31 marzo 2015


"Muri Maestri" anche a Polignano!


Il Movimento 5 Stelle continua a lavorare per migliorare lo stato degli edifici scolastici polignanesi e non solo. Dapprima grazie a due deputati pentastellati pugliesi, il bitontino Francesco Cariello che in un emendamento alla Legge di Stabilità 2014 riprendeva la proposta di legge del collega barese Giuseppe Brescia, è stata finalmente data agli italiani la possibilità di versare il proprio 8x1000 all’edilizia scolastica. Ora, con l’iniziativa “Muri maestri”, tutti i gruppi 5 Stelle pugliesi si sono organizzati per fare pressione in tutti i Comuni della regione, affinché rispondano all’Avviso pubblico pubblicato dalla Regione Puglia che permetterebbe la realizzazione gratuita di progetti di miglioramento e ristrutturazione degli edifici scolastici locali. I comuni potranno inoltrare richiesta solamente sino alle 14.00 del prossimo 10 aprile. Il “Decreto mutui” del 23 gennaio scorso, infatti, ha permesso finalmente l’attuazione all’articolo 10 della legge 128/2013 che finanzia interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici. Il contributo massimo sarà di 700.000 euro e di 1,5 milioni di euro per le nuove costruzioni. La priorità sarà data agli interventi immediatamente cantierabili o che abbiano, comunque, un livello avanzato di progettazione.
Con l’iniziativa “Muri maestri” vogliamo tornare a sottolineare quanto per noi del M5S la rinascita di questo Paese non può prescindere da una scuola efficiente. Tutti gli attivisti pugliesi, come noi abbiamo già fatto questa settimana, sono al lavoro per protocollare le richieste presso i Palazzi di Città dei Comuni pugliesi di appartenenza. La nostra Puglia non può perdere quest’ottima occasione per ridare funzionalità e smalto ai propri edifici scolastici. Confidiamo in una pronta risposta dell’Amministrazione che, dietro nostro sollecito ha aderito alla nostra richiesta di richiedere l’accesso all’8Xmille per l’edilizia scolastica, un’altra vittoria in parlamento del MoVimento 5 Stelle.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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30 marzo 2015


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": Non buttate quel calzino!

Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini



Dite la verità, quante volte vi è capitato di trovare un calzino spaiato e di non sapere dove è finito l'altro? Niente paura, come cantava Vinicio Capossela, molto probabilmente un giorno si ritroveranno nel loro paradiso “uniti e vicini”. Oggi, intanto, quel calzino spaiato potrebbe essere ancora utile ed avere un'altra nobile vita anziché diventare rifiuto. Non ci credete? Provate ad infilare le mani fino agli avambracci e ad accarezzare le foglie delle piante che avete in casa. Sarà la maniera più delicata per spolverarle. Oppure potete bagnarli con aceto e pulire tende e tapparelle, o ancora riempirli di lavanda e profumare l'armadio o la cassettiera. Ma gli usi non finiscono qui! Infatti potete utilizzarli all'estremità di un bastone per pulire i soffitti o per pulire i battiscopa o ancora per lucidare i mocassini. Insomma, prima di buttarlo nel cassonetto, quel calzino spaiato può realmente tornare a... miglior vita.


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26 marzo 2015


Il M5S in piazza ti spiega come accedere al Microcredito


A cosa sono serviti i soldi che i parlamentari del Movimento 5 Stelle si sono decurtati dai rimborsi spese e tagliandosi lo stipendio del 50%? A permettere di aiutare le piccole e medie imprese italiane. Per scoprire “come funziona” basterà partecipare all’evento, che si terrà domenica 29 marzo in piazza Moro. Dopo due anni di continua battaglia, soprattutto con il Ministero dell’Economia siamo riusciti a dare vita al fondo per il Microcredito di Stato. Ad accedere al prestito (che ha un tetto di 25 mila euro con un’integrazione ulteriore possibile di 10mila, per un totale di 35 mila euro) potranno essere persone fisiche con partita Iva da meno di cinque anni, Srl semplificate, associazioni, cooperative (fino a dieci dipendenti) e microimprese (fino a cinque addetti).
Sono tanti i casi che meritano un sostegno. Aziende esistenti o idee imprenditoriali legate all’agricoltura, all’artigianato, al commercio, ai servizi e a tutte le start up innovative. Ora, grazie al microcredito di Stato non serviranno più garanzie reali, ma un business plan e un’idea sostenibile di impresa. Appuntamento, dunque, a domenica 29 marzo, alle ore 19.00, presso piazza Aldo Moro a Polignano a Mare dove i due parlamentari polignanesi Scagliusi e L’Abbate, affiancati da un’esperta consulente del lavoro, illustreranno come funziona il fondo del microcredito di Stato. Tutta la cittadinanza è invitata.
[in caso di pioggia l'evento si svolgerà presso la sala conferenze del comando dei vigili urbani, sito in via Martiri di Dogali, 2]




Evento Facebook https://www.facebook.com/events/667715733334799/


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25 marzo 2015


Discarica Martucci: al via la mostra sui "30 anni di rifiuti"



Dopo Mola di Bari e Putignano, la mostra fotografica che ripercorre i trent’anni di storia della megadiscarica sita in Contrada Martucci a Conversano approda a Polignano. Grazie all’impegno degli Attivisti dell’Associazione Polignano R-Evoution, che nel frattempo ha fatto richiesta per costituirsi parte civile nel processo in corso a Bari, verrà inaugurata sabato 28 marzo, alle ore 19.00, presso Palazzo San Giuseppe. La mostra fotografica sarà l’occasione per conoscere più da vicino le lunghe vicende che hanno portato all’avvio del processo con 11 indagati e l’accusa di disastro ambientale, nei confronti della delittuosa gestione della megadiscarica di contrada Martucci. Il materiale che compone la mostra è diviso in immagini e documenti, tratti dall’archivio di Realtà Nuove (mensile molese pubblicato dal 1976 al 2005), dal circolo Legambiente “I Capodieci” e dal libro scritto dal prof. Pietro SantamariaL’ultimo chiuda la discarica”.
All’inaugurazione della mostra parteciperanno, oltre a prof. Santamaria, anche l’ex dipendente dell’impianto di contrada Martucci e vincitore del Premio Ambientalista dell’anno 2013 Domenico Lestingi ed i due parlamentari Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S) che hanno portato il caso Martucci in Parlamento con numerose interrogazioni parlamentari. La mostra rimarrà aperta dal 28 marzo al 2 aprile, dalle ore 19.00 alle 21.00, nei locali del Palazzo San Giuseppe, in via Mulini, ex Museo Pascali, sopra l’arco Marchesale, all’ingresso del centro storico di Polignano a Mare. Ingresso libero, tutta la cittadinanza è invitata.

https://www.youtube.com/watch?v=SmIy811y6Eo&feature=youtu.be



Evento Facebook https://www.facebook.com/events/794184620664354/


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23 marzo 2015


Tassa di soggiorno: un tesoretto in mano a pochi intimi


Tanto tuonò che piovve. A meno di clamorosi dietrofront, dalla prossima estate polignanese (o forse anche prima) e per tutti i mesi dell'anno, i turisti che soggiorneranno nella nostra cittadina, pagheranno l'ormai nota tassa di soggiorno. A quanto pare, nei periodi di alta stagione ogni turista pagherà due euro a persona per la prima settimana di permanenza. Un euro a persona, invece, per gli altri periodi dell'anno. Lo confermano il Sindaco Vitto, l'assessore al turismo Vitto, il proprietario di B&B Domenico Vitto (in palese conflitto d'interessi) e lo ribadisce il “nuovo esperto” di flussi turistici di casa nostra, Mimmo Lomelo. Tutti d'accordo dunque, si potrebbe dire, se non fosse che come al solito a prendere e condividere la decisione siano in pochi.
Restiamo alquanto allibiti, infatti, dalla scelta del Sindaco con delega al turismo di voler incontrare non tutti gli operatori, quelli che pagano regolarmente le tasse, ma solo quelli appartenenti all'Associazione Albergatori, che rappresentano la metà degli operatori turistici di Polignano. Una decisione che traccia il solco tra operatori di serie A e di serie B e che darà la possibilità, solo ad alcuni, di dare il proprio contributo nell'identificare i servizi da introdurre, derivanti dal contributo della tassa di soggiorno. Ma quali saranno i servizi da introdurre? Ci sarà stato di sicuro un lavoro dietro la scelta di introdurre la nuova tassa e, per questo, abbiamo presentato un accesso agli atti a Palazzo di Città per richiedere alla Giunta Vitto il piano di interventi previsto.
Il tutto, mentre brancola nel buio chi dovrebbe avere le idee chiare sulla utilità di questo balzello e su come coinvolgere anche i cittadini su come destinare questo tesoretto. Sì, proprio i cittadini. Non ci stancheremo mai di sottolineare infatti, che la tassa di soggiorno dovrebbe servire a ‘finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali’. Estromettere i cittadini che tutto l'anno vivono sul territorio polignanese, non fa altro che allontanarli dalle istituzioni. D'altro canto, non riusciamo proprio a comprendere come, secondo il Dottor Lomelo, sarà possibile estirpare gli operatori irregolari o ‘banditi’ come lui li definisce, con la tassa di soggiorno. Forse sarebbe il caso di spiegare al Dottor Lomelo che i dati dell'osservatorio della Regione Puglia vengono proprio dai dati sulle presenze, inviati dagli operatori regolari. Gli stessi che ‘riscuoteranno’ la tassa di soggiorno dai turisti. Quindi, non sarà di certo la tassa di soggiorno a smascherare quegli operatori che non dichiarano le presenze presso le loro sconosciute strutture ricettive. Come se non bastasse, gli operatori del settore, quelli regolari, è probabile che vengano penalizzati proprio dalla maggior parte di quei tour operator che, come dicono i dati ufficiali, storcono il naso dinanzi a questa tassa e che, probabilmente, indirizzeranno i loro clienti in paesi limitrofi al nostro per evitarla. Sicuramente, i turisti continueranno a venire a Polignano perché l’avranno scoperta in Beautiful perché a Polignano sono nati Domenico Modugno e Pino Pascali, perché le sue bellezze paesaggistiche colpiscono tutti. Chissà se verranno per soggiornarci o per passare piacevoli giornate, dal mattino alla sera, per poi andare a pernottare altrove.


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20 marzo 2015


Rubrica "Decoro Urbano": E la fontana non gocciola più

La fontana di piazza Trinità smette di gocciolare. Dopo averne denunciato lo spreco di acqua a febbraio scorso (43.829 litri al mese con una spesa annua di € 1.560 l'anno!), a Palazzo di Città hanno finalmente provveduto a sistemare il tutto apponendo un rubinetto nuovo di zecca. I cittadini ringraziano e, da parte nostra, all'Amministrazione va il giusto plauso per avere trasformato una situazione di "degrado" in una di "decoro urbano". Basta un poco di manutenzione e… la fontana non gocciola più.

Prima
Dopo


Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
- Per chi ama davvero Polignano ecco il servizio gratuito "Decoro Urbano"
...attendiamo ancora risposta alla nostra richiesta, protocollata nell'ottobre 2012, di adozione della piattaforma decorourbano.org

Il nostro profilo DU: http://www.decorourbano.org/vedi-profilo/?idu=14101

"Se non vedi le cose negative del mondo che ti circonda vivi in un paradiso di idioti" (Jaggi Vasudev).

Inviateci le vostre segnalazioni:
- facebook: Polignano R-Evolution
- email: polignanorevolution@gmail.com


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16 marzo 2015


Rubrica "Rifiuti Virtuosi": Trita e ritrita il rifiuto diventa virtuoso

Questa rubrica nasce per segnalare, periodicamente, le buone pratiche messe in atto in altri comuni italiani per migliorare la qualità della vita dei cittadini


Quante volte abbiamo visto buttare i rifiuti nel lavandino nei telefilm americani? Ovviamente si trattava di rifiuti organici e tutti ci siamo sempre chiesti dove andavano a finire. Molto semplicemente diventavano biomassa e fertilizzanti. Come è possibile tutto ciò? Grazie ad una invenzione nata nel 1927 e cioè il tritarifiuti domestico o meglio il “dissipatore di rifiuti alimentari”.
Se pensiamo che la frazione umida dei rifiuti rappresenta in media nazionale circa il 25% del totale per una famiglia, non possiamo non dare a questi rifiuti una seconda vita molto più nobile come la trasformazione in concimi. Una soluzione valida ed efficace e che permette di gettare nel lavandino tutto quello che finirebbe nel contenitore dell’umido (verdura, avanzi di cibo, ossa, gusci d’uovo…).
Si installa sotto al lavandino, si collega al normale scarico ed è grande quanto una pentola a pressione. È pericoloso? Assolutamente no. Non ha lame come un frullatore, ma un cilindro alto 4 cm con la faccia interna “a grattugia”: sul fondo, non raggiungibile con le mani a meno di non infilarle oltre il polso, c’è un disco con due martelletti mobili.
In Italia è legale e non ha effetti negativi sulla depurazione delle acque anzi, a detta di Paolo Battistoni, docente di Chimica all’Università politecnica delle Marche, “le arricchisce di materiale organico polverizzato, ottimo per alimentare i depuratori. Il danno vero lo fanno, semmai, detersivi e prodotti chimici che finiscono negli scarichi”. Insomma, “tritare” i rifiuti non è mai stato così utile e avviare una sensibilizzazione sarebbe molto vantaggioso sia dal punto di vista ambientale che economico. La città di Philadelphia, infatti, ha raggiunto il suo obiettivo riducendo di oltre 19.000 tonnellate il “peso” della gestione dei rifiuti alimentari con un risparmio economico di oltre un milione di dollari.


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12 marzo 2015


Se un vaso vale più di un'Amministrazione


Con la presentazione del libro di Giuseppe Maiellaro, dal titolo “L’Assemblea Divina”, tutta la cittadinanza ha potuto rendersi conto del grande cratere a volute apulo di oltre un metro d’altezza, ritrovato a Polignano a Mare nel 1785 grazie agli scavi commissionati dall’allora Vescovo di Polignano, monsignor Mattia Santoro. Oltre ad essere felici della pregevole pubblicazione, siamo contenti che anche chi prima negava l’esistenza e l’importanza della nostra tesi, sostenuto prima dell’avvio dei lavori di rifacimento di piazza Aldo Moro, si sia ricreduto. Ricordiamo, infatti, che il grande cratere fu ritrovato proprio dove ora si trova la “nuova” piazza, costata ai polignanesi appena 1 milione e 200 mila euro.
Cosa sostenevamo noi allora, oggi condiviso persino dai più scettici? Semplicemente il fatto che vista l’enorme spesa da affrontare, sarebbe stato importante per lo sviluppo della città, riportare alla luce il Grand Mausoleè nascosto e sepolto sotto il basolato di piazza Moro. Questo avrebbe aperto scenari ed opportunità turistiche di elevato pregio. Immaginate i positivi risvolti economici che avremmo avuto per le nostre attività commerciali.
Peccato, però, che allora fummo tacciati come coloro che non volevano le nuova piazza e alcuni studiosi polignanesi furono denigrati e derisi dalla Giunta Vitto. Alcuni amministratori ebbero il coraggio di dire che sotto la piazza “non avevano trovato nessun morto”. E questo dice tutto.
Ricordiamo ai lettori che vaso ritrovato fu valutato all’epoca ben 10.000 ducati e acquistato nel 1956 dal Metropolitan Museum of Art di New York, dove attualmente fa bella mostra all’ingresso della sezione greco-romana. Poche settimane fa il vaso ha ritrovato le sue origini o meglio, ha rivisto un polignanese dopo anni. A quei tempi, il vaso fu valutato ben 10.000 ducati, praticamente 1/20 del valore dell’intera città ma sicuramente di più del valore di questa Amministrazione che, sorda dei suggerimenti dei cittadini, continua ad governare senza logica e lungimiranza la nostra bella Polignano.


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9 marzo 2015


Trasparenza trasparente


Come solito “Trasparenza” e “Partecipazione” restano parole appiccicate sui manifesti elettorali di questa Amministrazione: dare appena una settimana di tempo ai cittadini per redigere osservazioni al Piano Anticorruzione è vergognoso, quasi insulso! Se è questa la tanto decantata partecipazione concessa alla cittadinanza. I consigli comunali latitano e i polignanesi non possono contare neppure sulle riprese video: dov’è la diretta streaming promessa?!
Detto ciò, possiamo almeno attestare che, finalmente, il sito web istituzionale e l’accesso civico cominciano ad essere a norma di legge, grazie ai nostri continui solleciti già dal 2012, culminati con l’esposto in Procura del 2013. Siamo passati da assenze, ritardi nella pubblicazione degli atti, ad una pubblicazione molto più precisa e puntuale. Contestare la difficoltà nel leggere i file in p7m (le firme digitali, per intenderci) è un po’ come “sparare sulla croce rossa”. Va riconosciuto e detto che, comunque, gli atti sono conformi alla legge, pubblicati integralmente in formato digitale ed editabile. Quel che ancora manca e ci preme sottolineare, semmai, è la volontà politica ed etica, se non la cortesia e l’educazione, di rispondere a lettere e proposte protocollate. Dopotutto, anche senza consiglieri eletti, siamo l’unica opposizione reale e vivente a Polignano.


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5 marzo 2015


Rubrica "Degrado Urbano": Un'altra fontana a perdere


Torna a grande richiesta, non voluta, la rubrica "fontane a perdere". Questa volta la segnalazione riguarda la fontana di Piazza Trinità, che continua a perdere preziosa acqua. Ricordiamo che per un litro al minuto è facile calcolare che in un mese vengano erogati 43.829 litri e, calcolando i costi legati alle tariffe al metro cubo dell'acqua (in aumento grazie all'amministrazione Vendola, che ha lasciato che l'AQP rimanesse una S.p.A.) più i costi legati alla depurazione, arriviamo a gettare al vento € 1.560 l'anno. Poca roba? Ma è la somma che fa il totale...


Leggi anche:
- Decoro Urbano: attiviamo Polignano?
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3 marzo 2015


Gestione dei rischi agricoli: cosa bolle in Parlamento per il futuro


Un anno devastante per l’agricoltura italiana il 2014. Dalla mosca dell’olivo alla Xylella fastidiosa con un crollo della produzione di extravergine in Puglia pari al 70%, dal cinipide delle castagne con danni oltre i 200 milioni al terribile coleottero Aethina Tumida con la flessione dei volumi del miele, dallo stillicidio dell’uva con la peronospera alla lingua blu che sta falcidiando gli allevamenti di ovini in Salento. Uno scenario devastante, come abbiamo illustrato nei post precedenti.
I ridotti indennizzi concessi a posteriori dagli enti attraverso il Fondo di solidarietà nazionale (FSN) non sono più sufficienti a risarcire le aziende delle perdite subite a causa delle fitopatie e degli eventi atmosferici avversi. Ancor meno a ristrutturare il loro potenziale produttivo. È perciò indispensabile che gli agricoltori ricorrano quanto più possibile a strumenti di gestione del rischio, in particolare al mercato assicurativo agevolato, al fine di assicurare il raccolto, gli animali e le piante per ottenere risarcimenti per perdite causate da avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie, infestazioni parassitarie ed emergenze ambientali.
Proprio per questo, sin dal 2013 i nostri Portavoce, si sono attivati in Commissione Agricoltura proponendo in una mozione di stabilire che il 5% delle risorse del primo pilastro della PAC fosse trasferito a valere sul piano nazionale per la gestione del rischio, a fronte del fabbisogno stimato pari a circa 220 milioni di euro riferito ad avversità ed epizoozie. Richiesta inascoltata dai governi Letta-Renzi. In seguito, il ministro Martina ha predisposto un programma operativo nazionale di sviluppo rurale (PSRN) per il periodo 2014-2020 che contiene, tra le altre cose, specifiche misure di gestione del rischio. Ma, per quanto concerne lo strumento di stabilizzazione del reddito, la previsione di un calo di reddito superiore al 30% del reddito medio annuo o triennale, come condizione base per poter accedere al risarcimento configura una soglia di perdita complessiva troppo elevata e tale da scoraggiare gli imprenditori agricoli a costituire tali fondi. I nostri portavoce hanno chiesto al Governo, con una risoluzione ad ottobre scorso, di intervenire in UE affinché i parametri possano essere rivisti così da agevolare l’accesso delle imprese ai nuovi strumenti di gestione delle crisi previsti dalla riforma della PAC. Hanno chiesto, inoltre, lo strumento della riassicurazione per favorire una diversificazione del mercato assicurativo agevolato, sia a livello territoriale sia settoriale, in modo da dare spazio all’attivazione da parte dei soggetti interessati dei fondi di mutualità che beneficeranno del contributo previsto dalla relativa misura del programma PSRN e a favorirne l’accesso dei vari produttori agricoli. Anche il fondo di mutualità compatibilmente con la relativa dotazione finanziaria, può rappresentare un utile strumento per gli agricoltori che subiscono danni. Infine, per le invasioni di parassiti non autoctoni, hanno chiesto al Governo di lavorare ad un piano con le Regioni, per la strutturazione di un sistema informatico che permetta agli agricoltori e allevatori il recepimento dell’alert in tempo utile. Chiedendo, poi, di rafforzare i controlli e di potenziare la ricerca ed il trasferimento delle competenze, in materia di tecniche di difesa.
Si attendono riscontro da Palazzo Chigi sebbene, vista la mazzata Imu per gli agricoltori per concedere 80 euro ai lavoratori dipendenti, è difficile ipotizzare un’attenzione particolare dal premier Renzi al primo settore.


Leggi i post precedenti:

- Polignano: la nevicata e i danni agricoli
- Danni agricoli: ecco le novità previste per il 2015 


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