30 gennaio 2013


Scrutatori di seggio: priorità ai disoccupati ed alle fasce più deboli


In vista della convocazione della commissione elettorale che si riunirà giovedì prossimo, 31 gennaio, alle ore 12.00, abbiamo protocollato una richiesta al Comune in cui chiediamo che per la scelta degli scrutatori di seggio delle prossime elezioni politiche del 24-25 febbraio si punti a dare priorità ai disoccupati ed alle fasce più deboli della popolazione polignanese.
La legge, infatti, stabilisce che la nomina dello scrutatore di seggio è compito della commissione elettorale comunale che assegna gli incarichi per tutte le sezioni elettorali presenti nel territorio del comune. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer, mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (legge 270/2005), sebbene a Polignano si sia continuato con il più equo sorteggio e successiva nomina.
Dato il grave periodo di crisi economica che il Paese sta attraversando, che ha forti ripercussioni anche nel nostro territorio, anche poche centinaia di euro possono aiutare chi versa in condizioni economiche disagiate. Per questi motivi abbiamo chiesto al Presidente ed a tutti i componenti della Commissione Elettorale Comunale, che venga introdotta, quale titolo di precedenza ai fini della nomina a incarichi relativi alla formazione dei seggi, la valutazione dello stato di disoccupato, o comunque l’appartenenza alle fasce sociali più deboli.
La normativa, infatti, riguardante la nomina degli scrutatori di seggio, ed in particolare l’art.6 della legge nr.95 dell’ 8 marzo 1989, sostituita dall’art.9, comma 4, della legge 21 dicembre 2005, nr.270, ulteriormente modificato dalla legge nr. 22 del 27 gennaio 2006 concede discrezionalità alla Commissione Elettorale nella scelta dei criteri per la formazione delle graduatorie, tra i cittadini che hanno espresso la propria disponibilità nell’apposito albo.
La commissione elettorale si riunirà giovedì 31, quindi ci sono i tempi tecnici per accogliere la nostra richiesta. Noi saremo presenti durante tale riunione come pubblico. Non ci resta che invitare le istituzioni, le associazioni ed i soggetti che parteciperanno alla prossima competizione elettorale a condividere tale proposta per il bene dei polignanesi che, purtroppo, ne hanno più bisogno.


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29 gennaio 2013


La malattia... della Sanità


Il sig. Ventricelli, consigliere regionale in quota SEL, ha risposto al nostro comunicato in merito ai tagli della Sanità e alle ingiustizie legate all'ospedale di Monopoli a favore di cliniche private. Sentitosi chiamato in causa per la questione da noi citata relativa al ripristino dei posti letto di oncologia presso l’ospedale di Altamura, ha cercato di chiarire la questione dal suo punto di vista.
Il Consigliere ha precisato che il suo intervento (quindi ammette un intervento politico) è stato di semplice “rettifica” in quanto, a suo dire, nella famosa delibera n.1110 di riordino ospedaliero dello scorso 9 Giugno “erroneamente la Regione aveva dimenticato di specificare che nel reparto di Medicina contente 24 posti, 4 erano adibiti al servizio oncologico”. Noi vogliamo pur credere a questa affermazione, ma restiamo indignati dal fatto che nelle successive modifiche e rettifiche questo errore sia rimasto sempre lì. Persino nell’ultima delibera, la 3006 (vedi sotto), già da noi citata, i 4 posti destinati all’unità di oncologia sono passati ancora una volta da 4 a 0!
Se di mera rettifica si trattava, tanto da richiedere l’intervento del Consigliere, ci chiediamo come mai Ventricelli in data 8 Gennaio rilasciava queste dichiarazioni: “Il tema della soppressione dei sei posti va rivisto perché nella sostanza il reparto di medicina contiene il servizio oncologico. Ora mi auguro che l'Assessore Attolini possa rivedere questa scelta per non deludere e penalizzare l'offerta sanitaria”. In data 11 Gennaio, a seguito dell’incontro tra il Consigliere, Attolini e il sindaco Stacca, Ventricelli ha dichiarato in una sua nota: “Dopo le numerose sollecitazioni ed aver recepito le criticità di questo intervento l’assessore Attolini si è detto pronto a rivedere le sue posizioni e ha assicurato che i posti di Oncologia saranno mantenuti garantendo così ai cittadini un livello di prestazione e servizi inalterato. Soddisfatti torniamo a casa certi di aver reso ancora una volta un buon servizio per i cittadini e per l’intero territorio della murgia. L’Assessore ha recepito le nostre istanze perché fondate su un principio di ragionevolezza e diritto alla salute.”.
Alla luce di tutto ciò, la nostra tesi secondo cui un ospedale o un reparto possono considerarsi "salvi" solo se c'è il politico di turno, può considerarsi infondata? Ai posteri l’ardua sentenza.
Nel frattempo, ci sentiamo di accogliere la disponibilità data da Ventricelli stesso affinché “la comunità di Monopoli possa raggiungere gli obiettivi che possano meglio soddisfare i bisogni di salute della popolazione” e gli proponiamo di diventare anche il “protettore” di Monopoli. Forse solo così riusciremo ad ottenere diritti per i malati.


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25 gennaio 2013


Polignano nel turismo dà i numeri


Abbiamo cercato sin dalla fine dell’estate di porre sotto la lente d’ingrandimento il settore turistico polignanese. Le analisi, le direttive, le scelte future in questo ambito non si possono fare se non guardando con attenzione i numeri e le tipologie di flussi. Per questo, il 2 ottobre 2012 protocollammo una richiesta in cui chiedevamo il numero di posti letto presenti a Polignano e la percentuale di occupazione degli ultimi 3 anni. La risposta dal Comando di Polizia Municipale ci è giunta il 9 novembre: comunicandoci solo i dati relativi al numero dei posti letto. Per l'occupazione non c'era nessun dato disponibile.
Ora, invece, scopriamo con infinito piacere che, finalmente, sono state diramate alcune statistiche, la cui discutibilità è lapalissiana. Non si può, infatti, basare una programmazione turistica su un numero così esiguo di dati recuperati dal proprio “ufficio turistico” a mezzo servizio. Se nel breve periodo in cui è stato aperto sono capitati 3 cinesi alla ricerca di un hotel su un totale di 10 turisti non si può assolutamente affermare che il 30% dei visitatori polignanesi è cinese!
Un rilevante contributo per dare un po’ di professionalità all’analisi del settore potrebbe giungere dalla Regione Puglia con l’introduzione del “Progetto SPOT”, uno strumento che consentirà di conoscere in tempo reale tutte le presenze sul territorio e che metterà in rete tutte le strutture ricettive. Ovviamente, tutto verte sul “come” sarà gestito il progetto, perché in sé e per sé pare avere i giusti presupposti ed i propositi ideali: vedremo se la Pubblica Amministrazione riuscirà a convergere su di sé tutti i piccoli imprenditori, facendo comprendere loro il vantaggio informativo e commerciale di una piattaforma del genere.
La Regione dovrebbe seriamente attivarsi affinché i gestori delle strutture comprendano che la raccolta di dati a fini statistici non è qualcosa di astratto, che cade nel vuoto, un lavoro che toglie tempo ed energie ma un impegno che ha un’importanza strategica anche per loro. Piuttosto che farlo vivere come un mero ed ulteriore balzello che chi governa pretende (e che costa fatica, tempo e dunque denaro!), sarebbe anche il caso di restituire ai gestori ed ai piccoli imprenditori il loro lavoro sotto forma di dati comprensibili e forniti in tempo reale. Come è andato il weekend dell’Epifania? Lo sapremo a giugno 2013? Forse! A quel punto, non servirà più né all’intero settore né alla Regione che magari potrà vantarsi per la cronaca di un pienone: ma quando si tratterà di mettere in piedi o correggere un progetto di promozione turistica sarà oramai troppo tardi!
Tornando alla nostra Polignano, sono numerosi i dubbi che vengono a galla: su quali basi l'Amministrazione Vitto aveva deciso di introdurre la tassa di soggiorno? Quale introito era stato calcolato? A quanto ammontavano i costi di gestione della tassa? Se non si conosce neppure il settore e le sue caratteristiche, come si è potuto ipotizzare una tassazione del genere?
Fortunatamente, grazie al tenace intervento degli addetti del settore, la questione è stata accantonata. Adesso la nostra preoccupazione è che, con la scusa della mancata introduzione della tassa di soggiorno, l'Amministrazione trovi l'alibi per non realizzare alcun servizio di cui Polignano necessita.


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24 gennaio 2013


Quando la politica mette sulla sanità i suoi vessilli


Come uno schiaffo in pieno volto giunge la notizia della delibera n. 3007, datata fine 2012, della Regione Puglia circa la rimodulazione dei posti letto accreditati (termine tecnico che indica l’implicazione di fondi pubblici) nella rete ospedaliera privata. Fa specie leggere di una nota clinica privata a Conversano, dove nascerà un reparto di cardiologia a cui sarà annessa l’emodinamica. Reparto di emodinamica che sull’intero territorio tra Bari e Brindisi è assente da sempre, tanto da spingere l’Ospedale San Giacomo di Monopoli a richiederla sin dal 2005.
La delibera in questione, infatti, è stata preceduta dalla n. 3006, in cui è stata definitivamente bocciata la richiesta di Monopoli di mantenere intatta la terapia intensiva della cardiologia (UTIC) nonché la richiesta di una emodinamica ex novo.
A fine Novembre scorso avevamo già denunciato la scelleratezza dell’Amministrazione Pugliese e locale, sia per quanto concerne le delibere sia per le comunicazioni fatte alla comunità quantomeno discutibili. Alla luce dei “risultati” ottenuti, l’azione del Sindaco monopolitano Romani, il quale affermava che avrebbe occupato l’ospedale sino all’ottenimento dell’emodinamica è stata, dunque, solo una messinscena per la campagna elettorale imminente.
Alla cardiologia di Monopoli, dunque, verranno riassegnati appena i 2 posti letto per poter creare, in questo modo, la cosiddetta “area critica”, la cui funzione in realtà risulta ancora sconosciuta persino agli stessi addetti del settore.
La storia della sanità nell’“Era Vendola” non è certo delle migliori, basti pensare ai soldi pubblici regalati a Don Verzé e allo scandalo Tedesco. Il numero di medici, e ancor più quello di infermieri, per 100 posti letto è inferiore in Puglia non solamente rispetto al resto d’Italia, ma persino rispetto alle altre regioni meridionali. Il riordino ospedaliero a cui stiamo assistendo non è novità del 2012: il primo regolamento emanato risale al 2010 e Vendola, ben guardandosi dall’attuarlo sotto le elezioni regionali, ha affrettato poi i tempi solo nell’ultimo anno, nascondendo i deficit dei servizi della sanità pugliese (già di Fittiana memoria) sotto i tagli del Governo Monti. Eppure gli enti locali, se non aiutati dal Governo, sono tenuti a fare le loro mosse e i tagli adeguati ai veri sprechi. Vendola è già al secondo mandato come Presidente e un taglio, per esempio, l'avrebbe potuto fare ai costi della politica (stipendi, auto blu, rimborsi) già 8 anni fa. Si sarebbero potuti evitare i costi di ben 5 inceneritori, forse avremmo anche alleggerito qualche reparto di oncologia. Adesso, invece, ci parla di 5 megaospedali da costruire, proprio lui che il primo mandato elettorale l’ha ottenuto con un successo basato tutto sullo scontro sanità con il rivale Fitto, il quale già allora proponeva queste “pseudo-soluzioni”. Con quali soldi Vendola vuole allora realizzare questi megaospedali? Mentre aspettiamo che sorgano dal nulla, dobbiamo evitare di ammalarci? La logica, in realtà, è sempre quella del profitto, basti pensare che gli ospedali sono, di nome e di fatto, Aziende Sanitarie.
Pare che per il 2013 le sorprese non si limitino ai pacchi sotto l’albero per le aziende sanitarie private. Lo scorso 11 gennaio, infatti, il sig. Michele Ventricelli ha rilasciato un comunicato in cui afferma di essere compiaciuto che l’assessore regionale al ramo Attolini abbia accolto le richieste di mantenere aperto il reparto di oncologia di Altamura.
Non sindachiamo certo, ma bisognerebbe capire chi è davvero Ventricelli per comprendere meglio la faccenda. Ventricelli, infatti, è consigliere regionale in quota SEL, residente ad Altamura. Immaginiamo quanto sia stato per lui difficile ottenere tale risultato! Non è certo il primo ed unico caso. La verità è che in Puglia, come in tutta l’Italia un ospedale o un reparto possono considerarsi “salvi” solo se c’è il politico di turno che gode di una certa posizione, perseguendo così i suoi interessi meramente elettorali. E meno male che la Sanità non dovrebbe avere colori politici...


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23 gennaio 2013


Rubrica “Degrado Urbano” - Fontane a perdere vol. 2


Ancora sprechi d’acqua a Polignano, dopo aver scovato la prima fontana ad erogazione continua presso il lungo mare Cristoforo Colombo per la quale l’Amministrazione ha pensato bene che la miglior soluzione fosse chiuderla completamente, ne è stata segnalata un’altra in via Rodolovich II, di fronte all’asilo Collodi.
Anche questa volta, armati di bottiglia e cronometro abbiamo constatato che la suddetta fontana eroga circa un litro al minuto. È facile calcolare che in un mese vengano erogati 43.829 litri e, calcolando i costi legati alle tariffe al metro cubo dell’acqua (in aumento grazie all'amministrazione Vendola, che ha lasciato che l’AQP rimanesse una S.p.A., e all’ultimo regalino di Monti) più i costi legati alla depurazione, arriviamo a gettare al vento € 1.560 l’anno.
I problemi con le fontane, però, non finiscono qui. Anche la località di San Vito può vantare la propria “fontana a perdere”. Se non si è muniti di recipiente, infatti, non è possibile abbeverarsi a causa dello pseudo-rubinetto di cui è dotata.
Proprio le numerose segnalazioni di degrado, ci portano ad avere il piacere di inaugurare la rubrica “Degrado Urbano” in cui invitiamo tutti i cittadini a segnalarci (tramite mail all’indirizzo polignanorevolution@gmail.com) tutti quei punti di abbeveraggio che presentano problemi come quelli già raccontati, così da realizzare una vera e propria mappatura del territorio, ma non solo, anche le situazioni di degrado o che comunque minano il decoro urbano della nostra splendida cittadina. Sarà nostro dovere porre l’attenzione sulle situazioni oramai insostenibili.
Qualcuno potrà vederci – in malafede – l’ennesimo strumento di polemica: per noi, invece, questa, come tutte le altre nostre iniziative, non è altro che un modo per aiutare il paese a diventare un posto migliore in cui vivere ed accogliere turisti, ascoltando la voce degli stessi cittadini.
In altri termini è dare una mano all’Amministrazione stessa ed al suo operato, che ci auguriamo sempre positivo per il bene dell’intera comunità.


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22 gennaio 2013


I dispiaceri della politica


Il 14 dicembre scorso protocollammo una richiesta al Comune in cui chiedevamo alla dirigente Stefania Kaufmann e al Sindaco Domenico Vitto di ritirare il bando per l'assunzione di un avvocato nello staff del Sindaco. In seguito ad un parere richiesto ad un autorevole studio legale, abbiamo constatato che il suddetto bando era ed è illegittimo.
A distanza di settimane, ci ha risposto direttamente il Sindaco dichiarando che a lui “dispiace” (sob!) che ci siamo sbagliati, sempre secondo lui, sulla legittimità del bando.
Quello che a noi “dispiace”, invece, è che alla nostra richiesta non abbia risposto il Dirigente responsabile del procedimento. Sarebbe interessante, infatti, conoscere un suo parere tecnico in merito.
Un'altra cosa che ci “dispiace” è che noi, essendo dei semplici cittadini, non abbiamo alcun potere d'intervento, perché “spetta solo ai concorrenti al bando impugnare un'eventuale illegittimità, sempre se lo ritengono opportuno. La legge, infatti, permette di "impugnare" i provvedimenti amministrativi solo a coloro che ricevono dal supposto provvedimento illegittimo una lesione diretta ed attuale”. Questa è la dichiarazione di uno dei nostri legali esperto in materia.
Tuttavia, la cosa che ci “dispiace” di più, è che il Sindaco andando avanti con questo procedimento rischia di apportare un danno erariale alle casse del Comune. Nel caso in cui venisse impugnato il bando, infatti, il Comune si ritroverebbe a pagare un indennizzo ai partecipanti e, trattandosi di soldi pubblici, in realtà il danno ricadrebbe tutto sui cittadini.
Da un punto di vista politico, ciò che veramente “dispiace” è che gli unici che potrebbero fare qualcosa in realtà non stanno muovendo un dito. Ci riferiamo ovviamente ai Consiglieri di opposizione che su detta questione non danno segni di vita.
È vero che ognuno ha il governo che si merita, ma è vero anche che una classe dirigente dovrebbe, per definizione, essere anche leggermente migliore della collettività che governa. Si potrebbe, altrimenti, sorteggiare dall'elenco telefonico i componenti di un'Amministrazione. Statisticamente, si avrebbero amministratori migliori.


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17 gennaio 2013


Lo tsunami tour di Grillo approda in Puglia

Il fondatore del Movimento 5 Stelle il 18 gennaio a Brindisi e Bari e il 19 gennaio a Lecce e Taranto

La Puglia è fra le prime regioni ad essere travolte dallo “Tsunami Tour” che porterà Beppe Grillo nelle piazze di tutta Italia nella corsa del MoVimento 5 Stelle alle Politiche del 24 febbraio. Il 18 e il 19 gennaio saranno interamente dedicati alla nostra Regione. Venerdì 18 a partire dalle 17:00, Beppe Grillo sarà in Piazza Mercato a Brindisi e dalle 21:00 presso il Palaflorio (zona Japigia) a Bari. Il giorno seguente sarà dalle 17:00 in Piazza S. Oronzo a Lecce e dalle 21:00 in Piazza Immacolata a Taranto.
"Ad un mese di distanza dai precedenti incontri pugliesi di Beppe per stimolare la raccolta delle firme – dichiara il candidato al Senato Lello Ciampolillo - e dopo l'accoglimento ufficiale del simbolo del MoVimento 5 Stelle, l'appuntamento è dunque per venerdì a Brindisi e Bari e per sabato a Lecce e Taranto. Sarà in queste quattro città che si incontrerà Beppe Grillo, l'ispiratore italiano della democrazia dal basso, che permette ai normali cittadini che intendono partecipare alla cura del bene comune di avere un MoVimento dove confrontarsi e con il quale sfidare le logiche clientelari dei corrotti partiti politici, che saranno sommersi dall'onda della partecipazione democratica dei cittadini pugliesi: lo Tsunami Tour arriva in Puglia".

Sul palco, insieme al comico genovese, saranno presenti anche i due candidati alla Camera di Polignano, Emanuele Scagliusi e Giuseppe L'Abbate. “In questa campagna elettorale – dichiarano i due candidati – punteremo sulla diffusione del nostro programma in materia di energia, trasporti, connettività, sburocratizzazione della macchina amministrativa, gestione dei rifiuti, gestione dell'acqua, finanziamento alle piccole imprese e non solo, cercando di coinvolgere quanto più possibile i cittadini.”
L'incontro sarà libero, per cui tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
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16 gennaio 2013


L'antipolitica sul porto l'hanno fatta i partiti


La questione del porto risale a più di 10 anni fa e coinvolge più amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra. Per poter avere un quadro chiaro della situazione, bisognerebbe entrare in possesso di tutte le determine e le delibere rilasciate in questi anni. In generale, però, possiamo affermare che nessuna Amministrazione può permettersi di svendere pezzi di territorio senza chiedere il parere ai propri cittadini. In quel caso andava fatto un referendum dopo aver informato bene i cittadini sulla questione. Adesso per giunta oltre al danno ci ritroviamo pure la beffa di dover finanziare al 90% i lavori di costruzione del porto. Praticamente prima l'abbiamo svenduto e poi glielo finanziamo con le nostre tasse. Vi sembra normale tutto ciò? A queste condizioni il porto l'avrebbe potuto fare il nostro Comune ed a quest'ora sarebbe ancora di proprietà di tutti i polignanesi. Non vi sembra che sia proprio questa l'antipolitica? Ovvero un operato ed un comportamento contrario agli interessi dell’intera comunità?


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15 gennaio 2013


Acquisto defibrillatori: il M5S plaude alla scelta dell'Amministrazione



Il MoVimento 5 Stelle di Polignano esprime soddisfazione per la scelta del Sindaco Domenico Vitto di acquistare ed installare tre defibrillatori automatici. Una scelta positiva visto che, ogni anno, in Italia le vittime per arresto cardiaco sono circa 57.000 (praticamente una ogni nove minuti!) e costituiscono il 10% della totalità dei decessi.
L'arresto cardiaco, infatti, può colpire chiunque, quasi sempre senza preavviso. Se il ritmo cardiaco non viene ristabilito velocemente, la morte sopraggiunge in pochi minuti e danni cerebrali irreversibili possono manifestarsi dopo appena 5 – 6 minuti. Vitale è intervenire immediatamente utilizzando un defibrillatore, che consente al cuore di riprendere un ritmo cardiaco regolare.
Con l'utilizzo del defibrillatore automatico, anche da parte di personale non medico, adeguatamente addestrato, si può intervenire tempestivamente in attesa dei soccorsi, effettuando una defibrillazione cosiddetta "precoce" che aumenta la possibilità di sopravvivenza.
Il “Dae” è un apparecchio che guida il soccorritore nelle manovre, passo dopo passo, e rilascia una scarica elettrica solo quando indicato. Usarlo può essere molto semplice.
Tuttavia, è assolutamente necessaria una formazione adeguata altrimenti si rimane ai proclami, ai giusti propositi ed ogni sforzo fatto, sia economico sia culturale, risulta vano.
L’addestramento, che in genere non supera le cinque ore, si compone di poche, semplici manovre che chiunque può imparare, attraverso una formazione che segue linee guida internazionali.
Auspichiamo che, dopo l'acquisto, si provveda alla formazione di quante più persone possibili, perché la sola presenza di un defibrillatore senza personale addestrato è inutile e non salva alcuna vita (basti pensare al recente caso del calciatore Morosini in Pescara-Livorno dello scorso campionato di calcio). La formazione e la sensibilizzazione all'uso del defibrillatore sono elementi fondamentali per agire con tempestività ed efficacia, altrimenti si rischia di fare un investimento inutile.


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14 gennaio 2013


Tributi minori, inefficienza maggiore


Pannelli per le affissioni abbandonato dell'atrio della scuola Sarnelli-De Donato

A fine settembre 2012 l'Amministrazione Vitto ritirò, in autotutela, la gara per la gestione della riscossione dei tributi minori. Noi del MoVimento 5 Stelle di Polignano plaudimmo alla scelta perché ritenemmo, e lo riteniamo tutt'ora, che la riscossione dei tributi debba essere gestita dall'Ente.
A distanza di qualche mese però, alla luce di alcune scelte fatte dall'Amministrazione, ci sorgono alcuni dubbi.
Perché fu indetta la gara? Ritirandola, cosa è cambiato? Sono state apportate delle migliorie? È stato redatto un piano della pubblicità?
Queste domande non hanno risposte, o meglio, le hanno ma non ci convincono.
Al momento ci risulta che l'Ufficio è gestito esattamente come prima e cioè con 4 dipendenti che si occupano dei tributi maggiori e solo 1 dei tributi minori. Se consideriamo che la gestione dei tributi minori porta uno dei funzionari ad essere spesso fuori ufficio per la riscossione delle tasse (si pensi alla riscossione ogni giovedì al mercato settimanale), si comprende benissimo come il servizio diventi deficitario ed inefficiente per i cittadini.
Dei 5 funzionari poi, uno ha un contratto part-time ed un altro risulta assunto a tempo determinato. Come può garantire efficienza un ufficio così strutturato?
Proprio in questi giorni i cittadini di Polignano si sono visti recapitare all'incirca 2000 cartelle esattoriali relative a mancati pagamenti di Ici e Tarsu risalenti al 2007 (saranno strascichi della Tricom???). Di questi 2000 avvisi il 90% risulta errato e ciò ha portato allo stallo dell'Ufficio ed anche un danno erariale di circa 3/4000 euro tra spese di buste e spedizioni.
Ovviamente, la colpa di tutto ciò non è dei dipendenti, i quali si impegnano entro i limiti delle loro possibilità.
Un'altra scelta molto discutibile riguarda le affissioni. Innanzitutto, i diritti di urgenza che ammontano ad € 26,00 a manifesto, vengono riscossi solo in parte producendo un mancato introito nelle casse del Comune ed un'affissione selvaggia, con spese aggiuntive per pulizia e smaltimento che gravano sull'Amministrazione.
L'affidamento all'Ipas della gestione dei 6x3 per un importo totale di € 55.000 per gli interi 9 anni previsti, a noi sembra quanto meno scellerato perché facendo un po' di conti viene fuori che: se il Comune gestisse direttamente l'affissione dei 6x3 incasserebbe € 102 per manifesto ogni 10 giorni che per un mese significa € 306 x 4 (impianti) = € 1.224 x 12 (mesi) = € 14.688 x 9 (anni) = € 132.192 - € 55.000 (Ipas) = € 77.192 che rappresenta un mancato introito per le casse Comunali.
C'è da aggiungere che quei € 55.000 in realtà non sono tali perché pagati dall'Ipas in “natura” con vari scivoli, altalene e diversivi vari che probabilmente valgono molto meno.
In questo gioco a perdere abbiamo scoperto altre amenità: l'Ipas, per assurdo, avendo la gestione dei 6x3 avrebbe tutto l'interesse a non consentire al Comune di affiggere i manifesti negli spazi utilizzati finora (di pertinenza dell'Anas). Ciò rappresenterebbe un ulteriore mancato introito per le casse Comunali ed un ipotetico contenzioso con l'Anas.
Sintomatici dell'incuria con cui vengono trattate le aree pubbliche sono quei pannelli per le affissioni divelti ed abbandonati, vedi via Pompeo Sarnelli vicino l'ingresso della scuola media, zona San Vito vicino gli scavi fognari, viale Trieste, parcheggio Cristoforo Colombo, ed ancora, nei pressi della Caserma dei Carabinieri.
In tutto ciò, con tali sprechi e con tali mancati introiti si riescono anche ad avere dei giorni senza servizio di affissione, come nei primi giorni di quest'anno, dopo che i committenti hanno pagato la tassa relativa.
Eppure al momento del ritiro del bando in autotutela, il Sindaco dichiarò: “abbiamo l'intenzione di internalizzare il servizio dei tributi perché abbiamo la possibilità di farlo”.
Cosa ci tocca sopportare per attaccare qualche manifesto!


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11 gennaio 2013


Acqua e democrazia a rischio durante le vacanze



Il contribuente italiano è ormai abituato a vedersi aumentare tasse, tariffe e balzelli durante le varie festività, sono famose ormai le “stangate di ferragosto” e gli aumenti pasquali. Il governo dei tecno-burocrati dimissionario poteva non fare il regalo di fine anno agli italiani?
Il 28 dicembre l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas, tra un brindisi e l'altro, ha approvato il nuovo Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato.
Era già accaduto nell'estate del 2008, quando nella finanziaria comparve l'art. 23 bis che parlava di gestione privata dei servizi pubblici locali e che è stato in parte abrogato con il Referendum del 2011.
Siamo in uno strano paese dove "la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" salvo poi ignorare la stessa per mezzo di regolamenti tipo quello sulla tariffa dell'acqua.
L'acqua, la sua gestione, oggi più che mai rappresenta un paradigma culturale per radiografare lo stato di salute della politica di un paese.
Riportiamo alcune righe dal comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua:
... l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas ha approvato il nuovo Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato sancendo, nei fatti, la negazione dei Referendum del Giugno 2011, con cui 27 milioni di cittadini italiani si erano espressi per una gestione dell'acqua che fosse pubblica e fuori dalle logiche di mercato... l'Autorità vara una tariffa che nega, nello specifico, il secondo referendum sulla remunerazione del capitale e lascia che si possano fare profitti sull'acqua, cambiando semplicemente la denominazione in “costo della risorsa finanziaria”, ma non la sostanza: profitti garantiti in bolletta”.

Noi, il 6 giugno 2012, come Movimento Cinque Stelle abbiamo chiesto al Comune di Polignano a Mare di aderire alla campagna nazionale Obbedienza Civile. Sono passati più di 6 mesi ma non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione a riguardo, segno che tra le priorità di questa Amministrazione non c'è la difesa dell'acqua pubblica e degli interessi dei cittadini.
Altro segno dell'indolenza verso questi temi è l'ormai famosa fontanina sul lungomare Cristoforo Colombo. Dopo la nostra segnalazione è stata completamente chiusa, si è passati dallo spreco al disservizio. Di recente sono stati spesi € 18.000 per le luminarie natalizie, € 7.000 per le fioriere in via Roma. È cosi difficile reperire nella finanze del Comune qualche decina di euro per un rubinetto?


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9 gennaio 2013


La trasparenza dell’incomprensibile


"La trasparenza dell’incomprensibile" potrebbe essere la definizione di alcune modalità adottate dall’Amministrazione Vitto nel rapportarsi alla cittadinanza. Nonostante gli sforzi dell’assessore Marilena Abbatepaolo per andare incontro al principio di trasparenza amministrativa, la tanto attesa pubblicazione online dei bilanci sembra essere più che altro un contentino. Dopo i nostri numerosi solleciti tramite richiesta scritta, protocollati il 2 ottobre ed il 4 dicembre, infatti, per la prima volta l’attuale Amministrazione ha reso accessibili online i bilanci degli ultimi 4 esercizi, dal 2009 al 2012. Più che di bilanci, si tratta di un testo indecifrabile, pieno di spunte e diciture a mano, ovviamente incomprensibili. Il file del bilancio di previsione, ad esempio, è composto da 28 pagine ed è tutto un susseguirsi di numeri ed acronimi senza alcuna spiegazione (“titolo I”, “titolo II”, “titolo III”, etc…). Aprendo il file del PEG ci si ritrova sommersi da 69 pagine di cui la prima addirittura al contrario, forse un messaggio subliminale tipo quelli che sembra siano presenti in alcune canzoni dei Beatles?! Entrando, invece, nella sezione omologa del sito del Comune di Monopoli, ci sono tutti gli incarti completi, accompagnati dal file “Bilancio per il cittadino 2012”, un file di poche pagine e di facile lettura composto da tabelle e grafici che consentono al semplice utente di controllare i bilanci del proprio Comune. A Parma, poi, il neo-sindaco del M5S Federico Pizzarotti lunedì ha presentato a tutti i cittadini il Bilancio Preventivo 2013 perché ritiene “doveroso condividere questo percorso con tutta la città, con tutte quelle persone che vogliono capire davvero il lavoro svolto da questa Amministrazione…e per partecipare, discutere e criticare direttamente”.

A Polignano, invece, la situazione è diametralmente opposta. I bilanci comunali, preventivo e consuntivo, devono essere consultabili e facilmente comprensibile da tutti i cittadini. Noi abbiamo le competenze per capirlo ma lo spirito della legge parla chiaro: tutti devono poter comprendere con facilità un bilancio. Tutti hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, fino all’ultimo euro. Ringraziamo l’Ass. Marilena Abbatepaolo per essersi battuta per la trasparenza, ma invitiamo l’Amministrazione a mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché questo diritto sia davvero garantito. I cittadini, inoltre, devono avere diritto di replica sui grandi capitoli di spesa al fine di ottimizzare l'impiego del denaro pubblico ed eliminare eventuali sprechi, ottimizzando la spesa. Un bilancio non può essere chiamato tale se sprovvisto delle relazioni previsionali e programmatiche (RPP), in quanto parte integrante del bilancio previsionale contenente le motivazioni delle previsioni d’entrata e della destinazione dei fondi del nostro Comune, ed anche del dettaglio dei residui attivi, ovvero ciò che si stima di ricevere ma che al momento non è stato incassato e che forse non sarà incassato mai.

Proponiamo al Comune l’utilizzo del Bilancio Partecipativo, uno strumento legge dal 2004 che consente al cittadino di sapere dove vanno a finire i soldi che ha versato attraverso tasse, imposte, tariffe, balzelli vari, pagati direttamente ed indirettamente. A tal fine sono necessari cicli annuali di assemblee e/o incontri tematici aperti, ma anche referendum propositivi in cui la popolazione propone in quali settori e con quali modalità investire parte dei fondi a disposizione dell’Ente. Per realizzare almeno parte di tali proposte, l’Ente dovrebbe impegnarsi a recepirle nel bilancio di previsione dell’anno successivo.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."
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7 gennaio 2013


(S)propositi per l’anno nuovo: Non salveremo il Paesaggio



Più volte nel 2012 ci siamo ritrovati a sollecitare l’Amministrazione (con tanto di richieste protocollate) ed in particolare l’assessore al ramo Giovanni Abbatepaolo per effettuare un “censimento del cemento”, ossia censire le abitazioni e strutture produttive già costruite ma inutilizzate attraverso la compilazione del modulo redatto dal comitato “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori” che ha lanciato questa campagna. Il termine ultimo per la consegna, più volte rimandato, era lo scorso 31 dicembre. Ancora una volta l’Amministrazione non ha dato segni di vita sui temi importantissimi (vedi ad esempio anche il progetto Rifiuti Zero).
Nel 2013 non è più tollerabile un approccio all'ambiente tipico degli anni sessanta. Il boom economico è finito, esistono nuovi studi in materia ed il consumismo ci ha portato allo sfascio: ogni landa è ormai cemento. Di cosa vivrà Polignano quando non ci saranno più coste da ammirare, campi da coltivare? Non volevamo una Polignano patrimonio dell’UNESCO?
I Piani Urbanistici a “crescita zero” non devono spaventarci, se sappiamo con esattezza a quanto ammonta il patrimonio edilizio costruito ma inutilizzato. Aderire alla campagna “Salviamo il Paesaggio”, inoltre, avrebbe permesso ai cittadini di interagire e partecipare direttamente alle decisioni di palazzo, e avrebbe attuato uno dei punti del programma della coalizione di centrosinistra e cioè quello di “mettere in atto tutte le azioni per fare del cittadino il vero amministratore della città”. Peccato che tra il dire e il fare c'è di mezzo... il povero cittadino. Sic!
La seconda fase della campagna, che partirà in questi giorni, prevede l’elaborazione di una Proposta di Legge d’Iniziativa Popolare che renda "metodo obbligato" quanto la scheda di censimento prevede per ogni Variante o nuovo Piano Urbanistico (conoscere l’ammontare di capannoni e abitazioni vuoti, sfitti, non utilizzati o conoscere il rapporto attuale tra superficie comunale e tessuto già urbanizzato, prevedere un coinvolgimento pubblico dei cittadini nella nuova pianificazione …).
Polignano non è l’unica silente che abbia perso questa occasione, troppe poche amministrazioni hanno compilato il questionario. Immaginiamo sia una cosa al quanto impegnativa ma dal nostro Comune, che non è certo una metropoli, ci aspettavamo almeno l’impegno di ufficio. Già incombono nuovi cantieri, nuove strutture, altri stravolgimenti paesaggistici in progetto. A proposito, quanto ancora vuol tacere l'amministrazione riguardo lo scempio Parco dei Trulli?


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4 gennaio 2013


Lettera al Dott. Magistà

Egregio Dott. Magistà,

intanto la ringraziamo per l'ospitalità che il Suo settimanale ci riserva. In merito ai contenuti dell'editoriale pubblicato su Fax del 15 Dicembre 2012 n. 49, ci terremmo a fare alcune osservazioni.

Certo, siamo nati da poco e ci vorrà del tempo per raggiungere i livelli di democrazia “perfetta” dei partiti esistenti che quotidianamente danno prove eccelse di trasparenza, probità, abnegazione, onestà, democrazia e totale dedizione agli interessi del popolo italiano. Il tutto per quattro spiccioli che bastano appena per sopravvivere. Essi sì che hanno il diritto e l'autorevolezza per criticare chiunque si azzardi a raccogliere qualche milione di voti al di fuori del loro recinto. Ci creda, noi vorremmo essere come loro, ma proprio non ci riusciamo. È questo il nostro limite.
Nella gamma dei sentimenti umani sembra che il pudore sia sparito del tutto!

Dott. Magistà, la democrazia compiuta non esiste, essa è un percorso da conquistare e da verificare giorno per giorno. Vera democrazia è anche scegliere il rigore e a volte la rinuncia come antidoti alle spinte individualistiche e all'assemblearismo caciarone e improduttivo. Un blob, una marmellata informe che garantisce soltanto la confusione e l'incentivo verso “ognuno può fare quel che gli pare”.
Per noi la regola delle regole è rispettare i principi e le direttive che noi stessi ci siamo dati. Chi non le rispetta danneggia tutti gli altri e non si capisce perché le abbia accettate. Dovrebbe ritenersi una garanzia per tutti il fatto che Grillo ha allontanato alcuni che si sono posti fuori dai principi e dallo spirito del MoVimento. Se vogliono possono anche iscriversi ad un partito o fondare un qualcos'altro.
Se Lei vuole entrare in un club dove è obbligatorio indossare lo smoking cosa fa, si presenta e pretende di entrare con un jeans e una maglietta, alla Nino D'Angelo?
Un conto è il dibattito teorico che deve essere sempre presente, un altro è mettere in atto comportamenti non previsti dalla comunità che si è data quelle regole.
Riteniamo offensivi gli epiteti che Lei riserva a Grillo e agli iscritti del MoVimento 5 Stelle che si battono su temi di interesse comune (energia, mobilità, ambiente, economia, solo per citarne alcuni). Grillo, in verità, lo fa da alcuni decenni.
D'altronde, Le basta sfogliare le pagine del suo settimanale per capire e vedere il nostro impegno quotidiano sul territorio. Un impegno che viene dal basso, senza dettami di ogni sorta. Siamo noi, infatti, che di concerto decidiamo il programma e i progetti da proporre per la nostra città.
Certo, nei partiti, dove c'è la “vera” democrazia se qualcuno ruba gli viene prima contestato l'errore, poi lo si processa, poi gli viene concesso il diritto di difesa e poi eventualmente (non) lo si condanna. In verità lo si lascia lì o gli si dà un incarico più elevato. È per questo ci ritroviamo la politica piena di ladri e di malfattori di ogni risma. Ci sembra quasi che Lei paragoni Grillo a un Hitler o ad un Mussolini! Suvvia Dott. Magistà non esageriamo!
Per quanto riguarda l'invito ai cittadini a scegliere personaggi nuovi all'interno dei partiti, Le ricordiamo che intanto non possono sceglierli con questa legge elettorale, poi Le saremmo grati se ci suggerisse qualche nome perché noi non riusciamo a trovarne neanche con la lanterna di Diogene.
Uno splendido specchietto per le allodole saranno le prossime primarie del PD di fine anno dove il peso dei cardinali si sta facendo già sentire, con i listini bloccati, le deroghe e la falsa parvenza di partecipazione del basso. Del resto, trattandosi di malriuscita scopiazzatura…
Ci creda dott. Magistà, i pericoli per la democrazia non vengono da noi ma da circa 50 anni di cancro della politica che ha fatto degenerare i tessuti della democrazia ed lanterna di diogeneha prodotto danni persino antropologici, coscienze corrotte e comportamenti individuali e collettivi sempre più decadenti.

Con vera stima La ringraziamo e restiamo sempre disponibili al dialogo.

MoVimento 5 Stelle Polignano

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