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11 maggio 2019


La ZTL del Centro Storico miete vittime inconsapevoli



Fin dalla sua installazione ha suscitato polemiche ed è entrato in funzione solamente a dicembre scorso. È il segnale di “varco attivo” posto in via Tritone, nei pressi del Centro Storico, relativamente al quale segnala la presenza della ZTL (Zona a traffico limitato). Dopo un periodo di prova, il segnale è entrato in funzione a tutti gli effetti, mietendo le prime vittime.

Ho ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini che, provenendo da via Narciso, svoltano sulla sinistra verso la Porta Picc, l’ingresso del centro storico, incappando pertanto nella zona ZTL in maniera inconsapevole. Questo perché il cartello che indica il varco attivo non è assolutamente visibile da chi procede nell’unico senso di marcia consentito che si può percorrere visto che poi via Tritone scende verso Largo Ardito. Molti cittadini stanno ricevendo le multe ma mi appare evidente che il cartello debba essere posto in una posizione visibile che non colga alla sprovvista gli automobilisti: o sul muro opposto a dove si trova attualmente o con un avviso già precedentemente in via Narciso prima di imboccare via Tritone. L’importante è che sia visibile a tutti. Non vedendo il cartello, infatti, uno svolta e non fa neppure in tempo ad arrestarsi prima di incappare nella ZTL: pur tornando qualche metro indietro è già oramai in infrazione. Mi auguro che a Palazzo di Città non aspettino che qualcuno faccia ricorso anche in questo caso, alimentando nuove cause e, pertanto, nuovo spreco di denaro per le casse pubbliche di Polignano! O peggio, come con i rimborsi TARI, dove si è nascosta la testa sotto la sabbia, tanto - qualcuno pensa - per pochi soldi un cittadino è sfiduciato a fare ricorso. Ciò non è assolutamente giusto il cartello va posizionato in maniera corretta!

FAX - 11.05.2019


BLU - 10.05.2019


LA VOCE DEL PAESE - 17.05.2019


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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18 giugno 2018


Anvel sul PUM: La buona stella di Polignano


"Ormai meta del turismo affamato della vera bellezza, Polignano a Mare è agli altari della cronaca per le sue performance turistiche, anche se vede compresso il suo potenziale dalle sue capacità di assorbire l’onda d’urto di massa che si estrinseca con il turismo mordi e fuggi del fine settimana o in altre forme. Diventa così decisivo per il futuro economico radioso della cittadina la possibilità di parcheggiare con facilità nei pressi del tanto desiderato centro storico.

Certamente, il problema del parcheggio delle auto a Polignano potrà essere facilmente risolto con una serie di interventi di cementificazione sotterranea con costruzione di box per le vetture dei residenti (ad esempio sotto il giardino di via XXIV maggio o altrove sia possibile geologicamente), e senza oneri per le (esangui) casse del Comune, ma richiede tempi medi di alcuni anni.

E’ però possibile intervenire con rapidità per una soluzione tampone, nel brevissimo periodo.

Infatti, se proviamo a sorvolare la bella cittadina, noteremo che a soli 250 metri dalla porta principale della città, cioè dal “salotto buono”, e dalla una delle sue incantevoli insenature (le “Lame”) il caso ha voluto disegnare una bella stella a cinque punte. Si tratta del grande parcheggio che insiste intorno all’incrocio di via Maringelli – viale S. Francesco – via Lama di Sant’Oronzo.

E’ una grande area dove una intelligente politica della mobilità avrebbe dovuto dirottare razionalmente, già da lungo tempo, tutto il parcheggio di lunga sosta sia dei turisti diretti al centro storico, sia dei residenti nelle vicinanze, ottenendo in tal modo un effetto “elastico” (il diradamento della sosta anche nelle aree limitrofe più prossime al centro storico). Così non è stato.

Balza subito agli occhi poi lo sperpero dello spazio in quest’area che potrebbe consentire già solo con uno sfruttamento più razionale un notevole aumento della capienza degli spazi adibiti a parcheggio. Questo sperpero ha luogo proprio mentre gli operatori turistici della cittadina, e tutto l’indotto conseguente, hanno bisogno di una risposta. Il destino economico dell’area infatti potrebbe cambiare qualora la capacità ricettiva dei parcheggi di Polignano fosse messa al livello della domanda.

Vediamo allora quali interventi urgenti (siamo a giugno) sarebbe possibile mettere in campo.

Nel brevissimo periodo (per l’estate) sarebbe raccomandabile:

A) Un potenziamento della sosta nella zona dell’incrocio di via Maringelli – viale S. Francesco – via Lama di Sant’Oronzo (la stessa) con la sistemazione di una o due sopraelevazioni mobili a plinti (quindi rimuovibili) per il parcheggio a pagamento (si pagherebbe da sé), in particolare a destra di via Maringelli verso il terrapieno della stazione, al fine di ridurne o annullarne (con siepi) il potenziale impatto visivo; predisposizione di una cartellonistica, anche elettronica, idonea a dare indicazioni utili e raccomandazioni al turista (sosta intera giornata 8 euro a 200 m. a destra – posti ancora liberi: 130);

B) rivolgere un invito ai residenti dell’area limitrofa di utilizzare il nuovo potenziato parcheggio (gli abitanti di via dei martiri di Dogali per esempio) per le vetture in lunga sosta, al fine di conseguire il cosiddetto “effetto elastico” (si potrebbe destinare a ciò le aree coperte di plinti, preservando così le loro vetture), a loro messo a disposizione per loro gratuitamente;

C) l’individuazione di aree di parcheggio con sosta oraria limitata a un’ora nel centro, ad esempio a piazza Aldo Moro (meglio se ampliando sulla grande piazza il numero dei posti auto disponibili), o di due ore, ad esempio in piazza dei caduti di via Fani o in piazza Trinità, che sono più lontani dal centro, al fine di garantire a tutti gli abitanti di Polignano il disbrigo di affari correnti avendo la quasi certezza di riuscire a trovare parcheggio;

Si potrebbe valutare poi la introduzione di altre misure utili per la viabilità, in combinazione o in alternativa fra loro):

A) Introduzione di piccole aree di sosta a pagamento e a prenotazione (si evita in tal modo un ulteriore aggravio del traffico per la ricerca del parcheggio e si agevolano gli abitanti di Polignano non residenti nel centro storico);

B) Introduzione del limite di 30 chilometri all’ora in tutta l’area del centro, evidentemente premiando la cicloviabilità;

D) introduzione di aree di sosta per sole vetture di lunghezza non superiore a 3,5 m. o per vetture euro 6 o elettriche, introducendo così una premialità per i comportamenti individuali virtuosi;

E) Messa a disposizione di biciclette comunali, con una piccola spesa di registrazione, e creazione (di costo moderato e facile realizzazione) di aree di sosta per queste biciclette;

F) Accesso limitato ai non residenti e consentito solo ad vetture euro 6;

G) Accesso al centro consentito ai non residenti alle vetture con il numero finale della targa corrispondente al giorno (tre accessi al mese);

H) Completamento – NON con le stesse caratteristiche (troppo onerose), ma con semplice allargamento del marciapiede – dell’asse ciclabile nord-sud e accanto alla provinciale 121, di pari lunghezza. Le misure di potenziamento della viabilità ciclistica sarebbero ovviamente, per ora, maggiormente dedicate al turismo semistanziale mitteleuropeo, che le apprezzerebbe in modo particolare.

Si tratta ovviamente di un inizio di soluzione del problema, che passa invero, senza oneri per le casse comunali, dalla ineludibile costruzione di box sotterranei, principalmente inizialmente lungo l’asse di via Vito Cosimo Basile (ovviamente previa indagine geologica di fattibilità), al fine di raggiungere una riduzione del traffico (per la ricerca del parcheggio) e una riduzione della densità di vetture nelle adiacenze, per proseguire poi con le aree più centrali.

Suggerimento accorato: una volta introdotte, occorre vigilare sul rispetto delle norme dettate razionalmente operando con persuasione sui concittadini per rendere, alla fine, più fruibile e vivibile la città, penalizzando i comportamenti individuali autocentrati di coloro che sostengono – per un miope e autolesionistico tornaconto - che il proprio comportamente individuale di per sé non sia dannoso agli altri.

Purtroppo, è proprio nel disconoscere il valore della propria azione individuale che si fonda il presupposto principale del caos. (v. anche M. Olson, La Logica dell'azione collettiva, Ledizioni, Milano 1983)."

Andrea De Girolamo
Responsabile settore mobilità dell’Associazione nazionale veicoli elettrici (Anvel)


FAX - 22.06.2018

BLU - 29.06.2018

VDP - 29.06.2018



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25 maggio 2018


Il PUM mette in difficoltà l'assistenza domiciliare ASL



Il PUM, il piano urbano della mobilità, zona dopo zona è entrato in vigore sul territorio cittadino di Polignano e dal 1° aprile scorso è divenuto realtà. Se da un lato dovrebbe assicurare il posto auto ai residenti, dall’altro il PUM mette in difficoltà l’assistenza domiciliare integrata prevista dal nostro Distretto Socio Sanitario della ASL Bari per l’osservanza dei singoli piani terapeutici dei pazienti.
Quotidianamente gli operatori, siano essi medici o infermieri, devono necessariamente raggiungere la residenza dei pazienti per effettuare le dovute e previste cure ed i relativi controlli. Ma l’assistenza domiciliare integrata viene resa difficoltosa dalla mancanza di aree di sosta disponibili. Con l’entrata in vigore del PUM a Polignano, infatti, il dispendio di tempo nel ricercare un parcheggio da parte degli operatori è aumentato e rischia di divenire un serio problema con l’arrivo della stagione estiva, essendo gli unici posti liberi solo quelli delimitati dalle strisce blu o gialle. La mancata possibilità di parcheggio rischia di impedire al personale medico ed infermieristico di effettuare il trattamento a domicilio con un oggettivo danno per i pazienti e la collettività. Per questo abbiamo presentato una interrogazione all’Assessore Chiara Pepe per copiare la soluzione alla problematica dai paesi viciniori dove viene concessa la sosta libera nelle zone a pagamento agli operatori impegnati con le proprie autovetture autorizzate regolarmente dalla ASL Bari. Il permesso dovrebbe essere limitato al periodo strettamente necessario per assicurare le prestazioni sanitarie previste per l’Assistenza Domiciliare Integrata durante l’orario di servizio. L’individuazione, poi, potrebbe avvenire tramite l’esposizione visibile di un apposito talloncino identificativo del Comune di Polignano con l’apposizione della targa delle autovetture autorizzate, con disco orario attestante l’ora di arrivo. Ci sembra una soluzione di buon senso che va incontro alle esigenze degli operatori, dei pazienti e degli altri automobilisti polignanesi. Attendiamo fiduciosi riscontro sperando non ci venga detto il solito ‘no’.

BLU - 25.05.2018

VDP - 25.05.2018


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2 agosto 2016


Lettera aperta alla cittadinanza polignanese ed ai nostri "Amministratori"



"Siamo stati contattati da un concittadino diversamente abile che non ha avuto sinora alcun riscontro dall’Amministrazione Vitto. Consapevoli della problematica delle barriere architettoniche a Polignano che abbiamo affrontato durante il nostro incontro pubblico sul PUM, fornendo possibili soluzioni, ci auguriamo che l’Assessore Giuseppe Modugno metta presto in atto tutte le misure necessarie per facilitare lo spostamento e la vita dei diversamente abili polignanesi. Vigileremo e manterremo alta l’attenzione su questo argomento che sta a cuore a tutti i cittadini di Polignano."

Sono un vostro concittadino “diversamente abile” con disabilità alla deambulazione. In altre parole, con difficoltà nel potersi spostare a piedi, colpito sin dall’età di 11 mesi da una “poliomielite” agli arti inferiori e facente uso di tutori e stampelle per sorreggermi.
Purtroppo, non sono l’unico disabile ad aver incontrato difficoltà nella propria vita. Molto spesso veniamo in qualche modo emarginati e praticamente relegati in casa, forse perché considerati un peso per la società. Per non parlare delle barriere architettoniche disseminate per la nostra città che, nella maggior parte dei casi, non vengono prese in considerazione o trattate in modo superficiale, forse per mancanza di conoscenza da parte di chi amministra il nostro paese.

FAX - 30.07.2016
Sono arrivato all’età di 60 anni, elemosinando un mio “diritto” sempre negatomi. Al sig. Sindaco della nostra città, alla comandante della Polizia Municipale, all’assessore alle Politiche Sociali e all’ufficio tecnico ho inviato una lettera con la quale lamento il disservizio ed il disagio causati dalla poca attenzione rivolta alle esigenze pratiche riguardante noi cittadini “diversamente abili”, allegando alcune foto dei luoghi dove sono stati collocati i parcheggi a noi dedicati. Ebbene, questi non sono utilizzabili perché posti in luoghi e spazi non fruibili perché non a norma o non utilizzabili perché posti dove il marciapiede è largo appena 50 centimetri. Pur riuscendo a parcheggiare (sempre se troviamo libero il parcheggio, spesso occupato da cittadini che non ne avrebbero diritto), siamo costretti a rimanere in auto perché impossibilitati ad uscire per mancanza di spazio per l’apertura della portiera.

Anche noi “diversamente abili” facciamo parte della cittadinanza comunale quando paghiamo le tasse! Proprio stamattina mi è stata recapitata la tassa sui rifiuti; e guai non pagarla! Ma se poi vado ad “elemosinare” un mio diritto, fanno le orecchie di mercante. Mi sentono ma non mi ascoltano! Anche noi “diversamente abili” vorremmo goderci Polignano come fate voi! Ma quando nei fine settimana o durante le manifestazioni oppure durante le feste patronali il centro della città viene transennato, restiamo praticamente tagliati fuori.

Guido un’auto adattata e con regolare contrassegno ma, nonostante questo, la situazione non cambia visto che ci sono solo 2 posti per disabili da poco installati di fronte all’entrata del Centro Storico e altri 3 in Piazza Aldo Moro. Peccato che venga regolarmente transennata e quindi non accessibile. Va da sé che questi non coprano il fabbisogno. La mia richiesta è che una parte dei posti per le auto comuni, venga messa a nostra disposizione durante le chiusure del centro, dando anche a noi “diversamente abili” la possibilità di vivere il centro città anche nei momenti “importanti”. Sarebbe un diritto sacrosanto, quello che tutti gli altri cittadini hanno, non foss’altro per poterci gustare un semplice gelato stando seduti e guardando la gente che passeggia, piuttosto che farlo in casa perché non c’è posto per la nostra macchina, il nostro mezzo di locomozione necessario ad alleviare la nostra già sofferente e “sfortunata” vita!Spero che con questa mia esternazione ci si possa riappropriare di un nostro “DIRITTO”, già da tempo calpestato ma non cancellato. Spero anche che oltre alla mia persona, se ne possano riappropriare tutti quelli che soffrono per un “DIRITTO” usurpato! Grazie per il tempo dedicatoci a leggere queste righe che sono il nostro “Grido”, con la speranza che venga udito ed ascoltato da chi di “competenza” e che possa essere ascoltato anche da quei cittadini poco sensibili a queste problematiche!

Un cittadino polignanese diversamente abile




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15 maggio 2016


Evento: Una mobilità sostenibile è possibile! [video integrale]


La mobilità sostenibile si prefigge di “garantire che i nostri sistemi di trasporto corrispondano ai bisogni economici, sociali e ambientali della società, minimizzandone contemporaneamente le ripercussioni negative”. A sancirlo è il Consiglio dell’Unione europea nella sua “Nuova strategia dell’Ue in materia di sviluppo sostenibile” datata 2006. Con questo obiettivo abbiamo organizzato, dopo l’appuntamento dell’autunno 2014, una ulteriore intera giornata dedicata al tema grazie al contributo dell’ANVEL (Associazione Nazionale Veicoli Elettrici). E se al mattino tutti i polignanesi hanno potuto provare gratuitamente le accattivanti bici elettriche, a pedalata assistita, utilizzabili anche con la pioggia o per trasportare pesi (grazie ad idonei optional aggiuntivi), nel convegno serale i portavoce Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi hanno analizzato potenzialità e criticità del PUM (Piano Urbano della Mobilità) che l’Amministrazione Vitto ha redatto.

Un piano scritto senza aver ascoltato le esigenze dei cittadini, che sembra porre maggiore attenzione al turista piuttosto che al residente e che incentiva poco gli spostamenti a piedi. Le nostre osservazioni al Pum si possono racchiudere in 5 punti: attenzione principale ai residenti, realizzazione di box sotterranei a prezzo convenzionato, marciapiedi a norma e fruibili da tutti, sensibilizzazione a mobilità alternative come quella ciclistica nonché il trasporto locale elettrico da e per San Vito.

GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DELL'EVENTO

https://www.youtube.com/watch?v=MaA6EZkDGaE 

BLU - 14.05.2016


Dal nostro ingresso in Parlamento abbiamo depositato diverse proposte sulla mobilità sostenibile: dalla copertura assicurativa anche per i velocipedi al servizio di uso condiviso delle autovetture private, dalla realizzazione di una rete di itinerari per la mobilità ciclistica alla promozione ed incentivazione dei veicoli elettrici sino al trasporto pubblico locale gratuito per i disoccupati e i meno abbienti ed al rimborso del biglietto ferroviario per chi sceglie di andare al mare in treno.
L’interessante dibattito si è concluso con l’analisi degli esperti Anvel sia del caso Friburgo in Germania, che sin dal lontano 1985 ha optato per una mobilità sostenibile, sia dell’esempio della Norvegia dove oltre 1 automobilista su 5 si muove con auto ad emissioni zero (in Italia lo 0,1%), grazie allo Stato che offre gratuitamente sia la ricarica elettrica in qualsiasi punto sul territorio nazionale sia parcheggi gratis, zero pedaggi autostradali e corsie preferenziali in città. Una mobilità del genere sarà possibile in futuro anche a Polignano?


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4 maggio 2016


Tutti in piazza per una mobilità davvero sostenibile


Ad un anno dal successo dell’appuntamento tenutosi nell’ottobre 2014 nei pressi della statua di Domenico Modugno, torniamo ad organizzare un nuovo evento sulla mobilità sostenibile grazie alla collaborazione dell’associazione ANVEL (Associazione Nazionale Veicoli Elettrici).
Si terrà sabato 7 maggio, infatti, durante tutto l’arco della giornata nel centro di Polignano, “Una Mobilità Sostenibile è possibile!”. Si parte al mattino, dalle ore 10.00, in piazza Garibaldi (precisamente nei pressi dell’Arco Marchesale) con esposizione e prova di mezzi elettrici, tra cui bici a pedalata assistita. A partire dalle ore 20.00, invece, in piazza Vittorio Emanuele II nel centro storico, si terrà un convegno sulla mobilità sostenibile, con i deputati Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S).

BLU - 30.04.2016


Dopo aver presentato le osservazioni al PUM (Piano Urbano della Mobilità) che l’Amministrazione di Polignano ha intenzione di applicare nel nostro Comune, con i tecnici dell’ANVEL analizzeremo potenzialità e criticità del PUM, proponendo alternative e spunti per un differente modo di spostarsi nella nostra cittadina. Invitiamo tutti i polignanesi a partecipare a questa iniziativa che proietta il nostro paesino in un futuro migliore ma, soprattutto, possibile e concreto.

FAX - 07.05.2016

Per maggiori informazioni, li invitiamo a consultare il nostro sito web www.polignano5stelle.it oppure a cercaci su facebook, con l’evento "Una Mobilità Sostenibile è possibile!".


LA VOCE DEL PAESE - 06.05.2016


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24 febbraio 2016


PUM: Un piano poco attento ai polignanesi


Venerdì scorso, 12 febbraio, è scaduto il termine per presentare le osservazioni al piano urbano della mobilità (PUM), proposto dall'Ing. Berloco, su richiesta dell'Amministrazione comunale di Polignano. Innanzitutto, teniamo a premettere che il metodo non è da noi condiviso. Le osservazioni dei cittadini avrebbero dovuto rappresentare il punto di partenza nella stesura del PUM. Chiedere, in 30 giorni, e dopo soli 15 giorni dalla presentazione pubblica, di esaminare centinaia di pagine per “reagire” ad un piano già scritto, ci sembra un modo apparentemente elegante ma scarsamente convincente per parlare di “partecipazione”. Ciò nonostante, abbiamo protocollato a Palazzo di Città le nostre proposte sul Piano.
Entrando nel merito, riteniamo che il PUM non si basi su dei veri e propri rilievi dei flussi di traffico, ma si tiene conto di alcune sporadiche rilevazioni per individuare le arterie stradali più significative e le principali criticità. Sottolinea altresì, l’insufficienza degli spazi di sosta del centro rispetto alla domanda (soprattutto in alcuni periodi dell’anno): ma non ci sembra siano proposte soluzioni convincenti, anche perché “non esiste un servizio di trasporto pubblico urbano”.

BLU - 20.02.2016


Le misure da intraprendere dovrebbero preliminarmente individuare il soggetto finale – il residente di Polignano – con le sue necessità che il Piano deve invece cercare di soddisfare per migliorare la sua qualità di vita. A nostro avviso, e dopo la consultazione con esperti del settore, la situazione delle molte vetture parcheggiate in strada per lunghi periodi che intasano la circolazione si potrebbe migliorare individuando alcune aree sulle quali autorizzare la costruzione di box per residenti, adibiti a pertinenze di appartamenti ubicati nelle vicinanze attraverso il finanziamento di banche e privati e quindi senza oneri per il comune ma concessi con condizionalità. Consentirebbe ai cittadini di detenere un bene per migliorare la propria vivibilità (e il proprio reddito) ma anche la possibilità di contribuire a creare un effetto elastico, decongestionando le strade limitrofe. Inoltre, l’assenza di un trasporto pubblico ad orario certo impedisce ai residenti di fare a meno in ogni caso dell’automobile per gli spostamenti medi. Non si capisce, infine, come mai non sia prevista una linea di trasporto pubblico che colleghi Polignano con località San Vito. Un'azione che permetterebbe di decongestionare il centro cittadino, di offrire una location alternativa e meno caotica, di allungare l'offerta turistica del paese e, allo stesso tempo, di disincentivare l'utilizzo dell'auto per raggiungere una località che si trova a soli 5 minuti con il mezzo pubblico.
Tuttavia, la vera emergenza di Polignano è rappresentata dalla necessità di dotarsi di marciapiedi a norma e di percorsi pedonali che consentano anche ai portatori di disabilità di accedere agevolmente a tutti i locali commerciali e alle strade.
Sorprendente è l’attenzione rivolta alla mobilità ciclistica. Entrando nel merito, sembra non vi sia stato nel piano uno studio sugli effettivi bisogni dei residenti, almeno a quanto risulta dalla lettura dei testi. Insomma, sembra mancare la definizione dell’obiettivo (o peggio, non è dichiarato) e tutte le idee si concentrano per soddisfare le esigenze di migliaia, per ora ipotetici, cicloturisti. È ovvio, invece, che la bicicletta dovrebbe essere usata, come in tutti i paesi del mondo, essenzialmente ogni giorno per le esigenze quotidiane, innanzitutto per andare a scuola o in ufficio o in negozio e a fare la spesa. Il piano presentato, invece, sembra confezionato per il turismo e non per gli abitanti di Polignano.
Il decisore finale è ovviamente l’amministrazione comunale e, spesso, le determinazioni finali sono condizionate dal timore di perdere consenso, col rischio di fare scelte troppo timide e deboli perché portino risultati apprezzabili sul miglioramento della fluidità del traffico, della rapidità degli spostamenti, della vivibilità del centro urbano. Inoltre alcune mosse devono assolutamente essere contestuali e non possono prescindere dal ripristino di un sistema di trasporto collettivo (e pubblico) che sia in grado di compensare l’iniziale disagio derivante dalle inevitabili maggiori limitazioni a cui verrebbe assoggettata la mobilità motorizzata privata.
In conclusione, una Giunta lungimirante e veramente tesa agli interessi dei cittadini avrebbe coinvolto sin da principio i polignanesi, ascoltando le loro esigenze. Con questo modus operandi davvero “partecipato”, avremmo avuto un PUM più idoneo alle esigenze della nostra comunità e non un mero documento teorico che parla di buone pratiche ma poco attinenti al territorio e alle necessità dei residenti.


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22 febbraio 2016


Intervista rilasciata a "La Voce del Paese" - 18/02/2016


1) Qual è la vostra opinione chiara sulla legge Cirinnà? Favorevoli ai matrimoni tra coppie dello stesso sesso? E alle adozioni?
Facciamo un po' di chiarezza. La legge a prima firma Cirinnà introduce il riconoscimento delle coppie di fatto che non riguarda solo le coppie dello stesso sesso ma anche quelle etero. Si tratta, quindi, di estendere dei diritti civili. Per quanto riguarda le adozioni, invece, si è fatto purtroppo una grande confusione mediatica. La legge parla solo di “step child adoption” che in italiano si traduce con “adozione del figliastro” che è già esistente dal 1983 per le coppie sposate. Cerchiamo di spiegare semplicemente di cosa si tratta con un esempio: se se uno dei due genitori biologici muore o rinnega il bambino e l'altro si lega con un'altra persona, il genitore legittimo rimasto può chiedere che il nuovo/a compagno/a diventi per legge genitore del bambino. Tutto questo, però, non avviene in maniera automatica ma passa per un giudice che valuta caso per caso. In sostanza, anche qui, si tratta di dare ad un bambino il diritto di avere un genitore dopo aver perso il vecchio e questo è molto più importante di tutta la dietrologia che si è fatta. Noi siamo sempre favorevoli all'estensione di diritti.

2) Parliamo del carrubo. Non siete soddisfatti della presa di posizione dell'amministrazione? Quale presa di posizione?
Casomai possiamo parlare di presa per i fondelli da parte dell'Amministrazione. Basta leggere il verbale della Conferenza dei Servizi del 28/01/2016 per vedere che a pag. 7 c'è scritto: “fermo restando il percorso del tracciato del metanodotto di ultima revisione”. Cioè, alla fine della fiera, il progetto SNAM rimane tale quale. Ma la presa per i fondelli vera e propria arriva successivamente quando al punto 15 di pag. 3 si legge che “il tracciato progettato è stato condiviso con la Amministrazione Comunale di Polignano a Mare”. Ciò significa che l'Amministrazione ha sempre saputo del percorso e l'ha addirittura condiviso con la SNAM. Insomma, il massimo della presa in giro. Se poi ci aggiungiamo la risposta ricevuta martedì scorso all'interrogazione presentata dal M5S in Regione Puglia, in cui l'Ass. Curcuruto dice chiaramente che la responsabilità è dell'Amministrazione di Polignano, allora il cerchio si chiude. Vitto difende la bellezza solo a parole.

3) Adesso potete dire la vostra del PUM. Quali punti concretamente non vi convincono, fermo restando che una nuova viabilità è necessaria?
Abbiamo presentato le nostre osservazioni al PUM, i cui punti cardine abbiamo raccolto all’interno di un comunicato di cui speriamo darete voce nelle pagine di questa edizione del vostro giornale. Ribadiamo, però, che il metodo “pseudo-partecipativo” messo in pratica dall’Amm. Vitto non ci vede per niente d’accordo: non vi è nulla di condiviso! Si doveva partire dai cittadini per arrivare ai cittadini: il protagonista assoluto di questo PUM, piuttosto, sembra essere ancora una volta il turista.

LA VOCE DEL PAESE - 19.02.2016


4) Parliamo dei rifiuti e delle gestioni Aro. Forse ci sarà tutto da rifare. Quindi, quale futuro? Come bisognerebbe ricominciare?
È dal 2011 che proponiamo una soluzione in merito alla gestione dei rifiuti. L'Amministrazione anche in questo caso, dimostra di essere bipolare. Da un lato, è parte attiva nella stesura del bando con i comuni di Conversano, Mola e Monopoli e dall'altra cerca di criticare il bando stesso. Chi credono di prendere in giro? Polignano non doveva aderire all'Aro come da noi proposto e doveva gestire “in house” la raccolta seguendo il modello dei comuni virtuosi. In questo modo il risparmio per i cittadini è massimo.

5) Come valutate l'operato dell'opposizione interna ed esterna alla maggioranza di Polignano? Nasce un nuovo progetto 'Cambia Polignano'. Abbiamo anche Scelta Civica e InnovAttivo…
Siamo alle solite. Man mano che ci si avvicina alle elezioni si risvegliano le opposizioni. Il problema è che molto spesso si tratta delle solite persone che da troppo tempo sono alla guida del nostro paese e che se non sono presenti in prima persona, ne muovono le fila restando nell'ombra. Polignano ha bisogno di un reale cambiamento, non di una passata di vernice.

6) Le opere pubbliche a Polignano sono tanto discusse. Sarà perché a differenza del passato, ora si stanno realizzando?
Si sta realizzando semplicemente quello che è stato approvato dalle vecchie amministrazioni. Niente di più, niente di meno. Anzi, molte di queste opere erano state criticate aspramente da Vitto & Co. quando sedevano sui banchi dell’opposizione. Evidentemente, essere bipolari è una caratteristica intrinseca del centro sinistr(i)a.


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