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6 marzo 2014


Rifiuti, il calcolo della tariffa è sbagliato?

Secondo il professore Pietro Santamaria, ricercatore del dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali dell’università di Bari e autore del libro “L’Ultimo chiuda la discarica”, potrebbe esserci errore nel calcolo nella definizione della tariffa per il trattamento dei rifiuti nell’impianto in contrada Martucci. Pare che l’importo di 125,76 euro per tonnellata di rifiuto indifferenziato che i 21 comuni dell’ex ATO Bari 5 pagano alla società sia di ben il 25% in eccedenza. Una percentuale in più che si ripercuote dunque sulla TARSU o TARES, a seconda dei comuni, e che tutti i cittadini, compresi i polignanesi, pagano. Secondo il professore, infatti, nella somma delle quattro voci della tariffa non c’è omogeneità tra i termini dell’addizione ed in particolare tra quello che fa riferimento al «costo di gestione» e quello di «costo di trasporto e conferimento del CDR»: è giusto sommare la seconda voce senza considerare che essa si riferisce al costo di trasporto del solo CDR (che deriva dal trattamento dei rifiuti solidi urbani ed è solo una parte di essi) e al conferimento del CDR presso impianti utilizzatori, mentre la prima voce si riferisce al costo di gestione dei rifiuti arrivati all’impianto complesso, prima che, in parte, diventino CDR?
Secondo i calcoli del professore Santamaria l’importo totale sarebbe dovuto essere di 95,75 euro a tonnellata. Senza contare l’ingiusto prezzo da pagare per i comuni più ricicloni, la cui produzione di rifiuto organico è bassissima:in questo caso l’indifferenziato è già pronto per il CDR, addirittura alla stessa quota di chi non ricicla quasi per niente. Se l’errore evidenziato da Santamaria nel contratto firmato dalla Regione fosse reale si tratterebbe dell’ennesima prova di una gestione dei rifiuti approssimativa, se non volutamente complice di aziende che vedono, sì, il rifiuto come una risorsa, ma assolutamente personale e privatistica. I polignanesi devono già fare i conti con una salute ambientale precaria, un pessimo servizio ed una tassa altissima che non premia i virtuosi: non si meritano anche questo.

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Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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18 dicembre 2013


La TIA batte TARES e TARSU, ma a Polignano non la si vuole applicare

Sono apparsi in paese i manifesti dell’Amministrazione Vitto in cui si vanta di aver fatto risparmiare 500.000 euro ai cittadini applicando la Tarsu anziché la Tares, che ha comunque comportato un aumento in bolletta.
Ma si poteva fare altro? Certo che si poteva! Sarebbe bastato applicare la tariffazione puntuale come suggeriamo noi da oramai ben 2 anni. Perché entrambe le amministrazioni, sia di centrodestra che di centrosinistra, hanno ignorato la nostra proposta di attuare la Strategia Rifiuti Zero?
La Legge n° 214/2011, infatti, afferma che i Comuni che hanno introdotto sistemi di tariffazione puntuale della quantità di rifiuti, possono disapplicare la Tares per applicare una tariffa-corrispettivo.
Cosa sarebbe cambiato? Avremmo pagato in funzione dei rifiuti prodotti e le attività commerciali non avrebbero subito un salasso. Perché nel nostro Paese non si è mai voluta applicare né minimamente la si prende in considerazione per il futuro? I nostri amministratori pensano che i cittadini siano ignoranti e che nessuno conosca le leggi o si informi. A rinforzare la nostra tesi, il Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, che stabilisce per i Comuni che hanno in atto una raccolta differenziata degli RSU, un limite massimo di riduzione della tariffa proporzionale alla “quota di differenziato”.
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo." 
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24 giugno 2013


Tassa rifiuti: pagamento certo per un servizio fantasma

A fronte di una tassa rifiuti che non premia l’impegno di ogni singolo cittadino nella raccolta differenziata e che, purtroppo, è comunque dovuta, il servizio porta a porta al momento latita




Raccolta rifiuti porta a porta: i cittadini polignanesi stanno forse pagando un servizio fantasma?
In effetti il concreto avvio resta ancora avvolto nel mistero, mentre nessun dubbio sussiste nel pagamento del servizio, ufficiale e dovuto a partire dal primo maggio scorso. Ne dà conferma l’Amministrazione Vitto che, con un proprio atto (determinazione n. 71), proclama l’avvio della raccolta porta a porta. “In data 01 maggio u.s. ha avuto inizio il nuovo appalto dei servizi di igiene urbana giusta contratto rep. 4918 del 30.4.2013 stipulato con la ditta Teknoservice srl determina di impegnare la somma complessiva di euro 24.200,00 per lo smaltimento dei rifiuti raccolti in maniera differenziata per il mese di giugno 2013”.
Insieme a noi, sono molti i cittadini che chiedono una maggiore conoscenza sulle modalità operative e contrattuali del servizio di igiene urbana. Abbiamo protocollato una formale richiesta di incontro all’Amministrazione Vitto per poter avere maggiore cognizione della questione che tocca tutti i cittadini polignanesi e per comprendere le clausole contrattuali che disciplinano il porta a porta. È importante tornare a sottolineare (non ci sembra mai abbastanza!) come la raccolta porta a porta assuma un’importanza fondamentale, oltre che per la tutela dell’ambiente, anche per il contenimento e possibile riduzione della tassa sui rifiuti. Non parliamo di follie: la giunta comunale di Milano ha appena approvato il nuovo regolamento della Tares che prevede uno sconto della tariffa del 10% (ancora poca roba, ma almeno è un segnale) per le zone di decentramento che miglioreranno la raccolta differenziata. Sappiamo tutti che ogni tonnellata di rifiuto indifferenziato conferito in discarica costa alla collettività circa 130,00 euro e che una accurata raccolta differenziata può far calare di molto il peso del rifiuto indifferenziato da conferire in discarica con conseguente risparmio per le tasche dei cittadini. Ribadiamo, come già fatto durante l’ultimo incontro col Sindaco, la fondamentale importanza dell’adozione di un sistema che, con l’ausilio di supporti elettronici meglio conosciuti come transponder (microchip numerato in modo univoco, collocabili all’interno di un dischetto od altro involucro in plastica) e già ampiamente in uso in diversi comuni, consenta di calcolare l’entità del rifiuto indifferenziato prodotto da ogni singola famiglia e poter poi, sulla base dei dati rilevati, calcolare il corretto importo della tassa da pagare. L’adozione di tale sistema segnerebbe un poderoso passo in avanti sia nella direzione di una raccolta differenziata spinta (chi differenzia meno paga di più) che nel processo di responsabilizzazione individuale e collettiva.
Cosa ci spinge a non cambiar registro ed a dare una scossa al nostro paese?

Leggi anche:
* Polignano perde i fondi CIPE http://polignanorevolution.blogspot.it/2013/06/la-differenziata-porta-2milioni-21.html
*
http://polignanorevolution.blogspot.it/2013/05/bando-rifiuti-stop-alle-multe-si.html
* http://polignanorevolution.blogspot.it/2013/05/i-nostri-suggerimenti-raccolgono.html
* il bando si poteva ritirare: http://polignanorevolution.blogspot.it/2012/06/non-ce-peggior-sordo-di-chi-non-vuol.html
* tutti gli nostri interventi a riguardo: http://polignanorevolution.blogspot.it/search/label/raccolta%20differenziata 
* Incontro con il sindaco  http://polignanorevolution.blogspot.it/2013/06/incontro-sindaco-movimento-5-stelle.html

* Video della Conferenza Bando europeo life+, una svolta per la questione rifiuti https://www.youtube.com/watch?v=7SBJ0JBWqXY

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