La questione del porto risale a più di 10 anni fa e coinvolge più amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra. Per poter avere un quadro chiaro della situazione, bisognerebbe entrare in possesso di tutte le determine e le delibere rilasciate in questi anni. In generale, però, possiamo affermare che nessuna Amministrazione può permettersi di svendere pezzi di territorio senza chiedere il parere ai propri cittadini. In quel caso andava fatto un referendum dopo aver informato bene i cittadini sulla questione. Adesso per giunta oltre al danno ci ritroviamo pure la beffa di dover finanziare al 90% i lavori di costruzione del porto. Praticamente prima l'abbiamo svenduto e poi glielo finanziamo con le nostre tasse. Vi sembra normale tutto ciò? A queste condizioni il porto l'avrebbe potuto fare il nostro Comune ed a quest'ora sarebbe ancora di proprietà di tutti i polignanesi. Non vi sembra che sia proprio questa l'antipolitica? Ovvero un operato ed un comportamento contrario agli interessi dell’intera comunità?
Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."