti. E nonostante il polverone sollevato a livello nazionale dal nostro portavoce Giuseppe L’Abbate che ha fatto ammettere al Ministero dell’Economia che uno stimato 10% dei Comuni italiani negli ultimi 4 anni abbia sbagliato il conteggio della tassa relativamente alla quota variabile delle pertinenze delle abitazioni, da Palazzo di Città si fa finta di nulla. Le cartelle in questione, infatti, perseverano nell’errore del conteggio che aumenta ingiustamente la tassazione per chi detiene un box, garage, cantina o mansarda.
E i cittadini ovviamente sono insorti. La somma per noi, ma anche per la legge italiana di cui l’Amministrazione di Polignano sembra disinteressarsene, non è dovuta. A questo punto, il contribuente ha davanti a sé un bivio: da un lato può provvedere al ricalcolo della corretta Tari da pagare e scalcolare il non dovuto, con il rischio, però, di incorrere in un accertamento, seppure ingiusto comunque da impugnare dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale o, in alternativa, concludere il pagamento della tassa rifiuti 2017 con il saldo giunto in queste settimane con riserva di ripetizione delle somme non dovute e provvedere subito dopo a presentare istanza di rimborso complessiva per gli ultimi 5 anni (nel caso specifico del Comune di Polignano l'errore si protrae da 4 anni). Cogliamo l’occasione per ricordare ai polignanesi che in caso di diniego espresso al rimborso da parte degli uffici comunali va presentato ricorso, da valere anche quale reclamo/mediazione, in Commissione Tributaria Provinciale entro 60 giorni dalla ricezione del provvedimento, mentre se non giunge risposta entro 90 giorni dal deposito dell'istanza, vale come 'silenzio-rifiuto', per cui vi è tempo per ricorrere in Commissione Tributaria Provinciale fino a quando il diritto non sia prescritto. Se il diniego espresso o tacito non viene impugnato nei termini di legge, il rapporto tra contribuente e fisco diviene intangibile. Per cui, restiamo all'erta!
In merito alla questione della “Tari errata” abbiamo presentato un'interrogazione indirizzata all’assessore alle Finanze Francesco Paolo La Volpe già lo scorso 6 dicembre. Sono passati 45 giorni e non abbiamo ancora ricevuto risposta. In sostanza abbiamo chiesto se sono state accantonate le somme sul gettito Tari come suggerito dal Ministero dell’Economia, in che misura e quale sia il loro ammontare attualmente; se si intende procedere in autonomia ai rimborsi, senza attendere la richiesta di ogni singolo contribuente nonché da quale capitolo di spesa si intendano recuperare le somme relative ai rimborsi. Sinora il Palazzo è stato silente. La domanda sorge spontanea: è questo l'esempio che dà il Sindaco dei Sindaci, Presidente dell’Anci Puglia, Domenico Vitto, ai colleghi degli altri paesi? Lasciamo rispondere i cittadini.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."