13 novembre 2017


Superiamo le barriere jersey, diamo gli accessi al mare ai polignanesi



A fronte di queste segnalazioni ricevute http://bit.ly/2fIgDgb, ci siamo subito attivati contattando sia il Demanio regionale sia la Capitaneria di Porto di Monopoli. La proprietà privata di quel luogo fa da cornice alla zona demaniale: il proprietario, pertanto, ha messo la barriera jersey (come quelle che si trovano lungo le statali/autostrade) non per le persone ma per le autovetture e può farlo tranquillamente. Anzi, può addirittura recintare tutto il suo terreno e non far passare nessuno, neppure a piedi. Questo perché la legge regionale ha una falla: cioè obbliga la fornitura dell’accesso al mare ogni 150 metri solo agli stabilimenti balneari. Come si può risolvere questa situazione? Il Comune deve individuare dei corridoi da espropriare lasciando le servitù di passaggio. A Polignano, però, nonostante i tanti proclami e il fronte ambientalista che ha governato nel nostro paese, il piano delle coste giace nei cassetti comunali e non si è mai provveduto a cambiare questa situazione. Abbiamo trovato ampia disponibilità nel Comandante della Capitaneria di Porto di Monopoli, il quale dovrebbe inviare una segnalazione formale al Comando marittimo da dove partirà una lettera a Regione e Comune di Polignano invitandoli a trovare una soluzione perché la Puglia è piena di questi casi. Ovviamente, un’altra soluzione è quella che la Regione modifichi la legge, superando la falla, e obblighi tutti i proprietari delle aree antistanti a quelle demaniali a lasciare un corridoio di passaggio. Per questo abbiamo già attivato la nostra portavoce in consiglio regionale Antonella Laricchia.

Il Corriere del Mezzogiorno 


IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO - 14.11.2017



FAX - 11.11.2017


LA VOCE DEL PAESE - 10.11.2017


BLU - 17.11.2017


LA VOCE DEL PAESE - 17.11.2017


FAX CONVERSANO - 18.11.2017




Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."