23 marzo 2015


Tassa di soggiorno: un tesoretto in mano a pochi intimi


Tanto tuonò che piovve. A meno di clamorosi dietrofront, dalla prossima estate polignanese (o forse anche prima) e per tutti i mesi dell'anno, i turisti che soggiorneranno nella nostra cittadina, pagheranno l'ormai nota tassa di soggiorno. A quanto pare, nei periodi di alta stagione ogni turista pagherà due euro a persona per la prima settimana di permanenza. Un euro a persona, invece, per gli altri periodi dell'anno. Lo confermano il Sindaco Vitto, l'assessore al turismo Vitto, il proprietario di B&B Domenico Vitto (in palese conflitto d'interessi) e lo ribadisce il “nuovo esperto” di flussi turistici di casa nostra, Mimmo Lomelo. Tutti d'accordo dunque, si potrebbe dire, se non fosse che come al solito a prendere e condividere la decisione siano in pochi.
Restiamo alquanto allibiti, infatti, dalla scelta del Sindaco con delega al turismo di voler incontrare non tutti gli operatori, quelli che pagano regolarmente le tasse, ma solo quelli appartenenti all'Associazione Albergatori, che rappresentano la metà degli operatori turistici di Polignano. Una decisione che traccia il solco tra operatori di serie A e di serie B e che darà la possibilità, solo ad alcuni, di dare il proprio contributo nell'identificare i servizi da introdurre, derivanti dal contributo della tassa di soggiorno. Ma quali saranno i servizi da introdurre? Ci sarà stato di sicuro un lavoro dietro la scelta di introdurre la nuova tassa e, per questo, abbiamo presentato un accesso agli atti a Palazzo di Città per richiedere alla Giunta Vitto il piano di interventi previsto.
Il tutto, mentre brancola nel buio chi dovrebbe avere le idee chiare sulla utilità di questo balzello e su come coinvolgere anche i cittadini su come destinare questo tesoretto. Sì, proprio i cittadini. Non ci stancheremo mai di sottolineare infatti, che la tassa di soggiorno dovrebbe servire a ‘finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali’. Estromettere i cittadini che tutto l'anno vivono sul territorio polignanese, non fa altro che allontanarli dalle istituzioni. D'altro canto, non riusciamo proprio a comprendere come, secondo il Dottor Lomelo, sarà possibile estirpare gli operatori irregolari o ‘banditi’ come lui li definisce, con la tassa di soggiorno. Forse sarebbe il caso di spiegare al Dottor Lomelo che i dati dell'osservatorio della Regione Puglia vengono proprio dai dati sulle presenze, inviati dagli operatori regolari. Gli stessi che ‘riscuoteranno’ la tassa di soggiorno dai turisti. Quindi, non sarà di certo la tassa di soggiorno a smascherare quegli operatori che non dichiarano le presenze presso le loro sconosciute strutture ricettive. Come se non bastasse, gli operatori del settore, quelli regolari, è probabile che vengano penalizzati proprio dalla maggior parte di quei tour operator che, come dicono i dati ufficiali, storcono il naso dinanzi a questa tassa e che, probabilmente, indirizzeranno i loro clienti in paesi limitrofi al nostro per evitarla. Sicuramente, i turisti continueranno a venire a Polignano perché l’avranno scoperta in Beautiful perché a Polignano sono nati Domenico Modugno e Pino Pascali, perché le sue bellezze paesaggistiche colpiscono tutti. Chissà se verranno per soggiornarci o per passare piacevoli giornate, dal mattino alla sera, per poi andare a pernottare altrove.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."