25 gennaio 2013


Polignano nel turismo dà i numeri


Abbiamo cercato sin dalla fine dell’estate di porre sotto la lente d’ingrandimento il settore turistico polignanese. Le analisi, le direttive, le scelte future in questo ambito non si possono fare se non guardando con attenzione i numeri e le tipologie di flussi. Per questo, il 2 ottobre 2012 protocollammo una richiesta in cui chiedevamo il numero di posti letto presenti a Polignano e la percentuale di occupazione degli ultimi 3 anni. La risposta dal Comando di Polizia Municipale ci è giunta il 9 novembre: comunicandoci solo i dati relativi al numero dei posti letto. Per l'occupazione non c'era nessun dato disponibile.
Ora, invece, scopriamo con infinito piacere che, finalmente, sono state diramate alcune statistiche, la cui discutibilità è lapalissiana. Non si può, infatti, basare una programmazione turistica su un numero così esiguo di dati recuperati dal proprio “ufficio turistico” a mezzo servizio. Se nel breve periodo in cui è stato aperto sono capitati 3 cinesi alla ricerca di un hotel su un totale di 10 turisti non si può assolutamente affermare che il 30% dei visitatori polignanesi è cinese!
Un rilevante contributo per dare un po’ di professionalità all’analisi del settore potrebbe giungere dalla Regione Puglia con l’introduzione del “Progetto SPOT”, uno strumento che consentirà di conoscere in tempo reale tutte le presenze sul territorio e che metterà in rete tutte le strutture ricettive. Ovviamente, tutto verte sul “come” sarà gestito il progetto, perché in sé e per sé pare avere i giusti presupposti ed i propositi ideali: vedremo se la Pubblica Amministrazione riuscirà a convergere su di sé tutti i piccoli imprenditori, facendo comprendere loro il vantaggio informativo e commerciale di una piattaforma del genere.
La Regione dovrebbe seriamente attivarsi affinché i gestori delle strutture comprendano che la raccolta di dati a fini statistici non è qualcosa di astratto, che cade nel vuoto, un lavoro che toglie tempo ed energie ma un impegno che ha un’importanza strategica anche per loro. Piuttosto che farlo vivere come un mero ed ulteriore balzello che chi governa pretende (e che costa fatica, tempo e dunque denaro!), sarebbe anche il caso di restituire ai gestori ed ai piccoli imprenditori il loro lavoro sotto forma di dati comprensibili e forniti in tempo reale. Come è andato il weekend dell’Epifania? Lo sapremo a giugno 2013? Forse! A quel punto, non servirà più né all’intero settore né alla Regione che magari potrà vantarsi per la cronaca di un pienone: ma quando si tratterà di mettere in piedi o correggere un progetto di promozione turistica sarà oramai troppo tardi!
Tornando alla nostra Polignano, sono numerosi i dubbi che vengono a galla: su quali basi l'Amministrazione Vitto aveva deciso di introdurre la tassa di soggiorno? Quale introito era stato calcolato? A quanto ammontavano i costi di gestione della tassa? Se non si conosce neppure il settore e le sue caratteristiche, come si è potuto ipotizzare una tassazione del genere?
Fortunatamente, grazie al tenace intervento degli addetti del settore, la questione è stata accantonata. Adesso la nostra preoccupazione è che, con la scusa della mancata introduzione della tassa di soggiorno, l'Amministrazione trovi l'alibi per non realizzare alcun servizio di cui Polignano necessita.


Comunicato permanente alla partitocrazia: "In Natura e nella Storia tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Voi siete la fine, noi siamo l'inizio, o almeno ci proviamo."