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8 luglio 2015


Vitto stracci il manuale Cencelli


Il Sindaco Vitto per la nomina della nuova giunta non usi il manuale Cencelli ma apra le candidature a tutti i polignanesi. È lo stesso consiglio che demmo al Primo cittadino a giugno 2012 ed i fatti ci danno oggi ragione. La giunta ‘politica’, nominata tre anni fa da Vitto è stata bocciata dal Sindaco stesso.
Il disastro nella gestione dei rifiuti, mobilità, politiche sul turismo, politiche agricole, politiche sociali etc.. hanno indotto il Sindaco a fare il rimpasto. Evidentemente le giunte ‘politiche’ non portano mai bene ai cittadini ed all’Amministrazione stessa. Due anni fa, consegnammo nelle mani di Vitto diversi curricula che i cittadini ci inviarono: erano polignanesi che scelsero di mettesi a disposizione del proprio paesino, scevri da ogni interesse. Il Sindaco non commetta lo stesso errore di tre anni ma coinvolga tutti i polignanesi per una scelta ottimale della squadra di governo”.

Consegna curriculum al Sindaco Vitto - giugno 2012


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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3 giugno 2012


Assessori “latitanti” ed altre storielle



Il film è del 1963 ed oggi, dopo 49 anni, risulta di un'attualità impressionante.

Vogliamo essere davvero sinceri, non siamo preoccupati per la mancata nomina degli assessori e vi diciamo il perché: se gli assessori saranno presi dalla rosa dei nomi che circola sui mezzi di informazione abbiamo paura di piombare in una profonda depressione, quindi se si ritarda di molto nel fare le nomine non è un problema, se si ritarda ancora di più, meglio, se non vengono nominati affatto e ve ne andate tutti a casa il nostro umore salirà alle stelle ed eviteremo di andate in analisi.
Come al solito, abbiamo un po' voglia di scherzare anche per non appesantire l'atmosfera già di per sé greve.
C'era stato detto che appena proclamati i consiglieri, per rispettare le regole (???) sarebbero stati subito nominati gli assessori. In verità si trattava e si tratta di usare il bilancino del farmacista per vedere chi pesa più o meno in termini di rapporti di forza tra partiti, tra personaggi, tra vari deus ex machina.
Se, nella migliore delle ipotesi contassero soltanto i voti, ciò non significherebbe automaticamente il trionfo della democrazia, perché sappiamo come funziona il mercato delle preferenze.
Vi raccontiamo una storiella: in un'isola deserta c'erano 10 naufraghi di cui 8 magri e 2 grassottelli. Possibilità di procurarsi del cibo pari a zero. Soltanto un torrente in piena.
I suddetti naufraghi erano persone evolute ma, soprattutto, essendo dei "veri democratici" ed avendo capito che bisognava sacrificare qualcuno per far sopravvivere gli altri decisero, a maggioranza, di votare (più democratici di così!) indicando le vittime sacrificali.
Secondo voi quale fu il risultato di questa votazione?
Ovviamente, vennero “eletti” i 2 grassottelli!! Vi sembra democrazia questa?
Abbiamo scoperto però che la storiella ha un seguito che nessuno vi ha raccontato. L'esecuzione doveva avvenire all'alba ma, durante la notte i 2 “cicciottelli”, senza farsi scoprire, deviarono il corso del torrente che travolse i “veri democratici” e li fece annegare.
Morale? Quando la democrazia non è reale, ma soltanto rappresentativa nel senso che rappresenta gli interessi di fasce privilegiate della popolazione, non può avere vita lunga.
Attenzione, questa situazione si trascina da circa 70 anni in Italia e la penisola rassomiglia sempre più all'isola della storiella, non offre più risorse per tutti. I torrenti per fortuna esistono ancora.

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio."
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21 maggio 2012


Ma ci fate o ci siete?


Sono trascorse 2 settimane dai risultati delle elezioni amministrative e, ad oggi, non si hanno ancora notizie della giunta e dei suoi componenti.
Non che si tratti di qualcosa di eclatante in una nazione ed in un Comune in cui politica=guerra per bande.
Non ci scandalizziamo dunque, ma a noi questo toto-assessori ci provoca un certo disgusto. Le trattative si svolgono nel chiuso delle stanze, sfiorando di sovente scontri all'arma bianca. Dietro ci sono promesse, pretese, interessi, forme di tutela dei trombati portatori di voti, ed altre modalità degenerate di quella che ancora ci ostiniamo a chiamare “politica” ma che in realtà è la vera “antipolitica”.
Nella campagna elettorale tutti parlavano di “ggente”, “insieme alla ggente”, “per la ggente” (doppia g alla polignanese), “sarò il Sindaco di tutti”, “nessuno sarà abbandonato” ed altre banalità che a sentirle sanguinano le orecchie.
Vi chiediamo, mentre vi scannate per le poltrone (sperando che non ci siano vittime!), di dare qualche segnale di vita. Noi siamo preoccupati perché vediamo gente che sale e scende dalle scale del Comune, un campionario di umanità degno degli studi di un antropologo. Chi con capelli rizzi e facce stravolte, chi con sorrisi esagerati che continua a salutare tutto e tutti, anche le suppellettili, perché è felice di un incarico promesso o qualcosa di simile. Chiediamo troppo se riteniamo che i cittadini debbano sapere i veri criteri di scelta dei componenti della giunta? In tutta la campagna elettorale avete straparlato di democrazia e di “ggente”, ma se prima non fate i vostri giochini, nulla è dato sapere, né sui criteri, né sulle capacità, né sulle competenze degli eventuali assessori. In realtà tutti sanno che gli incarichi saranno distribuiti, come sempre, con logiche di lottizzazione che nulla hanno a che vedere con intenti di buona amministrazione. 
Diciamo di più, al di là delle buone o cattive intenzioni, è il peccato originale che vi frega, ovvero l'accettare passivamente o in maniera interessata i meccanismi consolidati di una partitocrazia che nulla ha a che fare con la democrazia, anzi spesso ne diventa l'ostacolo.
Sono 2 anni che state facendo soltanto campagna elettorale (non politica) e non avete ancora gli assessori??? Avrebbero dovuto fare campagna elettorale con voi sui palchi e nel paese, valutando consensi e dissensi su una squadra di governo che soltanto così avrebbe ricevuto legittimità. A quest'ora sareste già operativi e legittimati.
Più volte, per via breve, abbiamo fatto richiesta al Sindaco di essere ricevuti per consegnare i curricula di persone che si sono proposte per i vari assessorati. Finora siamo stati ignorati ed oggi abbiamo presentato richiesta formale protocollata.
Certo che con i soprannumerari che avete, questo gesto diventerà simbolico e ne siamo consapevoli, ma per noi resta doveroso farlo e rappresenta una indicazione di stile ed un presupposto democratico.
Siccome non siamo sempre malpensanti, ci viene il dubbio che voi davvero crediate che la politica e la democrazia siano queste, il che è ancora più terrificante. Ogni tanto, però, qualche domanda fatevela, chissà, che dei dubbi insorgano e il vostro pensiero trovi spazi meno angusti.
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