27 luglio 2019


Agricoltura abbandonata da un'Amministrazione Vitto confusionaria



Ricordiamo ancora la grandinata del 2011, quando da dietro le finestre di casa vedemmo, sempre più rapidamente, comparire dei fori nelle tapparelle, come sotto i colpi di una mitragliatrice. Una sensazione resa ancor più reale dal rumore assordante che i proiettili di ghiaccio produssero cadendo al suolo e frantumandosi su ogni cosa. Dopo quei minuti di “follia atmosferica” ci riversammo in strada, ci guardammo attoniti, senza parlare, senza capire. Tutti pensammo e sperammo che un evento del genere non lo avremmo più vissuto a Polignano. E invece, il 10 luglio scorso, la natura ha concesso il bis, su tutto il versante adriatico.

Leggiamo che il Comune di Polignano ha recentemente deliberato di proporre agli organi competenti regionali, la dichiarazione dello stato di calamità naturale del territorio comunale di Polignano a mare, di dare mandato agli assessorati competenti per la verifica dello stato delle strutture, pubbliche e private, del verde, delle strade comunali, la potenziale stima dei danni subiti e di trasmettere il tutto alla Presidenza della Regione Puglia, all’assessorato regionale alla protezione civile, ed all’ispettorato dell’agricoltura.

Prendiamo atto che ancora una volta si fa confusione tra la richiesta dello stato di calamità e quella dello stato di emergenza. Troppo spesso i due termini vengono usati, sia dai media e peggio ancora da rappresentati delle istituzioni locali, come equivalenti o sostanzialmente simili, tanto da inserirli nella stessa delibera. In realtà si tratta di due situazioni molto differenti: quanto attiene all'ambito del sistema di protezione civile è lo stato di emergenza, istituto previsto dall'art. 5 della legge 225/1992.

Lo stato di emergenza viene deliberato dal Consiglio dei Ministri su proposta del capo del Dipartimento della Protezione Civile, e prevede il potere di ordinanza posto in capo proprio al capo del dipartimento. La delibera del Consiglio dei Ministri individua le risorse finanziarie destinate ai primi interventi di emergenza: assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, interventi per ridurre il rischio residuo, ovviamente nel limite delle risorse messe a disposizione. È poi il commissario, nominato dal capo del dipartimento, a provvedere ad una ricognizione dei danni, pubblici e privati, da portare all'attenzione del Consiglio dei Ministri che valuta se e quante ulteriori risorse stanziare proprio per il ristoro dei danni.

Lo stato di calamità, invece, è uno strumento legato esclusivamente al settore agricolo. Il suo riconoscimento, infatti, avviene per mezzo di un decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali, e del turismo su proposta della regione coinvolta. Non c'è alcun rapporto di dipendenza tra i due strumenti: non esiste alcuno stato di calamità, sovraordinato rispetto allo stato di emergenza, che possa garantire ai cittadini colpiti dalle calamità fondi o procedure più rapide di quelle disciplinate dalla legge 225 del 1992.

Questa confusione è deleteria ed è figlia dell’approssimazione con cui si muove l’amministrazione Vitto. Voglio ricordare che a giugno è stato emanato il Decreto di declaratoria dello stato di calamità per le gelate di febbraio 2018 che hanno messo al tappeto l’olivicoltura pugliese, ma Polignano è stata esclusa dai territori calamitati. Mi chiedo: l’Amministrazione ha informato gli agricoltori che avrebbero potuto comunicare i danni? Ha preso contatto con l’Ispettorato regionale agricoltura per organizzare i sopralluoghi nelle aziende colpite? Sulla base di quali dati la regione, ammesso che sia stata interpellata, ha valutato che a Polignano non si fosse superata la soglia di danno prevista dal Decreto legislativo 102/2004 che fa accedere agli indennizzi?

D'altronde, chi poteva occuparsi di questi adempimenti: l’ufficio agricoltura che non c’è? L’assessore all’agricoltura che non c’è? L'abbandono totale del settore agricolo sta creando danni su danni e Vitto è il principale responsabile. Ricordo, tra l'altro, che il Governo ha recentemente rifinanziato il Fondo di solidarietà nazionale (FSN), dal quale si attinge per pagare gli indennizzi alle imprese agricole colpite da eventi atmosferici avversi, quindi, stavolta, rispetto al passato, ci sarebbe stata anche la probabilità di ristorare gli olivicoltori danneggiati dalla gelata del 2018. Niente da fare, treno perso, vediamo se ce la caviamo meglio con la grandinata del 10 luglio.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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Treni regionali: per Polignano meno corse e più disagi


Dopo dicembre scorso, ancora una volta Polignano penalizzata sui treni regionali. Da un giorno all’altro, senza alcun preavviso per l’utenza, è entrato in vigore il nuovo orario estivo con diminuzione delle corse e treni super affollati.

La nostra portavoce Antonella Laricchia ha già invitato l’ “ignaro” assessore ai trasporti Giannini a darsi una mossa. Mentre noi aspettiamo sempre notizie dal Sindaco Vitto: i pendolari sono stati oggettivamente penalizzati negli ultimi due anni e, in tutta onestà, sono stufi del solito andazzo di chi crea il problema e poi dà il contentino, spacciandolo per successo. Serve un ripensamento del trasporto pubblico locale. Il Ministero dei Trasporti mette i soldi ma le strategie regionali vanno riviste. Ed è nel ruolo del Presidente ANCI Puglia fare pressioni sulla Regione: eppure, invitato nelle commissioni per esprimere pareri su leggi importanti per il territorio, spesso risulta assente e, addirittura, non indica neppure un sostituto.

L’orario estivo regionale è stato comunicato come necessario per venire incontro ai turisti. Ma non può essere penalizzato chi ogni giorno raggiunge Bari per lavoro. Con i nuovi orari spariscono numerose corse mentre non sono state inviate neppure le opportune comunicazioni agli utenti: né le notifiche per quelli registrati sulla App né un semplice avviso in stazione. Il risultato sono attese infinite, convogli stracolmi e passeggeri sempre più disorientati e confusi. Eppure chi fa una scelta ecologica, sicura e moderna come quella di utilizzare il treno per gli spostamenti andrebbe incentivato, garantendogli sicurezza e certezza delle corse e non un continuo cambio di orari su cui non si trova mai una quadra. A Polignano, si sono registrati fortissimi disagi in soli due giorni: turisti e pendolari sono rimasti a terra. Sono stata subissata dalle chiamate: immagino lo sia stato anche il Sindaco Vitto, da cui attendiamo risposte e fatti concreti oltre i selfie e le chiacchiere. Quella a cui stiamo assistendo è l’ennesima brutta pagina di immagine per il nostro paese che vuol definirsi turistico.

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Parco Giochi Pinocchio ancora al buio e nel degrado


Al buio e sempre più abbandonato a se stesso. Nell’attesa che la Regione Puglia concluda le procedure del bando “Luoghi Comuni” a cui è stato candidato nel dicembre 2018 assieme all’immobile confiscato in via Madonna d’Altomare, il parco giochi “Pinocchio” vige in uno stato di insostenibile degrado.

Non passa giorno senza che vi sia un polignanese che mi chieda di fare pressioni sulla dormiente Amministrazione Vitto per riportare a nuova vita il parco giochi, l’unico vero parchetto cittadino usufruibile nel nostro comune. Dopo essere intervenuta ben 4 volte durante lo scorso anno, sino a richiedere l’emanazione di un bando per la gestione a cui è giunta come ‘risposta’ la partecipazione al bando regionale ‘Luoghi Comuni’, oggi sono costretta nuovamente ad interessare Palazzo di Città della situazione. Il parco, infatti, vige in un persistente stato di degrado e pericolo. Una parte del parco è rimasta completamente al buio (quella a ridosso di via Raffaele Del Drago), mentre le restanti zone, dove sono situati i giochi per i bambini, è illuminata con una luce fioca, con conseguente grave rischio per piccini e adulti. Il cartello di ingresso al parco dove prima erano scritti gli orari è completamente sbiadito. I cancelli arrugginiti. L’altalena scricchiolante. L’idea che si ha non è di un luogo ricreativo bensì di un luogo abbandonato. Spero che si intervenga quanto prima perché, va bene indire avvisi pubblici per le manifestazioni d’interesse finalizzate all’affidamento temporaneo dell’apertura del parco (l’ultimo scade il 30 settembre), ma nell’attesa della conclusione dell’iter regionale non si può abbandonare questo luogo d’incontro in uno stato così degradante.

Il bando “Luoghi Comuni” prevede che, attraverso lo strumento della co-progettazione si possano promuovere nuove forme di collaborazione tra Enti Pubblici e organizzazioni giovanili del Terzo Settore finalizzate a riattivare spazi pubblici sottoutilizzati attraverso la realizzazione di progetti innovativi capaci di coinvolgere le comunità locali nei processi di riuso e valorizzazione dei predetti spazi, offrendo ai giovani opportunità di attivazione e apprendimento. Gli interventi scelti dall’Amministrazione sono: attività culturali, artistiche, di interesse sociale e volontariato; attività educative, di istruzione, formazione professionale ed inclusione sociale; formazione extrascolastica, prevenzione della dispersione scolastica, del bullismo, della povertà educativa; promozione della legalità, della pace, della non violenza.

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26 luglio 2019


Il Reddito Energetico in Puglia diventa realtà grazie al M5S



È legge la proposta del MoVimento 5 Stelle per l’istituzione del reddito energetico regionale, con il plauso dei ministri Costa, Di Maio e Fraccaro.

Faccio i miei complimenti ai colleghi in Regione. Siamo orgogliosi che la Puglia sia la prima regione in Italia a dotarsi di una legge per l’istituzione del Reddito energetico e ringrazio i colleghi per l’approvazione all’unanimità. Come già detto dal ministro Di Maio durante l’inaugurazione del progetto a Porto Torres, il primo comune italiano in cui è stata sperimentata questa misura nata da un’idea del ministro Fraccaro, auspichiamo che presto questa iniziativa sia replicata anche nelle altre regioni italiane nonché a livello europeo.

La legge approvata prevede la concessione di contributi da parte della Regione per ciascun intervento di acquisto e installazione di impianti fotovoltaici o microeolici a servizio delle utenze domestiche. Parte del contributo potrà anche essere utilizzato per l'installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. È, inoltre, prevista la possibilità per i condomini di accedere a contributi per l'installazione di impianti fotovoltaici o microeolici e di sistemi di accumulo a servizio delle utenze condominiali. L’utente beneficiario sottoscriverà una convenzione con il Gestore Servizi Energetici (GSE) per l’attivazione del servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica prodotta e s’impegnerà a cedere alla Regione i crediti così maturati nei confronti del GSE.

In questo modo, la Regione potrà ottenere ulteriori risorse per finanziare l’installazione di nuovi impianti, ampliando la platea dei beneficiari. La Puglia è la regione che brucia più carbone in Italia, basti pensare che oltre il 40% del consumo nazionale viene bruciato in una fascia di 70 km tra Brindisi e Taranto. Le fonti rinnovabili e la generazione distribuita sono l’unica vera prospettiva di liberazione dalla dipendenza energetica dalle fonti fossili. Ora speriamo che la Giunta Emiliano in tempi brevi predisponga il regolamento di attuazione per dare concreto avvio alla misura.

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19 luglio 2019


Antimafia: la promessa del Libro Possibile diventa realtà!


Il Presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra (M5S), ha mantenuto la promessa fatta a Polignano a Salvatore Borsellino in occasione del festival letterario Il Libro Possibile, durante la presentazione del libro “Cosa Nostra spiegata ai ragazzi”. In questi giorni, infatti, la Commissione Antimafia ha desecretato le audizioni del giudice Paolo Borsellino. I documenti sono a disposizione di tutti i cittadini sul nuovo portale www.antimafia.parlamento.it.

Siamo orgogliosi di questa notizia. Una promessa fatta in piazza davanti al folto pubblico del Libro Possibile e alla quale il Presidente Morra ha tenuto fede nei tempi rispettati, a pochi giorni dal 27esimo anniversario della strage in via D’Amelio. La pubblicazione delle audizioni di Borsellino è solo il primo passo nella desecretazione dell’intero archivio dell’Antimafia. Ringraziamo il presidente Morra per il suo impegno per la prima volta quei documenti non sono più un segreto. Tutti potranno leggere le pagine più torbide che hanno segnato il Paese, tutti devono poter ascoltare gli audio di eroi come Paolo Borsellino che hanno combattuto a costo della vita, senza mai chinare il capo. Ci auguriamo che questo portale possa essere uno strumento di ausilio per dare energia al processo di educazione, formazione e cultura dell’Antimafia di cui questo Paese necessita.

Paolo Borsellino, infatti, amava parlare ai ragazzi perché credeva che una rivoluzione culturale delle nuove generazioni potesse estirpare il cancro della mafia. “Se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”.

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16 luglio 2019


Rubrica "Degrado Urbano": La "foggia" è ancora in stato di abbandono


Era il maggio 2018 quando denunciammo la situazione di degrado, incuria ed abbandono della cosiddetta “foggia due ek”, la vasca di raccolta dell’acqua del quartiere “Lago” nei pressi del sottopasso di via Castellana. Da allora l’unica cosa ad essere cambiata, a seguito della nostra segnalazione, è stata la rimozione del cartello dell’appalto relativo ai lavori della rotonda, lasciato lì per mesi e mesi. Ora la situazione è ancor più peggiorata: l’area è disseminata di rifiuti e l’erba è incolta ma a ciò si aggiunge un pericolo evidente per grandi e piccini, ovvero una panchina rotta dal cui sedile fuoriescono addirittura dei ferri arrugginiti. La nostra consigliera Maria La Ghezza (M5S) ha già provveduto a segnalare la situazione alla sezione competente del Comune. Ci auguriamo che si intervenga con decisione nel più breve tempo possibile come, per fortuna, si è intervenuti in altri casi dopo le nostre sollecitazioni.

Ricordiamo come basterebbe segnalare attraverso un’app gratuita, denominata “Decoro Urbano”, tutte quelle situazioni di degrado nel paese per cui è richiesto un pronto intervento delle autorità competenti. Lo chiediamo dal lontano 2012 senza riscontro dall’Amministrazione. E pensare che nel programma della coalizione di centrosinistra del 2012 vi era scritto esplicitamente: “Pronto intervento cittadino – Implementazione di servizi di geolocalizzazione di guasti, bidoni pieni, vandalizzazioni, dissesto stradale, problemi di viabilità per un ‘pronto intervento’ e per il continuo miglioramento della città”.

Sinora, le belle parole sono rimaste lettera morta. Questa maggioranza è stata anche in grado di bocciare la nostra mozione affinché i cittadini potessero avere, in futuro, uno strumento semplice ed efficace per rendere Polignano migliore e più efficiente. Incredibile!

Continuate ad inviarci le vostre segnalazioni.

“Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti” (Jaggi Vasudev).

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15 luglio 2019


Bando europeo per lo sport e l'inclusione sociale



Scade il 23 luglio il bando #BeInclusive EU Sport Awards dedicato alle organizzazioni sportive, pubbliche o private, che sfruttano il potere dello sport per favorire l’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati. Il concorso è dedicato a chi ha sviluppato con successo progetti legati allo sport mirati all'inclusione sociale di minoranze etniche, rifugiati, persone con disabilità, gruppi giovanili a rischio, o altri gruppi che vivono in contesti sociali problematici.

Le organizzazioni devono presentare i propri progetti, compresi materiali digitali, quali video e foto (massimo 5 minuti) per mostrare il proprio progetto in azione nonché redigere una descrizione del proprio progetto (massimo 3 pagine), compresa la propria mission e visione, come intendono soddisfare i tre criteri di valutazione del premio: impatto, replicabilità e innovazione.

I progetti possono includere giovani con un background migratorio, minoranze etniche, gruppi svantaggiati, emarginati o svantaggiati, persone con disabilità, individui con background sociali difficili, ecc. Oltre a premiare organizzazioni specifiche, il premio darà anche visibilità e supporto alla diffusione di idee, iniziative e migliori pratiche in tutta Europa.

I tre vincitori verranno annunciati durante una speciale cerimonia di premiazione il 21 novembre a Bruxelles in cui i progetti verranno presentati davanti ad un pubblico di esperti del settore sportivo e riceveranno un premio di 10.000 euro ciascuno. Verranno, inoltre, premiati sei secondi classificati con 2.500 euro ciascuno. Le candidature dovranno essere presentate in lingua inglese ma ci auguriamo che anche Polignano possa cogliere questa opportunità.

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13 luglio 2019


Depuratore: quali novità sull'impianto consortile?



Nella riunione della Giunta regionale dello scorso 1° luglio, è stato conferito il mandato alla Sezione Risorse Idriche della Regione Puglia, di concerto con l’Autorità Idrica Pugliese, di attivare il tavolo di procedura negoziale con Acquedotto Pugliese SpA ed i Comuni di Monopoli e Giovinazzo per verificare l’ammissibilità tecnica e finanziaria per la realizzazione delle condotte sottomarine a servizio degli agglomerati.

Nel novembre 2018, i Comuni di Polignano e Monopoli hanno presentato alla Sezione Risorse Idriche una proposta congiunta per la realizzazione di un unico impianto consortile a servizio di entrambi gli abitati con la contestuale dismissione degli impianti depurativi attualmente a servizio degli stessi.

Dalla prima riunione è emerso come l’impianto consortile proposto sia gravato dalla presenza di un progetto di condotta sottomarina già finanziato, ma non ancora realizzato, per l’impianto di depurazione di Monopoli. Se dovesse esserne prevista un’altra a servizio dell’impianto consortile, spiegò nell’incontro il dirigente della Sezione Risorse Idriche, andrebbe bloccato quell’intervento prima di procedere a finanziarne un nuovo, con conseguente dilatazione dei tempi di realizzazione. Gli impianti esistenti, inoltre, sempre secondo la Regione Puglia dovrebbero comunque rimanere operativi e funzionerebbero come stazioni di sollevamento a servizio dell’impianto consortile, mentre il recapito finale sarebbe il mare Adriatico tramite condotta sottomarina, dopo affinamento delle acque secondo normativa e non escludendo il recupero per usi industriali o irrigui in agricoltura. Alla luce delle ultime novità della Giunta Emiliano, ho presentato una interrogazione all’Amministrazione Vitto per sapere quali aggiornamenti vi siano in merito al depuratore consortile, se siano stati fatti passi avanti dallo scorso novembre e se sia stato individuato il sito a confine tra i due Comuni. Anche perché il caro vecchio mostro del Madonna d’Altomare si fa spesso sentire in tutto il suo olezzo, rendendo la situazione invivibile e l’aria irrespirabile nonostante i fantastici e bellissimi selfie del Sindaco Vitto. Mi auguro giungano presto risposte.

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Manutenzione strade provinciali: la risposta della Città Metropolitana



È giunta martedì 9 luglio la risposta del consigliere metropolitano delegato alla viabilità Michele Laporta alla missiva inviata dal deputato Emanuele Scagliusi e dalla consigliera comunale Maria La Ghezza (M5S) lo scorso 15 giugno sulla necessità di interventi manutentivi sulla SP 121 Polignano-Conversano. Dopo aver interessato Laporta nella primavera 2018 per la SP 120 Polignano-Castellana senza ricevere riscontro, ora giunge finalmente un cenno dalla Città Metropolitana di Bari guidata dal Sindaco Antonio Decaro. Anche perché nella loro lettera i portavoce 5 Stelle scrivevano chiaramente l’importante ammontare di fondi a disposizione dell’ex Provincia per la manutenzione delle strade. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, infatti, ha stanziato un finanziamento complessivo per la Terra di Bari pari a circa 22,4 milioni di euro suddiviso in cinque annualità.

“Con decreto del sindaco metropolitano n. 220 del 21 giugno scorso è stato approvato l’Accordo Quadro per gli interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza della viabilità di competenza della Città Metropolitana di Bari finanziati ai sensi del Decreto 16 febbraio 2018 per le annualità 2019-2020 per un importo complessivo di 8,3 milioni di euro – scrive Laporta – La rete stradale di competenza ha una estensione totale di circa 1.700 km ed è costituita da strade realizzate direttamente dall’Ente e dalle ex strade statali (trasferite dal 2001 dall’Anas). Le misure di contenimento della spesa pubblica imposte dalla Legge di Stabilità 2015 hanno determinato una pesante restrizione alla possibilità di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e ci si è limitati ad effettuare quelli più urgenti ed attuabili con le risorse disponibili nel bilancio della Città Metropolitano. La vastità del territorio attraversato, unitamente alla mancanza di interventi programmati, ha contribuito a indebolire l’assetto complessivo della rete viaria e sono numerose le criticità da attribuire al deficit manutentivo per l’assenza di investimenti straordinari in questi ultimi 5 anni. Finalmente – prosegue Laporta – nel febbraio 2018, il MIT con decreto n. 49 ha istituito un apposito fondo per il finanziamento di un programma straordinario di interventi di manutenzione della rete viaria da ripartire alle città metropolitane del Mezzogiorno”.

Vista la vastità del territorio, l’ex Provincia ha redatto un ordine di priorità degli interventi, elaborato su due fattori: indice di incidentalità e volumi di traffico, suddividendo l’intera rete in 5 gruppi di strade (tanti quante sono le annualità del programma) con priorità ovviamente per quelle con maggior rischio.

Non sappiamo, però, dove si collochino in questa classifica di pericolosità la SP 120 per Castellana e la SP 121 per Conversano. Nell’attesa che gli uffici del servizio viabilità pubblichino il bando di gara come previsto, tornerò a chiedere cortesemente delucidazioni al consigliere metropolitano Laporta. Il Sindaco Vitto pare sia stato informato di tutto: se magari vuol degnarsi di far capire ai suoi concittadini se e quando saranno messe in sicurezza queste due arterie per l’entroterra barese, gliene saremmo grati. Di certo, ora, ammettono che i soldi ci sono e che, sebbene insufficienti per far tutto (del resto, quando mai avviene il contrario?!), i lavori andranno necessariamente fatti.

I lavori consistono sommariamente in interventi riguardanti: la pavimentazione stradale e relative opere di pertinenza, i sistemi di smaltimento delle acque meteoriche, le opere d’arte ivi compreso il risanamento delle parti strutturali ammalorate, l’apposizione e/o sostituzione di segnaletica stradale verticale, l’esecuzione e/o ripasso della segnaletica orizzontale, l’apposizione e sostituzione di segnaletica luminosa, l’installazione e/o sostituzione delle barriere di protezione.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 12.07.2019


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12 luglio 2019


Polignano avrà il suo tanto desiderato Ambulatorio Infermieristico?


Per sopperire alla chiusura del Punto di Primo Intervento (PPI), proponemmo dapprima in campagna elettorale e poi con una mozione in consiglio comunale l’istituzione di un Centro Infermieristico Comunale (CIC). La maggioranza a sostegno del Sindaco Vitto, ovviamente, bocciò l’iniziativa pentastellata e non si curò della mancanza di assistenza territoriale sanitaria per i polignanesi. Neppure l’ulteriore proposta alternativa e quasi complementare del CPT (Centro Polivalente Territoriale)  raccolse l’assenso dei vittiani. Il CPT richiesto dall’Amministrazione M5S di Ginosa al Governatore Emiliano assicura h12 la presenza di personale medico ed infermieristico, coordinando il tutto con il servizio di 118 con la medicalizzata e la Continuità Assistenziale. Nel silenzio del Sindaco Vitto, le novità giungono direttamente da Bari dove, in occasione della Conferenza dei Servizi della nostra ASL, tenutasi nei giorni scorsi, si è discusso tra dirigenti, operatori sanitari e associazioni della nuova medicina del territorio.

Partecipando all’incontro, abbiamo appreso del Progetto della Rete di Ambulatori Infermieristici in cui rientra anche la nostra Polignano. Tra i servizi erogati avremmo: triage, terapia iniettiva, medicazioni, vaccinazione influenzale, cateterismo, rilevazione parametri biofisici per monitoraggio delle malattie croniche, elettrocardiogramma ma anche counselling su stili di vita e gestione persona fragile, rinforzo formativo e, pertanto, anche un ambito relazionale ed educativo nei confronti dei cittadini-pazienti. Dopo anni di battaglie e pressioni sull’Amministrazione Vitto forse potremmo presto raccogliere un’altra piccola grande vittoria per la nostra comunità. Per ora, certamente, è solo su carta e ci auguriamo non sia la solita promessa da campagna elettorale di Michele Emiliano. Poi, ovviamente, non basterà realizzarlo ma bisognerà farlo funzionare, sfruttando a pieno le sue potenzialità. Di certo, però, il futuro della medicina territoriale è nelle mani dell’infermiere che deve acquisire sempre maggiori competenze e che, comunque, è in grado di prendersi cura del paziente anche in autonomia come dimostrano le figure di care manager o dell’infermiere di famiglia. Al contrario di chi, anche nella maggioranza Vitto, crede che senza medico un infermiere non sia capace di lavorare…Abbiamo iniziato a parlare di Centro Infermieristico Comunale quando gli altri partiti non sapevano neppure che si potesse far qualcosa per migliorare l’assistenza sanitaria dei polignanesi. Presto, forse, potremo festeggiare questo successo per tutti i cittadini di Polignano.

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6 luglio 2019


Costa Ripagnola: a che gioco gioca Vitto?


Solo qualche mese fa, il 14 aprile, il Sindaco Domenico Vitto rispondeva al suo collega di Conversano Pasquale Loiacono affermando in sostanza che non c'era bisogno di procedere con la legge regionale per l'istituzione del parco su Costa dei Trulli Ripagnola perché c'era già un progetto per valorizzare quelle aree che avrebbe raggiunto lo stesso obiettivo.

Questo il succo della missiva inviata al Primo Cittadino della vicina Conversano, patria dei Pastori della Costa che hanno sollevato la questione negli ultimi anni.

Oggi, dopo l'approvazione dei progetti in consiglio comunale ad opera della maggioranza e dopo l'ok definitivo in Regione Puglia al progetto Serim, nonché dopo le polemiche scoppiate dinanzi alle allucinanti dichiarazioni del Governatore Michele Emiliano che sembra non sapere neppure cosa approva la sua Giunta, pare che il Sindaco Vitto, complici le nostre sollecitazioni, dopo mesi di silenzi rinsavisca e chieda formalmente alla Regione di convocare la Conferenza dei Servizi per l'istituzione dell'area protetta.

Vitto ha avuto una folgorazione sulla via di Damasco o è solo un prendere per il naso?

Intanto, qui puoi firmare la petizione online, così da far sentire la tua voce.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 08.07.2019
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 08.07.2019




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