28 dicembre 2014


Per i polignanesi di Piazza Trinità un Natale al... veleno!


Che i commercianti di Piazza Trinità si sentano cittadini di serie B per come sono trattati dall’Amministrazione Vitto è cosa risaputa. Più volte, infatti, hanno fatto notare la differenza di trattamento rispetto ai commercianti di altre zone centrali del paese. Eppure pagano gli stessi tributi e per questo pretendono gli stessi diritti. Niente di più, niente di meno. Quello che però è accaduto sabato 20 dicembre 2014, alle 9 circa, è alquanto indecente. I commercianti, infatti, si sono visti occupare la piazza da un’autobotte carica di veleno con annessi due addetti che, muniti di idrante, hanno irrorato le palme presenti.
Più volte abbiamo sollevato il problema legato al trattamento delle palme. Non è ammissibile utilizzare veleni tossici alle 9 del mattino nel bel mezzo di una piazza pubblica spesso frequentata da bambini, anziani e animali domestici. Già il quadro normativo precedente al piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci (PAN) prevedeva l’obbligo di apporre dei cartelli con l’indicazione del principio attivo, la data di trattamento ed il tempo previsto per poter rientrare nell’area trattata, oltre che il consiglio di usare prodotti a bassa tossicità e persistenza. A maggior ragione oggi, con l’entrata in vigore del nuovo PAN, con decreto Mipaaf del 22 gennaio 2014, l’uso sostenibile dei presidi fitosanitari nelle zone frequentate dalla popolazione sensibile è stato rinforzato: la norma (Par. A.2.2. e A.5.6), infatti, ribadisce l’obbligo dei cartelli, si pone l’obiettivo di ridurre l’uso dei fitofarmaci e le dosi in aree frequentate, di preferire metodi alternativi al trattamento, oltre che di stabilire l’obbligo di divieto per i prodotti riportanti in etichetta determinate frasi di rischio, tra cui la potenziale cancerogenicità, il rischio per le donne in gravidanza, per la sensibilizzazione al tatto ed alle vie respiratorie, e il rischio di effetti irreversibili.
Abbiamo anche sollecitato l’Assessore all’agricoltura Giovanni Abbatepaolo ad emanare un regolamento per l’utilizzo sostenibile dei fitofarmaci ma tutti i nostri appelli, fino ad oggi, sono stati inascoltati. Questa volta, tra l’altro, il trattamento fatto non è stato neanche segnalato con nessun tipo di cartello e ciò è gravissimo. Cosa accadrebbe se un bambino o un cane restassero intossicati? Queste cose il Sindaco Vitto dovrebbe saperle dato che spetta a lui garantire la sicurezza dei cittadini.
Per concludere, i due dipendenti muniti di tuta e mascherina (mentre i cittadini della piazza respiravano ignari il veleno), sono scappati a gambe levate appena due cittadini hanno provato a chiedere spiegazioni, tanto da dimenticarsi di trattare alcune palme.


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22 dicembre 2014


Polignano: dalla "Grotta d'oro" alla "Pista d'oro"


Immaginate di dover fare i lavori di rifacimento dell’esterno della vostra abitazione. Immaginate adesso che la ditta appaltante vi presenti un preventivo pari a 4 volte il costo di acquisto dell’intero immobile. Crediamo che, come tutti i cittadini, saltereste sulla sedia e straccereste subito il progetto oppure cerchereste una nuova azienda. Bene, tutto questo nel Comune di Polignano a Mare non avviene. Infatti, nel lontano 2008 vennero spesi ben 400.000 euro per fare una pista ciclabile ed oggi se ne mette in conto di spenderne ben il quadruplo, ovvero 1.600.000 euro, per metterla in sicurezza. Stiamo parlando di appena 2 km di pista ciclabile e, avrete oramai capito, ci riferiamo alla tanto discussa pista che va dal centro abitato di Polignano alla località San Vito. In totale, questa pista ciclabile ci costerà “appena” 2 milioni di euro! Non osiamo immaginare quanto costerà l’intero piano del traffico tanto annunciato ma mai reso pubblico dall’Amministrazione Vitto.
Oltre al danno però, come spesso accade, c’è anche la beffa. Basta andare sul sito della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), per trovare l’elenco di tutte le tipologie di piste ciclabili con i relativi costi di messa in opera. Il tipo di pista più costoso riguarda la pista ciclabile autonoma: una vera e propria pista ciclabile (promiscua con pedoni), a doppio senso di marcia, in sede propria, staccata dal corpo stradale e pavimentata in bitume. Insomma, molto probabilmente si tratta della pista ciclabile che si andrà a realizzare a Polignano. Bene, il costo di realizzazione è di 216.272,74 euro che, per i 2 km di Polignano, ammonterebbero all’incirca a 432.545,48 euro. Ora come si fa ad arrivare ad 1.600.000 euro ci risulta veramente difficile comprenderlo e, per questo, chiederemo lumi ai nostri amministratori.
Se l’Amministrazione Vitto ha realmente intenzione di incentivare la mobilità sostenibile, pensi a coinvolgere i cittadini per redigere un serio piano della mobilità oppure si impegni a portare un ramo dell’EuroVelo 5 a Polignano, così da dirottare nel nostro paese ben 10.000 turisti tedeschi l’anno. Questo è ciò che si chiama “crescita culturale”, “progresso economico”, “sviluppo turistico” e (la tanto attesa) “programmazione”. Insomma si chiama Politica, con la P maiuscola: quella che a Polignano manca da sempre!


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Rubrica "Rifiuti Virtuosi": Le proprietà nascoste delle bucce d'arancia


Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini.





Perché buttare le bucce d’arancia se con queste possiamo fare il bucato? Lo abbiamo già detto negli altri numeri di questa rubrica, tutti gli scarti possono essere utilizzati all’infinito. Anche gli scarti delle bucce d’arancia. Secondo Gunter Pauli, fondatore dell’economia blu e di Zeri, le bucce d’arancia contengono d-limonene, un detergente naturale in grado di rimpiazzare quasi completamente i detergenti industriali prodotti con olio di palma, la cui coltivazione in misura massificata ha comportato la distruzione di intere foreste tropicali.
Possiamo riutilizzare le bucce d’arancia, dunque, per lavare la biancheria o le nostre mani: quando ‘beviamo la spremuta possiamo anche lavare i vestiti’. Come fare? basta spremere il d-limonene dalle bucce. A sfruttare e a riutilizzare le bucce d’arancia sono già 8 stabilimenti del Brasile e un nuovo stabilimento appena nato in Messico. La soluzione è valida per tutti gli agrumi. La Blue Economy dimostra, anche con questo esempio, che tutti gli scarti non sono mai veramente scarti e possono rappresentare una grande risorsa per gli altri. In questo periodo, per contrastare l’influenza, faremo un grande uso di arance e agrumi. Riutilizziamo le bucce ed evitiamo di sprecare.


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Scuole: ancora un'opportunità da cogliere per gli istituti di Polignano



Nello scorso agosto, i diversi plessi di Polignano riuscirono a beneficiare dell’iniziativa della Camera dei Deputati di dismettere i computer di Montecitorio, grazie all’interessamento dei parlamentari Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S). Ora, a qualche mese di distanza, ecco una nuova occasione da cogliere: la dismissione gratuita delle apparecchiature informatiche dell’Agenzia delle Entrate.
Tutti gli istituiti scolastici statali e paritari, le pubbliche amministrazioni, gli enti e organismi non-profit (anche privati) possono partecipare alla procedura. Parliamo di PC, PC portatili e server. Ci auguriamo che le scuole del nostro Comune colgano questa opportunità e invitiamo i dirigenti a presentare domanda.
La richiesta di partecipazione potrà essere inviata esclusivamente tramite un messaggio di Posta Elettronica Certificata (PEC, anche di un terzo soggetto) alla casella cessionigratuite@pec.agenziaentrate.it entro le ore 12.00 del 27.02.2015.


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15 dicembre 2014


Uscire dall'Euro: si può fare!


Primo weekend di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per istituire il referendum sull’euro. Abbiamo ottenuto un ottimo successo a Polignano dove abbiamo raccolto oltre 230 firme, mentre su tutto il territorio nazionale sono bastati appena due giorni (invece che 6 mesi) per raggiungere il numero minimo di firme necessario per la presentazione della legge: ovvero 50.000.
Non mancano però i dubbi e le perplessità per l’iniziativa da parte dei cittadini. Proprio per questo, abbiamo risposto alle tante domande ricevute al banchetto di piazza Garibaldi. Ad iniziare dall’indossatore di felpe Matteo Salvini che prima non dice a nessuno che fine hanno fatto le firme raccolte dalla Lega Nord più di sei mesi fa e poi mente, sapendo di mentire, dicendo che non serve la raccolta organizzata dal MoVimento 5 Stelle.
La procedura che stiamo mettendo in pratica si ispira allo stesso referendum svoltosi nel 1989, contestualmente alle elezioni europee, quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all’Unione europea. Ma vediamo quali sono le altre domande che ci sono state poste in questi giorni: 

OBIEZIONE - “Chi ha il mutuo dovrà pagare più interessi, ma su una cifra svalutata”.
RISPOSTA - In realtà, molti mutui hanno interessi calcolati in funzione dell’Euribor (agganciato all’oscillazione dell’euro), con interessi che non aumenteranno. Inoltre, un possibile aumento dell’inflazione avvantaggia i debitori in quanto riduce il valore reale del mutuo da rimborsare. 

“Il referendum non verrà accettato dalla Corte Costituzionale perché si tratta di un trattato internazionale e perché sono materie legate al bilancio dello Stato (art. 75 della Costituzione, comma 2)”.
RISP. - La legge di iniziativa popolare che è stata proposta è di livello costituzionale, questo vuol dire che ha lo stesso livello di importanza della Costituzione. Infatti, il referendum consultivo non è stato previsto dalla Costituzione, ma come è già stato fatto nel 1989 per consentire l’ingresso nell’euro è possibile prevederlo con una legge costituzionale.

Ok entrare nell’euro è stata una pessima idea, ma uscire ora con la situazione economica attuale e con la BCE che ci sta facendo finanziare ai livelli più bassi della nostra storia mi sembra azzardato”.
RISP. – Non è solo un problema di finanziamento (che, in realtà, sta andando alle banche), ma una questione di competitività del sistema Italia: da quando ci siamo agganciati all’euroabbiamo perso il 25% della nostra produzione industriale mentre la Germania ha registrato +26%.Nonché una questione di sostenibilità del debito pubblico: nell’anno in cui Berlusconi fu cacciato perché lo spread era alle stelle stavamo pagando 78 miliardi di euro di interessi, il prossimo anno ne dovremo pagare circa 100 a causa dell’aumento dello stock del debito. 

Bisogna considerare che con l’uscita dall’euro, avremmo una fuga di capitale enorme (ricordate gli spalloni svizzeri) perché chi terrebbe i soldi in una moneta destinata a svalutarsi e con un debito pubblico enorme”.
RISP. – La fuga dei capitali è, purtroppo, già in corso e va bloccata proprio con l’uscita dall’euro. Ancor prima che annunciassimo il referendum, a settembre 2014 abbiamo avuto il record di capitali esportati fuori dall’Italia. Tra agosto e settembre 2014 sono usciti 67 miliardi di euro dall’Italia e il motivo è che gli investitori non credono più ad una ripresa economica del nostro Paese. In caso di uscita sarà comunque interesse del Governo in carica introdurre limiti alla fuoriuscita di capitali.

“Le banche, le aziende con prestiti in euro si troverebbero a dover continuare a pagare i debiti in euro (molti contratti dei prestiti obbligazionari, degli swap sono sotto legislazione Uk). Ci sarebbero dei costi enormi di gestione del passaggio da una valuta all’altra incluso i costi di gestione del rischio valutario da parte delle aziende che importano/esportano”.
 RISP. – Il grosso dei costi dell’uscita riguarda solo il debito pubblico e privato emesso sotto legislazione estera. Questo, infatti, non sarà ridenominabile. Sul fronte debito pubblico, solo un 7% è in tale situazione. Assumendo un 20% di svalutazione, si tratta per lo Stato di coprire perdite da ridenominazione di circa 35 miliardi. Il grosso delle perdite riguarderà debito bancario e privato per una cifra stimabile intorno ai 150 miliardi. Alcune banche potranno essere nazionalizzate come già successo in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
C’è il rischio di una svalutazione degli asset immobiliari o che, anche se si tratta di una possibilità remota, veniamo sbattuti fuori dalla Comunità europea”.
RISP. – No, il valore degli immobili sarà ridenominato nella nuova valuta e perderà un valore pari alla svalutazione per l’acquirente estero ma non per quello domestico che avrà una valuta ridenominata. In media, in Italia 100 mq di immobile costano 5 volte il reddito pro capite della provincia in cui si trova l’immobile. Euro o lira, tale proporzione non si modificherà. Oggi, l’Unione europea è composta da Paesi con l’euro e Paesi senza (es. Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Polonia). L’adozione dell’euro non è una condizione essenziale per essere all’interno dell’Unione europea.

Ne vale la pena rischiare ora? Se fossimo la Germania con un’economia forte, forse sì ma ora che abbiamo già una marea di problemi perché aggiungerne altri?!”.
RISP. – La nostra economia sta andando allo sbando. Abbiamo perso un quarto della nostra produzione industriale da quando ci siamo agganciati all’euro e gli interessi sul debito sono in continua crescita anche con questi “governi del presidente”. Stando nell’euro potremo solo aumentare le tasse o tagliare lo stato sociale fino a quando sarà possibile, poi arriverà il default. O fuori dall’euro o default. 

Se usciamo dall’euro, quanto varrebbe un euro in lira? Spero la stessa cifra di quando ci siamo entrati”.
RISP. – Il cambio con la nuova valuta nazionale sarebbe probabilmente uno a uno con l’euro. Tale nuova moneta poi è stimabile che si svaluti di circa un 20%.

Ok ci sto ma ad una condizione: mi dovete assicurare che il debito che prima dell’entrata nell’euro io avevo con lo Stato italiano, ritorni nelle casse dello Stato italiano perché se rimane nella BCE allora non ne vale la pena.Il debito, in realtà, è la ricchezza di un Paese, perché equivale al credito che lo Stato fornisce ai suoi privati cittadini. Quando Prodi ci ha condannato facendoci entrare nell’euro, ha messo la nostra ricchezza nelle mani di speculatori senza scrupoli, che non saranno molto ben disposti a restituircela...Ho paura che il sogno di diventare una nazione sovrana come il Giappone o come l’America e l’Inghilterra, peraltro fautrici di questa disgrazia, sia destinato ad infrangersi molto rapidamente”. 

RISP. – Oggi, il debito italiano posseduto da banche ed istituzioni estere è pari a circa il 35%, solo due anni fa era circa il 50%. Saranno, infatti, loro a perderci nel caso di adozione di una valuta nazionale da parte dell’Italia e questo è il motivo per il quale stanno diminuendo la loro esposizione e stanno lavorando contro l’uscita dall’euro da parte dell’Italia. Da quando ci siamo agganciati all’euro, abbiamo perso un quarto della nostra produzione industriale. Usciamo prima che sia troppo tardi. Più rimaniamo, più diventeremo poveri e senza un tessuto industriale. Questo è nei fatti: oggi la disoccupazione è alle stelle e migliaia di imprese chiudono.


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il 18 Dicembre tutti a scuola di Riciclo! #SERR2014: No allo spreco alimentare


Invitiamo tutta la cittadinanza a prendere parte alla serata conclusiva della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti a ‪#‎Polignano‬ che si terrà il 18 dicembre prossimo dalle ore 17:30 alle ore 20:00 presso una sala dell'Istituto Professionale Alberghiero (Via Don L. Sturzo n.c. - Polignano a Mare).

Clicca QUI per accedere all'evento facebook: invita i tuoi amici!


Tra gli ospiti relatori:
- Preside Giuseppe Vernì
- Prof. Pietro Santamaria (UNIBA - Facoltà di Agraria)
- Giuseppe L'Abbate - Cittadino a 5 Stelle e Emanuele Scagliusi (deputati portavoce alla Camera)
- soci dell'associazione Polignano R-Evolution
- Docenti e Alunni della scuola elementare S.G. Bosco e del IPSSEOA di Polignano

Verrà esposto, infine, il lavoro svolto dai docenti e dagli alunni della scuola primaria S. Giovanni Bosco e si potranno degustare pietanze preparate dagli studenti dell'Istituto Alberghiero ed ispirate ad un principio di recupero degli alimenti.


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8 dicembre 2014


Scuola: prorogata al 15 Dicembre la scadenza per accedere all'8xmille per l'edilizia scolastica


Nella Legge di Stabilità 2014, un emendamento del deputato pugliese Francesco Cariello (M5S), era riuscito ad inserire nella norma relativa alla destinazione dei fondi dell’8x1000 allo Stato anche l’edilizia scolastica. Le finalità sono, dunque, divenute cinque: assistenza ai rifugiati, fame nel mondo, conservazione beni culturali, calamità naturali e appunto edilizia scolastica. A distanza di un anno, il Governo Renzi ha reso noto che le risorse finanziarie disponibili verranno ripartite in cinque quote totali, tante quante sono le tipologie di interventi ammessi alla ripartizione del fondo dell’8x1000.
La scadenza per la presentazione delle richieste di finanziamento per la categoria dell’edilizia scolastica è fissata e già prorogata, solo per l’anno 2014, al prossimo 15 dicembre. Gli interventi per i quali si potrà chiedere il contributo dovranno riguardare immobili destinati all’istruzione scolastica, esclusivamente di proprietà dello Stato e degli Enti locali, e diretti alla ristrutturazione, al miglioramento, alla messa in sicurezza, all’adeguamento antisismico ed all'efficientamento energetico degli edifici scolastici. Invitiamo, dunque, gli Enti locali pugliesi a fare richiesta quanto prima. La scorsa settimana abbiamo ri-protocollato la richiesta di adesione e relativi moduli. In attesa di riscontro, già dalla prima richiesta fatta in settembre, confidiamo che il Primo Cittadino, ex assessore provinciale all’edilizia scolastica, faccia quanto in suo potere e dovere per poter percepire questi fondi e migliorare le nostre scuole.

Il Governo Renzi, inoltre, ha dato parere favorevole ad un ordine del giorno a prima firma Giuseppe Brescia (M5S) che permetterebbe, già dal prossimo anno, la possibilità per tutti i contribuenti italiani di scegliere la specifica destinazione in fase di dichiarazione dei redditi.


>>> Leggi anche Scuola: si avvicina la scadenza per accedere all'8xmille per l'edilizia scolastica
Otto per mille alle scuole. Una vittoria del M5S, ma c'è poco tempo!


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24 novembre 2014


A Polignano le tasse aumentano e le promesse di Vitto vengono disattese


Le arrampicate sugli specchi del Sindaco Vitto e di tutta l’Amministrazione quando si parla di tasse sono fin troppo evidenti, tanto da far sanguinare le orecchie per lo stridio delle unghie in cerca di qualche appiglio che non c’è. I polignanesi questo lo sanno fin troppo bene, dato che si vedono costantemente svuotare le tasche in barba a tutte le promesse fatte, e poi puntualmente non mantenute, in campagna elettorale.
Ulteriore conferma dell’esattezza delle nostre tesi proviene da illustri componenti dello stesso PD locale, i quali affermano che l’Amministrazione Vitto ha pienamente tradito tutte le aspettative aumentando, a volte anche inutilmente, le tasse ai polignanesi.
Poiché a noi piace parlare con i fatti e non con le chiacchiere, al contrario del comportamento di chi guida il governo cittadino, abbiamo fatto un lavoro certosino per dimostrare ai polignanesi, numeri alla mano, quanto avrebbero pagato di Tari se il Sindaco Vitto avesse preso in considerazione la nostra proposta di gestione dei rifiuti presentata nell’ormai lontano 14 dicembre 2011.
Il nostro progetto, infatti, proponeva una gestione dei rifiuti ben diversa da quella attuale e soprattutto prevedeva l’introduzione della tariffa puntuale. Ciò avrebbe consentito, ai cittadini più virtuosi, di risparmiare parecchi euro in bolletta. La cosa buffa, però, è che l’Amministrazione Vitto, con al seguito tutta la coalizione di centrosinistra, durante la campagna elettorale criticava aspramente il bando realizzato dall’uscente Amministrazione Bovino e prometteva di modificarlo in caso di vittoria delle elezioni. Ma ormai si sa, non bisogna mai prendere per buona una promessa fatta da un politico, ed ecco che puntualmente, una volta vinte le elezioni, l’Amministrazione Vitto non ha mai modificato il capitolato dimenticandosi delle promesse fatte e cancellando da qualsiasi spazio web il programma elettorale tanto sbandierato, il quale nella sezione “Interventi per la città” alla voce “Gestione rifiuti” recitava: “[…]utilizzare codici identificativi per i cittadini per dar vita a un sistema di punti col quale responsabilizzare il cittadino ad effettuare la differenziata e premiarlo laddove risulti particolarmente virtuoso. […]”. Come al solito, classiche promesse da politico…
Ma andiamo al sodo. Come la tabella allegata dimostra, l’attuazione della tariffa puntuale da parte dei comuni di Capannori e Treviso (due comuni guidati dal PD!) consente ai propri cittadini di risparmiare notevoli cifre rispetto a quanto paga un polignanese. Ma, soprattutto, consente di premiare i cittadini virtuosi. A Polignano, invece, i cittadini che si sforzano di differenziare correttamente i rifiuti non ricevono nessun premio. In realtà, il premio lo riceve l’azienda che gestisce la raccolta dato che, come da capitolato, spettano a lei i proventi dalla vendita di vetro, plastica, ecc.
Insomma, come ci è capitato di dire altre volte, Polignano resta sempre il paese dell’incontrario dove se ti impegni a differenziare bene i rifiuti paghi esattamente come coloro che non lo fanno o come quelli che, in maniera deplorevole, preferiscono abbandonare i rifiuti nelle campagne. Da noi non vige il principio ormai riconosciuto in tutto il mondo del “più inquini più paghi”. Questi sono i fatti, ed i fatti come avemmo modo a dirlo ben 3 anni fa, ci danno ragione.
In merito alla questione Tarsug ammettiamo che l’aumento del 1.618% non è esclusivamente merito dell’Amministrazione attuale, ma anche di quella Bovino (aumento verificatosi  in seguito allo scioglimento della Tricom): Vitto però l’ha aumentata del 71,83%. Noi l’informazione l’abbiamo presa seguendo le istruzioni che sono sul sito del Comune di Polignano alla sezione tributi e cioè telefonando all’ufficio competente, non potendole recuperare direttamente online (ah, la trasparenza!).

Per i “diversamentegrillini” che pronti a dire “ma i comuni guidati dai 5 stelle cosa fanno?” dimenticandosi che noi abitiamo a Polignano, facciamo un breve riassunto:
  • Sarego (VI): sconto del 30% per chi fa compostaggio domestico. Dall’anno prossimo partirà sperimentazione del sistema di rilevazione svuotamenti per poi applicare tariffa puntuale;
  • Mira (VE): è stato avviato un nuovo piano di raccolta porta a porta che prevede la misurazione del secco non riciclabile e del verde per utenze domestiche. Non appena si avrà la copertura di tutto il comune sarà introdotta la tariffa puntuale;
  • Parma: l’anno prossimo partirà la tariffazione puntuale;
  • Pomezia (RM): non c’è la tariffa puntuale perché la raccolta porta a porta non è ancora estesa su tutto il territorio ma ci sono una serie di sconti: -20% per abitazioni uso stagionale, -30% per chi risiede all’estero per almeno 6 mesi, -50% per ultrasessantacinquenni, -50% per chi ha redditi pari alla pensione sociale, -30% per le famiglie in cui è presente un diversamente abile con invalidità 100%, -15% per chi fa compostaggio domestico, -300 € per due anni consecutivi in caso di adozione di un cane dal canile;
  • Ragusa: sistema a punti che consente al cittadino di dimezzare la Tari;
  • Civitavecchia: la tariffa puntuale sarà applicata dal 2015;
  • Livorno: la giunta M5S si è insediata solo a maggio 2014.


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18 novembre 2014


Nel paese dell'incontrario, il consiglio comunale va visto a testa in giù


Per capire l’assurda realtà italiana, è necessario mettersi a testa in giù”. Un consiglio, quello di Grillo, che vale tanto per l’Italia quanto per la nostra piccola Polignano. 
Infatti, basterebbe aver seguito l’ultimo consiglio comunale a tema “Nuova disciplina dell’efficacia degli atti di assenso alla ricerca e coltivazione degli idrocarburi offshore”. Sostanzialmente, il consiglio era chiamato a deliberare un mero atto politico, un compitino da seconda liceo praticamente,che esprimesse la contrarietà del Comune di Polignano all’indiscriminata “caccia agli idrocarburi” al largo delle nostre coste, sancita dall’ultimo decreto legge cosiddetto SbloccaItalia”, approvato con voto di fiducia, il 29esimo con Renzi (alla faccia della democrazia). Soprattutto se pensiamo che il Governo cittadino e quello nazionale sposano la stessa bandiera politica. Strabismo di sinistra? C’è dialogo all’interno del Partito Democratico? La delibera passa con l’assenso di tutti, eccetto l’unico esponente di opposizione (astenuto), il consigliere Dino Lamanna, che non vedevamo in consiglio da un annetto circa, il quale probabilmente non sa che il suo partito a Roma ha votato contro il decreto di cui sopra. Tra le dichiarazioni di voto più esilaranti si annovera quella della consigliera Lofano, la quale, non conoscendo neppure il nome del dottore in ingegneria che ha redatto gli ultimi atti in tema ambientale per il Comune, pur essendo favorevole alla delibera in discussione ci tiene a ribadire, da fiera renziana, l’utilità del santo decreto legge. Per cui si lancia in una filippica, riuscita maluccio, annaspando che lo Sblocca Italia, dopotutto, mira ad alleggerire la burocrazia (alle multinazionali?) creata e accumulata negli ultimi vent’anni (ma chi ci ha governati?) e che i loro parlamentari, stando a Roma, poverini, non conoscono le esigenze dei territori. Un po’ come ammettere un paio di cose agghiaccianti: 1) denota un non-dialogo all’interno del partito stesso; 2)hanno eletto parlamentari esclusivamente romani e impossibilitati ad immaginare che, forse, la ricerca di idrocarburi, le trivellazioni rappresentano non solo una minaccia all’ambiente e al turismo, ma anche una concezione di produzione di energia piuttosto superata e limitata?
Tant’è che qualcuno, dalla maggioranza stessa, ha chiesto che i loro parlamentari venissero a spiegare del loro “Sì”al cosiddetto “Sblocca Italia”! Magari potrebbe rendere omaggio ai cittadini polignanesi quel Gero Grassi da Terlizzi con cui alle primarie PD era in ticket, seppur come “donna immagine” obbligata dalle quote rosa, proprio la consigliera Lofano. Sempre se abbiano ancora rapporti.

In questa montagna di ipocrisia, si è addirittura ammessa l’inutilità pratica di questa delibera. Uno spazio di un consiglio comunale sfruttato come spazio di un comizio politico. Inoltre, si è spesso parlato di “parlamentari polignanesi” come entità tanto estranee da definirle “deus ex machina”. È evidente che hanno totalmente ignorato le battaglie in Parlamento per bloccare il decreto, le manifestazioni in lungo ed in largo per la Puglia e sicuramente non hanno letto una pagina dei documenti che avevamo consegnato esattamente un mese prima di questo consiglio.Atti, questi sì, pregnanti e concreti dove si impegnava la Regione ad approvare una legge sul divieto di ulteriori prospezioni, ricerche e coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi e sulla predisposizione di un piano energetico regionale incentrato sulle risorse da fonti rinnovabili al fine di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici necessari al proprio fabbisogno. E, inoltre, una mozione per opporsi concretamente a tutti gli effetti prodotti dal DL 133/2014. Tentativi di contatto che non hanno avuto mai risposta. Noi (attivisti e portavoce) non siamo mai lontani! Spesso ignorati dall’Amministrazione Vitto, abbiamo continuato la nostra attività di proposta, denuncia, informazione e dialogo con la cittadinanza. Il Sindaco sbandiera fiero di aver relazionato a Roma mesi fa, dimenticando di esser stato esortato proprio da noi a partecipare. Certo di aver fatto il possibile dichiara che: “Ce la faremo, non ce la faremo, questa è una cosa che vedremo. Tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto, anche di più”. Un po’ come vincere o perdere una partita di calcio. 

Attivisti M5S Polignano


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17 novembre 2014


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": come dire no al sacchetto della spesa


Un bel giorno il sindaco di Sori, in provincia di Genova, prende carta e penna e decide di scrivere a tutti i suoi concittadini. Il 20 agosto scorso viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 116 dell’11 agosto, che converte un Decreto Legge di qualche tempo prima. All’interno di questa legge c’è una norma che fa scattare definitivamente, dal 21 agosto scorso, le sanzioni alla commercializzazione e all’utilizzo di sacchetti monouso per la spesa in plastica non biodegradabile e compostabile, già previste dalla legge 28 del 2012. Tale divieto, come spesso avviene nell’Italia dei rinvii e dei silenzi, viene reiterato per oltre due anni, fino a questa legge che mette finalmente la parola fine ad un processo virtuoso iniziato dal basso, grazie ad un movimento che parte dalla campagna nazionale “Porta la sporta”, per la messa al bando delle borse di plastica. La legge prevede multe salate per chi utilizza e commercializza borse fintamente bio, con sanzioni che possono arrivare fino a 25.000 euro in funzione della gravità della trasgressione e delle condizioni del trasgressore, fino ad un massimo di 100.000 euro se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchetti. E qui entra in gioco il piccolo comune di Sori, e la sua Amministrazione. Sanzione sì, ma a valle di un percorso di informazione e sensibilizzazione che parte proprio da una comunicazione capillare su tutto il territorio, rivolta ai cittadini e ai commercianti, perché tutti sappiano e agiscano di conseguenza. Un modo concreto per far la propria parte, rispetto ad un problema gigantesco che solo per l’Europa significa, cifre alla mano, un consumo di oltre 8 miliardi di borse fatte di petrolio… Ogni anno!
Se il Comune di Polignano seguisse l’esempio di Sori, in poco tempo e senza costi per la pubblica amministrazione, faremmo un grande piacere all’ambiente e alle casse comunali (meno rifiuti da smaltire, più risorse risparmiate).


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16 novembre 2014


la Scuola di AltrAmministrazione arriva a Bari!

Più volte abbiamo invitato gli amministratori della Giunta Vitto a prender parte alle giornate denominate “AltrAmministrazione”, organizzate dai “Comuni Virtuosi”. E nonostante le scorse richieste di partecipazione degli eventi svoltisi per lo più al Nord Italia (Como, Volterra, Parma) siano state debitamente ignorate, il MoVimento 5 Stelle di Polignano ci riprova invitando Vitto & co. a prender parte alla giornata che si terrà a Bari il prossimo 28 novembre. Tema principale: i rifiuti
Da una gestione corretta della questione rifiuti passa un cambio di passo radicale che può consentire occupazione, risparmio economico e sostenibilità ambientale. In questa edizione barese di AltrAmministrazione, alcune dei protagonisti sul campo, che da anni sperimentano percorsi di successo, esporranno le proprie esperienze, perché non c’è niente di meglio di un buon esempio per dimostrare che il cambiamento è possibile. Tra questi Ezio Orzes, il quale presenterà il servizio “porta a porta spinto” dei rifiuti di Ponte nelle Alpi (BL), il comune più virtuoso d’Italia. Gabriele Folli e Michelangelo Marchesi, poi, racconteranno come si può estendere a città di medie dimensioni (Parma e Trento) lo stesso progetto, con risultati analoghi. Paolo Contò, direttore del Consorzio Priula, presenterà invece il punto di vista di chi, con i rifiuti, riesce a fare impresa (creando posti di lavoro), nella gestione di un servizio che raggiunge 400.000 persone. Infine, Eliana Bruschera, di Novamont, presenterà l’esperienza della raccolta domiciliare dell’umido nel Comune di Milano. La giornata formativa ha un costo a persona di 50 euro: l’iscrizione si effettua online all’indirizzo www.altramministrazione.it/modulo-di-iscrizione.
Invitiamo i nostri amministratori a spendere al meglio i loro gettoni presenza del consiglio comunale partecipando a questo evento.

La nostra richiesta protocollata:




Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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11 novembre 2014


Amministrazione Vitto: dalle promesse elettorali alle tasse


Mi fa male che tra imposte dirette e indirette un italiano medio paghi, giustamente per carità, un carico di tributi tale, che se nel Medioevo, le guardie del re l’avessero chiesto ai contadini, sarebbero state accolte a secchiate di merda” recitava Gaber in “Mi fa male il mondo” nel lontano 1995. E, leggendo l’articolo di Fax della settimana scorsa, i polignanesi non stanno reagendo molto bene all’aumento delle tasse imposto dall’Amministrazione Vitto. Eppure il primo cittadino si era impegnato in campagna elettorale a “Non aumentare le tasse locali”. Ennesima promessa mancata ma ormai ci siamo abituati.
Ad oggi, infatti, l’Amministrazione Vitto in soli due anni e mezzo di mandato ha aumentato del 10% quasi tutti i tributi minori (Tosap permanente e temporanea, pubblicità annuale e temporanea, affissioni e canoni di locazione mercato). Abbiamo detto quasi perché l’ultima rimasta, la Tarsug (tassa raccolta rifiuti giornaliera) è stata aumentata addirittura del 1618%! Avete letto bene: milleseicentodiciottopercento. Roba da record.
Per non parlare di Tasi, Tari (alla faccia delle premialità promesse) e addizionale Irpef. Insomma, l'Amministrazione Vitto ha scambiato le tasche dei polignanesi per un bancomat da cui prelevare continuamente per poi non realizzare neanche un solo punto del programma elettorale.
I polignanesi, infatti, pagano le tasse ma di servizi non ne vedono neanche l'ombra. Adesso capiamo perché Vitto durante il faccia a faccia pre-elettorale organizzato proprio da Fax, alla domanda rivolta sul “come trovare i soldi per governare” non rispose. I polignanesi hanno capito la vera risposta.


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9 novembre 2014


A palazzo di città qualcosa inizia a muoversi...



Qualcosa inizia a muoversi. Dopo secoli di silenzi dell’Amministrazione Vitto accogliamo con soddisfazione sia l’esito dell’accordo per il servizio scuolabus per la Don Milani sia il rifacimento dell’albo pretorio online.
Finalmente anche a Palazzo di Città si sono accorti che è sempre stato praticamente impossibile ricercare qualsiasi atto sul portale comunale. A quanto pare, l’albo pretorio online sta lentamente migrando verso l’indirizzo internet http://trasparenza.cloud.publisys.it dove accessibilità e fruizione sembrano migliorare. Un domani, forse, tutti i cittadini polignanesi potranno scoprire cosa accade nelle stanze dei bottoni senza per questo essere a Palazzo di Città. Per carità, è tutto ancora in fieri ed in versione beta, ma un piccolo plauso alle intenzioni è quasi doveroso farlo, visto che l’Amministrazione Vitto è sempre così avara di risposte e riscontri.
Riscontro che, però, è oramai ufficiale sul trasporto scolastico della Scuola Rurale Don Milani. Come raccontato nello scorso numero del settimanale Fax, infatti, grazie al servizio scuolabus, la Don Milani si è assicurata almeno altri cinque anni di vita. Era ora che l’immaginaria cortina di ferro che separava Chiesa Nuova dai comuni limitrofi cadesse. Siamo soddisfatti che, dopo i nostri ripetuti solleciti del febbraio scorso, l’Amministrazione si sia finalmente data da fare per ovviare a questo incredibile ostacolo. Se mediaticamente la Giunta ha preferito buttarla in caciara, da sotto hanno ascoltato i consigli dei cittadini, permettendo così che la Don Milani potesse registrare quest’anno 18 neo-iscritti nella scuola d’infanzia e ben 27 nella scuola elementare.


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30 ottobre 2014


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": Le efficienti e vantaggiose sperimentazioni di Mezzago (MB)

Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini.


Quando si sente parlare di Comuni virtuosi, si richiamano realtà che mettono in atto pratiche positive ed efficaci e, di regola, la voglia di emulazione dovrebbe essere automatica. Il condizionale è d'obbligo, in quanto non sempre questa voglia di seguire i buoni esempi viene messa in pratica, pur essendo ciò auspicabile e avendone spesso tutte le possibilità. Il riferimento di questa settimana va al Comune virtuoso di Mezzago, in Lombardia, dove, negli ultimi mesi, la raccolta differenziata sta avendo un incremento degno di nota. In questo Comune della Brianza, infatti, è stata attivata una piattaforma ecologica comunale che permette una corretta ed efficace gestione dei rifiuti, in quanto viene semplificato e spiegato il conferimento di diverse tipologie di materiali che poi verranno recuperati, riciclati e smaltiti in tutta sicurezza per l'ambiente.
In questa piattaforma possono essere portati circa 19 tipi diversi di rifiuti tra cui anche rifiuti urbani pericolosi (RUP) e apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il cittadino non viene lasciato mai solo in questa pratica, in quanto un elenco dettagliato dei materiali conferibili, orari e informazioni pratiche, sono messi a disposizione e sono facilmente consultabili. Di qui, la collaborazione attiva ed efficace dei cittadini che naturalmente imparano a ben differenziare ed a rendere sempre più valido il servizio offerto dall'Amministrazione, migliorandolo progressivamente. Naturalmente, laddove emergono criticità per alcune utenze o le scelte iniziali non si rivelano adeguate, vengono effettuati monitoraggi, verifiche e controlli che "aggiustano il tiro", prevedendo, se necessario, anche delle misure sanzionatorie. Questa modalità di raccolta ha permesso una notevole riduzione della quantità di CO2 emessa in atmosfera, poiché il riciclo non è dannoso come l'incenerimento.
Una ulteriore sperimentazione è quella dell’“EcuoSacco”, un sacco rosso in cui raccogliere la frazione secca, nel tempo diminuita in modo consistente (-42%) a tutto vantaggio delle altre frazioni riciclabili e riutilizzabili come carta, umido e multipack. Obiettivo: sempre meno rifiuti in inceneritore e una tariffazione più equa per i cittadini, secondo il principio del “chi più produce, più paga” (un certo numero di sacchi rossi viene fornito inizialmente, se poi servono gli altri, li si deve pagare). Si è visto che la tendenza è positiva ed i costi complessivi dell’intera gestione dei rifiuti si stanno abbassando, con la frazione secca che diminuisce sempre più. Pratiche virtuose che la nostra stessa Polignano può copiare.


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27 ottobre 2014


Che fine fanno i soldi delle multe stradali?


Siete anche voi perseguitati dalle multe stradali, cifre elevatissime che sembrano lievitare sempre più, per una continua erogazione di soldi che nessuno sa dove vadano a finire? Sappiamo solo a quanto ammonta questa spremitura collettiva: 2 miliardi di euro l'anno.
I Comuni dovrebbero relazionare al Governo su come li hanno spesi e anche il Governo dovrebbe relazionare al Parlamento sugli incassi e la destinazione di quei fondi, e naturalmente se ne guarda bene. Il Codice della Strada prevede saggiamente un vincolo di almeno il 50% di destinazione per i proventi delle multe, per fare in modo che gli incassi siano destinati alla sicurezza e alla manutenzione stradale e, soprattutto, per evitare che quei fondi vengano usati per coprire spese correnti o peggio buchi di bilancio. Il MoVimento 5 Stelle ha deciso, quindi, di andare a scavare anche in questo ennesimo pozzo nero. In Parlamento noi abbiamo già ottenuto più trasparenza sulla destinazione di questi fondi con due emendamenti approvati alla proposta di legge di riforma del Codice della strada. Con l’ausilio di tutti i consiglieri e i gruppi 5 stelle territoriali stiamo dando man forte applicando l’operazione che più ci piace: “il fiato sul collo”, l’accesso agli atti, che spesso pare suscitare fastidio tra i politicanti locali. Dunque, settimana scorsa, abbiamo protocollato una richiesta di informazioni, una relazione annuale,sulla destinazione degli incassi derivanti dalle multe e che questa stessa venga pubblicata online.
Si attende fiduciosi che il Comune chiarisca come vengano spesi questi lauti introiti.



P.S.: Su un giornale locale ci hanno suggerito (come se non lo sapessimo) di cercare la delibera sull'albo pretorio online. Se voi ci riuscite vi preghiamo di inviarcela. Buona ricerca... http://82.185.181.115/AlboPretorioOnLine/ControlX


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Bando per tesi virtuose: anche quest'anno invitiamo i laureandi a partecipare


Anche quest’anno portiamo all’attenzione dei cittadini un concorso che va a premiare chi, fra laureati o laureandi, abbia o stia per realizzare una tesi di laurea in materie relative a temi ambientali e di gestione delle risorse. Giunge, infatti, alla seconda edizione il premio di laurea su “Enti locali e sostenibilità” dedicato al prematuramente scomparso Dario Ciapetti, dal 2004 al 2012 sindaco di Berlingo, Comune più volte portato ad esempio anche a livello nazionale per le pratiche “virtuose” di sostenibilità ambientale. I giovani volenterosi che vorranno mettere in gioco il proprio talento e la propria creatività dovranno elaborare una tesi sulla “Gestione del Territorio” (politiche di corretta gestione e valorizzazione del territorio, del paesaggio e delle città), “Nuovi Stili di Vita” (politiche di inclusione sociale e integrazione culturale, forme di democrazia partecipativa, nuovi modelli territoriali di economia), “Impronta ecologica” (politiche energetiche e uso di fonti rinnovabili), “Rifiuti” (gestione sostenibile della filiera dei rifiuti), “Mobilità” (politiche e azioni di mobilità sostenibile).
Ad organizzare l’iniziativa la Fondazione Cogeme Onlus, Associazione comuni virtuosi ed il Comune di Berlingo che hanno istituito un premio di 1.500 euro al primo classificato, nonché la pubblicazione dell’elaborato sul sito dell’associazione e la relativa divulgazione attraverso stampa. Il bando, con tutte le ulteriori spiegazioni relative al concorso, è disponibile all’indirizzo: http://www.comunivirtuosi.org/images/stories/bandociapetti2014.pdf oppure contattando il numero 030-7714307. Le tesi dovranno essere obbligatoriamente spedite tramite posta elettronica all’indirizzo info@comunivirtuosi.org.
Una città organizzata efficacemente è sintomo di progresso di civiltà tanto più in un periodo storico quale quello attuale, ove le risorse scarseggiano e devono essere sfruttate in modo razionale, continuando a migliorare la vivibilità dei nostri centri abitati. Invitiamo, dunque, i laureandi polignanesi a prendere parte al bando.


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20 ottobre 2014


Sblocca Italia: Polignano può opporsi agli effetti devastanti del decreto

Abbiamo protocollato a Palazzo di Città risoluzioni e mozioni contro le decisioni dell’Esecutivo renziano, preservando il territorio da trivelle e cemento. Strumenti che possono essere utilizzati anche dall’opposizione consiliare


La nostra battaglia sul decreto “Sblocca Italia” dal Parlamento si estende anche a livello locale. Abbiamo, infatti, chiesto all’Amministrazione Vitto ed ai consiglieri comunali di opporsi in maniera concreta al cemento e alle trivellazioni previste dall’Esecutivo renziano.
Trivelle, inceneritori, finte bonifiche, acqua che diventa per sempre privata, cemento e opere inutili nelle nostre città sono i cinque buchi neri del decreto Sblocca Italia di Renzi. Un continuo susseguirsi di bugie e inganni da parte del Presidente del Consiglio che ha portato gli Attivisti di tutta Italia a mettersi in movimento. Ed è per questo che abbiamo chiesto anche ai nostri amministratori di Polignano di opporsi in tutti i modi possibili a questo scempio, impugnando gli articoli più scandalosi del decreto. Abbiamo fornito loro mozioni e risoluzioni contro il decreto in discussione alla Camera.
Si tratta di un’ulteriore occasione, per l’Amministrazione Vitto, di dichiarare la propria totale contrarietà alla ricerca di idrocarburi nel mare Adriatico, dopo le osservazioni presentate alle valutazioni di impatto ambientale in corso. Con la documentazione che abbiamo protocollato a Palazzo di Città abbiamo fornito gli strumenti necessari ai nostri amministratori per opporsi in maniera concreta ad ogni atto legislativo che miri alla modifica della vocazione territoriale stabilita dai piani regolatori, prerogativa fondamentale di governo degli enti locali e, più concretamente, per opporsi a tutti gli effetti prodotti dal DL 133/2014 nonché per promuovere incontri pubblici per la divulgazione e la sensibilizzazione sulla necessità di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.
Ci teniamo a ribadire che il nostro invito è rivolto a tutto il consiglio comunale. Se non si muove la maggioranza, quindi, può sempre far sue le nostre risoluzioni l’opposizione consiliare.

Leggi anche #AttiVaItalia: più lavoro, più sostenibilità, la nostra Italia a 5 Stelle! Guarda il nostro Video

Leggi Qui la nostra proposta protocollata e Qui l'allegato
Protocollata il 10/11/2014


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19 ottobre 2014


Evento: #Italia5Stelle? Noi c'eravamo!

Una delle tante agorà tenute dai nostri portavoce
Tre giorni, 177 gazebo e una folta partecipazione di cittadini e attivisti. Il 10-11-12 ottobre scorso si è svolto al Circo Massimo di Roma, l'evento denominato Italia 5 Stelle, in cui attivisti, eletti in ogni istituzione di tutta Italia e cittadini simpatizzanti del MoVimento 5 Stelle si sono incontrati. Anche attivisti e portavoce polignanesi hanno preso parte alla tre giorni. Sono stati giorni intensi di scambio di opinioni, idee, amicizia. Chi credeva che sarebbe stato come una festicciola dell’Unità con birre e salsicce o che il Movimento fosse finito sarà rimasto certamente deluso. Migliaia di persone si sono incontrate tra i gazebo, parlando delle azioni virtuose fatte nei propri territori, di speranze per il futuro Si respirava senso di civiltà e comunità.
Non una cartaccia è stata gettata a terra e persino nei punti di ristoro erano applicati i punti del nostro programma: prodotti a km zero, acqua pubblica gratuita, contenitori di materiale riciclato, raccolta differenziata. Il palco centrale non ha fatto da padrone: protagoniste sono state le agorà tra i gazebo, in cui a turno hanno parlato i nostri parlamentari in materia delle commissioni di appartenenza, compresi i portavoce polignanesi L’Abbate (Agricoltura) e Scagliusi (Esteri). Persone di regioni tanto lontane e tanto diverse si sono pacificamente mescolate tra loro, e tanti emigrati al nord sono venuti a farci visita al gazebo barese, come se tornassero nella loro casa di origine. Tutti eravamo e siamo mossi dall’obiettivo comune di far rinascere la nostra Italia. Alla base di ciò c'è certamente il lavoro di controllori e propositori nei comuni di appartenenza, battaglie quotidiane che, grazie a questo scambio di informazioni ed energie, porteremo avanti con più forza. 

Video agorà del portavoce L'Abbate


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16 ottobre 2014


Iscrizione all'albo di scrutatore e presidente di seggio elettorale


Torniamo a ricordare alla cittadinanza che fino al 31 ottobre prossimo è possibile presentare la domanda per iscriversi all'albo dei presidenti di seggio e (entro il 30 novembre) a quello degli scrutatori. Iscrizione che va fatta una sola volta nella vita: basta recarsi presso l’ufficio elettorale dove forniscono i moduli necessari.

Ci teniamo anche quest’anno, in vista delle elezioni regionali, che sempre più cittadini sappiano delle scadenze per l’iscrizione agli albi scrutatori e presidenti.
Vogliamo ricordare che è fondamentale il ricambio, se pur affidato al caso, dei controllori: ottimo modo di partecipare attivamente alla vita politica. Come ben segnala il sito web del comune di Polignano (ne diamo finalmente atto), è sufficiente recarsi presso l’ufficio protocollo con i rispettivi moduli compilati (reperibili sia sul sito web sia presso l’ufficio elettorale), copia del documento ed in più copia del diploma da allegare al modulo per i presidenti. Oppure inviare la documentazione all’indirizzo giovanniselicati@comune.polignanoamare.ba.it, o tramite PEC all’indirizzo comune.polignano@anutel.it. Oppure ancora, tramite posta cartacea o fax. L’accettazione delle richieste all’albo dei presidenti scade, come di consueto, il 31 ottobre; mentre per quella all’albo degli scrutatori il 30 novembre. Segnaliamo, inoltre, a chi è già iscritto che è possibile controllare la propria iscrizione consultando gli elenchi presenti sia sul sito del comune che presso l’ufficio elettorale.



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14 ottobre 2014


Evento: Parliamo di Mobilità Sostenibile [video integrale]


Si è tenuta domenica 5 Ottobre la giornata interamente dedicata alla Mobilità Sostenibile da parte del Movimento 5 Stelle di Polignano.
Durante la mattinata abbiamo allestito nei pressi della statua di Domenico Modugno, con la collaborazione di Anvel (Associazione Nazionale Veicoli Elettrici) un'esposizione di mezzi elettrici, come biciclette con pedalata assistita e una Panda a batterie a piombo gel. Mezzi che è stato possibile provare, infatti per tutta la mattinata tanti cittadini hanno avuto la possibilità di provare in prima persona l'esperienza di guidare una bicicletta che non ti fa fare la minima fatica in presenza anche di ripide salite, grazie al sistema di pedalata assistita, o guidare una Panda elettrica, provando quindi la sensazione di guidare immersi nei suoni della natura, considerato che non emette alcun rumore.
Nel pomeriggio invece, presso la sala conferenze del Comando della Polizia Municipale, sempre con la collaborazione dei soci Anvel, abbiamo tenuto il convegno “Mobilità Sostenibile – Esperienze elettriche, i veicoli elettrici vent'anni dopo”, dove sono intervenuti il presidente Anvel Ciro Acampora, che ha parlato degli utenti di veicoli elettrici, il responsabile del settore auto e natanti Marco Roncarà, che ha illustrato la possibilità di recupero ambientale di auto d'epoca, e il responsabile del settore veicoli a pedalata assistita Andrea De Girolamo, il quale, durante il suo intervento, ha anche mostrato una mappa di una ciclovia europea, una vera e propria “autostrada per biciclette” che collega tutta Europa, passando anche per l'Italia e per Polignano. Tutto questo però solo sulla carta, si tratta di un progetto ambizioso, ma che alcuni Paesi Eurpei come Germania, Olanda e Austria hanno già realizzato, infatti la rete lì è completa, o l'Inghilterra che si appresta a realizzarla.
Quel che per alcuni può sembrare pura utopia, in altre parti è già realtà, basta volerlo.

5 Ottobre: Parliamo di Mobilità Sostenibile



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9 ottobre 2014


L'amministrazione si costituisca parte civile nel processo sulla megadiscarica Martucci!

Dopo il rinvio a giudizio di 11 persone, dopo i dati emersi dallo studio del comitato “Chiudiamo la discarica” e dopo la costituzione di parte civile dei Comuni di Conversano e Mola, torniamo a chiedere nuovamente l’intervento alla Giunta di Polignano, sinora silente


A due anni dalla clamorosa denuncia dell’ambientalista dell’anno Domenico Lestingi, ad un anno e mezzo dalla prima interrogazione presentata dai deputati L’Abbate e Scagliusi e ad un anno dai reiterati nostri inviti, l’Amministrazione Vitto evita ancora di costituirsi parte civile nel processo sul presunto reato di disastro ambientale legato alla gestione della megadiscarica Martucci di Conversano. Ciò, nonostante il Ministero dell’Ambiente, prima con Andrea Orlando e poi con Gian Luca Galletti, abbia confermato più volte ai deputati 5 Stelle la costituzione di parte civile del Governo, nell’interesse collettivo dello Stato. Attraverso l’avvocato Massimo Roberto Chiusolo anche i Comuni di Conversano e Mola confermano la costituzione di parte civile.
All’appello manca solamente Polignano. Nonostante il rinvio a giudizio di 11 persone, a diverso titolo coinvolte nella gestione della megadiscarica Martucci, a seguito della perizia del prof. Luigi Boeri (ingegnere ambientale dell’Università di Pisa), l’Amministrazione Vitto continua a fare orecchie da mercante. Eppure al suo interno, la maggioranza di centrosinistra può vantare un ambientalista del calibro del verde Mimmo Lomelo. Rimaniamo sgomenti dinanzi a questi reiterati silenzi. Peraltro l’associazione ‘Chiudiamo la discarica’ ha dato avvio ad un lavoro, sulla falsariga di ciò realizzato da Peacelink a Taranto per l’ILVA dove sembra invece molto attivo il collega verde Angelo Bonelli, che ha portato alla luce dati preoccupanti. I malati di tumore esentati dal ticket a Polignano, infatti, sono aumentati del 60% in 7 anni: dai 442 del 2006 ai 703 del 2013
Ci auguriamo che il Sindaco Vitto faccia sue le parole di Papa Francesco in occasione della Giornata del creato sulla tutela dell’ambiente. Santo Padre che il Primo Cittadino di Polignano ama citare spesso. La partecipazione della Giunta a qualsiasi tavolo perde totalmente di senso dinanzi alla volontà di non costituirsi parte civile nel processo sulla megadiscarica Martucci: un momento fondamentale per il nostro territorio.

PS Se anche tu vuoi tutelare la salute dei tuoi amici e parenti, invia un'email al Sindaco Domenico Vitto ( sindaco@comune.polignanoamare.ba.it ) con oggetto: COSTITUZIONE PARTE CIVILE PROCESSO MARTUCCI

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7 ottobre 2014


Rubrica "Degrado Urbano": discarica a Santa Barbara


Una nostra concittadina ci segnala la presenza di una discarica (l’ennesima in paese) sotto il ponte in località Santa Barbara. Non è un bello spettacolo e le tipologie di rifiuti sono, come sempre, tra le più svariate: dalle buste evidentemente domestiche ai rifiuti di agricoltura ed edilizia. La zona non può essere abbandonata così. Oltre ai controlli e le multe, come si suol dire “prevenire è meglio che curare!”. Urge una campagna di informazione e formazione di tutti i cittadini: tutti dovrebbero essere sensibilizzati alla tutela del proprio territorio, perché evidentemente non tutti lo sono. Un po’ di cultura ambientale sui rischi di una gestione scellerata dei rifiuti aprirebbe la mente a molti.. Il rifiuto è un errore, si dovrebbe e potrebbe evitare di farne.


Leggi anche:
Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
..attendiamo ancora risposta alla nostra richiestaprotocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DUhttp://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (JaggiVasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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30 settembre 2014


A colloquio con l'Ass. Abbatepaolo...


A distanza di poche settimane dalla lettera indirizzata al Sindaco Vitto ed all’Assessore Giovanni Abbatepaolo, nella quale chiedevamo un confronto sulla questione urbanistica a Polignano, si è finalmente concretizzato l’incontro.
Un incontro cordiale e, speriamo, proficuo. Abbiamo iniziato un dialogo per lo stop al consumo di suolo, confrontandoci su determinati aspetti riguardanti la pianificazione urbanistica del territorio polignanese. Inoltre, abbiamo potuto constatare lo stato di avanzamento della programmazione di alcune aree, ribadendo da parte nostra l’importanza per il Comune di attivarsi immediatamente per attuare un piano urbanistico a crescita zero e dell’adozione, una volta per tutte, del PUG, considerato il forte ritardo di Polignano ed evitando così di andare continuamente in deroga al Piano Regolatore.
C’è stato anche spazio per un confronto sullo sviluppo delle due aree più “chiacchierate” del paese – Parco dei Trulli e la maglia B4* - per le quali noi manifestiamo preoccupazione, soprattutto per le continue deroghe al PRG, specie nel primo caso.
La situazione ad oggi per quanto riguarda Parco dei Trulli non ci piace affatto, soprattutto per il rapporto tra l'edificabile residenziale e il turistico alberghiero, che si presenta 70% a 30%. Ci teniamo a precisare però che questa situazione è il frutto del non-lavoro di tutti questi anni, dove chi sedeva in consiglio non ha fatto nulla per fermare ciò che accadeva dinanzi ai suoi occhi. Anzi, ha approvato le continue deroghe al PRG richieste dagli imprenditori interessati. Ora la palla passerà ancora, e forse anche per l'ultima volta, al Consiglio Comunale, e la speranza, a detta dell'assessore Abbatepaolo, è che si possano rivedere le percentuali di edificabilità, arrivando almeno a 50% e 50%, ma la strada sembra tutta in salita. In ogni caso, ribadiamo la nostra totale contrarietà a queste continue varianti ad hoc.
Durante il colloquio, abbiamo consegnato nelle mani dell’Assessore il questionario per il censimento del cemento. Sono due anni che chiediamo di aderire alla campagna di obbedienza civile ‘Salviamo il paesaggio’, e questa volta siamo finalmente riusciti a consegnare il questionario per il censimento del patrimonio immobiliare presente sul territorio polignanese, che l'assessore Abbatepaolo ci ha promesso proverà a compilare in tutte le sue parti richiedendo l'aiuto di tutti gli uffici comunali necessari. Riteniamo che questo questionario possa divenire uno strumento molto utile ai fini di una futura pianificazione del nostro territorio, basata sulla valutazione del patrimonio edilizio esistente e non utilizzato anziché su uno sterile dibattito squisitamente ideologico e para-economico. Siamo soddisfatti di aver così avviato un dialogo sul tema dell'urbanistica e ci auguriamo che si possa continuare sulla stessa linea, per una proficua collaborazione su una tematica molto delicata per Polignano.

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Alle chiacchiere, rispondiamo con i fatti!


Egregio Direttore,

ancora una volta, siamo costretti a chiederLe cortesemente spazio sul Suo settimanale per rispedire all’ignoto mittente le accuse, superficiali e infamanti.
La gentilissima signora (o signorina, chissà) Lettera Firmata, infatti, continua in quel giochetto becero di lanciare fango sul M5S senza aver la ben che minima prova di quel che afferma con toni perentori.
Innanzitutto, è bene ricordare alla smemorata Lettera Firmata che il M5S, fin dalla sua nascita, non ha mai voluto né percepito un solo euro di finanziamento pubblico. Molto semplicemente, il M5S non ha presentato la documentazione per ottenere i 42 milioni di euro che gli spettavano ai sensi della legge n. 96 del 2012. Intanto, PD e PDL sono passati all’incasso e, nel solo 2014, hanno ottenuto rispettivamente 14,1 e 10,3 milioni di euro. Al M5S neppure un centesimo: questi i fatti, le chiacchiere le lasciamo alla signorina Lettera Firmata.
Inoltre, come promesso in campagna elettorale, i parlamentari M5S si sono autonomamente ridotti lo stipendio del 50%: da 10.000 a 5.000 euro lordi che, in funzione della propria aliquota Irpef divengono quei 2/3.000 euro di cui il M5S ha sempre parlato. Inoltre, come promesso in campagna elettorale, restituiamo tutte le eccedenze dei rimborsi spettanti ai parlamentari: i rimborsi, in pratica, da forfettari divengono a piè di lista, viene rimborsato solo ciò che viene realmente speso e tutto il resto restituito, affinché non divenga reddito non tassato (ciò che i politici da sempre fanno con nonchalance).
Tutte le eccedenze vengono conferite nel Fondo di garanzia per le Piccole e Medie Imprese. Al 30.06.2014, L’Abbate ha restituito 79,7 mila euro mentre Scagliusi 76,1 mila euro. Secondo i dati dello stesso Ministero dello Sviluppo Economico, sono 91 i milioni di euro in totale i prestiti erogati da istituti di credito a favore di startup innovative sfruttando la Garanzia del Fondo, con un incremento notevole negli ultimi 4 mesi. In pratica una media di oltre 440.000 euro ad operazione. Questo dato di fonte renziana a testimoniare che i soldi conferiti dal M5S stanno realmente servendo a riaccendere il motore economico dell’Italia: se le tv dessero più spazio magari a questo tipo di informazioni, riusciremmo ad attirare più fondi soprattutto al Sud, aiutando gli imprenditori e creando più lavoro.
La signorina Lettera Firmata, poi, forse non sa che i parlamentari si occupano della totalità del territorio italiano che devono rappresentare degnamente. Se la Gentilissima ama la vecchia politica del favore, del santo in Paradiso e del “povero Cristo” che, non conoscendo nessuno, non può accedere a nulla, purtroppo, non è colpa nostra. Confidiamo nel cambiamento culturale che il M5S ha innescato che la travolgerà inesorabilmente. All’Amm. Vitto diamo tutti gli strumenti per poter beneficiare delle leggi e dei finanziamenti approvati a Roma (es. Sblocca Italia o 8xmille per l’edilizia scolastica): al governo cittadino, però, c’è il centrosinistra, a cui tocca adoperarsi per il bene dei polignanesi.
Fangoso il giochettino di confondere i collaboratori del gruppo parlamentare M5S (legislativi, amministrativi, contabili) scelti attraverso una selezione online aperta a tutti, con i collaboratori personali dei deputati e senatori, i quali (in quanto tali) vengono scelti dal singolo parlamentare. Se si sbaglia a scegliere l’assistente, se ne pagheranno direttamente le conseguenze: si lavorerà male, non si renderà e non si verrà giustamente rieletti. È sufficiente una piccola ricerca su internet per verificare il tutto: il web non mente mai.
Straordinaria l’infamia sulla dichiarazione dei redditi 2012 di L’Abbate, non pubblicata in barba alla legge 241/82. Alla sig.rina Lettera Firmata basterà andare su camera.it, cliccare “Deputati e Organi – L’Abbate – Documentazione Patrimoniale” dove troverà sia quella del 2013 (riferita al 2012) consegnata il 21.05.2013 sia quella 2014, con il CUD 2013. Ci riserviamo di adire le vie legali dato che trattasi dell’accusa di aver commesso un illecito.
In conclusione, se restituiamo i soldi dell’eccedenze agli italiani appare lapalissiano che non costiamo come gli altri. Attendiamo una critica “politica”, ovvero su atti concreti e su proposte di legge depositate: ma sinora nulla, solo fango e chiacchiere da bar mal documentate.

Cordialmente,

Giuseppe L’Abbate
Emanuele Scagliusi
Portavoce M5S Camera dei Deputati


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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