Egregio Direttore,
ci rincresce prendere atto che è necessario ritornare ancora sull'argomento “
Piazza Moro”, ma siamo fiduciosi che questa sia la volta buona per chiarire, finalmente, come stanno i fatti, andando oltre le strumentalizzazioni e le cialtronerie che qualche esponente della maggioranza si diverte a raccontare. A che pro? Non si sa. Nella vicenda, ci sono alcuni dati di fatto che bisogna smettere di ignorare o manipolare affinché il fine ultimo della “politica” resti quello di informare i cittadini ed esserne al suo servizio.
Innanzitutto, il polverone è stato alzato da questa maggioranza di centrosinistra che, invece di rispondere semplicemente ad una lettera inviata all’Assessore Marilena Abbatepaolo per suggerirle di prendere a cuore la questione di Piazza Moro, ha preferito scatenare polemiche e spargere fango con ogni mezzo a disposizione. È opportuno, dunque, far ordine nella vicenda.
Prima di tutto, il Sindaco Vitto (da navigato attore della politica) dovrebbe essere a conoscenza che non vi sono fondi nazionali a disposizione per gli scavi archeologici ma tocca al Comune darsi da fare per recepire quelli regionali. In alternativa, può chiedere conferma all’On. Gero Grassi che ha contribuito a far eleggere di cui, sinora, disconosciamo l’apporto sul nostro territorio. Non è prerogativa di un parlamentare dirottare fondi verso un Comune o un altro: questa è vecchia politica di favori e scambi, una politica che cerchiamo di abbattere giorno dopo giorno. Nel suo stesso programma elettorale, del resto, vi è scritto chiaramente “Individuare un responsabile che, per conto dell’Amministrazione, individui tutti i possibili finanziamenti a disposizione dei Comuni e proceda con l’espletamento delle pratiche per l’ottenimento”. Altra promessa, ovviamente, non mantenuta.
Il Sindaco Vitto, inoltre, sa benissimo che non è stato rispettato il D.lgs. 163/2006 e l’art. 95 del Codice Appalti che obbliga i Comuni ad inviare i progetti alle Soprintendenze. Per questa mancanza, la Soprintendenza stessa ha prima bloccato i lavori e poi inviato un ispettore a visionare e seguire l’andamento degli stessi. Fa specie ricordare a chi fa politica e presidia sui cantieri da 40 anni quali siano le regole, le leggi. La Dott.ssa Napolitano, “archeologa di professione”, ha prodotto una relazione nel dicembre 2012 che è stata inserita proprio nel progetto commissionato dal Comune. In questa relazione si legge: «l’area interessata dal progettorisulta caratterizzata da alto rischio archeologico, in quanto si riscontra la presenza di testimonianze archeologiche. Il presente documento va sottoposto all’attenzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia per i commenti e le prescrizioni del caso».
Inoltre, nella stessa relazione si dice anche che le vaste aree antropiche sono presenti ad una profondità non inferiore ai 3 metri. Quindi, affermare che “la Soprintendenza ha detto che non c’è niente” è semplicemente falso! Bensì, ha affermato che, dato che il progetto indicato dalla stessa amministrazione non prevede scavi in profondità (è sola pavimentazione), non vi è il rischio che venga intaccato alcunché. Del resto, la Soprintendenza non dà pareri in merito ai lavori ma fornisce solo prescrizioni per la salvaguardia dei reperti.
Noi non possiamo che essere
contenti del rifacimento del look di Piazza Moro e, da cittadini, saremo felici di compiacerci dei lavori eseguiti dalle ditte.
È chiaro, tuttavia, che un amministratore lungimirante deve valorizzare le risorse del proprio Comune e non nasconderle sotto una colata di cemento, pur di far presto. L’Amministrazione di Polignano, invece, spende
1 milione e 200mila euro di soldi pubblici per la sola pavimentazione, quando è oramai noto da documentazioni ufficiali e di tecnici l’elevata possibilità che vi siano reperti archeologici che potrebbero dare nuovo slancio al turismo ed all’economia locale. Del resto, basta fare 7 km e raggiungere Monopoli per rendersi conto di come il nostro suggerimento sia concreto e raccolto in altre parti d’Italia. Sperando che la questione sia finalmente chiarita e che non si debba tornare ancora una volta sull’argomento, siamo ancora una volta a ribadire la nostra disponibilità a collaborare su tutti i temi che interessano la cittadinanza, come dimostrano le oltre
30 proposte non prese in considerazione sinora dall’Amministrazione Vitto. Non è mai troppo tardi.
Attivisti M5S Polignano
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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