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24 gennaio 2020


Nuove regole e permessi per la costa di Polignano


Il consiglio comunale di Polignano, tenutosi giovedì, ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal MoVimento 5 Stelle lo scorso 18 settembre con cui Sindaco e Giunta vengono incaricati a tutelare il tratto costiero polignanese. Nel nostro atto, impegniamo l’Amministrazione Vitto ad utilizzare gli studi esistenti sul rischio geomorfologico della costa locale allo scopo di individuare i tratti in sicurezza; a fare in modo che venga consentito il transito, in condizioni di sicurezza, alle imbarcazioni munite di licenza ed ai bagnanti nelle grotte ritenute accessibili mediante l’installazione di corridoi di lancio disegnati con l’ausilio di appositi gavitelli e, inoltre, di fare in modo che venga istituito un albo pubblico comunale delle imbarcazioni con licenza di noleggio da diporto e pescaturismo. Attraverso il controllo, il numero chiuso e un marchio di certificazione, si punta a garantire la qualità dei servizi offerti ai fruitori, siano essi turisti o residenti, nonché una maggiore sicurezza in mare a beneficio di tutto.

Chiaramente adesso è importante che si passi dalle parole ai fatti e che gli impegni presi non restino lettera morta. L’estate è alle porte e bisogna iniziare a lavorare subito secondo un programma ben preciso e con una visione chiara del futuro della nostra amata città. Purtroppo, in altri casi l’amministrazione si è impegnata e non ha mantenuto l’impegno assegnatole dalla maggioranza. Penso, ad esempio, all’ufficio agricoltura o all’osservatorio della legalità. Staremo col fiato sul collo di questa amministrazione!

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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18 gennaio 2020


La sicurezza della costa approda in Consiglio


Basta un pallido sole invernale per rendere piacevole le temperature a Polignano, dove diviene d’obbligo una passeggiata nella incantevole Lama Monachile. Qui, però, dallo scorso agosto vige un’interdizione delle aree demaniali (a terra) connessa ai fenomeni di distacco di materiale lapideo emessa dalla Capitaneria di Monopoli. Le transenne poste a “difesa” dei visitatori, però, sono spesso fuori servizio e nulla è segnalato agli avventori, che si arrischiano a camminare anche lungo il costone lato sud. Questa situazione, come altre simili, sarà al centro del prossimo consiglio comunale che si terrà giovedì 23 gennaio dove si discuterà la nostra mozione.

Conoscere costantemente lo stato geomorfologico del tratto costiero così da consentirne la fruizione in sicurezza, sia delle imbarcazioni che dei frequentatori per terra e per mare, nonché per permettere, a chi è in possesso di regolare licenze, l’accesso alle grotte ritenute sicure è l’obiettivo che ci poniamo con questa mozione.

Ci trasciniamo dal lontano 2014 una ordinanza di interdizione di ben 59 tratti di costa ed è giunto il momento di dirimere, una volta per tutte, la vicenda. Ci auguriamo di trovare sponda nella maggioranza per impegnare l’Amministrazione Vitto ad utilizzare gli studi esistenti sul rischio geomorfologico della costa polignanese per individuare i tratti in sicurezza; consentire il transito in condizioni di sicurezza alle imbarcazioni munite di licenza ed ai bagnanti nelle grotte ritenute accessibili, mediante l’installazione di corridoi di lancio disegnati con l’ausilio di appositi gavitelli nonché istituire un albo pubblico comunale delle imbarcazioni con licenza di noleggio da diporto, garantendo, attraverso il controllo il ‘numero chiuso’ ed un ‘marchio di certificazione’, la qualità dei servizi offerti e una maggiore sicurezza in mare.

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3 agosto 2019


Costa Ripagnola: quale futuro per il turismo di Polignano?



Tra ammuine e prese per i fondelli, lo scenario futuro di Costa Ripagnola appare sempre meno chiaro. Tanti i fattori in gioco. La legge regionale 19 del 1997 che inseriva tra le aree naturali protette della Regione Puglia la Fascia costiera del territorio di Polignano a valle della Statale 16. La Regione Puglia che dapprima in nome di un accordo di programma naufragato (l’Agape) e poi di proposte di strutture turistico-ricettive come gli alberghi con campo da golf della GIEM ha bloccato l’iter per il parco sino ad oggi, con il consenso finanche dell’attuale assessore alla Pianificazione Territoriale Pisicchio.

L’Amministrazione Vitto da sempre dichiaratasi a parole e nei fatti favorevole ai due investimenti privati lungo Costa Ripagnola per poi riscoprirsi, dopo l’onda d’urto mediatica, favorevole al parco (ma quale parco?!). Il Governatore Michele Emiliano che ha voluto, come suo stile politico di pancia, cavalcare quest’onda sfruttandola a suo favore, il quale ha gettato letteralmente alle ortiche il lavoro della sua Giunta, convocando in tutta fretta (e con il ritardo di appena 22 anni) la prima Conferenza dei Servizi per l’istituzione del parco e provocando l’ovvia levata di scudi sia del Sindaco Vitto, vistosi scavalcare miseramente, sia degli addetti ai lavori che giustamente allarmati da un parco che Emiliano “inconsapevolmente” delimitava “appena” da Cozze a Torre Incina, mettendoci dentro di tutto e di più, dal depuratore al cimitero passando dal centro cittadino sino a zone il cui splendore urbanistico è noto a tutti come la B4* alias Monticello.

In questo teatrino a pagarne le conseguenze è certamente la popolazione polignanese che da decenni non riesce ad accedere al mare in quel tratto di costa, che da 22 anni attende un parco naturale protetto che possa fungere da attrattiva turistica facendo da volano (come accade in mille altre parti d’Italia e del mondo) per l’economia locale, che attende da anni che il Piano delle Coste dell’Amministrazione Vitto esca dai cassetti e renda chiare le intenzioni di questa maggioranza di centrosinistra e che deve anche sorbirsi questo balletto tra i vari attori in gioco, primo fra tutti l’istrionico Michele Emiliano.

Quest’ultimo ha candidamente ammesso che il parco ora si può fare perché c’è seguito: cioè secondo il Governatore della Regione Puglia il parco a Costa Ripagnola non dovrebbe farsi perché si tratta di un territorio da tutelare o perché può rappresentare una giusta strategia turistica per Polignano ma si fa solamente perché i cosiddetti ‘Pastori della Costa’ sono riusciti a trascinare con sé migliaia di pugliesi. Mera demagogia in vista delle prossime elezioni regionali. Dall’altro lato abbiamo letto una relazione dell’Ing. Valenzano, Direttrice del Dipartimento Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Regione che in una ventina di pagina commenta la procedura di approvazione del progetto di riqualificazione e valorizzazione dell’area Costa Ripagnola tramite recupero architettonico dei trulli e destinazione turistico-alberghiera, delle aree archeologiche e del sistema ambientale e vegetazionale e realizzazione di attrezzature per il tempo libero e la balneazione, ovvero il progetto SERIM approvato lo scorso 28 marzo e propedeutico al permesso di costruire rilasciato dal Comune di Polignano il 15 maggio scorso.

Dall’analisi della dirigente Valenzano emerge che il PUAR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) potrebbe avere consistenti e seri motivi di illegittimità: l’ingegnere boccia la Giunta Vitto ammonendo che si tratta di ristrutturazione e non di restauro conservativo, l’unico ammesso in trulletti soggetti a tutela in zone dichiarate di notevole interesse pubblico. Nonché appare del tutto contrastante con la conservazione delle connotazioni rurali-agricole, tipiche dello specifico insediamento in trattazione e volto ad alterarne significativamente la caratterizzazione tipo morfologica al fine di guadagnare altezza ed ‘abitabilità’ del tutto analoga ad un ‘nuovo’ manufatto. Nonché stigmatizza l’uso della resina per i pavimenti. Ovviamente, dinanzi alle ‘critiche’ della Valenzano, in molti paventano l’ovvio ricorso dei privati dinanzi all’auspicato ritiro in autotutela del provvedimento approvato a marzo scorso: ma è la stessa dirigente a richiedere ulteriori verifiche ed approfondimenti per meglio comprendere come si sia addivenuti a questa decisione.

Ci vorrebbero pagine e pagine per affrontare tutti gli aspetti di questa intricata vicenda, ma dal nostro punto di vista, annunciamo che presenteremo una richiesta per inserire nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale l’istituzione dell’area protetta dove chiederemo di votare una delibera con cui l’Amministrazione Vitto deve prendere un impegno chiaro sulla volontà di istituire il parco e che parte proprio dal lavoro effettuato dall’ex consigliere Focarelli, da cui abbiamo preso spunto. Invitiamo il Presidente Emiliano a muoversi a chiedere approfondimenti ad altri uffici regionali sul progetto dei trulletti della SERIM così da comprendere l’effettiva valenza del ritiro in autotutela dell’ok al progetto ed a non trincerarsi dietro l’istituzione del parco che non avrebbe alcun potere sull’autorizzazione già rilasciata alla SERIM, come ha voluto far erroneamente credere il Governatore mischiando le acque col solito stile suo.

Chiediamo alla ditta privata di spiegare ai cittadini polignanesi perché è proprio necessario snaturare l’area a valle della Statale 16 con i suoi trulletti unici per poesia e scenografia per realizzare suite di lusso quando a monte si realizzerà un albergo a 4 stelle in area Iazzi Vecchi recuperando vecchi fabbricati rurali. Invitiamo gli operatori e i professionisti di Polignano a ribadire ad un Michele Emiliano sempre più in campagna elettorale le corbellerie del proprio muoversi come un elefante in una cristalleria, calpestando ogni cosa che può precludere una sua rielezione: noi saremo al loro fianco per far valere le ragioni di chi lavora per rendere Polignano migliore giorno dopo giorno.

Infine, chiediamo al Sindaco Vitto di spiegare ai cittadini polignanesi in consiglio comunale cosa sia stato chiesto in cambio alla ditta privata una volta che il parcheggio previsto dalla convenzione è stato bocciato perché impattante e che intenzioni ha per il futuro di quell’area. Intenzioni, sia chiaro, da Amministrazione politica: indi strategia turistica, pianificazione di ciò che vogliamo che diventi Polignano in futuro e non mero (ma legittimo) sfruttamento da parte di privati. Qui non si discute solo di un parco, qui si discute del futuro di Polignano e della ricchezza di una intera comunità. Quel che è triste, purtroppo, è che il turismo lo si continua a subire senza governarlo e pianificarlo con il rischio che, da un giorno all’altro, il bel giocattolino si rompa.

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16 novembre 2018


A che punto sono i controlli della GdF sui B&B di Polignano?



Puntare ad un turismo di qualità anche attraverso controlli più serrati, in grado di stanare gli irregolari così da “incidere positivamente sull’economia locale”. Nonché “salvaguardare gli operatori turistici onesti e tutelare allo stesso tempo anche i nostri ospiti”. Queste le parole del Sindaco Domenico Vitto il 30 luglio scorso, giorno della sigla del protocollo d’intesa con il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Generale Nicola Altiero. Con l’obiettivo di effettuare mirati controlli fiscali ed amministrativi nei confronti di soggetti privati, ditte individuali o società che gestiscono attività di Bed & Breakfast, Affittacamere e Case Vacanze. Da allora sono trascorsi 3 mesi e mezzo, un periodo clou per la “stagione turistica” di Polignano. Ed è per questo che la nostra consigliera comunale Maria La Ghezza ha presentato all’indirizzo del Sindaco Domenico Vitto (nonché assessore al turismo e proprietario egli stesso di strutture ricettive e B&B) per “sapere se l’esecuzione dei controlli a campione nei confronti delle strutture presenti sul territorio cittadino è stata effettivamente eseguita ed in che misura nonché quante attività sono risultate, alla luce dei controlli, inadeguate sotto il profilo normativo”. Dalla risposta all’interrogazione si potrà finalmente conoscere, almeno in parte, lo stato di salute del comparto ricettivo di Polignano e decidere, pertanto, le prossime mosse strategiche nel settore turistico. Sebbene, preme ricordarlo l’unica compagine politica a presentare una vera e propria strategia turistica, messa nero su bianco, nell’ultima campagna elettorale sia stato il Movimento 5 Stelle. Mentre dall’Amministrazione Vitto assistiamo ad eventi e soluzioni spot ma a nulla che delinei una visione di come si sogna la Polignano del futuro.

BLU - 30.11.2018

GDM - 05.12.2018

VDP - 30.11.2018


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24 ottobre 2018


Lettera agli Albergatori



Spett.le Associazione Albergatori,

ringrazio sentitamente per la Vostra nota, testimonianza del grande fermento e dello spirito di collaborazione che si sta costruendo tra gli operatori del turismo a Polignano. Auspico che questa Vostra tenacia possa portare ad un numero sempre crescente di cospicue collaborazioni tra tutti gli attori del nostro territorio, istituzionali e non.
Come ben sapete, personalmente e come portavoce del Movimento che rappresento, ho sempre sottolineato che, prima di decidere di imporre una tassa o meno, sarebbe stato necessario capire quali risorse si abbiano a disposizione e quali siano i servizi che si vorrebbero offrire ma che non si riescono a dare per mancanza di fondi. Affermare di voler fare ‘servizi per il turismo’ può significare tutto e niente: le priorità di intervento vanno stabilite prima e in maniera condivisa con gli attori del settore.
Nel regolamento comunale sulla tassa di soggiorno si parla di gettito “destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali” proprio come previsto in maniera generica dal legislatore. Tuttavia, nessuno vieta all’Amministrazione comunale (anzi sarebbe prova di consapevolezza di come sviluppare turisticamente un territorio) di condividere la definizione degli investimenti da effettuare.
Sennonché a Polignano, al momento, non c’è traccia di qualsiasi intervento fatto grazie a questo ulteriore gettito entrato nelle casse comunali.
Come segnala l’Osservatorio Nazionale sulla Tassa di Soggiorno nella sua nota di aggiornamento del maggio scorso “...uno dei fattori di più difficile valutazione rimane quello relativo all’utilizzo di tali incassi. La maggior parte delle Amministrazioni Comunali continua, infatti, a gestire tali introiti per finalità non puramente turistiche, e nella maggior parte dei casi senza alcuna forma di condivisione con gli operatori turistici del territorio. Purtroppo le Amministrazioni Comunali si limitano al <<vincolo di regolamento>>, definendo la destinazione di bilancio ma – non avendone l’obbligo – il loro rendiconto d’utilizzo risulta essere molto spesso generico, con l’inserimento degli incassi dell’imposta di soggiorno in poste di bilancio assai ampie”.
Polignano è una piccola città che sta vivendo un momento felice per quel che riguarda il numero degli arrivi e delle presenze di turisti e che sta vedendo via via aumentare il livello di qualità, come avete avuto modo di puntualizzare. Le nuove tecnologie ed eventi di respiro internazionale hanno sicuramente messo in risalto le indiscutibili bellezze naturali del nostro paese. Polignano è tra le destinazioni più gettonate della Puglia e sta attraversando un periodo di grande popolarità turistica e questo sta sicuramente portando ricchezza e lavoro. Tuttavia, senza una programmazione a medio o lungo termine e senza un Assessore al turismo che si occupi in pianta stabile del settore, si rischia di intaccare l’equilibrio economico-sociale che preserva la fragilità del nostro piccolo borgo e di danneggiare il rapporto tra turisti e comunità locale, tra Amministrazione e imprenditori locali. Se la qualità dei servizi, della raccolta dei rifiuti, della pulizia delle strade, della mobilità e dei collegamenti continuerà ad essere inadeguata sia per i turisti sia per i residenti, i disagi causati determineranno un ritorno negativo in termini di passaparola e di racconto dell’esperienza di viaggio, anche online.
Per questo, in attesa che il “tavolo del turismo”, se e quando convocato, possa dare maggiori risposte, ritengo che il focus debba essere spostato principalmente sulla Vostra esigenza di confronto, per definire gli interventi, gli obiettivi e il modello di accoglienza che vogliamo diffondere tra i nostri ragazzi, tra i cittadini e tra gli addetti ai lavori, anche con l’interazione tra le scuole e gli imprenditori locali.
Dal canto mio, a seguito di un attento studio e di un’analisi di quelle che sono le caratteristiche del nostro prodotto turistico, in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2017 ho presentato, a nome del Movimento di cui sono portavoce, una strategia per Polignano in 8 punti, dove al primo posto ci sono proprio la condivisione e la trasparenza. Eccoli riassunti qui di seguito:

  1. condivisione con gli imprenditori locali e i residenti perché solo con un confronto pubblico su idee ed esperienze sarà possibile preservare gli interessi ed il benessere dei polignanesi oltre che favorire lo sviluppo dell’economia del nostro paese;
  2. valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale affinché diventi volano per l’aumento occupazionale;
  3. pianificazione di eventi per tutto l’anno per permettere alle attività commerciali e ricettive di programmare in anticipo;
  4. mobilità dolce ed ecosostenibile come elemento cruciale per l’esperienza del turista e la serenità del residente;
  5. promuovere la cultura dell’ospitalità perché l’accoglienza non deve riguardare solo gli addetti ai lavori ma anche i cittadini affinché le esigenze dei turisti vengano soddisfatte;
  6. centro storico da tutelare assieme a residenti e imprenditori, una ricchezza da proteggere per il bene di tutti;
  7. sinergia con la Regione Puglia e i paesi limitrofi perché è solo facendo rete che si permette una gestione intelligente delle risorse disponibili;
  8. creazione di un brand a medio-lungo termine che permetta la riconoscibilità del prodotto “Polignano” e rappresenti una vetrina online per la promozione nazionale mentre, al contempo, per quella internazionale sarà determinante la sinergia con la Regione.
L’intero documento “Una Strategia per Polignano 2017-2022”, messo a disposizione di Amministrazione, addetti ai lavori e cittadini è scaricabile da qui: https://goo.gl/k6vdkj
Sono convinta che il lavoro da fare sia tantissimo e sono ottimista perché vedo un grande impegno e una grande volontà di fare squadra da parte degli imprenditori locali. Non è un caso, infatti, che ad oggi i risultati si siano visti e il mio auspicio è che si possa proseguire su questa strada. Tuttavia, c’è bisogno “del manico” che ad oggi mi pare del tutto assente. C’è bisogno di un’Amministrazione che abbia un’idea di cosa fare, che tuteli ambiente e territorio, che indirizzi con competenza e che abbia una strategia condivisa con la comunità locale e con i portatori d’interesse. Solo con queste prerogative, gli sforzi degli imprenditori locali e delle famiglie che stanno investendo nel futuro, potranno essere ripagati favorevolmente.

Come portavoce resto a disposizione per qualsiasi tipo di contributo fattivo riteniate possa darVi e per eventuali iniziative di cui vogliate rendermi partecipe.

Colgo l’occasione per salutarVi calorosamente e per augurarVi buon lavoro.

Maria La Ghezza



FAX - 27.10.2018


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1 settembre 2018


Con il Patto per la Puglia, 20 milioni a disposizione


Si apre il 1 settembre l’avviso pubblico regionale per la "Selezione di interventi strategici per la fruizione di aree ed infrastrutture, finalizzati prioritariamente al miglioramento della qualità dei sistemi e dei servizi di accoglienza nel settore turistico". Abbiamo invitato l’Amministrazione a partecipare, c’è tempo fino al 31 ottobre.
Si tratta di interventi annunciati dalla Regione la scorsa primavera e che rientrano nel “Patto per la Puglia” per promuovere interventi strategici funzionali ad una ottimizzazione della fruizione di aree urbane/sub-urbane e di infrastrutture, in un'ottica prioritaria di miglioramento dei sistemi e servizi di accoglienza ricadenti nel settore turistico, con impatti positivi anche sulla destagionalizzazione e diversificazione dell'offerta turistica.
L'Avviso contribuisce parallelamente ed in maniera sinergica: o ad aumentare la mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane; o a migliorare le condizioni e gli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale. Pensiamo, leggendo proprio le categorie del bando ammesse, a strade di accesso al mare, parcheggi attrezzati ed ecosostenibili per il decongestionamento del traffico, miglioramento aree ZTL: riqualificazione del centro storico, ecc…
Polignano partirebbe già avvantaggiata perché la griglia di valutazione per l’attribuzione del punteggio prevede punteggio maggiore per quei comuni che rientrano nel registro dei comuni “turistici” o “d’arte” e che abbiano ricevuto riconoscimento di bandiere blu o 5 vele. Il punteggio assai maggiore spetta ai patrimoni Unesco. Si potrebbe raggiungere punteggi maggiori, in base alle categorie di appartenenza del progetto, anche integrando proprio l’intervento proposto in un nuovo strumento urbanistico proponendo l’utilizzo di metodologie e tecniche di riduzione di impatto ambientale e paesaggistico, alta innovazione tecnologica e capacità di destagionalizzare e diversificare i flussi turistici. Oppure ancora con proposte che favoriscano lo sviluppo sociale. L’Amministrazione Vitto non perda questa importante occasione di finanziamento e crescita, sostenibile, del paese.


FAX - 01.09.2018
 
VDP - 31.08.2018


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1 agosto 2018


Restyling cubo informativo: sarà la volta buona?



Installati nel lontano luglio 2013, i famigerati “cubi” o, per meglio definirli, chioschi polifunzionali per informazioni turistiche, dopo ben 5 anni fanno ancora discutere e parlare di sé. Costati ben 40.000 euro e realizzati su un progetto donato dall’associazione PINOLAB vincitrice di “Principi Attivi 2010” furono installati in prossimità della statua di Domenico Modugno e del ponte che collega Largo Ardito con la zona del Museo Pino Pascali (quest’ultimo per poi essere spostato a Largo Marco Polo). Nonostante un ulteriore loro restauro effettuato nell’estate 2016, è di qualche giorno fa la decisione di un “intervento di restauro artistico”. “Allo stato attualesi legge nella determina della dirigente Ingrassiarisultano deteriorati, pericolosi all’uso e indecorosi quindi necessitano di interventi di manutenzione e di restyling, ad iniziare da quello nei pressi della statua di Domenico Modugno. Si è scelto, pertanto, di coinvolgere l’artista locale Vitantonio Colavitti per valorizzare esteticamente il chiosco: l’opera di restyling si intitola “19mc di roccia” e richiama l’opera di Pino Pascali “25mq di mare”. Per un costo pari a 3.750 euro. “Davvero è incredibile come qualcosa nato male possa continuare a drenare soldi alle casse pubblichedichiara la consigliera comunale Maria La Ghezza (M5S)Proprio come nel caso della pista ciclabile, i polignanesi sono costretti per i cubi informativi a sborsare soldi su soldi. Il nostro auspicio è che questa valorizzazione artistica (fortunatamente di un artista locale e ciò ci fa piacere) sia definitiva e renda accettabile e fruibile un chiosco su cui, negli anni, sono piovute le critiche di tantissimi concittadini. Del resto, quando si gestisce un paese in assenza di una visione e di una strategia chiara, si è costretti a mettere toppe su toppe che non risolvono mai i problemi”. 



BLU - 03.08.2018

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26 maggio 2018


Bando Infopoint: figuraccia dell'Amministrazione Vitto



Lo scorso marzo la Regione Puglia, tramite l’agenzia Pugliapromozione, emanava un avviso Pubblico rivolto ai Comuni pugliesi titolari di Uffici Info-Point turistici della Rete Regionale con la finalità di realizzare interventi a sostegno della qualificazione del sistema dell'accoglienza turistica regionale per le annualità 2018 e 2019. Polignano questa volta ha partecipato, ma il progetto risulta però "ammesso con riserva", cioè rientra tra quelle richieste dalle quali "dalla documentazione fotografica presentata non si evince con sufficiente chiarezza la completezza e/o idoneità dell'adeguamento estetico e funzionale dei locali".
Insomma un ennesimo flop per questa Amministrazione. È già discutibile che ad ora esista un solo infopoint presso via Dogali e non ve ne siano affatto dove i turisti arrivano (zone come la stazione o i parcheggi periferici), in assenza anche di qualsiasi tipo di segnaletica turistica, in un paese che fregia di essere tale! Mentre i tanto chiacchierati e costosi cubi marroni non si sa che fine abbiano fatto, dopo i soldi spesi per il restyling. Non è neppure la prima volta che questa Amministrazione perde dei bandi talvolta per inadempienza (indimenticabili i quasi i 500mila euro persi, anzi revocati, per la riqualificazione del porto di San Vito), altre non partecipandovi affatto (circa 1 milione sfumato per la sicurezza scolastica). Confidiamo che si abbia almeno la prontezza di capire, presso gli uffici regionali, se c’è la possibilità di rivedere e integrare le proprie carte in maniera corretta e finanziare il progetto.

BLU - 25.05.2018

VDP - 25.05.2018


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13 maggio 2018


Bagni pubblici: ecco una possibile "soluzione tampone"


Dopo aver depositato, il 10 aprile scorso, una prima interrogazione per chiedere una pianificazione ragionata e condivisa con le attività commerciali e le associazioni mirata ad individuare i luoghi per futuri ulteriori servizi igienici pubblici, stante l’attuale situazione di assoluta carenza, la consigliera Maria La Ghezza ha accolto il suggerimento partito dalle pagine del settimanale BLU ed è tornata a pressare l’Amministrazione sul tema.
Il Sindaco afferma che risolverà il problema della penuria di servizi igienici pubblici con il bando parcheggi che prevede l’installazione di bagni automatici autopulenti nelle aree adibite a parcheggio. Quando ciò potrà divenire realtà però non è dato sapere. Nell’attesa e quantomeno per tamponare la situazione del largo Marco Palo dove vengono fatti confluire numerosi pullman di visitatori, ci è sembrato dunque degno di considerazione il suggerimento di utilizzare i bagni del Campo Sportivo Madonna d’Altomare. Del resto, la stagione calcistica dovrebbe essersi conclusa (purtroppo nel peggiore dei modi con la retrocessione della Polimnia nel silenzio dell’Amministrazione) mentre quella turistica sta già spiccando il volo con i suoi fluissi considerevoli. Abbiamo, pertanto, chiesto all’Assessore Chiara Pepe se c’è qualcosa che impedisce di cogliere questa opportunità tampone. Attendiamo riscontri.

BLU - 11.05.18


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11 maggio 2018


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese" il 11.05.2018



1) Siamo ancora bandiera blu. Dopo 11 anni dei progressi saranno stati pur fatti..
Il fatto che Polignano abbia ricevuto l'11 Bandiera Blu, che peraltro costituisce il frutto di un'autocandidatura, non può costituire un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Sul sito della FEE, l’organismo che assegna questa certificazione volontaria, si legge che “la Bandiera Blu è un eco-label volontario per la certificazione di qualità ambientale delle località turistiche balneari […] Ai fini della valutazione, la qualità delle acque di balneazione è considerato un criterio imperativo, solo le località le cui acque sono risultate eccellenti possono presentare la propria candidatura. Tra gli altri criteri presi in esame si trovano anche: la depurazione delle acque reflue, la gestione dei rifiuti, la regolamentazione del traffico veicolare, la sicurezza e i servizi in spiaggia”. Molti di questi aspetti l’Amministrazione continua a non riuscire a garantirli ed a testimoniarlo sono le costanti denunce dei cittadini. Piuttosto che fermarsi a menar vanto di un vessillo, bisognerebbe rendere concreti molti aspetti che nella realtà non rispecchiano perfettamente i prerequisiti per ottenere proprio la Bandiera Blu. Si rischia di innalzare le aspettative di turisti e visitatori, lasciandoli maggiormente delusi. Cosa ce ne facciamo di questo riconoscimento se gli accessi al mare continuano ad essere chiusi? Attendo risposta all’interrogazione sul Piano Coste – che non si capisce che fine abbia fatto – almeno dall’8 marzo scorso. Chissà quali interessi lo tengono chiuso in un cassetto anziché approvarlo…Ma quello degli accessi al mare è solo un aspetto: se pensiamo che a Polignano non si riesce neppure a dare dei servizi igienici pubblici nonostante li si prometta da anni..

2) Che ne pensa delle ultime foto polemiche sulle invasioni di visitatori?
Credo che l'amministrazione Vitto stia fallendo ancora una volta. Anzitutto manca una politica turistica seria, basata sulla programmazione e sulla condivisione. Il Sindaco Vitto continua a trattenere la delega al Turismo, come nel suo mandato precedente, nonostante gli scarsi risultati della scorsa Amministrazione. Polignano attrae per le sue bellezze naturali, non per le buone politiche turistiche che vengono attuate. In campagna elettorale siamo stati gli unici a presentare una strategia turistica seria e dettagliata. L'ondata di turisti e visitatori che ha invaso il nostro paese il 25 aprile e il 1 maggio se da una parte ha fatto la fortuna di tanti commercianti e lavoratori, ha fatto emergere con prepotenza diversi problemi, tra cui l'assenza dei servizi igienici, in tutte le zone del paese, assenza che è stata compensata dall'ospitalità dei commercianti. Eppure nel suo programma elettorale il Sindaco Vitto parlava della realizzazione di nuovi bagni. E poi c'è il problema parcheggi, che ha fatto venire il mal di testa ai residenti.

3) Quali sono le vostre proposte sul turismo?
Le nostre proposte per il turismo sono quelle dettagliatamente contenute nel piano strategico che abbiamo predisposto dopo un accurato studio e confronto con gli esperti del settore e presentato durante la campagna elettorale con un convegno dedicato. Lo abbiamo persino messo a disposizione del Sindaco, il quale se smettesse di dire sempre “no” alle nostre proposte per partito preso, farebbe del bene ai cittadini, invece che a se stesso.

4) Come funzionerebbe l'Osservatorio sulla sicurezza?
Il funzionamento dell'Osservatorio sulla sicurezza deve spiegarlo ai cittadini ed alle imprese del nostro territorio chi lo ha proposto e sostenuto in consiglio comunale, se e quando sarà mai istituito e funzionante. Siamo stufi delle chiacchiere da bar, noi vogliamo i fatti. Certo la nostra proposta di istituire una task force composta da esperti ed operatori del settore (e non dalla conferenza dei capigruppo, poiché non mi pare che alcuno dei capigruppo in consiglio faccia parte della DIA o altre forze simili) era realizzabile con un semplice sì. Si sarebbero individuate le strategie adatte e si darebbe data una garanzia di sicurezza e stabilità al Paese. Ed invece il Sindaco Vitto alle nostre proposte, senza alcuna motivazione, dice solo e sempre “No!”. Non ha ben compreso che così va contro i cittadini.

5) Quali altre iniziative state preparando?
Siamo vigili e costanti sulle esigenze che provengono dal territorio e ci muoviamo di conseguenza con richieste, atti, interrogazioni, mozioni e segnalazioni. I cittadini chiamano e noi rispondiamo ed è così che dovrebbe essere.

6) Domenico Pellegrini ha dichiarato che vi vorrebbe più dialoganti e propositivi. Che ne pensa?
Adesso che leggo l'intervista del Consigliere Pellegrini cui Lei fa riferimento, Direttore, apprendo che “propositivi” è una Sua invenzione. Quanto al “dialoganti” abbiamo sempre detto che noi discutiamo e votiamo i temi nell'interesse dei cittadini e delle attività presenti sul nostro territorio, da chiunque essi provengano, e ne diamo dimostrazione in consiglio. A noi interessano i fatti, non le sterili logiche di partito. Inoltre siamo sempre coerenti: se sottoscriviamo la mozione di un’altra forza politica in Aula, al momento del voto, le assicuro che non ci asteniamo!

7) Chi sta facendo vera opposizione in questo paese?
Non sono abituata ad esprimere giudizi personali sugli altri. Penso al mio di lavoro e credo che con gli attivisti ed i nostri portavoce a Roma stiamo facendo del nostro meglio sul territorio. Seppur da forza di opposizione, raggiungiamo anche risultati, se pensiamo ad esempio all'adeguamento TARI alla legge sulle quote variabili, oppure alla scelta degli scrutatori tra i disoccupati o ai tanti bandi suggeriti che hanno portato fondi regionali e comunitari sul territorio di Polignano.

8) Quali sono gli interessi grossi su cui si regge questa maggioranza?
Deve chiederlo alla maggioranza, sapranno risponderle meglio.

VDP - 11.05.18



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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4 maggio 2018


Intervista a Emanuele Scagliusi (La Voce del Paese 04.05.2018)



1) Che ne pensa dell'ultimo consiglio comunale?
Nell’ultimo consiglio comunale la maggioranza ha avuto la possibilità, tramite la discussione delle proposte portate in consiglio dalla nostra portavoce Maria La Ghezza (M5S), di limitare i danni che il Presidente di Regione Emiliano sta arrecando alla nostra comunità con la chiusura del Punto di Primo Intervento e di rassicurare i concittadini sulla sicurezza del nostro Paese. Opportunità che il Sindaco e la sua maggioranza hanno sprecato maldestramente con una serie di “no” solo per non dare al Movimento 5 Stelle la soddisfazione di veder approvate le proprie proposte.
Quando si parla di sicurezza e salute è necessario superare i propri steccati ideologici e valutare nel merito le idee che si stanno discutendo. Coloro che hanno bocciato queste proposte di buon senso dovranno risponderne alla cittadinanza.

2) L'Abbate lancia la sfida a Vitto. Lei invece su quali argomenti vorrebbe sfidare il sindaco?
Dal 2012 sono tante le sfide che come M5S Polignano abbiamo lanciato a chi amministra questo Paese: non sfide personali ma sui temi che da sempre sono al centro della nostra azione Politica.
L’attuale azione amministrativa sembra essere di corto respiro, senza nessuna visione strategica per il futuro. Non si capisce come si intende gestire lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi anni (il PUG e il piano delle coste che fine hanno fatto?). Come si vuole intervenire sulla mobilità e su quello che è il vero e proprio volano di sviluppo del nostro paese: il turismo. Mi piacerebbe vedere un assessore a tempo pieno che si occupi di turismo; purtroppo Vitto si ostina a tenere tutto il controllo per sé, condannando cittadini e imprenditori sul nostro territorio ad accontentarsi di un’amministrazione e di un controllo dei flussi turistici “alla giornata”, senza un minimo di programmazione o di lungimiranza.

3) Che tipo di turismo sogna per Polignano?
Per Polignano sogno un turismo che coinvolga cittadini, imprenditori e turisti. Un turismo che venga regolamentato, analizzato, gestito, ricercato e soprattutto migliorato. Ci vuole una consapevolezza di quello che abbiamo a disposizione e di quello che vogliamo essere. Se si crede di “destagionalizzare” con show motoristici o con show di acrobazie sull’acqua, difficilmente si riuscirà ad essere attrattivi per il tipo di turismo a cui Polignano deve guardare per la tipicità del suo paesaggio e soprattutto per la fragilità dello stesso. In occasione delle elezioni amministrative dello scorso anno il M5S è stato l’unico gruppo politico locale ad aver presentato e “donato” alla cittadinanza un piano strategico a 5 anni, per lo sviluppo del turismo a Polignano. Ha già avuto modo di leggerlo?

4) Cos'altro farebbe per Polignano?
Caro Direttore, premetto che come lei ben sa il Movimento 5 Stelle si caratterizza per la sua capacità di fare gruppo e di mettere a disposizione le capacità di ciascuno al servizio della collettività. Di conseguenza, tutto quello che farei per Polignano è esattamente quello che come M5S di Polignano proponiamo attraverso la nostra portavoce locale Maria La Ghezza. Vorrei una Polignano più sicura, più curata e proiettata verso una mobilità sostenibile che non si basi soltanto sull’installazione di postazioni per bici ma che ci metta pure le bici. Una città dove più ricicli meno paghi, dove la tutela della salute dei cittadini sia garantita e dove i più deboli non vengano lasciati ai margini. Volendo riassumere in una sola frase, caro direttore, vorrei una Polignano governata da amministratori che siano in grado di guardare con competenza e lungimiranza sia alle esigenze dei polignanesi, sia di chi visita la nostra splendida cittadina.

5) Intanto a Roma, che sta succedendo?
A Roma succede che i partiti, pur di non permettere il vero cambiamento all’Italia e agli Italiani, preferiscono rimanere incatenati ai Berlusconi e ai Renzi che gli italiani hanno già sonoramente bocciato. Noi finora abbiamo fatto esattamente quello che avevamo detto prima del 4 marzo. Purtroppo la legge elettorale è quella che è e noi siamo stati gli unici a lanciare l’allarme mentre gli altri partiti la votavano per evitare un governo a 5 stelle. Adesso, proprio per rispetto degli oltre 11 milioni di voti ricevuti dagli italiani, abbiamo aperto un dialogo con entrambi gli schieramenti pur di metterci subito a lavoro e risolvere almeno alcuni dei problemi che rallentano la ripresa del nostro paese. Purtroppo da una parte Salvini ha preferito rimanere al fianco del condannato Berlusconi, dall’altra quel che resta del Partito Democratico ha dovuto genuflettersi all’ego smisurato di quel Renzi ormai non più credibile agli occhi degli italiani. Non volevamo allearci con loro ma avremmo voluto stipulare un contratto di programma su dei punti di convergenza per il bene degli italiani. Adesso, purtroppo non vedo alternative se non tornare al voto e rabbrividisco all’idea di un altro Governo tecnico o del Presidente.

6) Lei vorrebbe tornare al voto? O forse non condivide la linea di Di Maio?
Quella di Di Maio non è una linea, ma è la presa di coscienza, ampiamente condivisa con noi deputati e con i senatori del M5S in assemblea, che sia a destra che a sinistra hanno chiuso la possibilità di parlare di temi. Il ritorno alle urne resta l’ultima ratio, una eventualità che non ci fa paura perché, come ben sa direttore, siamo ormai l’unica forza politica sempre in Piazza dalla parte dei cittadini.

VDP - 04.05.18



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13 aprile 2018


Arriva l'estate ma dei bagni pubblici neppure l'ombra



Nella “Polignano da promuovere” del suo ultimo programma elettorale, il Sindaco Domenico Vitto parlava laconicamente di “realizzazione di nuovi bagni pubblici nelle zone maggiormente frequentate”. Ma come per i “desideri vittiani” del 2012, tutto è rimasto lettera morta. L’ondata di turisti e visitatori che ha invaso la nostra cittadina facendo la fortuna di tanti commercianti e lavoratori (e dando non pochi mal di testa ai residenti) ha fatto emergere, con tutta la sua forza, questa problematica apparentemente semplice e banale ma incredibilmente irrisolvibile. Del resto, chi non ha bisogno una volta (o meglio, più volte) al giorno di andare in bagno? Indistintamente tutti. Eppure, l’Amministrazione Vitto continua a disinteressarsi alla questione, lasciando gli esercenti da Largo Marco Paolo a Largo Gelso a supplire, con la loro squisita ospitalità, alla penuria di servizi igienici. Per non dire, inesistenza vera e propria.
Se i visitatori sono disposti a pagare un euro a tratta a testa per raggiungere il centro cittadino con pullmanini, lasciando la propria vettura nei parcheggi di periferia, saranno ancor più contenti di poter dare un piccolo contributo per usufruire di un servizio igienico pubblico, pulito e adeguato alle esigenze di tutti. A nostro modo di vedere e come esplicitato nel nostro programma elettorale, l’individuazione di locali da adibire a bagni pubblici gestiti e manutenuti in maniera costante e decorosa non solo risolverebbe un problema che ci trasciniamo da anni, col malcontento di tutti, ma permetterebbe persino delle opportunità lavorative o, quantomeno, qualche introito a chi ha necessità ed è disposto a darsi da fare. Abbiamo interessato della questione l’Ass. Pepe con una interrogazione a cui, auspichiamo, una pronta risposta.

BLU - 13.04.2018

VDP - 13.04.2018



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14 gennaio 2018


Meraviglioso Modugno incassa zero euro dalla Regione Puglia



Il Comune di Polignano aveva partecipato al bando per le iniziative riguardati lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche pubblicato lo scorso aprile dalla Regione Puglia con l’iniziativa “Meraviglioso Modugno – Premio Città di Polignano a Mare”. La richiesta era di ben 89.100 euro ma la somma erogata, a fronte di un punteggio di 60, è stata pari a zero euro. L’approvazione in graduatoria del bando sullo spettacolo dal vivo era determinata dalla puntuale descrizione dell’evento di cui si richiede il finanziamento e, soprattutto, da una griglia di (auto)valutazione molto dettagliata il cui complesso dei fattori avrebbe dato luogo ad una attribuzione massima di 100 punti, utili ai fini della collocazione nella graduatoria di merito. Gli indicatori oggetto della valutazione, le “5 aree di capacità”, avevano ognuna ovviamente un tetto massimo di punteggio ciascuna e diverso tra loro ma, soprattutto, un punteggio minimo (art. 10, comma 8 dell’avviso pubblico) che sembra aver collocato Polignano al di fuori della classifica nonostante un risultato finale superiore a quello di altri eventi. In particolare, le voci evidenziate come più basse dalla graduatoria stessa della Regione sono le prime due: la capacità di networking, ovvero i rapporti con il territorio che va a premiare la co-progettazione con altri enti e la ricaduta che ha a livello regionale dove “Meraviglioso Modugno” raccoglie appena 3,5 punti su 12 (minimo 5) e la sostenibilità economico-finanziaria dell’intera iniziativa triennale composta sia dal grado di autonomia finanziaria sia dall’esistenza di soggetti che sostengono finanziariamente l’iniziativa e apportano risorse dove Polignano raggiunge il punteggio di 9,5 su 22 (quando il minimo è 10). Non va neppure granché bene con la voce “Innovazione” che inchioda il nostro evento a 8 su 15.
In pratica, il Comune sembra essersi dato la zappa sui piedi da solo non essendo stato in grado di dimostrare di saper coinvolgere abbastanza soggetti, enti ed associazioni sia da un punto di vista progettuale sia da quello prettamente economico e di attrazione di fondi. Per l’ennesima volta, il tessuto produttivo e i cittadini di Polignano pagano la mancanza di visione della Giunta Vitto che, in tutti questi anni, non ha ancora redatto una strategia per lo sviluppo turistico, culturale, ambientale e artistico del nostro territorio. Preme ricordare, infine, che non vi si può additare nulla alle beghe di partito perché il PD è sia al governo cittadino sia a quello regionale.


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18 ottobre 2017


Senza programmazione l'imposta di soggiorno rischia di essere un boomerang


L’Amministrazione Vitto si prepara ad istituire l’imposta di soggiorno dopo l’approvazione della relativa proposta di regolamento in Commissione Bilancio venerdì 13 ottobre. Non mancano, però, le perplessità soprattutto perché non sono stati definiti gli importi e le finalità nonché il gettito che si presume di ottenere dai turisti italiani e stranieri che soggiorneranno a Polignano in futuro.
Prima di decidere di imporre una tassa o meno, andrebbero osservate le risorse a disposizione e compresi i servizi che si vorrebbero ma che non si riesce a dare perché vi sono assenze di fondi. Ma soprattutto andrebbero tagliati gli sprechi attualmente esistenti, altrimenti parliamo di una tassa non giustificata. La bozza di regolamento discussa in Commissione Bilancio è assolutamente generica, indeterminata, non prevede nulla, neppure a cosa debbano essere destinate le risorse. Affermare di voler fare ‘servizi per il turismo’ può significare tutto come voler dire niente: le priorità di intervento vanno stabilite prima. Sembra quasi una corsa a voler accedere ad un bel gruzzoletto di risorse da poter usare a proprio piacimento proprio come accaduto con la prima Amministrazione Vitto che, cinque anni fa appena insediatasi, decise subito di aumentare la tassazione. Studi alla mano, però, rischiamo di danneggiare la nostra immagine turistica emergente ed il nostro appeal per tour operator e turisti.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 18.10.2017


Gli studi dell’Osservatorio Nazionale sulla tassa di soggiorno sottolineano come i turisti faticano ad accettare questa imposizione tariffaria mentre non è considerata un problema per la clientela business. Quasi un italiano su due (45,7%) terrà conto della presenza o meno della tassa al momento della prenotazione mentre solo per il 17,1% non fa differenza. Tra i tedeschi, invece, la percentuale sale al 71,4%. Gli italiani contrari a questo balzello sono addirittura il 79,6%. Ma a risentire maggiormente della tassa di soggiorno sono gli intermediari commerciali: i tour operator, infatti, per non vedersi ridurre la propria marginalità di guadagno, escludono queste località dalla loro programmazione. Ben il 94% la reputa incomprensibile nella sua formulazione mentre il 17% ha già deciso di spostare i flussi verso località turistiche “dove non è presente tale tassa”. È lo stesso responsabile dell’Osservatorio Nazionale Massimo Feruzzi a dichiarare che “la tassa di soggiorno rappresenta indubbiamente un’azione di de-marketing per le località turistiche che hanno deciso di applicarla. La confusione è soprattutto verso i tour operator esteri che non riescono a comprendere la difficile mappatura delle località che hanno introdotto tale tassa, nonché criteri e regole di applicazione”.

FAX - 14.10.2017


La proposta di regolamento della imposta di soggiorno parla anche di differenze fra le tipologie di strutture ricettive ma sinora gli albergatori, che procureranno la maggior parte del gettito non sembrano essere stati coinvolti e comunque tutto viene demandato al potere dell’Amministrazione. Anche lo stesso tavolo tecnico sul turismo non prevede la presenza dell’opposizione, nonostante in campagna elettorale siamo stati gli unici a presentare un vero e proprio ‘Piano Strategico per il Turismo’. L’atteggiamento della maggioranza di centrosinistra continua ad essere di chiusura al confronto e al dialogo: tutto si decide nella stanza del Sindaco e con incontri ‘carbonari’ con operatori del settore di cui non si ha pubblicità. Senza progettazione e programmazione non si va da nessuna parte iniziassero a tagliare gli sprechi. Se un leccio della piazza Moro ci costa quattro volte il suo prezzo, è chiaro che poi serve mettere nuove tasse.

BLU - 20.10.2017


LA VOCE DEL PAESE - 20.10.2017


BLU - 01.12.2017



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11 settembre 2017


Aumentano i turisti stranieri ma mancano le risposte dal Sindaco-Assessore Vitto



Capita sempre più di frequente nelle ultime settimane di incontrare turisti stranieri che, giunti nella stazione ferroviaria di Polignano, brancolano nel buio alla ricerca disperata di informazioni e di qualcuno che parli la loro lingua o quantomeno l’inglese. Con la fine di agosto, infatti, si registra il sorpasso del turismo internazionale nei confronti di quello nazionale nel nostro comune.


FAX - 09.09.2017

Come abbiamo illustrato durante il nostro convegno sul Turismo questa tendenza è dimostrata dai dati di Pugliapromozione da cui è assolutamente necessario partire per iniziare ad intraprendere una strategia seria per questo comparto economico oramai fondamentale per la nostra comunità. L’ente regionale ha registrato nel 2016 a Polignano 67.104 arrivi con un totale presenze di 193.876 ed una permanenza media di 2,8 giorni. I picchi dei flussi stranieri si hanno proprio in settembre ed ottobre con francesi, britannici e tedeschi, sebbene questi ultimi siano in calo.

BLU - 07.09.2017


Come si evince dalla tabella, infatti, mentre i turisti italiani passano dai 7.522 arrivi con 30.758 presenze di agosto ai 5.508 arrivi (14.515 presenze) di settembre e i 3.515 arrivi (5.711 presenze), gli stranieri aumentano dagli 2.056 arrivi agostani (9.218 presenze) ai 3.761 arrivi (14.600 presenze) a settembre sino addirittura ai 3.953 arrivi (13.565) del mese di ottobre.

VDP - 08.09.2017


Alla luce di ciò il Sindaco Vitto che continua a trattenere per sé la delega come pensa di agire per far fronte a questo afflusso che comporta tutta una serie di problematiche ed esigenze completamente differenti e anche più complesse di quelle legate al turismo italiano? Se prima a mancare è stata la strategia, questa estate è sembrata mancare proprio una guida tattica per affrontare quantomeno ‘alla giornata’ i problemi. È giunto il momento di dare una svolta!


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8 agosto 2017


Vitto ricicla la grafica dell'Estate 2016


Dall’albo pretorio abbiamo appreso della determina che ha sancito come vincitore del bando per la realizzazione della grafica dell’Estate Polignanese 2017…Nessuno! E, pertanto, il claim ed identità grafica per questa stagione estiva, fin troppo inoltrata ormai, saranno gli stessi dell’anno scorso.
Applausi per la fantasia. E ci hanno messo pure un mese per decretarlo.

Da un paese che si dichiara “a vocazione turistica”, e pure culturale e artistica, chiunque si aspetterebbe assai di meglio. Significa che non siamo riusciti, anzi, l’amministrazione uscente e riconfermata non è riuscita ad attrarre né professionisti del settore né tantomeno studenti, artisti o chiunque altro in grado di saper produrre una grafica decente e all’altezza di un paese conosciuto in tutto il mondo e meta preferita ormai di tante star internazionali.


FAX - 05.08.2017



Del resto sulla necessità di creare un brand riconoscibile per la nostra Polignano ci siamo già abbondantemente espressi.


Polignano merita di più. Polignano merita una programmazione e una gestione più forti, che sappia guardare avanti nel tempo, non in emergenza a lavoro per i prossimi due mesi. Una visione che ci porta esclusivamente ad un palmo dal nostro naso non potrà, per forza di cose, portarci lontano.
Polignano è ora in voga, alla moda, sulle riviste e tra le mete turistiche… ma quanto durerà questa rendita? Quando si deciderà che è giunto il momento di affrontare seriamente il tema del turismo? Speriamo non troppo tardi.
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