Visualizzazione post con etichetta palme. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta palme. Mostra tutti i post

3 febbraio 2019


Decoro Urbano: Palma con punteruolo debellata e giardino ripulito



A lanciare l’allarme del possibile attacco del punteruolo rosso alla palma situata del giardino posto tra Largo Starsa Vecchia e via Papa Giovanni XXIII fu, nei primi giorni del 2019, la nostra consigliera Maria La Ghezza. Interessati gli uffici della Polizia Municipale, dopo circa 15 giorni il quartiere si è svegliato con il rumore delle motoseghe in azione per seguire l’iter procedurale previsto in questi casi: palma divelta, punteruolo rosso con relative larve pronte a schiudersi ammazzati. Rimanevano sul posto, però, in maniera desolante le tante buste di immondizia che gli incivili polignanesi avevano lanciato a ridosso della palma malridotta. Una ulteriore denuncia – questa volta via social network – da parte della consigliera comunale 5 Stelle ha scaturito la pulizia della zona. Il giardino in questione non è nuovo alla frequentazione di zozzoni che sembrano non amare Polignano Magari qualche telecamera mobile potrebbe rendere la zona meno degradata e potremmo far sì di rimpinguare le casse comunali con tante belle multi che agli incivili e zozzoni non fanno mai male. Ora, però ci auguriamo che l’Amministrazione si dia da fare per piantare un nuovo albero laddove ora vi è solo il vuoto della palma. Attendiamo fiduciosi.
Peccato che la mozione per l’istituzione della piattaforma gratuita “Decoro Urbano” fu bocciata dalla maggioranza di centrosinistra: ciò avrebbe sicuramente permesso una più rapida e agevole risoluzione di vicende come questa. Del resto, praticamente tutti noi abbiamo uno smartphone e, attraverso una semplice app, saremmo divenuti sentinelle sul territorio del nostro amato paesino, per curarlo, preservarlo e tutelarlo.

FAX - 09.02.2019


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

2 gennaio 2019


Ancora una vittima del Punteruolo Rosso



Mentre da un lato la nuova preoccupante ed allarmante fitopatia Xylella fastidiosa lambisce il territorio di Polignano, il punteruolo rosso continua a mietere vittime tra le palme del nostro paese. È il caso di una palma che da decenni vive nel giardino posto tra Largo Starsa Vecchia e via Papa Giovanni XXIII.
Abbiamo provveduto a segnalare il possibile pericolo alla Polizia Municipale e confidiamo in un loro pronto intervento. L’auspicio è che in futuro si opti per piante autoctone, sicuramente più longeve. Abbiamo anche colto l’occasione per segnalare l’incredibile stato di degrado in cui versa il giardinetto, con intere buste di immondizia che incivili gettano nel terreno. Forse sarebbe il caso di far passare anche da qui le telecamere mobili.
Nell’ottobre 2017, la maggioranza di centrosinistra bocciò la nostra mozione per far sì che fosse utilizzata nel nostro paese l’app gratuitaDecoro Urbano” così da segnalare – attraverso uno strumento semplice, efficace ed intuitivo per tutti – le situazioni di degrado presenti sul nostro territorio. La nostra battaglia perdura dal 2012, come del resto le promesse elettorali della Amministrazione Vitto che sin da allora, nel suo programma, scriveva esplicitamente “Pronto intervento cittadino – Implementazione di servizi di geolocalizzazione di guasti, bidoni pieni, vandalizzazioni, dissesto stradale, problemi di viabilità per un ‘pronto intervento’ e per il continuo miglioramento della città”. Da allora, nessuna novità.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

28 dicembre 2014


Per i polignanesi di Piazza Trinità un Natale al... veleno!


Che i commercianti di Piazza Trinità si sentano cittadini di serie B per come sono trattati dall’Amministrazione Vitto è cosa risaputa. Più volte, infatti, hanno fatto notare la differenza di trattamento rispetto ai commercianti di altre zone centrali del paese. Eppure pagano gli stessi tributi e per questo pretendono gli stessi diritti. Niente di più, niente di meno. Quello che però è accaduto sabato 20 dicembre 2014, alle 9 circa, è alquanto indecente. I commercianti, infatti, si sono visti occupare la piazza da un’autobotte carica di veleno con annessi due addetti che, muniti di idrante, hanno irrorato le palme presenti.
Più volte abbiamo sollevato il problema legato al trattamento delle palme. Non è ammissibile utilizzare veleni tossici alle 9 del mattino nel bel mezzo di una piazza pubblica spesso frequentata da bambini, anziani e animali domestici. Già il quadro normativo precedente al piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci (PAN) prevedeva l’obbligo di apporre dei cartelli con l’indicazione del principio attivo, la data di trattamento ed il tempo previsto per poter rientrare nell’area trattata, oltre che il consiglio di usare prodotti a bassa tossicità e persistenza. A maggior ragione oggi, con l’entrata in vigore del nuovo PAN, con decreto Mipaaf del 22 gennaio 2014, l’uso sostenibile dei presidi fitosanitari nelle zone frequentate dalla popolazione sensibile è stato rinforzato: la norma (Par. A.2.2. e A.5.6), infatti, ribadisce l’obbligo dei cartelli, si pone l’obiettivo di ridurre l’uso dei fitofarmaci e le dosi in aree frequentate, di preferire metodi alternativi al trattamento, oltre che di stabilire l’obbligo di divieto per i prodotti riportanti in etichetta determinate frasi di rischio, tra cui la potenziale cancerogenicità, il rischio per le donne in gravidanza, per la sensibilizzazione al tatto ed alle vie respiratorie, e il rischio di effetti irreversibili.
Abbiamo anche sollecitato l’Assessore all’agricoltura Giovanni Abbatepaolo ad emanare un regolamento per l’utilizzo sostenibile dei fitofarmaci ma tutti i nostri appelli, fino ad oggi, sono stati inascoltati. Questa volta, tra l’altro, il trattamento fatto non è stato neanche segnalato con nessun tipo di cartello e ciò è gravissimo. Cosa accadrebbe se un bambino o un cane restassero intossicati? Queste cose il Sindaco Vitto dovrebbe saperle dato che spetta a lui garantire la sicurezza dei cittadini.
Per concludere, i due dipendenti muniti di tuta e mascherina (mentre i cittadini della piazza respiravano ignari il veleno), sono scappati a gambe levate appena due cittadini hanno provato a chiedere spiegazioni, tanto da dimenticarsi di trattare alcune palme.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

7 giugno 2014


Palme trattate, ma avvisi (ancora) poco chiari

Dopo le segnalazioni degli Attivisti 5 Stelle di nove mesi fa, vi sono miglioramenti ma non si informano i cittadini sui “tempi di rientro” che mettono a repentaglio la salute dei polignanesi, i quali potrebbero respirare sostanze tossiche

A settembre denunciammo la superficialità con cui venivano informati i cittadini sui trattamenti effettuati alle palme per proteggerle dal famigerato “Punteruolo Rosso”. Se 8 mesi fa i cartelli disponevano solamente di una indicazione su tre, questa volta ne manca solamente una. Dunque, ci sono voluti 8 mesi per comprendere che è necessario segnalare la data in cui è stato effettuato il trattamento ed il nome del prodotto utilizzato. Ci auguriamo di non dover attendere così tanto tempo per vedere indicato anche il ‘tempo di rientro’, ovvero il tempo dopo il quale si può tornare sul luogo trattato senza rischiare di intossicarsi”. Il PAN (Piano di Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari), approvato lo scorso febbraio, infatti prescrive che: “È fatto obbligo di avvisare la popolazione attraverso l’apposizione di cartelli che indicano, tra l’altro, la sostanza attiva utilizzata, la data del trattamento e la durata del divieto di accesso all’area trattata. La durata del divieto di accesso non deve essere inferiore al tempo di rientro eventualmente indicato nell’etichetta dei prodotti fitosanitari utilizzati e, ove non presente, nelle aree frequentate dai gruppi vulnerabili non può essere inferiore a 48 ore. Nelle aree interessate non possono essere utilizzati prodotti fitosanitari che abbiano tempi di rientro superiori a 48 ore”. Chiediamo, pertanto, all’Amministrazione Vitto di fare chiarezza, informando i cittadini e tutelandone, così, la salute. Respirare prodotti tossici non dovrebbe essere piacevole per nessuno.

Leggi anche

Punteruolo e palme velenose


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."


Read More

25 settembre 2013


Punteruolo e palme velenose

 
I trattamenti periodici che, ormai da anni, si effettuano alle palme per proteggerle dal famigerato Punteruolo rosso (Rhynchophorusferrugineus), devono essere correttamente indicati nelle tabelle appese alle piante trattate. Purtroppo, però, manca chiarezza nei cartelli delle palme appartenenti al verde urbano pubblico che sollevano più dubbi e timori che chiarimenti, lasciando i cittadini interdetti e preoccupati.
L’unica scritta sui cartelli, infatti, è “Palme trattate”. Un avviso insufficiente a garantire una corretta e necessaria informazione. Vanno indicati: la data e possibilmente l’ora in cui è stato effettuato il trattamento, il nome commerciale e/o il principio attivo ed il “tempo di rientro”, cioè il tempo dopo il quale si può tornare sul luogo trattato senza rischiare di intossicarsi. Queste informazioni sono, a maggior ragione, valide per i trattamenti in ambienti urbani, nei quali, com’è ovvio, si debbono utilizzare presidi sanitari a bassissima tossicità per l’uomo e breve tempo di rientro.
Sarà da verificare, dunque, se la mancanza di informazioni è dovuta alla negligenza della ditta che provvede alla gestione del verde o, peggio ancora, un atto voluto, perché mirato a nascondere l’utilizzo di fitofarmaci sconsigliati per i trattamenti in ambienti urbani o, addirittura, proibiti.
Chiediamo all’Amministrazione Vitto di fare chiarezza e informazione a tutela della salute di tutti i polignanesi.  
 
http://www.decorourbano.org/zone-verdi/polignano-a-mare/via-pompeo-sarnelli/22144/

Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More

8 novembre 2012


Gestione del verde a Polignano

Abbiamo ricevuto segnalazioni da alcuni cittadini che lamentano una gestione scriteriata del verde urbano.


Iniziamo dalle isole di traffico che a Polignano vengono realizzate con metodi scarsamente eco-sostenibili, poiché si utilizzano piante esotiche facilmente attaccabili dai parassiti e che richiedono quindi trattamenti “pesanti” e costosi. Si potrebbero abbattere i costi ed ottenere un risultato molto più valido dal punto di vista estetico ed ambientale. Basterebbe delimitare l'area dell'isola di traffico con un semplice cordolo (e non con delle pietre) e piantare al centro uno o più alberi del nostro territorio (ulivo, quercia, carrubo, etc.).

 

Altro motivo di “smarrimento” per i cittadini che di verde un po' se ne intendono, sono quei metodi “ad capocchiam” con cui si effettuano le potature.
Qualcuno avrà notato che le potature delle palme sono state fatte nel mese di luglio. Niente di più sbagliato! Il punteruolo rosso ha la capacità di sentire i feromoni sprigionati dal taglio e diventa molto attivo con le alte temperature. Ne consegue un intenso e continuo uso di insetticidi tossici ed i trattamenti vengono fatti con potenti e costosissime dosi di sostanze chimiche, inquinando il suolo.
Suddetti insetticidi producono sostanze tossiche volatili che vengono inalate da chiunque si trovi in quell'area (uomini, bambini, animali). Le piante autoctone, invece, non hanno bisogno di trattamenti chimici, sono molto più resistenti e, se permettete, sono anche molto più belle da vedersi.
Delle palme e del punteruolo rosso abbiamo già scritto qualcosa nel post “Le palme, il punteruolo... ed altre amenità


Esempio visibile di una potatura stile Attila è quella effettuata agli eucalipti.
L'immagine allegata parla da sola!! Fino a qualche giorno fa erano dei bellissimi esemplari ora ridotti a monconi che fanno tristezza. Agronomi, tecnici del settore ed esperti potatori asseriscono che quel tipo di potatura, detta capitozzatura è, di solito, un metodo devastante che si pratica solo in casi estremi.
Anzitutto, va detto che la potatura delle piante legnose costituisce una pratica colturale importante e delicata, che richiede particolari competenze, i cui effetti si ripercuotono profondamente sull'habitus della pianta con conseguenze spesso irreversibili.
Esistono diverse tipologie di potatura: di allevamento, di rimonda del secco, di risanamento, di sfoltimento, di contenimento, di ristrutturazione, di mantenimento.
Sulle piante adulte di Eucalipto ornamentale si dovrebbe effettuare principalmente la potatura di mantenimento, a fine inverno-inizio primavera oppure in tarda estate-inizio autunno, per mantenere una forma sana e duratura, eliminando i rami incrociati o disordinati
” ha dichiarato un agronomo da noi interpellato.
È ovvio che un parere specifico, richiede l’analisi di tutti gli elementi del caso concreto.
A proposito, la legna ottenuta dalla potatura dove va a finire?
Da un'Amministrazione con due agronomi al suo interno ci si aspetterebbe maggiore attenzione su temi di loro competenza.

P.S. Di seguito riportiamo il parere tecnico rilasciato dall'agronomo Dott. Manuel Roppo, sulle corrette tecniche di potatura degli esemplari di Eucalipto a scopo ornamentale



Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
Read More