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19 luglio 2018


A Polignano quasi 19 milioni ogni anno vanno nel circuito del gioco



A Polignano, per ognuno dei suoi 18.014 abitanti (bambini e neonati compresi), la giocata pro-capite è pari a 1.029,45 euro stando agli ultimi dati disponibili riferiti al 2016. Con un reddito pro-capite pari a 14.612 euro, in pratica ben il 7% se ne va in giocate. Se 490 euro se ne vanno per videolottery e new slot (le cosiddette “macchinette”) presenti in media 8,2 ogni 1.000 abitanti, la restante parte della spesa dei polignanesi finisce in giochi come il Lotto (4,8 mln l’anno), le lotterie istantanee (2,6 mln), le scommesse sportive a quota fissa (1 mln). Appena 300.000 euro per il Superenalotto. In totale, vengono spesi sul territorio di Polignano ben 18.544.584,09 euro, arricchendo le casse dell’erario di oltre 3 milioni di euro l’anno. Sebbene il nostro Comune si attesti nella media nazionale, abbiamo ben il 31% di apparecchi in più della media e anche le giocate sono comunque maggiori del dato medio italiano. In Unione europea, l’Italia ha il triste primato di essere il primo Paese dove si “azzarda” di più e, nel mondo, si posiziona addirittura al quarto posto. Un record negativo a cui bisogna necessariamente porre un freno soprattutto viste le ultime stime che parlano di un milione di italiani definiti “azzardopatici”. A provarci è il decreto Dignità emanato dal ministro Luigi Di Maio che, all’art. 9, vieta qualsiasi forma di pubblicità a decorrere dal 14 luglio scorso anche indiretta, relativa ai giochi e scommesse con vincite in denaro, comunque effettuata e con qualunque mezzo. Ai contratti in essere si applicano le norme presenti sino al 14 luglio 2019 o alla scadenza degli stessi (se precedente). Dal 1° gennaio 2019, poi, il divieto di pubblicizzazione giochi e scommesse si applica anche alle sponsorizzazioni. Le multe saranno pari al 5% del valore della sponsorizzazione e comunque non meno di 50mila euro.

Nel lontano novembre 2013, suggerimmo all’Amministrazione Vitto di intervenire adottando la delibera comunale di Città di Castello (PG) che istituiva, tra le altre cose, un osservatorio comunale sul fenomeno azzardopatia sul territorio cittadino. Da allora, con il divampare del fenomeno, si sono fatti diversi passi avanti in Italia mentre nulla si è mosso nella nostra Polignano. Nella vicina Ginosa, invece, amministrata dal Sindaco 5 Stelle Vito Parisi è stato approvato un ‘Regolamento comunale sulle sale da gioco e giochi leciti’ che ha superato anche gli scogli dei ricorsi. Fortunatamente, infatti – prosegue La Ghezza (M5S) – in tutta Italia i Tribunali amministrativi stanno dando vigore ad argomentazioni quali: la tutela della salute prevale sull’interesse imprenditoriale; la lotta alle ludopatie prevale sull’iniziativa economica; l’interesse pubblico è preminente. Ovviamente non si tratta di vietare tout court ma, semplicemente, di meglio regolamentare: dando ordine, si cerca di porre un argine – conclude la consigliera 5 Stelle – a quella che è divenuta una vera e propria piaga sociale che costa fior di quattrini alle casse della sanità pubblica. A parole mi sembra che siamo tutti d’accordo nell’approvare tali misure ma mi auguro che non si faccia come con il piano PEBA di eliminazione delle barriere architettoniche che giace nei cassetti del Presidente del Consiglio Franco De Donato senza che si sappia il perché”.


BLU - 20.07.2018

VDP - 20.07.2018



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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22 dicembre 2014


Scuole: ancora un'opportunità da cogliere per gli istituti di Polignano



Nello scorso agosto, i diversi plessi di Polignano riuscirono a beneficiare dell’iniziativa della Camera dei Deputati di dismettere i computer di Montecitorio, grazie all’interessamento dei parlamentari Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S). Ora, a qualche mese di distanza, ecco una nuova occasione da cogliere: la dismissione gratuita delle apparecchiature informatiche dell’Agenzia delle Entrate.
Tutti gli istituiti scolastici statali e paritari, le pubbliche amministrazioni, gli enti e organismi non-profit (anche privati) possono partecipare alla procedura. Parliamo di PC, PC portatili e server. Ci auguriamo che le scuole del nostro Comune colgano questa opportunità e invitiamo i dirigenti a presentare domanda.
La richiesta di partecipazione potrà essere inviata esclusivamente tramite un messaggio di Posta Elettronica Certificata (PEC, anche di un terzo soggetto) alla casella cessionigratuite@pec.agenziaentrate.it entro le ore 12.00 del 27.02.2015.


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7 settembre 2014


IMU terreni agricoli: tempo fino al 15/09 per l'esenzione

Il M5S chiede all’Amministrazione di verificare la presenza sul territorio di terreni agricoli su cui insistono i cosiddetti “usi civici” per provare ad alleggerirli dal pagamento dell’IMU 2014


Il 29 luglio, in piena estate, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha emanato un Decreto tramite il quale viene introdotta una novità che potrebbe determinare una ridefinizione del perimetro di esenzione da una delle tasse più odiate dagli agricoltori italiani, l’IMU. Nel caso specifico di quella applicata ai terreni agricoli.
Il Decreto, infatti, stabilisce che ai terreni a “immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile ed inusucapibile, che non ricadano in zone montane o di collina, è riconosciuta l’esenzione dall’IMU. Questa categoria di terreni, che corrisponderebbero ai cosiddetti “usi civici”, potranno sgravarsi dal pagamento dell’IMU purché il Comune dove sono ubicati li individui e ne invii i dati catastali, entro il 15 settembre, nell’apposita sezione del portale del federalismo fiscale.
Tali dati saranno utilizzati per compensare il minor gettito #IMU che i Comuni in cui essi ricadono saranno costretti a sopportare.In tal modo–da un lato vi sarebbe uno sgravio IMU per i proprietari di tali terreni e dall’altro lecasse del Comune non verrebbero penalizzate dal mancato introito.Invitiamo, pertanto, l’ufficio tributi a verificare la presenza sul territorio comunale di ‘terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile ed inusucapibile’, usando il servizio catastale Sister, contattando il MefSogei (la società di Information Technology 100% del Ministero dell'Economia e delle Finanze preposta al settore IT del Ministero medesimo), o nei modi che esso riterrà più rapidi per provare a rispettare i termini, ahinoi già troppo ristretti,indicati dal Ministero. 
Confidiamo che l’Amministrazione Vitto vorrà far proprio il nostro suggerimento, per cogliere un’opportunità a beneficio di tutti, qualora vi fossero le condizioni.


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15 aprile 2014


Chiarimenti su Piazza Aldo Moro (lettera ai giornali)

Egregio Direttore,

ci rincresce prendere atto che è necessario ritornare ancora sull'argomento “Piazza Moro”, ma siamo fiduciosi che questa sia la volta buona per chiarire, finalmente, come stanno i fatti, andando oltre le strumentalizzazioni e le cialtronerie che qualche esponente della maggioranza si diverte a raccontare. A che pro? Non si sa. Nella vicenda, ci sono alcuni dati di fatto che bisogna smettere di ignorare o manipolare affinché il fine ultimo della “politica” resti quello di informare i cittadini ed esserne al suo servizio.
Innanzitutto, il polverone è stato alzato da questa maggioranza di centrosinistra che, invece di rispondere semplicemente ad una lettera inviata all’Assessore Marilena Abbatepaolo per suggerirle di prendere a cuore la questione di Piazza Moro, ha preferito scatenare polemiche e spargere fango con ogni mezzo a disposizione. È opportuno, dunque, far ordine nella vicenda. 
Prima di tutto, il Sindaco Vitto (da navigato attore della politica) dovrebbe essere a conoscenza che non vi sono fondi nazionali a disposizione per gli scavi archeologici ma tocca al Comune darsi da fare per recepire quelli regionali. In alternativa, può chiedere conferma all’On. Gero Grassi che ha contribuito a far eleggere di cui, sinora, disconosciamo l’apporto sul nostro territorio. Non è prerogativa di un parlamentare dirottare fondi verso un Comune o un altro: questa è vecchia politica di favori e scambi, una politica che cerchiamo di abbattere giorno dopo giorno. Nel suo stesso programma elettorale, del resto, vi è scritto chiaramente “Individuare un responsabile che, per conto dell’Amministrazione, individui tutti i possibili finanziamenti a disposizione dei Comuni e proceda con l’espletamento delle pratiche per l’ottenimento”. Altra promessa, ovviamente, non mantenuta.
Il Sindaco Vitto, inoltre, sa benissimo che non è stato rispettato il D.lgs. 163/2006 e l’art. 95 del Codice Appalti che obbliga i Comuni ad inviare i progetti alle Soprintendenze. Per questa mancanza, la Soprintendenza stessa ha prima bloccato i lavori e poi inviato un ispettore a visionare e seguire l’andamento degli stessi. Fa specie ricordare a chi fa politica e presidia sui cantieri da 40 anni quali siano le regole, le leggi. La Dott.ssa Napolitano, “archeologa di professione”, ha prodotto una relazione nel dicembre 2012 che è stata inserita proprio nel progetto commissionato dal Comune. In questa relazione si legge: «l’area interessata dal progettorisulta caratterizzata da alto rischio archeologico, in quanto si riscontra la presenza di testimonianze archeologiche. Il presente documento va sottoposto all’attenzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per i commenti e le prescrizioni del caso». 
Inoltre, nella stessa relazione si dice anche che le vaste aree antropiche sono presenti ad una profondità non inferiore ai 3 metri. Quindi, affermare che “la Soprintendenza ha detto che non c’è niente” è semplicemente falso! Bensì, ha affermato che, dato che il progetto indicato dalla stessa amministrazione non prevede scavi in profondità (è sola pavimentazione), non vi è il rischio che venga intaccato alcunché. Del resto, la Soprintendenza non dà pareri in merito ai lavori ma fornisce solo prescrizioni per la salvaguardia dei reperti. 
Noi non possiamo che essere contenti del rifacimento del look di Piazza Moro e, da cittadini, saremo felici di compiacerci dei lavori eseguiti dalle ditte. È chiaro, tuttavia, che un amministratore lungimirante deve valorizzare le risorse del proprio Comune e non nasconderle sotto una colata di cemento, pur di far presto. L’Amministrazione di Polignano, invece, spende 1 milione e 200mila euro di soldi pubblici per la sola pavimentazione, quando è oramai noto da documentazioni ufficiali e di tecnici l’elevata possibilità che vi siano reperti archeologici che potrebbero dare nuovo slancio al turismo ed all’economia locale. Del resto, basta fare 7 km e raggiungere Monopoli per rendersi conto di come il nostro suggerimento sia concreto e raccolto in altre parti d’Italia. Sperando che la questione sia finalmente chiarita e che non si debba tornare ancora una volta sull’argomento, siamo ancora una volta a ribadire la nostra disponibilità a collaborare su tutti i temi che interessano la cittadinanza, come dimostrano le oltre 30 proposte non prese in considerazione sinora dall’Amministrazione Vitto. Non è mai troppo tardi.

Attivisti M5S Polignano

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20 marzo 2014


La Giunta Vitto prenda esempio dalle Amministrazioni Virtuose


È ufficialmente aperto il bando di partecipazione per l’assegnazione del Premio Nazionale dei Comuni Virtuosi”, giunto all’8° edizione, promosso dalla medesima associazione con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Possono partecipare tutti gli enti locali che hanno avviato, sul proprio territorio, buone pratiche per la tutela dell’ambiente ed a beneficio della comunità. I progetti, da inviare entro il 31 agosto, dovranno riguardare in modo particolare le azioni tese a fornire un’impronta ecologica alla gestione comunale (efficienza energetica, mense biologiche, …) e quelle svolte nell’ambito della gestione del territorio (recupero aree dismesse, progettazione partecipata, …), della mobilità sostenibile, della promozione di nuovi stili di vita. Al Comune vincitore in premio una diagnosi energetica offerta dal Polo Tecnologico per l’Energia di Trento del valore di 3.500 euro. Sul sito sono visionabili tutti i progetti presentati in passato dai Comuni partecipanti come quello sulla creazione di "orti urbani" di Udine che ha sostenuto l'iniziativa organizzando serate didattiche gratuite aperte a tutti, promuovendo una mostra dedicata all'evoluzione urbanistica degli orti tra il 1800 ed il 1900 e dedicando addirittura una pubblicazione periodica a questo tema.
Spesso con idee semplici e di buon senso è possibile portare un gran beneficio alla propria comunità. Continuiamo ad invitare il governo cittadino a prendere esempio dalle amministrazioni virtuose italiane. Basterebbe almeno copiare qualcosa per rendere il nostro Comune migliore a beneficio dei polignanesi.

Leggi anche 30 proposte dal M5S, 30 silenzi da Vitto

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16 gennaio 2014


30 proposte dal M5S, 30 silenzi da Vitto



Il MoVimento 5 Stelle fa terrorismo mediatico” oppure “sono maldestri e fanno solo populismo”.
Queste sono le principali accuse rivolte da questa Amministrazione agli Attivisti del M5S di Polignano. Documenti alla mano, però, risultano decine di richieste di accesso agli atti e numerose proposte fatte da noi. Si va dalla gestione dei rifiuti alla riduzione delle tasse, dalla salvaguardia dell’ambiente ad una visione differente di sviluppo, con stella polare il programma elettorale delle comunali del 2012.
Tutte proposte che sono rimaste, però, inascoltate e non sono state degnate neppure di risposta da parte della Giunta Vitto.
   RIFIUTI. All’Amministrazione appena insediatasi, abbiamo proposto il ritiro del bando rifiuti in autotutela (fortemente criticato dal centrosinistra quand’era all’opposizione), presentando anche un parere legale che legittimava la fattibilità dell’azione. Proponevamo la Strategia Rifiuti Zero e l’introduzione della TIA secondo il principio del “più ricicli, meno paghi”. Ovviamente sono stati ignorati e i risultati sono, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. Sempre nell'ambito rifiuti abbiamo proposto all'Amministrazione di aderire al progetto “Io Riduco!, già attuato da altri comuni, e di costituirsi parte civile nel processo sulla megadiscarica Martucci. Proprio la megadiscarica di Conversano è stata oggetto di ben 4 interrogazioni parlamentari ed un convegno pubblico tenutosi poche settimane fa.
   WI-FI LIBERO. “Una delle priorità è quella di internet gratuito per il paese. Quando te lo chiede un bambino della 5^ elementare vuol dire che c'è qualcosa, che è seria. È una delle prime cose che voglio fare”. Queste le parole del Sindaco Vitto durante l'incontro avuto con noi a inizio mandato in cui gli fu consegnato un progetto specifico per Polignano. Ad oggi siamo ancora in attesa del tanto promesso Wi-Fi libero.
   PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Dalla richiesta di utilizzo di software Open Source, che avrebbe garantito un grosso risparmio per le casse comunali, a quella di adottare un nuovo Regolamento per i Consigli comunali per aumentarne trasparenza e partecipazione. Due mozioni: una per adottare lo schema di Bilancio Partecipato e l'altra per combattere il drammatico problema della ludopatia. Invito a partecipare al bando redatto dal CNR, specifico per paesi turistici, e al bando Life+, oltre che a partecipare ai corsi di “Scuola di Altra Amministrazione” promossi dall'associazione Comuni Virtuosi. Sempre nell'ottica della trasparenza, è stata presentata anche una richiesta per la pubblicazione dei verbali delle commissioni consiliari.
   TASSE. Appena insediatasi la Giunta Vitto aumentò le aliquote per tutti i tributi. Rispondemmo con proposte alternative per evitare l’aumento dell’IMU e per scongiurare gli aumenti degli altri balzelli. L'Amministrazione è stata invitata, inoltre,ad aderire alla campagna nazionale “Obbedienza civile – Il mio voto va rispettato” con la quale si combatte la “remunerazione del capitale investito”, cancellata dai cittadini con il referendum del 2010. All'Amministrazione Vitto forse non interessa recuperare soldi pubblici pari a circa il 7% del totale delle bollette pagate? Notizia di poche settimane fa è la volontà del Sindaco Vitto nonché Assessore al Turismo, di introdurre la tassa di soggiorno. Noi, contrari, abbiamo proposto due soluzioni alternative.
   TERRITORIO. Censimento del patrimonio edilizio dell'intero territorio comunale con lo scopo di conoscere tutte le strutture già presenti, in particolare quelle sfitte, abbandonate, non utilizzate, delle superfici edificabili residue del vigente piano urbanistico, per monitorare il fenomeno del consumo di suolo. Invito ad aderire al progetto Decoro Urbano, che consiste in un'applicazione gratuita per i Comuni, che attraverso un social network dà la possibilità ai cittadini di segnalare eventuali situazioni di degrado sia per quanto concerne la segnaletica stradale, sia per la pulizia di strade e piazze, e che una volta segnalate vengono prese in carico dall'Amministrazione. A Conversano accade, a Polignano no.
   SCUOLA. Introduzione del Piedibus, realtà oramai affermata in molti Comuni,e utilizzo dei libri digitali. Proposte anche dal punto di vista del risparmio energetico e della riduzione dei rifiuti nelle mense.
   SERVIZI AL CITTADINO. Istituzione di un centro infermieristico comunale, in collaborazione con i medici di famiglia. Progetto già realizzato in altri comuni, che risolverebbe parecchi problemi ai cittadini. Anche qui silenzio assoluto. Sorteggio degli scrutatori tra le liste dei disoccupati, evitare lo spreco di 18.000 euro per le solite luminarie natalizie con l’avvio di progetti per realizzare addobbi sostenibili, come avviene ormai da anni in molti Comuni virtuosi come Casale Monferrato. E ancora, l'adozione di un piano urbanistico condiviso visti gli enormi problemi legati al traffico ed ai parcheggi o l'attuazione della legge n. 10 del 2013 che prevede la piantumazione di un albero per ogni bambino nato. È stata proposta anche la modifica dello Statuto della Fondazione Pino Pascali che oggi presenta numerose falle.

Trenta proposte, trenta silenzi dalla Giunta Vitto!

Seguite gli aggiornamenti sul nostro blog polignano5stelle.it e nella sezione Fiato sul collo

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8 agosto 2013


Polignano si dimentica degli alberi per i neonati

Gli Attivisti del MoVimento 5 Stelle chiedono all’Amministrazione Vitto di adeguarsi alla bella iniziativa del lontano 1992 resa obbligatoria dalla legge n.10/2013

Già dal lontano 1992 con la legge n. 113, si introduceva la buona prassi di piantare un albero per ogni neonato per incentivare gli spazi verdi urbani. Una legge che effettivamente è stata poco applicata, se non per sensibilità. Non a caso lo scorso 16 febbraio 2013, entrava in vigore la nuova legge, n.10 del 14 gennaio 2013, che, attraverso opportune modifiche al precedente Dl, obbliga i Comuni sopra i 15.000 abitanti a piantare un albero nel territorio comunale entro sei mesi dalla registrazione anagrafica per ogni nuovo nato o minore adottato.
A Polignano, invece, per ogni neonato pare sorga un nuovo appartamento.
Il verde costituisce un patrimonio comune irrinunciabile per la salute e la qualità della vita dell'intera comunità e tale patrimonio verde deve essere, dunque, tutelato e sviluppato per concorrere al miglioramento della vivibilità urbana. Il dato allarmante, secondo l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), è che la perdita di zone verdi nelle area urbane è di 8 metri quadrati al secondo, fattore che indubbiamente incide sulla qualità della vita in città.
Il Dl n.133 esplicita tra gli obiettivi, inoltre, quello di ridurre le emissioni di CO2 tramite incremento e valorizzazione del verde. Quindi piuttosto che affidare discutibili lavori di manutenzione del verde pubblico, piuttosto costosi, sarebbe meglio se l’Amministrazione si adoperasse affinché questa legge venga effettivamente rispettate ed attuata anche da noi. A vigilare sul rispetto della normativa è il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico istituito presso il ministero dell'Ambiente, mentre i Comuni devono comunicare informazioni sul tipo di albero scelto per ogni bimbo e il luogo in cui è stato piantato, provvedendo anche a un censimento annuale di tutte le piantumazioni.
Immaginate un bambino che cresce insieme ad un albero: come potrà non portargli rispetto e non aver voglia di difenderlo? Un detto indiano recita: "La terra non è un eredità dei nostri padri, ma un prestito dei nostri figli".


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