28 settembre 2015


La megadiscarica Martucci abbandonata è divenuta una bomba ad orologeria


Per oltre 35 anni, la megadiscarica in contrada Martucci a Conversano è stato il deposito finale per milioni di tonnellate di rifiuti, provenienti da tutto il sudest barese e, in periodi di emergenza, anche da altre città italiane. Ora, l’impianto al centro di un processo che vede tra i reati ipotizzati anche il disastro ambientale e su cui il M5S, con il deputato di Polignano Giuseppe L’Abbate attraverso numerose interrogazioni parlamentari, è riuscito ad ottenere la costituzione di parte civile del Ministero dell’Ambiente risulta quasi completamente sequestrato. Ma soprattutto, come ha sottolineato Domenico Lestingi, l’ex operaio della Lombardi Ecologia che ha denunciato lo scandalo ambientale, nell’incontro pubblico tenutosi venerdì 18 settembre a Conversano, il sito appare in totale abbandono e incustodito da oltre due anni. Sembra che chiunque possa avere libero accesso: la rete di recinzione, infatti, è in gran parte scomparsa. Le erbacce crescono rigogliose ovunque e, ora che sono secche, divengono incredibilmente e pericolosamente incendiabili.

FAX - 26.09.2016


Basta un cerino e quella che è una vera e propria bomba ecologica può divampare in un incendio altamente tossico e inquinante” ha dichiarato Lestingi, il tutto nell’indifferenza degli amministratori comunali e regionali.
Quello stesso Michele Emiliano, che proprio in un incontro a Conversano sulla Martucci ebbe a dire che è praticamente impossibile essere Presidente di Regione senza scendere a patti con i gestori dei rifiuti e con il mondo che gli gira attorno, cosa intende fare? Il percolato continua ad accumularsi mentre il biogas gonfia la guaina di copertura della discarica. Ed il pericolo è veramente dietro l’angolo. Se il Sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio ha promesso di interessarsi seriamente e quanto prima alle preoccupanti condizioni della Martucci, cosa intende fare l’Amministrazione Vitto? Intende infischiarsene completamente o tutelare quantomeno i coltivatori e cittadini polignanesi? Dinanzi alle allarmanti dichiarazioni di Lestingi, che quella discarica l’ha costruita con le sue mani e quindi conosce perfettamente ciò di cui parla, ci attendiamo che Polignano prenda di petto la situazione, coordinandosi con Mola e Conversano affinché venga attuata una strategia comune.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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27 settembre 2015


I mapponi "scomparsi" ritornano su via San Vito


Dopo 3 mesi dalla loro strana “scomparsa” e dalla denuncia partita da semplici cittadini spinti dal proprio senso civico e, dopodiché, raccolta da noi che chiedevano che fine avessero fatto, sono finalmente ricomparsi i mapponi in carparo di via San Vito. Rimossi dai parapetti in pietra sul primo ponte a causa dei lavori di adeguamento ed estendimento della pista ciclabile, dopo il nostro primo accesso civico, si è venuti a conoscenza che erano stati “parcheggiati” nel deposito della ditta subappaltatrice, in attesa di destinazione. Nella risposta ricevuta, l’ing. Stama aveva dichiarato che “avendo sostituito i parapetti con muretti a secco in pietra le cui modalità costruttive non consentono la sovrapposizione dei mapponi, si sta valutando la possibilità di riposizionare questi elementi lapidei sulla stessa via San Vito in altra posizione”.

FAX - 26.09.2016


In definitiva, a vincere sono stati i cittadini, a vincere è stata la storia di ben 181 anni d’età che i mapponi raccontano. Esprimiamo soddisfazione sebbene continuiamo a ritenere l’opera, nel merito, uno spreco immane ed incredibile di denaro pubblico nonché rimaniamo in attesa di conoscere il numero esatto di mapponi tolti e poi riposizionati, come da nostro ultimo accesso civico. In qualsiasi caso, questo episodio è la dimostrazione che, se i cittadini si attivano e si fanno sentire, le cose cambiano concretamente. Per dirla con Giorgio Gaber, insomma, ‘perché un uomo solo che grida il suo no, è un pazzo. Milioni di uomini che gridano lo stesso no, avrebbero la possibilità di cambiare veramente il mondo’. A piccoli passi cambierà anche Polignano e il modo di gestire la cosa pubblica nel nostro Comune.

FAX - 10.10.2015



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26 settembre 2015


La Puglia dice sì al referendum sulle trivelle, ma il comportamento di Emiliano fa sorgere già i primi dubbi


Dopo Basilicata, Molise, Marche e Sardegna anche la Puglia delibera la propria adesione al referendum contro le trivellazioni nei mari italiani fortemente volute dal Governo Renzi. E se nei prossimi giorni si attendono le annunciate adesioni di Sicilia, Abruzzo, Veneto e Campania, la prossima scadenza è fissata per il 30 settembre quando i quesiti, approvati dalle Regioni, saranno presentati presso gli uffici della Corte di Cassazione. Un risultato che per noi è il frutto di una campagna d’informazione durata oltre due anni e che ha toccato le spiagge dal Gargano al Salento con il tour “Giù le mani dal nostro mare”. Ma se tutta l’assise regionale compatta ha votato “sì” al referendum, non sono mancati i dissidi ed i sospetti che partono addirittura dalla Basilicata dove, il segretario regionale dei Radicali Maurizio Bolognetti, già ospite a Polignano per la presentazione del suo libro, e alcuni movimenti anti-trivelle come “Mo’ Basta” sono convinti che, nella foga referendaria, ci sia qualcuno, da qualche parte, che sta agendo non in perfetta buona fede. E proprio per mettere di fronte alle proprie responsabilità il Presidente Michele Emiliano, i consiglieri regionali M5S hanno caldeggiato l’inserimento di un ordine del giorno con cui impegnare la giunta ad una campagna di comunicazione sul tema subito dopo l’ok della Consulta: richiesta prontamente respinta nella riunione dei capigruppo.
Si tratta dell’ennesima riprova che questa iniziativa referendaria, una volta nelle mani di Emiliano e compagni, rischia di divenire soltanto uno specchietto per le allodole. I cittadini sono stati chiari: il futuro dell’economia dei nostri territori mal si concilia con le trivelle volute da Renzi. Emiliano farà davvero e concretamente tutto ciò che è nei suoi doveri per contrastare il PD pro trivelle o ingaggerà la solita sceneggiata di partito?! Noi vigileremo e manterremo il fiato sul collo a tutela dei pugliesi e del loro futuro lavorativo.


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25 settembre 2015


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": 'Ah, che bell'o... tè

Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani o stranieri per migliorare la qualità della vita dei cittadini



Molti italiani, ormai, hanno sostituito il latte mattutino con una buona tazza di tè. Cosa fare però delle bustine dopo l'infusione? Certamente non vanno gettate dato che possono essere utilizzate per molti altri scopi. Ad esempio se hai una scottatura, un livido o una puntura d'insetto, prova a metterci sopra una bustina del tè ancora umida. Probabilmente il problema sparirà! Ci sono altri modi di 'riciclare' le bustine del the: concimare (basta metterle nel terreno), assorbire gli odori (provate a metterle nel frigo in una ciotolina) o per sgonfiare le occhiaie (basta metterle fresche sugli occhi). Insomma, da oggi la pausa per il tè potrebbe durare più del normale. Buon riciclo.


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3 settembre 2015


Rubrica "Degrado Urbano": Costa (ancora) invasa dai rifiuti

Abbiamo ricevuto l'ennesima segnalazione in merito alla costa polignanese, ancora una volta invasa dai rifiuti. Questa volta tocca al parcheggio antistante il lido di Cala Paguro. Lo scenario è devastante, nonostante vi sia il cassonetto, questo non basta a contenere la mole di rifiuti di ogni genere sparsa attorno. Un'altra piccola discarica in quel di Polignano. I punti più "gettonati" dagli zozzoni sono ormai noti. Anche Polignano potrebbe copiare la buona pratica di Pomezia di installare telecamere nei "punti critici". Finalmente così potremmo sanzionare e rieducare chi non sa fare la differenziata. Dopotutto stiamo ancora aspettando le dimostrazioni di piazza a riguardo. È di una rivoluzione culturale quel di cui abbiamo bisogno, sanzionare i più recidivi e gratificare i più virtuosi sarebbe già un passo avanti.
Nel portare all’attenzione pubblica e dell’Amministrazione questa segnalazione dei cittadini, rinnoviamo il nostro invito all’approvazione dell’utilizzo dell’applicazione “decoro urbano”, come da nostra richiesta datata 12.10.2012 (sono trascorsi più di due anni!). Si tratta di un’applicazione gratuita che permette a chiunque di segnalare ciò che non va nella nostra Polignano e della (eventuale) successiva presa in carico da parte degli organi competenti. Attendiamo fiduciosi, con la speranza di avere, in futuro, una Polignano migliore e più pulita.


Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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